Buongiorno, desideravo chiedere quale psicoteria è scientificamente più adatta per un problema di so

20 risposte
Buongiorno, desideravo chiedere quale psicoteria è scientificamente più adatta per un problema di somatizzazione all'apparato gastrointestinale. Grazie per attenzione.
Michele
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Salve, il modello al quale mi riferisco è molto indicato per questo tipo di problematiche, poiché sostiene un approccio integrato che tenga conto del corpo. Le consiglio di leggere la mia descrizione e il sito della scuola per approfondimenti.
Cordiali saluti.
Dott.Salvatore Augello

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Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, l EMDR è riconosciuta come terapia efficace.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Ilaria Monticone
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Lido Di Ostia
Buonasera, la ricerca ha dimostrato che tutte le psicoterapie sono ugualmente efficaci, evidenziando che fattori comuni come l'alleanza terapeutica, l'empatia e la fiducia del paziente sembrano essere più determinanti del metodo specifico.
Dott.ssa Caterina De Galitiis
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Pescara
Salve Michele,
per i disturbi di somatizzazione a carico dell’apparato gastrointestinale la letteratura scientifica indica una buona efficacia della terapia cognitivo-comportamentale (CBT), in particolare nei protocolli che lavorano su ansia, stress e credenze legate ai sintomi corporei. Anche approcci basati sulla mindfulness o la psicodinamica focalizzata sui sintomi somatici hanno dimostrato benefici.

Detto questo, le ricerche concordano anche su un altro punto fondamentale: al di là dell’approccio specifico, ciò che incide di più sugli esiti terapeutici è la qualità della relazione con il terapeuta. In altre parole, più del “nome” del metodo conta trovare una persona con cui si sente compreso, accolto e con cui avverte fiducia reciproca. Per questo, più che cercare la terapia “perfetta”, può essere utile scegliere in base a ciò che le trasmette “a pancia” il professionista che incontra
Dr. Andrea Como
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buongiorno Michele, grazie per la tua domanda molto importante.
Quando parliamo di disturbi somatici con manifestazioni gastrointestinali (per esempio colon irritabile, dolori addominali funzionali, gastrite nervosa, ecc.), la ricerca scientifica ha individuato alcune psicoterapie che risultano particolarmente efficaci. Tra queste ci sono certamente quelle che danno particolare rilevanza all’esplorazione delle sensazioni corporee.
Personalmente riscontro soddisfacenti benefici utilizzando, in aggiunta alla cornice psicodinamico-relazionale, tecniche come l’EMDR, la Somatic Experiencing, la Sensory Motor e la mindfulness Based Therapy che utilizzo quotidianamente nella mia pratica clinica.
Spero di esserle stato d’aiuto.
Saluti
Dott. Como
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno Michele,

la somatizzazione a livello gastrointestinale è un fenomeno complesso, in cui i disagi emotivi trovano espressione attraverso il corpo. Le linee guida scientifiche indicano che le psicoterapie con maggiore efficacia in questi casi sono quelle di orientamento Cognitivo-Comportamentale (CBT), che aiutano a riconoscere e modificare i pensieri e i comportamenti legati allo stress, e gli approcci basati sulla Mindfulness, utili a gestire l’ansia e a migliorare la consapevolezza corporea. Anche l’EMDR può essere indicato quando sono presenti esperienze traumatiche che contribuiscono alla sintomatologia.

È comunque importante sottolineare che la scelta del percorso terapeutico più adatto deve essere personalizzata, considerando la storia clinica e le caratteristiche individuali. Per questo motivo è consigliato approfondire rivolgendosi a uno specialista.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott. Antonio Fumagalli
Psicoterapeuta, Psicologo
Milano
La psicoterapia ipnotica neo-ericksoniana si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento dei disturbi funzionali gastrointestinali (come reflusso, dolore addominale, gonfiore, stipsi o diarrea).
Dove è stato utilizzato, questo approccio ha portato a miglioramenti significativi non solo sui sintomi fisici, ma anche sull’ansia e sulla qualità della vita.

L’ipnosi permette di riequilibrare la comunicazione mente–intestino e di ridurre lo stress, aiutando la persona a diventare parte attiva del proprio percorso di cura.
Per questo, in presenza di tali disturbi, è consigliabile rivolgersi a uno psicoterapeuta esperto in ipnosi clinica.

