Buongiorno, da un paio di giorni, ho dolori al fianco sinistro schiena e nella parte delle ovaie, ho

23 risposte
Buongiorno, da un paio di giorni, ho dolori al fianco sinistro schiena e nella parte delle ovaie, ho fatto ecografia addominale ma niente che possa risultare patologie era tutto a posto , mi chiedo se tutto questo possa essere un sintomo di ansia . Sono 4 anni che ci combatto ma vorrei sapere se questo possa essere la causa grazie mille?
Dott. Matteo Caporale
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, se gli esami medici non hanno riscontrato patologie specifiche il dolore da lei riferito potrebbe essere collegato allo stato ansioso con il quale combatte da quattro anni. La somatizzazione dell’ansia è un tipo di somatizzazione che si presenta normalmente quando l'ansia, protratta per lunghi periodi, si esprime attraverso dolori fisici che non hanno in realtà apparenti cause organiche, ma piuttosto sono rappresentazione di condizione di difficoltà psicologica. Se pensa di aver bisogno di un aiuto per superare questo momento può valutare di richiedere un colloquio di supporto psicologico. Sarebbe uno spazio solamente per lei in cui rileggere, sotto un altro punto di vista, quello che le sta accadendo, lavorando insieme allo specialista nel trovare strategie utili per superare ciò che le impedisce di vivere la sua vita nella piena normalità. Un cordiale saluto

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Dott. Vincenzo Costantino
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pisa
Salve, essendo state escluse cause organiche, si potrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di un malessere emotivo che si fa strada attraverso il corpo. Per convalidare tale ipotesi, sarebbe opportuno conoscere qualcosa in più su di lei, sugli ultimi quattro anni - presumo non facili. Dei colloqui di consultazione con un professionista della salute mentale potrebbero aiutarla a capire come può agire.
Cordiali Saluti
Vincenzo Costantino
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, potrebbe anche essere una somatizzazione di un disagio psichico dunque ritengo fondamentale che lei possa ritagliarsi uno spazio d'ascolto per esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso con la genesi della sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Dott. Andrea Brumana
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera e grazie per averci parlato della sua situazione. Penso abbia fatto bene a fare tutti gli accertamenti del caso perchè questa è sempre la prima cosa da fare per escludere patologie organiche. Senza dubbio questo suo combattere da molto tempo può avere delle ripercussioni sul corpo, ma non me la sento, a partire dalle poche informazioni in nostro possesso, di dare pareri. Una cosa è certa: ritagliarsi uno spazio in cui ascoltarsi per conoscersi più a fondo non è mai tempo perso. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente, in linea teorica potrebbe essere, non sono tra i sintomi più comuni dell’ansia “da manuale”, ma è possibile che in lei abbiano questa espressione. Sarebbe importante che lei potesse notare in quali momenti si manifestano, se e in risposta a cosa, per cominciare a scoprire se ci sono specifici inneschi. In ogni caso sono informazioni da raccogliere in un colloquio, consideri la possibilità di intraprendere una psicoterapia per arginare quest’ansia che la accompagna ormai da diversi anni. Un caro saluto
Dott. Matteo De Nicolò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buon pomeriggio, innanzitutto la ringrazio di aver condiviso questa esperienza e mi dispiace molto del disagio che ha espresso. Posso solo provare ad immaginare quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione. Se gli esami medici non hanno riscontrato patologie specifiche, forse il dolore da lei riferito potrebbe essere collegato allo stato ansioso o stressogeno che affronta da 4 anni. L'ansia, lo stress, o altre forme di pensieri ricorrenti si possono riversare sul corpo creando mal di pancia, mal di testa, mal di schiena e di cervicale, problemi alle articolazioni o come nel suo caso dolori al fianco sinistro, schiena e nella parte delle ovaie. Una terapia psicologica potrebbe permettergli di conoscersi meglio e di sviluppare delle strategie utili al fine di affrontare in maniera efficace queste tematiche che tanto la preoccupano. Sarebbe uno spazio solo per lei alla scoperta di se stessi. In caso volesse, io sono a completa disposizione, in presenza ma anche Online. Dott. Matteo De Nicolò
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Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentilissima, innanzitutto grazie per la condivisione. Credo che lei abbia fatto bene a rivolgersi innanzitutto a professionisti medici, in modo da poter escludere delle patologie fisiche. Credo inoltre che per Lei possa essere importante rivolgersi anche ad un terapeuta, proprio per cercare di esplorare se eventualmente ci siano delle difficoltà a livello emotivo/ansioso.
Resto a disposizione
AV
Dott.ssa Francesca Ghislanzoni
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Conegliano
Buongiorno, se ha escluso tutte le cause organiche le consiglio un percorso psicologico per comprendere le cause del suo malessere. A disposizione Dott.ssa Francesca Ghislanzoni.
Dott.ssa Francesca Ilaria Beatrice Villa
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Buongiorno, escluse cause organiche può intraprendere un percorso per capire meglio cosa le sta accedendo, pertanto la invito a fissare un primo colloquio sia in presenza che da remoto. Un caro saluto. Dott.ssa Villa
Dott.ssa Ashanti Coticchia
Psicologo, Psicoterapeuta
Ancona
Buonasera, dopo aver svolto indagini ed aver escluso problematiche di matrice organica, ciò che sento di dire è che potrebbe trattarsi di una somatizzazione del disturbo con cui convive da 4 anni. Per togliere ogni dubbio ciò che le consiglio è di intraprendere un percorso psicologico per validare questa ipotesi o, in caso contrario, escluderla.
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Dott.ssa Luisa Anibaldi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Senigallia
Buonasera, per prima cosa la inviterei a contattare il suo medico curante al fine di sapere se vi fossero ulteriori indagini da compiere.
Una volta esclusa con certezza qualsiasi causa organica, sarebbe utile un approccio psicoterapico al fine di indagare e capire la causa dei suoi disturbi che avverte a livello corporeo ed organico.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi

Dott. Edoardo Giordano
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Salve,
oltre all'ecografia ha fatto altre analisi mediche? Purtroppo non è facile capire cosa possa essere leggendo un testo scritto. Una volta esclusa ogni tipo di causa organica si può ipotizzare una causa ansiogena, in quel caso può rivolgersi a un professionista specializzato in disturbi dell'ansia e riferire tutto ciò che può per avere risposte dettagliate.
Rimango a disposizione,
Edoardo Giordano
Dott.ssa Alice Fantino
Psicologo, Psicologo clinico
Bra
Buongiorno, ha fatto bene ad eseguire accertamenti ed escludere cause organiche. Bisognerebbe conoscere lei e la sua storia per fornire una interpretazione del suo dolore. Di certo mente e corpo sono collegati, e molto spesso ciò che sentiamo sul corpo è riflesso di una difficoltà emotiva. Un percorso psicologico potrebbe di certo aiutarla, e se lo sta già facendo chieda al suo psicologo di approfondire questo aspetto.
Le auguro buona giornata, a presto!
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amica,

innanzitutto mi sembra un'ottima notizia che lei non abbia problemi fisici gravi. Mi chiedo: ha escluso con il suo medico altre possibili cause (meno gravi!)? Solo dopo aver fatto anche questa verifica, prenderei in considerazione un dolore di origine psichica, che andrebbe indagato in un quadro più ampio attraverso una psicoterapia.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott.ssa Francesca Gigliarelli
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Buongiorno, è impossibile poter rispondere alla sua domanda senza conoscerla. Tuttavia se ha il dubbio che possa esserci una motivazione psicologica alla base dei suoi sintomi, non esiti a contattare uno specialista che possa aiutarla a comprendere meglio cosa sta accadendo. Quattro anni sono tanti. Un caro saluto
Dr. Matteo Salvucci
Psicologo clinico, Psicologo
San Benedetto del Tronto
Salve,
Mi dispiace per la sua situazione e il dubbio in cui vive.
La prima domanda è si sente ansiosa? Perché connette quel sintomo all' ansia?
Ogni parte del nostro corpo può parlare al posto della psiche.
Per comprendere cosa ci vuole dire bisogna starci a contatto e analizzarla.
Se vuole ci sono anche online.
Dott. Salvucci Matteo
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno. È importante sapere che, sebbene l'ansia possa manifestarsi con sintomi fisici, è sempre fondamentale consultare un professionista della salute per escludere qualsiasi condizione medica. Hai già fatto un passo importante facendo un'ecografia addominale, e se non ha rivelato patologie, questo è rassicurante.

L'ansia può effettivamente causare vari sintomi fisici che possono essere confusi con altre condizioni. Alcuni di questi sintomi possono includere:

Dolori Muscolari e Tensione: L'ansia spesso provoca tensione muscolare che può portare a dolore in varie parti del corpo, inclusa la schiena.
Problemi Gastrointestinali: Può influenzare il sistema digestivo e causare sintomi come dolore addominale, nausea, o disturbi intestinali.
Alterazioni della Respirazione: In alcuni casi, l'ansia può portare a respirazione superficiale o rapida, che a sua volta può causare tensione o dolore nella parte superiore del corpo, compresa la schiena.
Tuttavia, è importante sottolineare che ogni persona è diversa e che i sintomi fisici dell'ansia possono variare notevolmente. Inoltre, il dolore nella zona delle ovaie può avere molte cause diverse e non dovrebbe essere automaticamente attribuito all'ansia senza un'adeguata valutazione medica.

