Buonasera volevo chiedere un consiglio da parte vostra: io ho la mia migliore amica che sta frequent

24 risposte
Buonasera volevo chiedere un consiglio da parte vostra: io ho la mia migliore amica che sta frequentando amicizie sbagliate e mi ha messo anche a me nel gruppo di queste amicizie. Suo padre che a me tiene tantissimo, ha chiesto a me tempo fa di farla ragionare che quando ha amicizie sbagliate di allontanarla però lei non mi ascolta. Io sono tentata di chiamare suo padre per dirgli questa cosa però lei mi ha detto di non dirgli niente secondo voi lo devo chiamare lo stesso oppure è meglio lasciare stare?
Gentilissima utente, da questo racconto mi pare di capire che si parli di ragazzi giovani, ma per poterle rispondere alle sue domande sicuramente sarebbe utile capire il range di età di cui si sta parlando. In ogni caso mi verrebbe da dirle che il rapporto è il vostro e coinvolgere il padre potrebbe andare a minare il vostro legame. Ovviamente se pensa che la sua amica possa essere in qualche modo in pericolo, allora potrebbe prendere in considerazione l'idea di coinvolgere il papà. Altrimenti le consiglierei di trovare delle modalità autonome nella gestione della vostra amicizia. Se ritenesse di avere delle difficoltà in questo e volesse approfondire la questione, riflettendo ad esempio sulle strategie efficaci di comunicazione e mediazione del rapporto, io rimango a disposizione anche online per una consulenza.
Cordialmente,
Dott.ssa Sara Torregrossa

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Dott.ssa Silvia Dal Ben
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
Gentile utente,
la comunicazione è molto importante in una relazione, potrebbe fare ulteriori tentativi con la sua amica, esprimendole ciò che pensa e le sue preoccupazioni.
Per risponderle in modo esaustivo, sarebbe utile sapere la sua età e approfondire la tematica delle amicizie sbagliate, per capire se siano un pericolo per lei e la sua amica.
Resto a disposizione,
un saluto.
Dott.ssa Silvia Dal Ben
Dott. Filippo Festa
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, capisco la sua preoccupazione. Secondo me dovrebbe prima parlarne con la sua amica e poi fare quello che sente. Se la situazione in cui si trova la sua amica è una situazione di pericolo reale, allora deve avvisare senz'altro la famiglia.
Immagino che interpellare il padre generi dentro di lei un senso di colpa e lo comprendo, ma si ricordi che lei sta facendo una cosa per il bene della sua amica.
Se volesse approfondire le tematiche legate al suo stato d'animo, la invito a prenotare un colloquio, senza alcun vincolo. Cosi da poter approfondire l'argomento e magari poter esserle di più d'aiuto.
Un saluto
Dott. Filippo Festa
Dott.ssa Lucia Scarlato
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Firenze
Gentile Utente, la persona da lei descritta è una sua carissima amica e lo si percepisce dalla sua preoccupazione ma andrebbero approfondite altre qustioni (età, rapporto con i familiari, tematica della sua preoccupazione).
Qualora ritenesse utile, resto a disposizione per comprendere meglio ciò che la proeccupa ed esplorare assieme a lei una modalità adatta per fronteggiare la situazione. Un caro saluto
dott.ssa Lucia Scarlato
Dott.ssa Federica Cavallo
Psicologo, Psicologo clinico
Modica
Gentile Utente, alla base di qualsiasi relazione è necessario che ci sia tanto dialogo, talvolta nonostante il confronto, è possibile avere difficoltà a far emergere determinate ragioni, ma è necessario trovare il modo per far affiorare la soluzione. Qualora però, la sua amica, è in una condizione di serio pericolo può pensare di coinvolgere il padre; non sempre fare delle valutazioni in certe situazioni è facile e non sempre ci possiamo battere nella scelta vincente, è corretto provare ad investire il massimo per ottenere il meglio!
un caro saluto e buona fortuna
Dott.ssa Federica Cavallo
Dott.ssa Maria Teresa Furnari
Psicologo clinico, Psicologo
Catania
Gentile utente, se una amica è in serio pericolo sarebbe cosa molto utile rappresentarlo ai genitori. Quindi non si faccia troppe domande sulla correttezza del suo eventuale comportamento che certamente provocherà il disappunto della sua amica. Semmai volesse approfondire resto a sua completa disposizione.
Cordialmente
Dott. Fabio di Guglielmo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Forlì
Gentile ragazza, è importante riconoscere che le amicizie possono avere un impatto significativo sul comportamento e sulle decisioni delle persone. È naturale voler proteggere un'amica da influenze che si ritengono negative. Tuttavia, è fondamentale anche rispettare l'autonomia e la capacità di giudizio della propria amica, cercando di guidarla senza imporre scelte.
Invece di comunicare direttamente con suo padre, potrebbe considerare il dialogo aperto con la sua amica, esprimendo le sue preoccupazioni in modo non giudicante e offrendo un supporto genuino. Questo potrebbe aiutarla a riflettere sulle sue scelte. Ovviamente se è in reale pericolo il discorso cambia, non si faccia problemi nel comunicarlo al padre.
Come consiglio misurato, suggerirei di cercare un momento appropriato per parlare con la sua amica in privato, esprimendo le sue preoccupazioni in modo calmo e costruttivo.
Un caro saluto e buona fortuna con questa delicata situazione.
Dott. Francesco Pellino
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Milano
Buonasera a te. Mancano degli elementi fondamentali di età e contesti nel tuo racconto. Se siete ragazze giovani e c'è un reale pericolo legato a vita, salute, dipendenze il mio consiglio è quello di coinvolgere le figure genitoriali. Può sembrare scorretto nei confronti della sua amica ma potrebbe evitare problematiche importanti.