Un caro saluto.
Dott.ssa Giulia Solinas
Psicologo, Psicoterapeuta
Quartu Sant'Elena
Gli approcci piu adatti sono la psicoterapia della gestalt e l'approccio psicosomatico
Dott.ssa Valentina Sciubba
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Esistono indirizzi terapeutici più attenti di altri al corpo, come la Terapia sensomotoria, la Terapia della Gestalt, la Bioenergetica, ma anche vari altri indirizzi si occupano di Psicosomatica, come ad esempio la Terapia Strategica Breve che riporta vari casi di successo nel trattamento di Disturbi psicosomatici, in particolare per disturbi digestivi che alterano il transito intestinale. L'importante è identificare i meccanismi psicologici che influiscono sul funzionamento del corpo e trovare le giuste strategie psicologiche per neutralizzarli o contrastarli, di modo che si annulli il loro potere patogeno.
Dott.ssa Marzia Sellini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno gentile paziente,
certamente un approccio psicocorporeo garantisce una maggiore validità ed una più ampia probabilità di efficacia, tuttavia abbiamo fattori aspecifici in psicoterapia, che garantiscono la buona riuscita, il principale è la relazione che si stabilisce col terapeuta.
Un saluto cordiale
Dott.ssa Marzia Sellini
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

l'aspetto più importante di una psicoterapia è rappresentato dalla alleanza terapeutica che viene ad instaurarsi tra paziente e terapista, ossia quel vissuto di fiducia che il paziente proietta sullo specialista funzionale al raggiungimento dei suoi obiettivi. Gli aspetti metodologici relativi all'approccio dello psicoterapeuta molto spesso passano in secondo piano.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Beatrice Merolla
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno Michele, tutti gli approcci di psicoterapia possono rivelarsi utili purchè si escludano cause organiche attraverso indagine medica e si possa procedere con un'accurata analisi psicologica per individuare sentimenti e affetti connessi. Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema. BM
Dr. Stefano Golasmici
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Gent.mo,
le diverse forme di psicoterapia hanno radici nella storia della scienza e rappresentano il tentativo di costruire un metodo per percorsi di cura psicologica. Ciascuna ha la propria specificità. Qui tuttavia si tratta di capire quale sia la difficoltà che lamenta e come poterle essere di aiuto. Consulti uno psicoterapeuta: già durante il primo colloquio avrà la possibilità di articolare meglio i suoi interrogativi e i suoi dubbi, ascoltando la proposta terapeutica che potrebbe esserle fatta. SG
Dott.ssa Tonia Caturano
Psicoterapeuta, Sessuologo, Psicologo
Pioltello
Buongiorno, grazie per la sua domanda così importante e sentita.
Per quanto riguarda i disturbi di somatizzazione all’apparato gastrointestinale, esistono diversi approcci psicoterapeutici validati dalla ricerca scientifica. Tra questi, uno particolarmente interessante e indicato – soprattutto quando il disagio si manifesta con una forte componente corporea – è **l’approccio bioenergetico**. ### Cos'è la bioenergetica? La **Bioenergetica**, sviluppata da Alexander Lowen, è un approccio psicocorporeo che integra il lavoro sul corpo con quello sulla mente. Parte dal presupposto che **le emozioni represse, le tensioni croniche e i conflitti interiori non si esprimano solo a livello psichico, ma anche corporeo**, sotto forma di blocchi muscolari, postura alterata, respiro contratto e, talvolta, veri e propri sintomi fisici – come appunto accade nei disturbi gastrointestinali di origine psicosomatica.
### Perché è indicata nella somatizzazione gastrointestinale?
L’apparato gastrointestinale è strettamente collegato al sistema nervoso autonomo, e quindi estremamente sensibile a emozioni come ansia, rabbia trattenuta, stress cronico o senso di colpa. La bioenergetica lavora su questi vissuti **attraverso esercizi fisici mirati, consapevolezza corporea e integrazione emotiva**, aiutando la persona a sciogliere le tensioni inconsce che spesso si esprimono proprio attraverso il corpo.
In pratica, questo tipo di terapia consente di:
* ritrovare un contatto più profondo con sé stessi e con il proprio corpo;
* liberare emozioni trattenute;
* ristabilire un equilibrio tra mente e corpo, riducendo così l'intensità e la frequenza dei sintomi somatici.
Ogni percorso è personale, e per comprendere se questo approccio possa essere adatto al suo caso specifico, **un colloquio iniziale potrebbe rappresentare un’occasione utile e senza impegno**, per esplorare insieme il significato del sintomo e valutare il cammino più adatto.
Se desidera approfondire, sono a disposizione per un primo incontro orientativo.
Un caro saluto

