Buongiorno a voi tuttə, sono una ragazza pugliese (provincia di Bari) di quasi 20 anni e oggi ho dec

17 risposte
Buongiorno a voi tuttə, sono una ragazza pugliese (provincia di Bari) di quasi 20 anni e oggi ho deciso di chiedere un “supporto” un po’ diverso dal “parlane con un* amic*/con i genitori”, rivolgendomi ai vari specialisti presenti su questo sito in modo da cercare di comprende insieme a voi cosa mi stia succedendo da un bel po’ di tempo a questa parte. Premetto che non sono una specialista in materia (e questo penso sia palese) ma sospetto di essere depressa, però come ho affermato prima non ho le giuste competenze per un’autodiagnosi accurata e per questo che spero di avere delle risposte da voi specialisti. Cercherò di essere più concisa possibile nello spiegare la mia situazione.
Inizio con l’esprimere il fastidio che provo quando, sul punto di iniziare qualcosa di nuovo (che sia l’università, la scuola guida ecc…), mi senta carica e volenterosa di fare promettendo a me stessa e agli altri (i miei genitori in primis) di conseguire questi obiettivi e poi puntualmente vengono abbandonati ( come nel caso dell’università) o rimandati (come nel caso della patente) perché un qualcosa dentro di me mi fa perdere quello stimolo/quella energia che erano presenti all’inizio. Sarà forse perché sono una ragazza molto insicura di se e delle proprie capacità che tende molto spesso a rinunciare nel fare le cose piuttosto che farle male e magari apparire agli occhi delle altre persone come una fallita o una persona che non è capace di fare ciò che per molti è facile fare.
Il pensare in modo negativo/dubitare di me e delle mie capacità penso però che sia anche un modo per non rimanerci tanto male, mi spiego ad esempio se parto troppo convinta di essere brava nel saper guidare la macchina (ma non solo) e poi non va, mi butto davvero giù e mi ripeto di non essere buona a nulla al contrario se parto già “sconfitta” ed effettivamente poi non va, non rimango delusa più di tanto perché in un certo senso me lo aspettavo, non avevo riposto in me così tanta fiducia. Non so se il concetto l’ho spiegato nel migliore dei modi…
Per non parlare della situazione sonno che è pessima dato che ci sono notti in cui faccio proprio fatica ad addormentarmi, notti in cui su 8 ore di sonno ne faccio 4/5 e neanche in modo continuo perché mi sveglio molto spesso fra un’ora e l’altra. E se per una notte riesco a fare almeno 6/7 ore di sonno, al mattino mi sveglio più stanca di prima come se in realtà non avessi dormito ma solo chiuso le palpebre senza riposare affatto. Questa cosa non è recente, da molti anni ho questo rapporto conflittuale con il sonno che purtroppo non sono mai riuscita a risolvere e a cui (forse perché era un po’ più piccola) non ho mai dato tanto peso come ora che sono un po’ più grande. So che capita a tutti di non dormire bene o di non dormire affatto a volte però io vedo che questa cosa in me è stata ed è tutt’ora molto ricorrente, ciò mi porta a pensare che ci sia qualche “problema” di fondo. Ciò poi va ad influire molto spesso sul mio stato d’animo, io sono di mio una persona che se la prende e a volte esageratamente però ho notato che da un bel po’ di tempo questa così si è accentuata, basta pochissimo per irritarmi o farmi arrabbiare, pesantemente a volte anche se magari quella determinata persona stava solo scherzando. Facendo così, ultimamente purtroppo ho perso un rapporto che ritenevo/ritengo ancora speciale per me. E detto con onestà non l’ho ancora digerita bene questa cosa anche se sono passati mesi ormai. Capita si che non penso a quella persona, però non appena mi ricordo cosa è successo fra noi crollo emotivamente. Non so come accettare che non mi voglia più nel sua vita e che per lei io sia indifferente adesso. O almeno è ciò che mi è parso.
Le volte che mi arrabbio subito dopo inizio a piangere.
