buongiorno a tutti, tenterò di essere il piú breve possibile nell’esporre il mio “problema” e ringra

18 risposte
buongiorno a tutti, tenterò di essere il piú breve possibile nell’esporre il mio “problema” e ringrazio chi vorrà dedicarmi il suo tempo.
sono una ragazza di 19 anni e sto con il mio ragazzo che amo molto da quasi 2, prima di lui non ho mai avuto niente e nessuno.
mi capita però talvolta di fare alcuni pensieri che non so quanto/se siano normali e, comunque, forse per la mia natura estremamente sensibile ed empatica, mi fanno stare tanto male.
tante volte la mia mente viene impadronita dal pensiero, in chiave negativa, che se sto con lui significa che non amerò più nessun’altro. e questo mi fa un po’ paura. non so se si capisce, sembra io stia dicendo che mi sento intrappolata. in realtà no, non lo sono e so di non esserlo. volendo posso ovviamente interrompere la mia relazione in qualsiasi momento. è che io ho così tanto amore in me che prima di avere lui ho sofferto molto, non sapevo proprio più dove riversarlo. ora che ho una relazione, come ho sempre sognato, mi sembra quasi che sia una cosa soffocante per il mio amare. è molto strano.
poi, io non sono sicuramente perfetta, ma sono una ragazza di un certo tipo (ho sempre avuto tanti ammiratori, anche da piccola), di conseguenza esigo una sorta di perfezione anche dall’altra parte, cosa che il mio ragazzo spesso non riesce a darmi (beh certo, è umano. in questo caso il problema sono io, lo so). fatto sta che ci sono piccole cose che sommate mi fanno stare proprio poco bene: anche un suo ritardo di 30 minuti può diventare un dramma, perché in quei momenti non m’importa che sia del sud e nemmeno se ne sia reso conto, ma soltanto che io non mi sento desiderata al 1000%; ed ecco che succedono queste cosine e io magari inizio anche a paragonarlo nella mia mente a qualcun’altro. nello specifico a un mio caro amico, la persona più cara e galante che io conosca, c’è sempre per me; lo chiameremo X (gli piaccio). odio farlo. sto peggio di quando paragono me stessa a qualcun’altro, mi sembra di mancargli di rispetto in modo assoluto. lo odio oltretutto anche perché è ovvio che, se ai miei occhi sembra il ragazzo modello, se io stessi con X inizierei a trovare anche in lui tanti difettucci e cosette che non mi vanno giù, lo so con certezza.
ecco…. è questo, vorrei sempre la perfezione. e voglio essere desiderata. e se vedo che all’inizio mi scriveva determinate cose e ora non lo fa più sono a un passo da un attacco di cuore.
mentre leggete penserete certamente che sono una ragazzina succube dell’amore del mio ragazzo, beh, no, piuttosto dell’amore in generale. sono una ragazza che sta bene da sola, ma che quando ama, ama proprio da morire. e vorrei ciò fosse reciproco. e beh, lui me lo dice sempre che mi ama da morire. ma poi fa piccole cose e mi dico “mi ama da morire ma non da spendere un secondo in più per fare questo? non da arrivare puntuale?” ecc.
sono un’inguaribile romantica, e c’è da dire che sono la persona più overthinker che io conosca. la mia mente corre. quando faccio dei pensieri negativi, come la comparazione, mi sento così male, mi sembra di fare al mio ragazzo un tale torto, che sto male proprio come se io preferissi X e stessi con X. mi porto da sola all’autodistruzione poiché non è così, io amo colui con cui sto.
però tante volte mi perdo a pensare a me e X, che quando ci incontriamo parliamo per ore ed ore.
forse perché io d il mio ragazzo invece siamo molto diversi, io la sognatrice e lui il razionale. fatto sta che penso di avere un livello di autocoscienza piuttosto elevato e i pensieri che non mi aiutano ma mi portano confusione mi destabilizzano sempre
in passato sono abbastanza sicura di aver sfiorato il disturbo borderline (ovviamente è la mia percezione) ma mi chiedo se tutto ciò possa essere un leggero riflesso della vecchia me o cosa.
immagino che ora il gentile dottore che legge sarà confuso, dunque le mie domande sono:
-in base a chi siamo, può essere normale sentire il proprio amore in gabbia anche in una relazione sana e che funziona? ed aver “paura”, per quanto innamorati, che questa sarà l’unica esperienza d’amore nella vita?
-come posso far comprendere una volta per tutte alla mia testa bacata che la perfezione non esiste, e che per quanto i miei standard siano alti non posso aspirare ad essa? come posso smettere di far comparazioni nella mia vita?
-e poi ogni tanto, dopo piccole discussioni tipo quella di stasera in cui sembra che parliamo due lingue diverse, mi chiedo: una mente scientifica ed una romantica possono star bene come due menti scientifiche/ due romantiche? oppure è un po’ una battaglia persa ed ogni tanto è lecito che mi senta un po’ avvilita?