Dott. Ubaldo Balestriere
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, grazie per la sua domanda.
La ricerca scientifica ci mostra che nei casi di somatizzazione – come accade per l’apparato gastrointestinale – non è sufficiente occuparsi solo del sintomo fisico, ma è importante considerare anche la relazione tra corpo, mente ed emozioni.
La psicoterapia, in particolare negli approcci psicocorporei e transpersonali, ha dimostrato efficacia nel ridurre i disturbi psicosomatici, aiutando la persona a riconoscere e trasformare i vissuti emotivi che possono esprimersi attraverso il corpo.
In questo senso la Biotransenergetica rappresenta un approccio integrato: unisce strumenti scientifici della psicologia a pratiche esperienziali che facilitano l’ascolto del corpo, il rilascio delle tensioni e la riconnessione con le proprie risorse vitali. Attraverso il lavoro sulla consapevolezza corporea e sulla dimensione interiore diventa possibile comprendere meglio i messaggi che il sintomo porta con sé, trasformando il disagio in un’occasione di crescita.
Ogni percorso è comunque unico e personalizzato: il primo passo può essere un colloquio conoscitivo, utile per comprendere insieme quale sia la via più adatta per lei.
Se ha piacere potremmo fare un colloquio conoscitivo gratuito per provare a capire se si può lavorare insieme.
Cordiali saluti

Ubaldo Balestriere
Dr. Jonathan Santi Pace La Pegna
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Palermo
Salve Gentile Utente, la somatizzazione a livello gastrointestinale che può includere sintomi cronici di dolore addominale, disturbi della digestione, reflusso gastroesofageo o altre manifestazioni fisiche senza una chiara causa organica, viene oggi affrontata principalmente con approcci psicoterapeutici basati sulle evidenze scientifiche. Tra questi, la psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) è quella con il maggior supporto empirico. Infatti numerosi studi scientifici mostrano che la CBT può ridurre significativamente i sintomi somatici, ma soprattutto l'ansia associata ad essi che spesso ha un impatto disfunzionale non indifferente nella vita quotidiana degli individui che ne soffrono.
Alcuni protocolli specifici combinano tecniche di CBT con la mindfulness o con tecniche di visualizzazione e regolazione emotiva, mostrando risultati promettenti nella gestione dei disturbi gastrointestinali.
Spero di esserLe stato utile, un caro saluto.
Dott.ssa Giovanna Ferrentino
Psicologo, Psicoterapeuta
Bracigliano
Buongiorno Michele. La somatizzazione a livello gastrointestinale è un fenomeno piuttosto comune e la ricerca scientifica, seppur concentrandosi su diversi approcci psicoterapeutici, afferma che:
• Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT): è la più studiata per i disturbi somatici funzionali (come colon irritabile, dispepsia funzionale, ecc.). Aiuta a riconoscere il legame tra pensieri, emozioni e sintomi fisici, a ridurre l’ansia legata alle sensazioni corporee e a modificare comportamenti che mantengono il disagio.
• Mindfulness-Based Interventions (MBCT, MBSR): efficaci nel ridurre l’iperattivazione del sistema nervoso e migliorare la regolazione emotiva, con benefici documentati su sintomi gastrointestinali.
Dott.ssa Francesca Giampietri
Psicoterapeuta, Terapeuta
San Maurizio d'Opaglio
Buongiorno,
Quello che mi sento di dirle è che tutti gli approcci che mettono al centro il corpo sono adatte alla cura di sintomi psicofisici.
Tutti quegli approcci che non vedono distinzione tra mente e corpo, partendo dalla psicanalisi, alla psicoterapia della Gestalt, alla bioenergetica. ce ne sono davvero tante. Le auguro di trovare ciò che cerca.
Gentile Michele,
le correnti di psicoterapia sono molte e mi rendo conto che da paziente può essere difficile orientarsi. Di fatto pressoché tutte le correnti so occupano di trattare i sintomi somatici, tuttavia, dato che le somatizzazioni sono una risposta del corpo quando l'elaborazione delle cause delle difficoltà psicologiche è difficile, il consiglio è di affidarsi ad uno/a specialista che non si concentri solo sulla risoluzione nell'immediato della sintomatologia, ma la aiuti a leggere ciò che il corpo comunica.
L'importante è non trascurare eventuali approfondimenti medici che possano escludere cause organiche alla sintomatologia.
Un caro saluto
Dott.ssa Orianna Miculian
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trieste
Gentilissimo, qualsiasi forma di psicoterapia può essere di aiuto, nella maggior parte dei casi non è l'approccio a fare la differenza ma il rapporto che si instaura tra paziente e terapeuta. Se si è motivati e si ha fiducia nel terapeuta e nel lavoro che si fa assieme i risultati vengono di conseguenza.
A disposizione per qualsiasi altra informazione e/o necessità
i miei migliori auguri
dott.ssa Miculian

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