Mi piacerebbe principalmente gestire questa rabbia, non mi va affatto giù che basti così poco per scaturirla. Però per gestirla dovrei prima di tutto capire da dove venga tutta questa rabbia repressa che viene “buttata fuori” anche in momenti non opportuni rovinando tutto. Questa rabbia mi prosciuga davvero, però nel momento in cui mi sento arrabbiata dentro di me mi sento piena di energia in un certo senso poi però quando si affievolisce si trasforma in stanchezza sia fisica ma soprattutto mentale. E rimango senza energie. Sono una persona che pensa pensa pensa molto più del dovuto (anche a cose molto brutte) mi faccio tanti problemi su cose di cui alcune persone non tengono manco conto. Ultimamente ho questo senso di colpa costante, mi sento in colpa per piccole cose come ad esempio quando non rispondo in tempo ad un messaggio perché non mi va di parlare in quel momento con quella determinata persona. Non trovo più pace. Ho paura di arrivare ad un vero e proprio esaurimento nervoso e di non riprendermi più diventando apatica e anche cattiva. Per questo vorrei migliorare alcuni aspetti di me.
Ho provato a parlarne con un amico che si mi ha ascoltata e dato alcuni consigli dato che neanche 2 mesi fa stavo proprio male per aver litigato con una persona e perso quel legame che ho citato prima però non mi sono sentita completa dato che non gli ho raccontato proprio tutto tutto ciò che sento dentro come in parte ho fatto qui oggi.
Mi piacerebbe avere un dialogo ed anche il punto di vista di un* specialista in modo da ricevere degli aiuti concreti da attuare nel mia vita, che ultimamente sta perdendo la rotta.
Io sento di averne bisogno solo che non ho ancora un’indipendenza economica che mi permetta di pagare a mie spese le visite. Ho paura di dirlo ai miei ma non perché penso che poi mi prendano per una persona un po’ “complicata” ma perché, per la mentalità che a volte hanno dimostrato in certi casi, non capiscano e che sminuiscano tutto dicendo una roba simile “no ma cosa, tutto passa” oppure ancora peggio “se stai così è perché tu vuoi stare così, nella vita bisogna reagire” si ovvio però se c’è qualcosa che ti impedisce di farlo, devi capire come fare per superare ciò che ti impedisce di reagire. Come potrei affrontare la situazione? Spero di essere riuscita a spiegarmi e spero in una vostra risposta. Grazie per il tempo e scusatemi il disturbo. Buon proseguimento a voi tuttə!
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, le difficoltà relazionali o i sintomi sono sempre collegati e nascono all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Sicuramente i suoi sintomi ci dicono qualcosa di lei ma non chi è lei e perché attraversa questa sofferenza.
Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Gentile Ragazza, dalle sue parole traspare molta coscienza delle proprie aree critiche, che toccano diversi ambiti del suo funzionamento, e trattarle in un’unica risposta sarebbe ingiusto e riduttivo. Emergono diversi pezzi del suo mondo interno che meriterebbero un approfondimento: volontà che nascono e si accendono in lei, ma che finiscono per disperdersi fino allo spegnimento; un sottostante senso di sfiducia in sè stessa, temuto fino al punto da privarla di un vero tentativo, o della curiosità nel compierlo; sonno frammentato e incostante; una sensibilità nei rapporti che tende a tradursi in un’uscita di scena, o in rabbia e tristezza.
Gli elementi sono molti, e forse il prossimo passo da compiere è valorizzare la richiesta che ci ha fatto su questo portale, riservandosi uno spazio personale di terapia nel quale portare la sua storia. E qui emerge forse il nucleo più delicato, l’aspettativa che chiedere di essere compresa e sostenuta nelle proprie difficoltà, riceverebbe una reazione tesa a sminuire e minimizzare il problema da parte dei suoi cari. Legittimarsi in questo bisogno sarà già mettere un piede in terapia, l’altro sarà autorizzarsi ad avanzare la richiesta alla sua famiglia. Le auguro il meglio
