Buongiorno. Da 2 anni ho una relazione con una persona che ha un'altra famiglia. Nei primi mesi siam

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Buongiorno. Da 2 anni ho una relazione con una persona che ha un'altra famiglia. Nei primi mesi siamo stati amanti l'una dell'altro, anche io avevo un'altra relazione. La mia relazione era ormai alla fine già da tempo e di fatti l'ho chiusa nel giro di 5 mesi da quando ho conosciuto lui. In quel periodo abbiamo cominciato a fare mille progetti, vivere insieme, avere una famiglia, anche un figlio. Essendo residenti un due regioni differenti, avendo lui già un figlio di 18 anni ed essendo io in cerca di lavoro (sono sempre stata una persona ambiziosa da questo punto di vista), decidiamo che sarò io a trasferirmi, facendo conciliare questa cosa con il mio cambio di lavoro per un'opportunità veramente buona che sono riuscita poi a trovare. Non vi dico la fatica mastodontica, emotiva e materiale, che ho fatto per cercare lavoro (ci ho messo 9 mesi) e trovare contemporaneamente un appartamento in affitto, perché ovviamente lui non avrebbe potuto ospitarmi. Mi trasferisco quindi a novembre 2024, circa un anno e mezzo dopo da quando abbiamo cominciato la nostra storia. In tutto questo lasso di tempo, in cui la nostra relazione è andata avanti insieme ai mille desideri di cui sopra, parallelamente, lui 'ha lavorato' sulla sua relazione già esistente cominciando gradualmente a chiudere con la compagna. Ad oggi, sono sostanzialmente separati in casa e il figlio ancora non sa niente. L'unico momento in cui sono insieme è per le festività, per mantenere 'la facciata' con le rispettive famiglie. Ma non hanno più rapporti da tempo e non frequentano più gli amici ecc. Io mi sono trasferita ormai da 6 mesi e gli ho chiesto già 2 volte, in questi mesi, di dare una svolta definitiva alla relazione. Informando anche il figlio e venendo a stare con me. Lui dice di voler fare le cose in modo graduale e alla fine non accompagna mai fatti realmente concreti alle parole di volontà. Perché in tutto questo noi non abbiamo mai avuto una vera vita di coppia perché ovviamente ci vediamo in modo clandestino: mai un viaggio, un solo weekend fuori in 2 anni, solo 3 pranzi fuori e 2 pomeriggi a fare un giro in un'altra provincia. Stiamo sempre rinchiusi in casa e non ci frequentiamo fuori per non farci vedere da eventuali suoi conoscenti. Lui vorrebbe portare gradualmente la sua compagna a capire che frequenta un'altra persona, per far si che non lo venga a sapere da altri. In conclusione, io sono svuotata dentro, non ho più energie e comincio a dubitare della reale riuscita di questa relazione. Al contempo lui lo vedo innamorato, ma non so più come farglielo capire. Stasera gli dirò chiaramente che comincio a cercare lavoro per tornare in Toscana perché, visti i tempi che ci vogliono per la mia professionalità (stimo circa 9-12 mesi), ho paura di ritrovarmi a passare di nuovo le prossime ferie e il natale sola. Come si può affrontare questo confronto? penso sia lecito ormai porre dei confini chiari chiedendo se entro un tot non cambia qualcosa io chiuderò la relazione, no? sono molto insicura, ma perché oltre a soffrire per la situazione in sé per sé e per l'amore che provo, ho paura di affrontare me stessa ed ammettere che ho preso un grosso abbaglio...
Dott.ssa Elin Miroddi
Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Gentile utente,
Mi dispiace che tu stia attraversando una situazione così difficile e dolorosa. La tua esperienza riflette un dilemma emotivo complesso che richiede una riflessione profonda.
Dal punto di vista sistemico-relazionale, posso offrirti alcune considerazioni. Il tempo in questo caso è un indicatore importante: dopo due anni, i pattern relazionali tendono a stabilizzarsi, e il fatto che lui non abbia ancora fatto passi concreti verso una separazione ufficiale dopo tutto questo tempo è significativo. Hai fatto un investimento emotivo e pratico enorme trasferendoti, cambiando lavoro e vita. Questo squilibrio nei sacrifici può creare risentimento nel tempo. Non va sottovalutata poi la natura "clandestina" della relazione: la mancanza di una vita sociale condivisa e di esperienze di coppia alla luce del sole può erodere gradualmente anche la relazione più intensa.
Per quanto riguarda il confronto di stasera, è assolutamente legittimo stabilire dei confini chiari e delle tempistiche definite. Potresti esprimere i tuoi bisogni usando messaggi in prima persona: "Ho bisogno di una relazione autentica e completa". Valuta se proporgli un periodo di riflessione con un termine preciso, come due o tre mesi, per prendere una decisione concreta.
Il timore di aver preso un "abbaglio" è comprensibile, ma ricorda che non si tratta necessariamente di un errore di valutazione da parte tua. Le persone possono essere sincere nelle loro intenzioni ma non avere la forza di realizzarle. L'importante ora è ricentrarti sui tuoi bisogni e sul tuo benessere, riconoscendo che meriti una relazione piena e soddisfacente.
Un caro saluto, Dott.ssa Elin Miroddi