che confusione, davvero grazie a chi ha letto e risponderà.
Gentilissima buongiorno, sicuramente lei è una persona che pensa molto e per quanto ciò possa essere una grande risorsa può avere anche degli aspetti negativi. Da un lato è come ci fosse il suo passato (ciò che è stata, ciò che ha desiderato ciò che ha avuto) dall'altro il suo futuro (ciò che potrebbe avere e ciò che potrebbe perdere) nel mezzo il suo presente. Il problema è che concentrata com'è sul suo passato e sul suo futuro al presente non pensa mai. Se lo sta perdendo. Se dovessi darle un suggerimento su come aiutarla per stare meglio la inviterei a un lavoro su di se per imparare a vivere il presente. Se desidera approfondire resto volentieri a sua disposizione. Un saluto cordiale, dott.ssa Manuela Leonessa

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Gentile utente, intanto grazie per aver condiviso la sua esperienza.
Inizierei rispondendo alla sua prima domanda, per dirle che il nostro modo di essere influenza il nostro modo di stare in relazione con l'altro, per cui può essere che ci si senta "in gabbia" anche in una relazione che funziona.
Leggendo le sue parole, la sensazione che mi arriva è di un intenso flusso di pensieri, dubbi, speranze, timori, desideri, che scorrono veloci e forse faticano un po' a trovare un loro ordine; posso immaginare che, alla lunga, mentalmente ed emotivamente questa condizione possa generare una certa fatica.
Penso che, provando a dare spazio e significato ai suoi vissuti e pensieri, magari con l'aiuto di un* professionista, i suoi pensieri potrebbero ritrovare un ritmo che non la faccia sentire "in gabbia" e le sue domande potrebbero trovare risposta: una risposta che sia sua, personale, aldilà del "giusto" e "sbagliato".
Resto a disposizione.
Un caro saluto, Dott.ssa Diane Zanella
Buongiorno. La spiegazione che lei ha provato a scrivere qua riprende al 100% la confusione che in questo momento c'è nella sua testa, come può essere normale che ci sia. L'amore è una forza così irrazionale e inspiegabile che più la si cerca di capire e più sfugge al nostro controllo, vorremmo cercare di comprendere tutto e quando ci accorgiamo che in realtà sono di più gli interrogativi rispetto alle risposte certe, andiamo in panico. Sicuramente il panico inteso come confusione è una sensazione che in questo momento lei sta tentendo a provare di più rispetto alla sicurezza che vorrebbe invece provare. Questo però non è a tutti i costi qualcosa di negativo perchè, a volte, il mettere alla prova è anche significato della volontà effettiva di tenere a qualcosa.
La certezza che sicuramente deve avere è il primo amore è sempre il mio amore ma non è detto che debba essere l'ultimo. Il sentirsi in gabbia d'altro canto anche è un sentire che può essere accomunato ad un periodo della propria vita dove qualcosa che ci tormenta non riesce bene ad esplicitarsi e quindi ci porta a porci molte riflessioni e ad arrivare a poche conclusioni; riflessioni che sarebbe giusto, nonostante il suo animo razionale, sarebbe giusto portare al partner in un contesto di collaborazione e di volontà di crescita reciproca nel momento in cui si è consapevoli che questa possa esserci. Non è mai facile far combaciare due menti diverse ma è per questo che nella vita, soprattutto in quella di coppia, bisogna essere bravi nel trovare un equilibrio nel quale entrambe le menti siano libere e sopratutto valorizzate nei loro punti di forza e aiutate nei punti da migliorare.
Sulla questione perfezione è vero che non esiste ma uno non deve a tutti i costi poi pensare che i suoi standard siano alti, semplicemente deve del tutto essere cosciente della sua situazione nel presente che non è a tutti i costi la stessa che c'era nel passato e quella che ci sarà nel futuro.
Per qualunque cosa non esitare a contattare un professionista che ti possa supportare e provare insieme a snodare il gomitolo di fili.
Un saluto e buon anno.
Bruno E. Gobbato
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara, sono proprio i momenti di confusione quelli in cui ci poniamo più interrogativi, ma le domande creano domande ed è facile che si dia il via ad un circolo vizioso in cui si rimugina sempre più e dal quale diventa complesso svincolarsi. Innanzitutto, esistono diverse forme di amore nelle quali, a prescindere, non ci si dovrebbe mai sentire ingabbiati. Forse questi limiti che avverte sono segnale di altro? In fondo, chi lo dice che serve esperienza per poter vivere una relazione funzionale? Inoltre, a volte, sono proprio le menti diverse che, incontrandosi, danno vita alle relazioni più ricche e feconde. Un abbraccio
Cara , grazie di questa intensa e coraggiosa condivisione che molto racconta di lei e delle grandi risorse , forse ancora non del tutto esplorate e canalizzate , in una relazione piena e gratificante come quella che desidera e che può costruire con il suo compagno.
Credo che un lavoro di esplorazione del Sé, nelle sue polarità che sono fisiologiche nell'essere umano , potrebbe aiutarla ad integrare quelle parti scisse che non le permettono di sentirsi centrata e più sicura dell' autenticità delle proprie scelte.
Credo anche che , nella sua " ambizione" di coppia perfetta si esprimano dei bisogni più profondi che possono essere accolti e legittimati attraverso una sinergia e un' alleanza di lavoro con un professionista della relazione d'aiuto .
Quando riusciamo a ritornare al Centro di noi stessi, possiamo vedere ogni cosa da una prospettiva diversa, in maniera nitida e riaffermare la nostra forza interiore per costruire relazioni sane e nutritive per la nostra crescita condivisa.
Con i migliori auspici per la sua evoluzione interiore e personale la invito a non perdersi d'animo e , se lo desidera, sono a sua disposizione per esplorare insieme a lei il suo " Qui e Ora " e trovare una strategia efficace ritrovare la serenità ed esprimere la sua profonda attitudine nel dare e ricevere amore.
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Cara,