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Dott.ssa Elena Gianotti
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, grazie per la tua condivisione. Credo che sia molto importante capire che cosa ti allarma: che tipo di amicizie sono quelle di cui parli? Che cosa fanno insieme che ti preoccupa? La tua amica si mette in situazioni di pericolo? Questo potrebbe essere determinante per capire come sia meglio muoversi. Se contatti suo padre di default senza prima riflettere su queste cose potresti minare l'amicizia, ma se la tua amica si mette in pericolo ed è a rischio la sua salute o la sua vita è bene che invece lo contatti, anche se lei non lo sa o non vuole. Se avessi bisogno di ulteriore supporto mi trovi a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Elena Gianotti
Dr. Marco Cenci
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Buongiorno,
Non ci sono dei criteri ben definiti per una scelta del genere... Molto dipende dal contesto e soprattutto dai suoi valori: saranno loro a guidarla nelle sue scelte, anche se complesse.
Dott. Marco Cenci
Dott.ssa Adele Trezza
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Gentile utente, non sapendo in che range di età siate la sua amica e lei, le consiglio di valutare la decisione in base alla pericolosità delle situazioni in cui queste cattive amicizie mettono la sua amica ed avvertire il padre in caso di pericolo. In alternativa le consiglio di parlarne con la sua amica e farle comprendere la sua preoccupazione. Se dovesse aver bisogno di supporto resto a disposizione in presenza e online. Dott.ssa Adele Trezza
Dott.ssa Martina Mari
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Cremona
Buongiorno caro utente. Sarebbe opportuno riuscire a comprendere la fascia di età interessata, per poter definire e capire la pericolosità della situazione e l'eventuale coinvolgimento del genitore. In qualsiasi caso sarebbe opportuno da parte sua riuscire a comunicare alla sua amica la sua preoccupazione e avere con lei un vero confronto sulla questione volto a comprendere l'altro e ad esprimere le proprie sensazioni ed emozioni. Dott.ssa Martina Mari.
Dott.ssa Debora Versari
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Forlì
Gentile Signora o signorina la comunicazione è alla base delle relazioni e molto importante.
Potrebbe fare ulteriori tentativi con la sua amica, esprimendole il suo pensiero. Sarebbe anche utile sapere la sua età e approfondire la tematica delle amicizie sbagliate, per capire se siano un pericolo per lei e la sua amica.
Dr.ssa Versari Debora
Dott.ssa Francesca Pieri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, grazie per la tua condivisione. Credo che la comunicazione sia la cosa più importante: proverei, prima di tutto, a parlare ancora con la tua amica, a spiegarle che cosa ti fa paura e che cosa ti allarma.
Dott.ssa Francesca Pieri
Dott.ssa Gabriella Caracciolo
Psicologo, Psicologo clinico
Caserta
Gentile utente, forse dovrebbe lasciarla libera di sbagliare come no, dipende da che ragazzi sono effettivamente quelli di cui parla e cosa intende per amicizie sbagliate. Se fossero persone pericolose che potrebbero nuocere alla sua amica,allora cercherei di trovare modalità diverse di comunicarglielo, magari portando su di lei utente la preoccupazione, piuttosto che sulla sua amica, esternando la sua forte preoccupazione e in caso non andasse bene, valutare di coinvolgere adulti di riferimento
Resto a sua disposizione Dott.ssa Gabriella Caracciolo
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile utente, capisco bene quanto si senta preoccupata per l'incolumità della sua amica, e allo stesso tempo non vorrebbe rovinare il rapporto che ha con lei. Il primo suggerimento che mi sento di darle è quello di comunicare con questa amicizia e condividere la sua posizione, come si sente nel vedere un'amica in queste relazioni con amicizie sbagliate e quanto ci tenga a lei. Qualora fosse presente un pericolo d'incolumità prossimo le consiglio di richiedere supporto ad adulti di riferimento. Chiaramente avrei sicuramente bisogno di ulteriori elementi per comprendere la situazione a pieno e darle risposte più esaustive. Per ulteriori informazioni o per un consulto resto a sua disposizione. Cordiali saluti, Dott. Luca Vocino.
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Dott. Francesco Mangiafico
Psicologo, Psicoterapeuta, Neuropsicologo
Torino
Carissimo, comprendo la preoccupazione del padre ma l'amicizia è vostra e può essere gestita autonomamente. Anzi lei ha tutto il diritto di sentirsi libero di comunicare con la sua amica nella maniera più trasparente possibile, rispettando un proprio pensiero critico, senza essere messo in mezzo alle sue questioni familiari.
Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo
Dott.ssa Giorgia Maimone
Psicologo, Psicologo clinico
Orvieto
Buongiorno, la situazione in cui sei stata messa è certamente molto scomoda. Se da un lato ti senti responsabile di riferire al padre della tua amica e avverti quindi una pressione in questo senso, dall'altro hai giustamente l'istinto ad essere leale nei confronti della tua amica.
Se posso permettermi di darti un consiglio pur senza conoscere approfonditamente la situazione, ti direi di parlare con il padre della tua amica e di spiegargli in maniera cristallina che non puoi essere tu a "fare la spia" perché la tua posizione non te lo permette e che il rapporto con la figlia deve gestirlo in autonomia.
Dopodiché sarà soltanto una tua scelta personale se frequentare o meno questo nuovo gruppo di persone, se far presente alla tua amica che non ti piaccciono o qualsiasi altra cosa tu ritenga di dover dire.
I genitori devono fare i genitori e i figli devono fare i figli senza essere investiti di responsabilità genitoriali (da genitori di altri, poi!).
Un carissimo saluto, Dott.ssa Giorgia Maimone
Dott.ssa Veronica Guidi
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Gentile utente grazie per aver condiviso con noi i suoi dubbi. Credo che per risponderle servirebbero tanti altri dati. Quanti anni avete? Che intende per "amicizie sbagliate"? Cosa significa per lei prendersi cura di quest'amica?
Resto a sua disposizione
Dott.ssa Veronica Guidi
Dr. Raffaello Pinelli
Psicologo, Psicologo clinico
Reggello
Buonasera,