Ecco alcuni passaggi che potresti considerare:

Consultare un Medico: Se non l'hai già fatto, parla con il tuo medico dei tuoi sintomi. Potrebbero raccomandare ulteriori esami o indirizzarti verso uno specialista.
Valutazione dell'Ansia: Se sospetti che i tuoi sintomi fisici siano legati all'ansia, parlarne con un professionista della salute mentale può essere utile. Possono offrirti strategie specifiche per gestire l'ansia.
Gestione dello Stress e dell'Ansia: Pratiche come la meditazione, l'esercizio fisico, tecniche di respirazione, e altre strategie di rilassamento possono essere utili per ridurre i sintomi dell'ansia.
Monitoraggio dei Sintomi: Tenere traccia dei tuoi sintomi e delle circostanze in cui si verificano può aiutare a identificare eventuali modelli o trigger.
Ricorda che la tua salute e il tuo benessere sono la priorità. Lavorare con professionisti della salute e della salute mentale può fornirti il supporto e le risorse necessarie per affrontare sia l'ansia che qualsiasi preoccupazione fisica.
Salve, dopo aver escluso che il dolore possa dipendere da un problema esclusivamente di tipo organico, può consultare un collega specializzato in psicosomatica e presentargli la situazione. E' possibile che ci possa essere una correlazione con l'ansia. Mi auguro che possa risolvere presto. Un cordiale saluto.
Dott.ssa Camilla Centanni
Psicologo, Psicologo clinico
Maccarese
Salve e grazie per la sua condivisione. Il dolore di cui parla potrebbe avere una moltitudine di cause, che siano di natura organica (muscolare o altro) o psicologica. Inoltre, la durata da cui lo accusa non è particolarmente lunga, dunque è anche difficile, pur avendo escluso una delle cause organiche, ricondurlo ad una somatizzazione. Ciò anche considerando il fatto che manca una conoscenza approfondita della sua condizione e, dunque, si rende impossibile ipotizzare una diagnosi solo sulla base di quanto riportato qui per iscritto. Tuttavia lei parla anche del fatto che sono quattro anni che convive con il sintomo dell'ansia: qualora ritenesse di aver bisogno di prendersi cura del suo stato attuale, potrebbe sperimentare come sia per lei iniziare un percorso psicologico con un professionista psicologo. Qualora avesse bisogno di ulteriori informazioni rimango a disposizione. Cordialmente, dott.ssa Camilla Centanni
Buongiorno, l'ansia è una patologia che spesso si manifesta con sintomi fisici per cui i suoi sintomi potrebbero effettivamente essere legati all'ansia ma per esserne certa potrebbe prendere in considerazione l'opportunità di intraprendere un percorso psicologico.
Dott.ssa Giuliana Trombetta
Psicologo, Psicologo clinico
Mazzarino
Gentile utente,
grazie per aver condiviso con noi i suoi sintomi.
È comprensibile che lei si stia chiedendo se i suoi dolori possano essere collegati all'ansia, soprattutto considerando la sua storia di 4 anni di convivenza con questa condizione.
È possibile che l'ansia possa contribuire ai dolori che descrive
L'ansia può manifestarsi attraverso una varietà di sintomi fisici, e il dolore è uno di questi. Quando siamo ansiosi, il nostro corpo reagisce in diversi modi, ad esempio aumentando la tensione muscolare. Questa tensione può causare dolori in diverse parti del corpo, tra cui schiena, fianco e zona pelvica.
Inoltre, l'ansia può alterare la nostra percezione del dolore, rendendoci più sensibili e amplificando le sensazioni dolorose.
Cosa fare:
Consulti il suo medico curante: È fondamentale escludere qualsiasi causa medica dei suoi dolori. Il suo medico potrà valutare la situazione e, se necessario, prescrivere ulteriori accertamenti.
Gestione dell'ansia: Se i dolori persistono e non vengono riscontrate cause mediche, è importante concentrarsi sulla gestione dell'ansia. Ecco alcuni consigli:
Tecniche di rilassamento: Pratiche come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga possono aiutare a ridurre la tensione muscolare e l'ansia.
Terapia psicologica: Un percorso terapeutico con uno psicologo può essere molto utile per imparare a gestire l'ansia e affrontare le cause sottostanti.
Attività fisica: L'esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre lo stress e migliorare il benessere generale.
Alimentazione e sonno: Seguire una dieta equilibrata e dormire a sufficienza sono importanti per la salute fisica e mentale.
Ascolti il suo corpo: Presti attenzione ai segnali che le invia il suo corpo e cerchi di capire se i dolori sono correlati a periodi di maggiore ansia o stress.
Importante:
Non si auto-diagnostichi. È fondamentale consultare il medico per escludere qualsiasi causa medica dei suoi dolori.