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Dott.ssa Daniela Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Padova
Buonasera, comprendo perfettamente i suoi dubbi e il suo malessere. La decisione presa insieme le si sta ritornello contro e lei rischia di essere la vittima di una situazione senza uscita. Tuttavia le è difficile rinunciare al suo sogno, almeno quanto al suo partner di dare una svolta alla sua vita e lasciare la famiglia e soprattutto il figlio.
Parlarsi con sincerità e onestà è forse l'unica strada, sempre se lui ne è capace. Un caro saluto.
Dr.ssa Daniela Benvenuti
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
quella che descrive è una situazione profondamente complessa, sia dal punto di vista emotivo che pratico. Le difficoltà che ha affrontato, il suo trasferimento, l'impegno lavorativo, la solitudine vissuta in questi mesi, sono segnali importanti che ci raccontano di un forte investimento personale in questa relazione. Ed è comprensibile che ora si trovi a fare i conti con un senso di svuotamento, di fatica e di delusione.

Il fatto che la relazione non si sia mai potuta esprimere pienamente nella quotidianità – senza clandestinità, senza momenti pubblici di condivisione – e che, nonostante le promesse e le parole, non si siano ancora concretizzati cambiamenti sostanziali, genera inevitabilmente una frustrazione crescente. Avere dubbi sulla riuscita della relazione è umano e, anzi, è anche un segno di contatto con la realtà attuale delle cose.

Porre confini chiari e stabilire dei tempi entro cui aspettarsi un cambiamento non solo è lecito, ma è un atto di rispetto verso sé stessi. Le relazioni si fondano su reciprocità, responsabilità e coraggio. Se da una parte c’è un forte sentimento, dall’altra serve anche concretezza nei gesti, coerenza nelle azioni e una reale disponibilità a costruire insieme.

Dire chiaramente che inizierà a riorientare la sua vita, anche professionalmente, non è una minaccia, ma una scelta consapevole per tutelare il suo benessere. E affrontare la possibilità di aver preso un abbaglio non è una sconfitta, ma un passo maturo e doloroso che molte persone attraversano nei loro percorsi affettivi. Ammettere di aver sperato, amato e creduto in qualcosa che forse non è stato corrisposto nello stesso modo, fa parte della crescita emotiva e non cancella il valore della sua storia né delle sue intenzioni.

In situazioni così cariche di ambivalenza, senso di colpa, speranza e sofferenza, sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista, che possa aiutarla a fare chiarezza dentro di sé, a ritrovare il contatto con i suoi bisogni profondi e a prendere decisioni in linea con il suo benessere.

Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dr. Nunzio Nasti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Albese con Cassano
"Grazie per aver condiviso la tua storia con tanta sincerità. Quello che stai vivendo è una situazione dolorosa e complessa, in cui l’amore si scontra con una realtà che, al momento, non ti dà ciò di cui hai bisogno: una relazione visibile, condivisa e rispettosa dei tuoi tempi.
Cosa puoi fare?
Chiediti cosa sei disposta ad accettare:

Sei pronta a continuare con incontri clandestini, rinunciando a viaggi, uscite e progetti concreti?

O hai bisogno di una relazione in cui l'altro ti riconosca nella tua completezza?

Poni limiti chiari (e rispettali):

È giusto comunicare al tuo partner che, senza passi concreti (es. informare il figlio, stabilire una data per la separazione), non potrai aspettare all’infinito.

Esempio: "Ti chiedo di definire entro X mesi come intendi chiudere la tua relazione attuale. Se non accadrà, dovrò prendere decisioni per la mia serenità".

Prendi in considerazione anche il peggio:

Se nulla cambiasse, saresti disposta a restare? Cosa ti trattiene? Paura di aver "sbagliato", solitudine, o la speranza che lui cambi?

Rifletti: meriti di essere una priorità, non un segreto.

Perché è il momento di agire?
Hai già dimostrato coraggio (trasferirti, cercare lavoro). Ora tocca a lui.

Se le sue parole non diventano fatti, rischi di logorarti ulteriormente.

Un percorso terapeutico potrebbe aiutarti a:

Capire perché hai accettato una relazione "in ombra" per così tanto tempo.

Ritrovare sicurezza e fare scelte che rispettino i tuoi bisogni.

Ricorda: non sei in colpa per aver creduto in questa storia, ma ora hai il diritto di chiedere ciò che meriti." Ti auguro di uscire da questa situazione quanto prima possibile.

Sono a disposizione per altri eventuali chiarimenti.

Dr. Nunzio Nasti.
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amica,
che situazione difficile sta attraversando! Dalla sua ha la chiarezza con cui ci ha esposto la vicenda, i suoi sentimenti e i suoi pensieri. Abbia coraggio, e proceda: non c'è sempre un "modo giusto", e cercarlo può paralizzarci dal fare il nostro bene. Soprattutto se è in ballo la possibilità di ammettere di aver sbagliato, perché rischiamo di essere vittima del bias dei "costi sommersi": rischiamo di continuare ad investire in un progetto solo perché abbiamo già investito tanto - continuando così a perdere!

Le auguro il meglio,
dr. Ventura
Dott. Dimitri Abate
Psicologo, Psicoterapeuta
Bologna
Gent.ma,

grazie per aver condiviso una storia così complessa e sentita, che mostra quanta determinazione e quanto amore ha investito in questa relazione.

È assolutamente legittimo, dopo due anni di attese e sacrifici personali, sentire il bisogno di certezze concrete e di porre dei confini chiari. La sua fatica e il senso di svuotamento non sono segni di debolezza, ma segnali che il suo bisogno di reciprocità e di costruire una vita piena non sta trovando risposta.

Affrontare questo confronto con il suo compagno è non solo comprensibile, ma necessario per tutelare il suo benessere. Può esprimere con calma e fermezza che, pur riconoscendo i sentimenti che li legano, la mancanza di passi concreti la porta a dover pensare al suo futuro e alla sua serenità. Chiedere un tempo definito per un cambiamento reale non è una minaccia, ma un atto di rispetto verso se stessa e la relazione.

Se ha bisogno di sentirsi sostenuta in questo passaggio, valutare un breve percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla ad affrontare le sue paure e a rafforzare la sua sicurezza.

Merita una relazione vissuta alla luce del sole, con rispetto e progettualità condivisa.