capisco quanto questa situazione possa metterla in difficoltà, perché da un lato vuole proteggere la sua amica e aiutarla, dall'altro rispetta la sua richiesta di riservatezza. È importante ricordare che ognuno ha il diritto di fare le proprie scelte, anche se queste non sempre sembrano giuste dal nostro punto di vista.

Può essere utile riflettere su alcuni aspetti:

Il suo ruolo come amica: Può offrire supporto emotivo e consigli, ma non può forzare la sua amica a cambiare atteggiamento.

La relazione con il padre della sua amica: Se sente che il comportamento della sua amica potrebbe metterla in pericolo o avere conseguenze gravi, potrebbe essere utile coinvolgerlo, spiegandogli però che lo fa con l’intenzione di aiutare e rispettando il più possibile la sensibilità della sua amica.

Comunicazione diretta con l’amica: Provi a parlarle ancora, esprimendo con calma e affetto la sua preoccupazione per il suo benessere, senza giudicare le sue scelte. A volte un dialogo aperto può avere un impatto più forte di quanto pensiamo.

Infine, ascolti il suo istinto e si ricordi che il suo supporto è prezioso, ma anche i confini personali sono importanti per mantenere un rapporto sano.

Se questa situazione dovesse pesare troppo, potrebbe valutare il supporto di uno psicologo, per comprendere meglio come gestire questa dinamica complessa.

Resto a disposizione per eventuali approfondimenti.