Buonasera, dalla accurata descrizione della sua sofferenza emerge un percorso psicologico già iniziato da lei in solitudine.Ha una capacità introspettiva ed una comprensione della sua mancanza di autostima e degli ostacoli emotivi che portano rabbie e scoraggiamento .Il sonno è fondamentale per un benessere psicofisico.Ora è pronta per un buon percorso psicoterapico.Trovi il coraggio di parlare con i suoi oppure si rivolga ad un consultorio pubblico della sua zona Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buongiorno. Leggendo la sua articolata condivisione mi colpisce in particolare, se l'ho ben compresa, il forte desiderio che sta sentendo in questo momento di prendersi cura di sé stessa. È difficile attraverso questo spazio darle un parere rispetto ai vari aspetti che descrive, il suggerimento è quello di rivolgersi ad un professionista per dar voce ed esplorare ulteriormente i suoi vissuti e sentimenti, i suoi pensieri ecc., valutando l'inizio di un percorso psicologico attraverso il quale promuovere la maggiore consapevolezza di sé stessa e di sé stessa in relazione, quindi del proprio proprio benessere. Potrebbe provare a parlarne con i suoi genitori per aver da loro supporto economico, riflettendo su quale possa essere il modo migliore per comunicare questa importante necessità che sta sentendo, o in alternativa rivolgersi al consultorio o ad eventuali altre strutture legate all'ASL presenti sul suo territorio. In bocca al lupo e un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentilissima, la ringrazio per averci raccontato i suoi vissuti. Da quel che descrive vi è proprio la necessità di rivolgersi a un professionista per indagare maggiormente la sua storia di vita e i suoi sintomi. Per quanto riguarda l'etichetta diagnostica della depressione sarebbe necessaria un'approfondita psicodiagnosi per stilare un progetto terapeutico che in modo mirato la aiuti a stare meglio. Infine, anche se i suoi genitori sembrano restii ad aiutarla economicamente nell'iniziare un percorso suo individuale di Psicoterapia, non si scoraggi, può sempre provare a parlargliene nuovamente spiegandogli il suo bisogno di serenità. Resto a disposizione per un consulto, un caro saluto.
Buongiorno, credo che dentro di sé abbia intuito che un appoggio le sarebbe di grande aiuto. Non può essere certa di ciò che risponderebbero i suoi finché non glielo dice. Più che l'etichetta diagnostica è importante dare valore e ascolto al disagio che lei sente ed esprime.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, mi spiace per ciò che leggo con tanti pezzettini da mettere tutti insieme per ricostituire e ricostruire il benessere. Vorrei aiutarla in modo concreto, lo so la terapia ha un costo purtroppo, ha pensato al consultorio per un primo approccio? In più le dico, può proporre un primo aiuto ai suoi genitori in qualche modo e poi vedrà appena attivato un buon percorso lei si riprenderà al punto di costruire autonomia anche sul piano economico. Ci pensi. Come sempre sono a disposizione. Saluti dott.ssa Maria Lombardo
Salve. Parla di gestione della rabbia e di senso di colpa. Sono tra gli aspetti che tolgono il piacere di vivere, insieme all'eccessivo senso del dovere e l'eccessiva buona volontà. Nella mia lunga esperienza, le emozioni e in particolare la rabbia, non vanno gestite ma vanno comprese, espresse ed elaborate in modo da non avere più paura di non riuscire a gestirle ma concedendosi la possibilità di viverle in modo costruttivo. Le faccio una domanda: le appartiene il mito del perfezionismo? Il mito del perfezionizmo porta ad arrendersi alle prime difficoltà facendo sentire un fallimento dove non si tratta di fallimento ma di giudizio negativo su se stessi. Valuti la possibilità di intraprendere un buon percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a comprendere le cause del suo malessere, che possa stimolare la fiducia in sé e la vitalità profonda che le permetterà di vivere le situazioni della vita nel positivo e nel negativo che possono presentare senza sentirsi sopraffatta e fallita. Sono disponibile per approfondimenti.
Distinti saluti
Salve,

la fine di questo rapporto per lei cosi importante potrebbe aver fatto venir fuori sofferenze pregresse che in qualche modo ad oggi vede come un qualcosa che ostacolano la sua vita ed il suo benessere. Le manifestazioni di cui parla possono far pensare ad un principio di depressione reattiva, ma proprio perché parliamo di un qualcosa il cui esordio è recente, prima che la situazioni si cristallizzi sarebbe opportuno se ne prendesse cura. Iniziare un percorso di psicoterapia non è una sconfitta, inoltre lei è maggiorenne, pensare anche ad un lavoretto con cui pagarsi la terapia potrebbe esser importante per lei affinché possa accedere uno spazio di cura che sia soltanto suo nel quale poter approfondire su quanto la far star male, aprendosi così alla possibilità di guardare al futuro con maggior fiducia e benessere.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile ragazza, mi sembra una buona iniziativa quella di volersi far supportare fuori dalla cerchia degli amici e della famiglia, essendo consapevoli della necessità di un punto di vista professionale.
La invito perciò a parlarne direttamente con un terapeuta che sicuramente saprà offrirle il sostegno di cui ha bisogno.