le tue domande sono molto interessanti e rivelatrici. È evidente che sei una ragazza sensibile e profonda, con una grande capacità di amare. Allo stesso tempo, sei consapevole dei tuoi limiti e delle tue insicurezze.

Per rispondere alle tue domande, partirei dal presupposto che non esiste una risposta unica che valga per tutti. Ogni persona è diversa, e ciò che è normale per una persona può non esserlo per un'altra.

1. Può essere normale sentire il proprio amore in gabbia anche in una relazione sana e che funziona?

Sì, è possibile. In particolare, può accadere quando ci si trova in una relazione con una persona che ha un modo di amare diverso dal nostro. Ad esempio, se tu sei una persona molto emotiva e bisognosa di attenzioni, e il tuo partner è una persona più razionale e distaccata, è possibile che tu ti senta insoddisfatta e in gabbia.

In questo caso, è importante comunicare le tue esigenze al tuo partner e cercare di trovare un compromesso. È anche importante ricordare che non esiste un modo giusto o sbagliato di amare. L'importante è che tu ti senta amata e rispettata.

2. Come posso far comprendere alla mia testa bacata che la perfezione non esiste?

La perfezione è un concetto illusorio. Non esiste una persona perfetta, né una relazione perfetta. Tutti abbiamo dei difetti, e anche le relazioni migliori hanno i loro alti e bassi.

Per imparare ad accettare la imperfezione, è importante iniziare a focalizzarti sugli aspetti positivi della tua vita e della tua relazione. Esci dalla tua testa e inizia a vivere il momento presente. Concentrati su ciò che hai, invece di ciò che non hai.