Un caro saluto,
Dr. Raffaello Pinelli
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova

La ringrazio per aver condiviso con me una situazione delicata. Mi sembra che lei stia cercando di fare il bene della sua amica, ma si trova in un difficile conflitto tra il rispetto per la sua privacy e il desiderio di aiutare. È comprensibile che lei voglia agire nel miglior interesse della sua amica, soprattutto considerando la richiesta del padre, ma è altrettanto importante tenere in considerazione i desideri della sua amica e la fiducia che lei ripone in lei. Da una parte, se il padre le ha chiesto di intervenire, potrebbe essere utile discuterne con lui direttamente. Tuttavia, d'altra parte, la sua amica le ha espresso chiaramente il desiderio che lei non lo faccia. Questo mette in gioco non solo la sua volontà di proteggerla, ma anche la sua relazione di fiducia con lei. Potrebbe essere utile parlarne direttamente con la sua amica e spiegare, con delicatezza, le preoccupazioni che ha per lei, cercando di ascoltare anche il suo punto di vista. Se la sua amica non è disposta ad ascoltare, potrebbe essere utile rispettare il suo desiderio di non coinvolgere il padre, ma continuare a essere un punto di riferimento per lei, dimostrandole che ci tiene senza forzare la situazione. Se la situazione peggiora o lei sente che non può più ignorarla, potrebbe essere necessario rivedere la sua posizione e decidere se parlarne con il padre, sempre con il massimo rispetto per la sua amica.
Buonasera,
Sfortunatamente non possiamo aiutare qualcuno che non vuole essere aiutato.
Quel che possiamo fare è aiutare noi stessi. Se lei non gradisce queste persone, si muova di conseguenza.
Parlando di lei, rifletterei comunque sul fatto che si preoccupi della sua amica e che anche il padre le chieda di farlo. Secondo lei come mai si sente di avere questo ruolo nei suoi confronti?
Spero di esserle stata d'aiuto :)
Dott.ssa Silvia Ferraro
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Faenza
Buonasera,
la sua preoccupazione è comprensibile e mostra quanto tenga alla sua amica e al suo benessere. Si trova in una posizione delicata, tra il desiderio di proteggerla e la lealtà verso il rapporto che avete.
Quando ci si accorge che una persona cara sta prendendo strade che ci sembrano rischiose, è naturale voler intervenire, soprattutto se anche chi le vuole bene (come il padre) le ha chiesto un aiuto in tal senso. Tuttavia, è importante riflettere su come agire senza rompere la fiducia che c’è nel vostro legame.
Prima di coinvolgere il padre, può essere utile chiedersi:
– C’è ancora un modo per parlarle con sincerità, senza giudicarla, ma esprimendo la sua preoccupazione?
– C’è un momento o un tono diversi che potrebbero farle accogliere meglio il messaggio?
Se sente che la situazione è davvero rischiosa per lei o per altri, allora può essere opportuno coinvolgere un adulto di riferimento, anche se ciò può creare un momento di rottura. In questi casi, la sicurezza e il benessere vengono prima della paura di “dispiacere”.
Può anche essere utile confrontarsi con uno psicologo, per valutare come affrontare al meglio questa dinamica complessa, rispettando sé stessa, l’amicizia e i valori in gioco.
Resto a disposizione se desidera approfondire.
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Gentile utente,
la situazione che descrive mette insieme due lealtà diverse: quella verso la sua amica e quella verso il padre, che Le ha chiesto aiuto. È comprensibile che si senta in difficoltà, soprattutto se avverte che le nuove frequentazioni possono essere dannose e che la sua amica non è disponibile ad ascoltarla.

Prima di decidere se parlare con il padre, però, è utile considerare un punto importante: il suo ruolo non è quello di “controllare” la vita della sua amica. Lei può consigliare, esprimere preoccupazione, offrire un punto di vista, ma non può sostituirsi alle sue scelte. Intervenire contro la sua volontà rischierebbe di compromettere il rapporto di fiducia tra voi, anche se fatto a fin di bene.

Una strada intermedia potrebbe essere questa:

provare a parlarle ancora, in modo calmo, senza giudizi, spiegandole che la sua preoccupazione non riguarda le sue amicizie in sé, ma il modo in cui possono influenzarla;

chiarire che non vuole “controllarla”, ma esserle vicina come amica;

farle sapere che, se dovesse sentirsi in difficoltà, Lei è disponibile ad aiutarla.

La comunicazione con il padre dovrebbe essere valutata solo se esiste un reale rischio per la sua sicurezza o se la situazione dovesse diventare più grave. In caso contrario, è più rispettoso lasciarle la responsabilità delle sue scelte, pur mantenendo un atteggiamento vigile e di sostegno.

In altre parole: proteggere la relazione con la sua amica ora potrebbe essere più utile che prendere decisioni al suo posto.

Resto a disposizione se desidera approfondire come gestire questo equilibrio delicato.

Dott.ssa Sara Petroni

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