Cordiali saluti,
dott. Abate
Dott.ssa Bruna Verardi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Capisco la Sua frustrazione e anche la fatica per aver affrontato tutto questo... Non è da tutti, è una donna coraggiosa! E questo è il feedback più grande che deve trarre da tutta questa vicenda! Ma è molto meglio ammettere, eventualmente, di aver preso un abbaglio piuttosto che perseverare. E forse, non si tratta di un abbaglio: semplicemente, si fa per dire, quest'uomo non se l'è sentita di lasciare la famiglia. Si sprecano parole contro uomini narcisisti e immaturi, non voglio aggiungermi alla folta schiera e infierire nè su di lui tantomeno su di Lei. In fondo, a cosa servirebbe? Detto questo, noi psicologi non siamo qui a dare consigli, non lo possiamo fare perchè non è questo il senso del nostro lavoro e soprattutto perchè non siamo meglio dei pazienti. Sbagliamo tutti, siamo umani, e quando si tratta di amore l'errore è dietro l'angolo. La buona notizia è che può scegliere di prendersi cura di Lei. Se avesse bisogno di un incontro, sono disponibile anche online. Grazie per aver condiviso la Sua storia.
Dott.ssa Valentina Benvenuti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Prato
Gentile utente, l'insicurezza e il timore di aver fatto una scelta sbagliata credo sia lecito, e capisco quanto possa essere doloroso mettersi nella posizione di "rischiare". E' anche vero che il rispetto di sè stessi è importante, e se arriva lo "svuotamento, calo di energie , dubbi, è importante ascoltare cosa ci comunica. Non dare spazio a queste sensazioni significa non ascoltare le proprie necessità e bisogni profondi. Si potrebbe partire proprio da questo, nel comunicare il proprio disagio e stanchezza. Una relazione significa supporto, aiuto reciproco, e i momenti di difficoltà possono portare a rafforzare il legame, così come chiarezza su un possibile distacco. Meglio correre il rischio oppure rimanere nel dubbio? Le ha già consapevolezza di tutto questo: provi a parlarne con un professionista, per vagliare le sue risposte interne, possibili scenari, per diminuire la paura, così che la questione possa essere affrontata con coraggio. Sento che ha già deciso e che manca solo un piccolo atto di coraggio, fiducia. Sono disponibile anche online . In bocca al lupo
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Salve,