Inoltre, è importante ricordare che la perfezione non è sinonimo di felicità. In realtà, spesso è proprio la ricerca della perfezione che ci porta insoddisfazione e frustrazione.

3. Come posso smettere di fare comparazioni nella mia vita?

Le comparazioni sono un modo naturale di pensare. Tutti lo facciamo, a volte in modo consapevole, a volte in modo inconsapevole.

Tuttavia, quando le comparazioni diventano eccessive e ci portano a sentirci inferiori, è importante imparare a fermarle.

Ecco alcuni suggerimenti:

Concentrati su te stessa e sui tuoi obiettivi.
Evita di paragonarti a persone che non conosci davvero.
Ricorda che tutti hanno i loro punti di forza e di debolezza.
Impara ad apprezzare le tue unicità.
4. Una mente scientifica ed una romantica possono star bene insieme?

Sì, è possibile. In realtà, le differenze possono essere fonte di arricchimento. Ad esempio, la mente scientifica può aiutare a bilanciare la mente romantica, mentre la mente romantica può aiutare a dare un senso alla vita.

Tuttavia, è importante che le due persone siano disposte a comprendersi e a rispettarsi a vicenda. Se le differenze sono troppo grandi, può essere difficile trovare un equilibrio.

In conclusione, le tue domande sono indicative di una ragazza che è in cerca di se stessa e del suo posto nel mondo. È un percorso difficile, ma anche molto gratificante.

Ti incoraggio a continuare a riflettere su te stessa e sulla tua relazione. Parla con il tuo partner delle tue difficoltà e cerca di trovare insieme una soluzione. Se necessario, non esitare a chiedere aiuto a un professionista.

Ti auguro tutto il meglio.
Gentile Cliente, scardiniamo subito il fatto che sentirsi confusi, specialmente alla sua età e con poche esperienze dietro, è assolutamente normale. La metto solo in guardi riguardo a quella che lei definisce "perfezione" perché fa sicurament eriferimento a un modello di relazione ideale al quale lei ha imparato ad ispirarsi fino ad ora. Bisognerebbe vedere se le va bene o no. Ma, al netto di ciò, proprio perché si sente confusa e va in overthinking è importante per lei, adesso, l'agire. Trasformi il suo sentimento in azioni quanto più le è possibile. Se ha dubbi li esponga anziché arrovellarsi. Litighi pure se qualcosa la infastidisce invece di mettere sempre se stessa in discussione. Aspetti che i suoi difetti sia l'altro a mostrarglieli piuttosot che perdersi nel rimuginio. Esplori la relazione con x e non escluda alcuna possibilità. Si metta nella posizione mentale di una persona che sta provando un abito e cerca di capire se le calzano bene le forme, se aderisce dove deve o se cade morbido nelle zone apposite. Resto disponibile per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti, Marco Casella.
Gentile utente, leggendo le sue parole mi sembra che stia vivendo una grande confusione. Immagino quanto sia faticoso orientarsi.
Credo che la perfezione che richiede agli altri, la pretenda prima di tutto da sé stessa.
Non esistono relazioni perfette, costruite a tavolino. Stare bene in coppia significa costruire intimità, poter esprimere i propri bisogni e paure, ascoltare quelli dell'altro e anche riconoscere Che l'altro sta agendo al meglio che può.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice
Gentilissima, comprendo le sfide che sta affrontando nella sua relazione e apprezzo il suo sforzo nel cercare di capirsi meglio. È positivo che lei stia riflettendo su questi aspetti. Per rispondere alle sue domande:
È comune sperimentare preoccupazioni sul futuro e sull'unicità dell'amore. La paura può derivare da molteplici fattori, tra cui la novità della relazione e le esperienze passate. È importante esplorare queste paure con il supporto di un professionista per capire meglio il loro significato.
Accettare che la perfezione non esiste è un processo graduale. Può essere utile concentrarsi sugli aspetti positivi della sua relazione e apprezzare il suo ragazzo per chi è. Lavorare sulla consapevolezza di queste aspettative elevate può essere parte del percorso di crescita personale.
Inoltre, le differenze nelle modalità di pensare possono arricchire una relazione, ma la comunicazione aperta è fondamentale. È possibile che due menti con prospettive diverse coesistano, ma è importante trovare un equilibrio e capirsi reciprocamente.
È evidente che lei è consapevole dei suoi pensieri e delle sue emozioni, e questo è un passo significativo verso la comprensione di sé stessa. Considerare il supporto di uno psicologo o terapeuta può offrire un ambiente sicuro per esplorare ulteriormente questi aspetti e acquisire strumenti pratici per affrontarli.
Un caro saluto. Dr.ssa Marina Lumento.