Cordiali saluti.
Giada Bruni
Gentile ragazza, già il fatto stesso che tu ti sia sentita libera di parlare di te, e delle tue difficoltà ad affrontare la vita adulta, con tutte le aspettative e le delusioni che si trascina dietro, a degli estranei (pur competenti che possano essere!), dice già qualcosa di te; ovvero che non hai mai trovato un luogo dove poterti sentire compresa fino in fondo. Quello che tu hai descritto è proprio l'inizio di un percorso di terapia, quindi una risposta non potrà mai esaurire le domande che ci sono dietro alle tue affermazioni. Parlane con i tuoi della possibilità di iniziare un percorso, anche ogni due settimane, se economicamente può essere una spesa poco gestibile, ma sicuramente ti potrà permettere di avere uno sguardo molto più ampio, rispetto a te stessa e al tuo futuro, ora così nebuloso. Un caro saluto Dott.ssa Lydia Chiovari
Buongiorno,
leggendo le sue parole mi sembra che stia attraversando un periodo difficile, in cui diverse emozioni stanno emergendo. Quello che mi viene da consigliarle è innanzitutto parlare con i suoi genitori per esprimere il suo bisogno di aiuto in questo periodo. Credo che se lei prende una posizione più chiara e decisa nella volontà di essere aiutata probabilmente anche i suoi genitori capiranno e la sosterranno nel cominciare un percorso di psicoterapia. Questo affinché possa comprendere le cause del suo malessere e riuscire a stare meglio.
Rimango a disposizione qualora ne avesse bisogno. Cari saluti
Buongiorno, grazie per avere condiviso con noi le sue preoccupazioni e ansie rispetto a se stessa e alla situazione che sta attraversando. Al di là dell'etichetta diagnostica, la sua mi sembra una situazione di grande sofferenza che ha sicuramente bisogno di essere accolta ed ascoltata. Ha fatto molto bene a scriverci, il foglio e la penna consentono, a volte, di fare maggiore chiarezza in sé stessi e di mettere in ordine pensieri che prima apparivano confusi. Questo è il primo passo per ritrovare la serenità che cerca, il secondo passo, quando la situazione glielo consentirà, sarà quello di rivolgersi ad uno specialista che la accompagni nel suo percorso di cambiamento e di crescita. Un caro saluto. Dott.ssa Maria Caterina Boria
Salve, lei ci parla di tante cose e ognuna di esse merita un serio e accurato approfondimento. In via del tutto generale posso dirle che si evidenzino problemi di autostima e di cattive abitudine della mente probabilmente apprese nel tempo come l'abbandonare i progetti avviati. Questo potrebbe causarle gli altri disagi di natura psicologica di cui soffre. La cattivà qualità del sonno potrebbe essere causata da tutto questo. In merito alla rabbia probabimente ha bisogno di " imparare" a controllarla per evitarle così la possibilità di rovinare rapporti personali a cui tiene . La depressione di cui teme la presenza va verificata in sede terapeutica. Per tutti questi motivi le consiglio di parlarne con uno psicologo che le consentirà di chiarire il tutto e iniziare un lavoro sulla disciplina mentale, sulla rabbia e sulle cattive abitudini apprese e soprattutto per verificare l'eventuale presenza di sintomi depressivi. La resistenza dei suoi genitori può essere superata coinvolgendoli direttamente con un primo colloquio con uno psicologo che vi ascolti e coinvolga tutti. Nel caso avesse difficoltà può rivolgersi alla sua ASL che le indicherà centri di ascolto gratuiti. Le assicuro il disagio di cui parla è risolvibile in breve tempo con il giusto percorso. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
La scarica energetica può essere conseguente ad un consumo eccessivo di energia dovuto all'ansia con cui affronta la vita. E' opportuno che chieda una valutazione psico diagnostica e un piano terapeutico per evitare che la sua vita si blocchi nella sofferenza. Può ascolta il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su Google e Spotify. Troverà informazioni e strumenti di auto aiuto per affrontare i momenti più difficili. (Facebook Le Stanze della Paura ). Buona giornata. Bruno Ramondetti
Buongiorno,
Sono dispiaciuta per la sua situazione.
È importante che abbia riconosciuto di aver bisogno d'aiuto e che ci sia la volontà di rivolgersi a uno specialista.
Ho letto con molta attenzione ciò che ha scritto.
Sono disponibile ad aiutarla anche online.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara

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