la situazione qui descritta risulta essere molto complessa. Credo che in una relazione ci debba essere reciprocità di intenti e di obiettivi. Deve chiedersi per quanto tempo può stare in un rapporto in cui è lei quella che da di più rispetto all'altro. Nel caso, resto disponibile ad accogliere la sua richiesta di aiuto qualora volesse esplorare maggiormente la sua condizione. Ricevo anche on-line.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, la risposta alla sua domanda è "si", ha tutto il diritto di fargli il discorso che ha in mente, soprattutto alla luce dei cambiamenti concreti (e quindi investimenti sulla coppia) che ha fatto lei e quelli che non ha fatto lui.
Dott.ssa Elena Gianotti
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, grazie per la sua difficile condivisione. è stata coraggiosa ad esporsi qui, perchè forse questo è stato un primo modo proprio per mettere le cose sul piatto e provare ad affrontare se stessa, come scrive nelle ultime righe. è più che legittimo che dopo tutto questo tempo di progetti, speranze ma anche e soprattutto di cambiamenti grandi per lei, come un cambio lavoro e un cambio città, sentirsi svuotata e non poterne più: ha ragione. Io credo che debba essere onesta con se stessa, chiedersi a che punto è arrivata, quante energie ha, e non avere paura nel momento in cui queste enegie dovessero essere finite: ha messo al primo posto questa relazione, investendoci molto, ma per quello che capisco penso che possa essere arrivato il momento di mettersi al primo posto, smettendo di aspettare. Penso che il primo passo possa essere attivare un percorso, o almeno una consulenza, per affrontare ed elaborare bene le sue emozioni, mettendo a fuoco che cosa vuole ottenere dal confronto con questa persona, prima di affrontarla: vuole metterlo davanti ad un out out? o si rende conto che per quanto immensamente doloroso, dopo tutti questi sforzi, vuole distaccarsi e ricalibrare il suo equilibrio per rimettersi al centro? C'è bisogno di mettere a fuoco bene i suoi bisogni e i suoi obiettivi, elaborando le emozioni difficili che possono essere connesse, prima di poter affrontare direttamente il confronto con lui. Vista l'importanza dell'investimento fatto in questi anni, e la fatica che sta provando, credo che ricevere il supporto di un professionista che possa sostenerla non solo per preparare e affrontare il confronto, ma anche per sostenere e il dopo, per capire come riorientarsi e in quale direzione, possa essere importante. Non abbia paura di guardarsi, accogliersi e stare con sè, qualsiasi cosa sta succedendo: è lei la persona più importante della sua vita, e nessun altro. Se avesse ulteriori domande, o avesse bisogno di ulteriore supporto, mi trova a disposizione, in presenza e online. Un caro saluto, dott.ssa Elena Gianotti
Dott. Emilio Selvini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, mi spiace per la sofferenza che sta passando e la ringrazio per averlo condiviso qui.
Non posso non notare che la maggior parte di quello che ha scritto riguarda l'altro, lui che non vuole lasciare la compagna (e madre di suo figlio) e di tutte le ragioni che adduce per giustificare il suo comportamento con lei.
Ma la parte più interessante e che l'aiuterebbe tanto è tutta nel finale del suo messaggio, quando parla di come sta lei e delle domande che si fa! È quella la strada giusta per riuscire ad uscire da questa situazione, solo lei può tirarsene fuori, "affidare" la propria felicità agli altri è pericolosissimo e solitamente finisce male. Non vuol dire che deve fare tutto da sola ma trovare una persona affidabile con la quale affrontare la sua sofferenza e le domande che ne conseguono, un professionista affidabile che possa veramente aiutarla a capire sé stessa e a prendere il controllo della sua vita.

Spero di esserle stato di aiuto,

Cordiali saluti

Dr Emilio Selvini (Milano)
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, comprendo la sua delusione e le scelte importanti che ha fatto per realizzare, nel concreto, la vostra relazione. Se ciò che sente è di volere certezze deve farlo presente. La domanda che le suggerisco di farsi è : quanto le costerebbe ammettere di avere preso un abbaglio? Nella vita le scelte sono possibilità, a volte vanno bene, altre no. Che cosa proverebbe per se stessa?
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Gentile Utente,
immagino i timori, emozioni e pensieri che aleggiano al momento.
Le coppie possono avere equilibri molto differenti per cui Le propongo di confrontarsi con uno specialista che La possa supportare sia rispetto ai propri desideri, bisogni, timori ecc che per la coppia e famiglia.
Buon pomeriggio
Dott.ssa Valentina De Chiara
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentile utente, la ringrazio ancora per aver condiviso una parte così importante della sua vita. Ascoltando le sue parole, sento la sua stanchezza e la sua confusione di fronte a questa situazione così complessa. È naturale che dopo due anni di una relazione così particolare, con tutte le difficoltà che ha comportato, lei si senta svuotata e piena di dubbi. Il desiderio di una vita di coppia piena e alla luce del sole è assolutamente legittimo, così come la sua frustrazione nel vedere che questo desiderio fatica a realizzarsi. Capisco la sua necessità di avere delle risposte chiare e di capire se questa relazione può davvero evolvere nel modo in cui lei spera. La sua decisione di voler porre dei confini e di comunicare apertamente i suoi bisogni è un passo molto importante per prendersi cura di sé e del suo futuro.
Qualora questo confronto o la situazione in generale dovessero risultare particolarmente difficili da gestire a livello emotivo, le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico, così da esplorare più a fondo la situazione e affrontare i pensieri e le emozioni legati ad essa, con l’obiettivo di trovare maggiore serenità.
Resto a disposizione per consulenze online.

Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina De Chiara
Dott.ssa MINA MASTROPIETRO
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Milano
Buongiorno Cara,
La sua è una situazione complessa e delicata che va affrontata con cura.
E' necessario a mio giudizio permetterle di recuperare una maggiore senso di auto efficacia e autostima che in situazioni di questo genere vengono a essere compromesse.
in secondo luogo è necessario capire se ci possa essere una dipendenza affettiva in corso che le impedisce di riappropriarsi della sua vita e di esprimere il suo potenziale di donna come merita. I confini chiari saranno un effetto della sua evoluzione psichica in terapia, a volte ciò che chiamiamo amore, quando non c'è corrispondenza reciproca in termine di comportamenti nitidi, potrebbe riguardare altre dinamiche del suo mondo interiore.
L'amore è in grado di superare barriere insormontabili, quando non è così bisogna fare un passo indietro e recuperare la visione più vasta e integrata.
la saluto con affetto, dr.ssa Mina Mastropietro
Dott.ssa Chiara Rogora
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Varese
buongiorno,
per rispetto della complessità della situazione da lei descritta, La invito a contattarmi in modo da parlarne direttamente.

cordialmente, Chiara Dottoressa Rogora
Dott.ssa Alessandra Domigno
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera, non credo che lei abbia preso un abbaglio e quello che ha vissuto con questa persona è per lei comunque importante. Ora la situazione così come è impostata non le è più sufficiente e se per lei è giusto richiedere chiarezza, decisione e una svolta non si reputi sbagliata. E' la sua necessità ora. Si ascolti e parli con questa persona , forse sarà molto importante per entrambi per chiarirsi su quale vorrete che sia il vostro futuro se insieme o lontani. Se ha desiderio di confrontarsi possiamo fissare anche un appuntamento on line o di persona. Cordialità Alessandra Domigno
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, la sua situazione sembra essere un intreccio di desideri e aspettative contrastanti, che la stanno progressivamente logorando. La sua relazione è iniziata in modo complicato, e, nonostante l'amore che prova, la dinamica attuale appare segnata da un continuo rinvio e mancanza di decisioni concrete, lasciandola in una situazione di incertezza.
La sua richiesta di una svolta definitiva, di un impegno chiaro da parte del suo partner, è assolutamente legittima. La sua energia è stata investita in questa relazione, ma sembra che lui non sia ancora pronto ad affrontare il cambiamento, per motivi legati alla sua famiglia e alla sua situazione personale. La sua paura di restare sola durante le festività, di non riuscire a costruire una vita di coppia autentica, è comprensibile.
Affrontare il confronto con lui sarà difficile, ma è fondamentale che lei esprima i suoi bisogni e le sue necessità. Porsi dei confini chiari è essenziale, soprattutto quando si ha la sensazione che la situazione stia facendo troppo male emotivamente. Se dopo aver parlato chiaramente non vede un cambiamento tangibile, potrebbe essere il momento di considerare la chiusura della relazione, per non compromettere ulteriormente il suo benessere. Non è facile ammettere che una relazione non stia andando come sperato, soprattutto quando ci si è investiti emotivamente. La paura di affrontare se stessa e ammettere un errore è naturale, ma farlo potrebbe aiutarla a liberarsi da una situazione che ormai sembra non essere più sostenibile. La sua felicità e serenità sono fondamentali e non devono essere messe in secondo piano.
Le consiglio di affrontare questa conversazione con sincerità, ma anche con la consapevolezza che, se le sue necessità non vengono rispettate, la cosa migliore per lei potrebbe essere guardare avanti.
Qualora la sua situazione rimanesse immutata sarebbe opportuno un percorso con uno psicologo psicoterapeuta che la possa accompagnare nel percorso.
Saluti, dott. Ssa Sandra Petralli

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