Le domande che pone difficilmente trovano una risposta risolutoria in un post sintetico come questo. Non perché siano troppo "confuse" o "bacate" come dice lei, ma perché hanno a che fare con i suoi pensieri, le sue emozioni, le sue dinamiche, e, se vuole approfondire, sarebbe auspicabile un percorso, utilizzare degli strumenti, attivare un processo di cambiamento. Si tratta di riuscire piano piano ad acquisire maggiore consapevolezza, calmare la mente e imparare a stare nel qui e ora, imparare ad ascoltare il proprio bisogno invece che la propria fantasia e riuscire così a mettere un po' di pace, con se stessi e con gli altri. Come stimolo di riflessione le propongo questa domanda: cosa succede se lei non è "desiderata al 1000%"?
Gentile utente, leggo così tante domande provenire da una giovanissima ragazza di soli 19 anni. In lei c'è sicuramente una grande vivacità mentale che potrebbe utilizzare al di fuori, esprimendo le tante risorse, che sono sicura, lei abbia.
Sarebbe probabilmente positivo iniziare un percorso che la possa aiutare a prendere consapevolezza delle sue capacità, della sua personalità e di conseguenza diverrebbe più semplice gestire anche le relazioni con gli altri.
Le faccio un grande in bocca al lupo per tutto.
Dott.ssa Giada Abbas.
È normale avere occasionali pensieri negativi o preoccupazioni riguardo alla propria relazione, specialmente se si è inesperti o emotivamente sensibili. Tuttavia, è importante ricordare che l'amore e le relazioni sono complessi e non possono essere definiti da standard di perfezione. Imparare a essere consapevoli delle proprie aspettative e a gestire le comparazioni può aiutarla a vivere una relazione più soddisfacente. Comprendere che ogni persona è diversa e che le menti scientifiche e romantiche possono convivere può aiutare a superare le sfide comunicative. Se si sente confusa o avvilita, potrebbe essere utile cercare il supporto di uno psicologo per esplorare ulteriormente queste dinamiche.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buon pomeriggio cara, mi sembra che tu stia vivendo una fase di profonda riflessione sulla tua relazione e su te stessa. Hai descritto con grande sensibilità e empatia le tue preoccupazioni e i dubbi che hai riguardo alla tua relazione con il tuo ragazzo.
Prima di tutto, è importante comprendere che nessuno e niente possono essere perfetti. È normale avere delle aspettative, ma è altrettanto importante accettare che ognuno di noi ha i propri difetti. Accettare questi difetti è fondamentale per mantenere una relazione sana.
Il confronto costante con altre persone o l'idealizzazione di una perfezione irraggiungibile può generare ansia e insicurezza. È più proficuo concentrarsi sulle qualità del tuo ragazzo e sulla bellezza unica della vostra relazione, invece di confrontarsi con gli altri.
Riguardo alla tua preoccupazione sull'unica esperienza d'amore nella vita, è comprensibile avere timori sul futuro. Tuttavia, è importante vivere il presente senza preoccuparsi troppo del futuro. Molte persone vivono più di una grande storia d'amore nella vita, e il tempo rivelerà cosa riserva il destino.
Le differenze di personalità nella coppia possono arricchire la relazione, ma a volte possono anche causare incomprensioni. Trovare un equilibrio tra la razionalità e il romanticismo può essere una sfida, ma la comunicazione aperta e la comprensione reciproca sono la chiave per superare queste differenze.