Non sottovaluti l'ansia. Se l'ansia interferisce con la sua vita quotidiana, non esiti a cercare aiuto professionale.
Spero che queste informazioni le siano utili. Se ha altre domande o preoccupazioni, non esiti a chiedere.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua esperienza. Comprendo quanto possa essere frustrante e spaventante sentire dei sintomi fisici persistenti senza riuscire a trovare una spiegazione medica chiara. Quando si parla di dolore, soprattutto in aree come la schiena o la zona addominale, è naturale pensare a qualcosa di fisico e preoccuparsi, soprattutto se il disturbo si presenta in modo ricorrente o inspiegabile. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, ciò che descrive può effettivamente rientrare tra le manifestazioni fisiche dell’ansia. L’ansia, infatti, non si limita a influenzare il pensiero o le emozioni, ma può avere effetti molto concreti sul corpo. Quando siamo in uno stato di allerta prolungato, come accade con l’ansia cronica, il nostro corpo reagisce come se fosse costantemente sotto minaccia, attivando muscoli, modificando la respirazione, alterando la percezione del dolore e creando tensioni in varie parti del corpo. Il fianco sinistro, la zona lombare e l’area pelvica sono aree frequentemente colpite da tensioni muscolari o contrazioni somatiche legate allo stress emotivo. A volte può trattarsi di una postura mantenuta in modo inconsapevole a causa dell’agitazione, oppure di una contrattura dovuta a una respirazione superficiale e accelerata, che coinvolge più il torace e meno il diaframma. Il fatto che l’ecografia non abbia evidenziato patologie organiche è certamente rassicurante, ma comprensibilmente lascia comunque spazio al dubbio e al timore che qualcosa non vada. È importante sapere che i pensieri che accompagnano il dolore possono amplificarlo. Ad esempio, pensieri come “e se fosse qualcosa di grave che non hanno visto?”, “perché non passa?”, “che succede al mio corpo?” attivano un circolo vizioso in cui l’ansia aumenta, la tensione corporea cresce e i sintomi si intensificano. Questo fenomeno si chiama ipervigilanza corporea, e porta la persona a controllare in modo costante ogni sensazione, aumentando la sensibilità ai segnali fisici e favorendo la loro persistenza. Nel trattamento cognitivo-comportamentale, si lavora proprio su questo tipo di meccanismi. Si aiuta la persona a riconoscere e modificare i pensieri disfunzionali legati ai sintomi fisici, a imparare tecniche di rilassamento e di respirazione che riducono la tensione muscolare, e a gestire in modo più funzionale l’ansia. A volte, anche semplicemente validare la possibilità che ciò che sente possa essere legato a uno stato emotivo anziché a un problema organico aiuta a ridurre la paura e a sciogliere la tensione. Non significa ignorare il corpo, ma imparare ad ascoltarlo in modo nuovo, più equilibrato. E soprattutto, a fidarsi del fatto che, quando gli esami medici escludono problematiche cliniche, il corpo può star cercando di comunicare qualcosa a livello emotivo. L’ansia, anche quando è presente da anni, può essere affrontata con efficacia. Il fatto che lei se lo chieda, con consapevolezza e apertura, è già un passo importante verso il cambiamento. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Cara utente,
quello che descrivi è un dubbio molto comune tra le persone che vivono periodi di ansia prolungata. L’ansia, infatti, non si manifesta solo nella mente, ma coinvolge anche il corpo attraverso tensioni muscolari, alterazioni del respiro e della postura, iper-vigilanza sui segnali fisici e somatizzazioni localizzate (come dolori al fianco, al torace, all’addome o alle spalle).

Il fatto che l’ecografia non abbia evidenziato nulla di patologico è una buona notizia e spesso un indizio del fatto che il corpo sta semplicemente “parlando” del tuo stato di stress. I dolori che descrivi possono quindi avere una componente psicosomatica, cioè legata alla tensione emotiva che, quando non riesce a esprimersi, trova una via attraverso il corpo.

Ti consiglierei di:

provare tecniche di rilassamento o respirazione diaframmatica per ridurre le tensioni muscolari;

se possibile, iniziare un percorso psicologico di gestione dell’ansia, per imparare a riconoscere e regolare i segnali corporei;

continuare a monitorare i sintomi con il medico, ma senza cadere nell’iper-controllo o nella paura costante che ci sia qualcosa di grave.

Il corpo e la mente sono parti della stessa unità: prendersi cura dell’una aiuta anche l’altra.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni – Psicologa

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