Per quanto riguarda le tue domande specifiche:
- è normale avere dei dubbi, ma una relazione sana dovrebbe essere un luogo di crescita e libertà. Se ti senti limitata, potrebbe essere utile esplorare questi sentimenti con il tuo ragazzo o con un professionista.
- accettare sé stessi e gli altri è un processo graduale. Potresti iniziare a concentrarti sulle qualità positive del tuo ragazzo e sulla bellezza unica della vostra relazione, anziché confrontarti con gli altri.
- le differenze possono arricchire la relazione, ma richiedono comunicazione e comprensione reciproca. Trovare un punto d'incontro tra la razionalità e il romanticismo può essere vantaggioso, cercando di apprezzare le qualità di entrambi.

Le tue domande riflettono una grande consapevolezza di te stessa e della situazione. Potrebbe essere utile esplorare queste tematiche con un professionista per ottenere un supporto e una prospettiva esterna. Lavorare su te stessa potrebbe portarti a una maggiore serenità emotiva e stabilità. Se vorrai, potrò essere a disposizione.
Come i colleghi riportano potrebbe essere utile considerare l'opinione di uno psicologo o di un professionista della salute mentale.
Cordialmente

Dott. Alberto Binda
Cara, le questioni che porta, ancor prima delle domande che pone sono davvero ricche e mi sorprendo di quanto si sia già interrogata su ciò che sente e vive prima ancora di scegliere di portare queste sue tematiche all'ascolto di specialisti. La ringrazio per la sua capacità anche di mettersi in discussione in prima persona e per il suo sforzo a cercare di comprendere cosa la muova a volere la perfezione di cui parla o a sentire che anche un piccolo ritardo o una "piccola" mancanza siano indici del fatto che lei non sia desiderata realmente. Penso siano questioni delicate dalle origini profonde, che meriterebbero di essere ascoltate in uno spazio più comodo e accogliente, con un tempo dedicato per sé.
Tuttavia, non volendola lasciare a mani vuote, le propongo qualche spunto: sentire che il proprio benessere si lega a quello di un Altro che amiamo può smuovere paure arcaiche e potenti e ogni scelta (comprese quelle riguardanti le relazioni sentimentali) comporta sempre una quota di perdita ed ecco che nei momenti di maggiore fragilità si insinua il dubbio...
Le auguro però un amore forte "da vivere", che magari le faccia venire voglia di guardare anche dentro di sé e prendersi cura di quella fragilità tanto umana, ma tanto sofferta che a tratti sembra emergere.
Gentile utente, grazie per aver condiviso la tua esperienza. Già il fatto di esserti interrogata su tanti aspetti più che sulla tua relazione noto su te stessa, dal mio punto di vista è un grande pregio, indica un profondo livello di introspezione e quindi anche un grosso margine di crescita.Purtroppo a volte però anche i nostri pregi possono diventare nostri nemici e quindi il riflettere una prigione, come racconti. Sarebbe necessario un approfondimento in merito per poterti aiutare e se vuoi sono ben disponibile a farlo ma nel frattempo voglio assicurarti sul fatto che nonostante i dubbi possano essere comunque presenti nella nostra vita si può imparare e viverci serenzamente, ed è quello che ti auguro.
Cordialmente, Dott.ssa Nunzia Giustiniani
Buongiorno, i tuoi dubbi sono più che legittimi. Tieni presente che il modo in cui affronti la cosa fa parte di un funzionamento che probabilmente in questo momento non ti sta aiutando molto. Al di là delle tue capacità introspettive maturate sicuramente nel corso degli anni, tieni presente che tutti i tuoi dubbi attivano una sorta di allarme interno, gestito poi dal rimuginio, che finisce per essere uno strumento utile ma anche pericoloso. A volte pensare troppo, porsi domande sul "se" e sul "ma" porta il corpo a sperimentare ulteriori stati d'ansia e ad allontanarci dal focus del problema. Non possiamo sapere se il tuo sia un disturbo di personalità borderline o se ti trovi ad attraversare un momento delicato della tua vita. Poni molte carte sul tavolo, potrebbe essere opportuno rimescolarle nel mazzo e cominciare a pescarne una alla volta senza sparpagliarle alla rinfusa.
Ti ringrazio per la tua condivisione, comprendo che non possa essere facile tutto ciò, ma se lo riterrai opportuno potrai richiedere supporto psicoterapeutico per approfondire al meglio queste dinamiche.
Resto a disposizione.

Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo

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