Buonasera, Sono una ragazza di 26 anni e un paio di giorni fa ho fatto una cosa indicevole. Ho guar
24
risposte
Buonasera,
Sono una ragazza di 26 anni e un paio di giorni fa ho fatto una cosa indicevole. Ho guardato il telefono del mio ragazzo senza permesso spinta dalla preoccupazione della presenza di un amica nella sua compagnia con la quale ha avuto rapporti anni fa e anche nel corso di quest’estate mentre lei sta comunque tuttora con il suo ragazzo..premetto che escono tutti assieme a volte come se nulla fosse mai accaduto.
Staremo assieme da 7 anni, dico staremo perché ci sono stati diversi periodi in cui lui ha lasciato la relazione. L’ultimo risale per l’appunto all’estate scorsa, dove dopo avermi detto di non fidarsi di me convinto fossi una poco di buono, cosa folle ovviamente, ha smesso di rispondere a chiamate e messaggi, si è buttato nei social iniziando a seguire ragazze su ragazze mentre io attendevo umilmente almeno una spiegazione e un messaggio carino che coronasse quanto meno gli anni passati assieme. In preda alla mancanza a volte chiedevo di vederlo e lui accettava senza però poter parlare di nulla..
Nel guardare il suo telefono ho trovato chat di cui non sapevo nulla con la famosa amica sopracitata, forse per una sua paura di una mia sgradevole reazione? Sono davvero pesante come dice?
Alle quali però se ne sono aggiunte due con due ragazze di cui non sapevo nemmeno l’esistenza…
Si è giustificato dicendomi che ha risposto a quest’ultime solo perché aveva bisogno di sentirsi più libero in quanto con me non andava bene ultimamente a causa della mia pesantezza nei confronti dell’amica.
Ho poi scoperto però che due anni fa mentre la relazione procedeva ci sono messaggi di incontri con altre ragazze..non sono riuscita a leggerene il contenuto per intero mi si è annebbiata la vista, mi tremavano le mani e ho chiuso tutto, ma io di tutto ciò non sapevo niente.
Ho avuto un attacco di panico e nella mia non lucidità ho ammesso di avergli guardato il telefono..ora l’attenzione si è spostata su questo, sulla mia giustissima mancanza di rispetto. Lui dice di aver perso fiducia in me e di esser a un punto di non ritorno.
Non voglio perderlo, vorrei rimediare a quanto fatto mi sento in colpa ma al tempo stesso mi chiedo se sia sano questo mio senso di colpa visto quanto scoperto…trovo gravissima la mia posizione mentre la sua non trasparenza riesco a tollerarla per paura di vederlo andare via… Sono davvero solo io ad aver commesso un grave errore? Ho bisogno di aiuto..vorrei che qualcuno placasse i miei sensi di colpa continui che mi portano a non mangiare, a piangere di continuo, a sentire un vuoto dentro…
Sono una ragazza di 26 anni e un paio di giorni fa ho fatto una cosa indicevole. Ho guardato il telefono del mio ragazzo senza permesso spinta dalla preoccupazione della presenza di un amica nella sua compagnia con la quale ha avuto rapporti anni fa e anche nel corso di quest’estate mentre lei sta comunque tuttora con il suo ragazzo..premetto che escono tutti assieme a volte come se nulla fosse mai accaduto.
Staremo assieme da 7 anni, dico staremo perché ci sono stati diversi periodi in cui lui ha lasciato la relazione. L’ultimo risale per l’appunto all’estate scorsa, dove dopo avermi detto di non fidarsi di me convinto fossi una poco di buono, cosa folle ovviamente, ha smesso di rispondere a chiamate e messaggi, si è buttato nei social iniziando a seguire ragazze su ragazze mentre io attendevo umilmente almeno una spiegazione e un messaggio carino che coronasse quanto meno gli anni passati assieme. In preda alla mancanza a volte chiedevo di vederlo e lui accettava senza però poter parlare di nulla..
Nel guardare il suo telefono ho trovato chat di cui non sapevo nulla con la famosa amica sopracitata, forse per una sua paura di una mia sgradevole reazione? Sono davvero pesante come dice?
Alle quali però se ne sono aggiunte due con due ragazze di cui non sapevo nemmeno l’esistenza…
Si è giustificato dicendomi che ha risposto a quest’ultime solo perché aveva bisogno di sentirsi più libero in quanto con me non andava bene ultimamente a causa della mia pesantezza nei confronti dell’amica.
Ho poi scoperto però che due anni fa mentre la relazione procedeva ci sono messaggi di incontri con altre ragazze..non sono riuscita a leggerene il contenuto per intero mi si è annebbiata la vista, mi tremavano le mani e ho chiuso tutto, ma io di tutto ciò non sapevo niente.
Ho avuto un attacco di panico e nella mia non lucidità ho ammesso di avergli guardato il telefono..ora l’attenzione si è spostata su questo, sulla mia giustissima mancanza di rispetto. Lui dice di aver perso fiducia in me e di esser a un punto di non ritorno.
Non voglio perderlo, vorrei rimediare a quanto fatto mi sento in colpa ma al tempo stesso mi chiedo se sia sano questo mio senso di colpa visto quanto scoperto…trovo gravissima la mia posizione mentre la sua non trasparenza riesco a tollerarla per paura di vederlo andare via… Sono davvero solo io ad aver commesso un grave errore? Ho bisogno di aiuto..vorrei che qualcuno placasse i miei sensi di colpa continui che mi portano a non mangiare, a piangere di continuo, a sentire un vuoto dentro…
Buonasera cara, mi sembra di capire che la sua preoccupazione più grande sia un possibile allontanamento di questo ragazzo piuttosto che la scoperta di chat "segrete" e comportamenti non attesi. Come ha messo in luce lei è stato operato un vero e proprio ribaltamento di ruoli a opera del suo ragazzo, in cui la persona che ha sbagliato è lei e non lui, sicuramente non è corretto quello che lei ha fatto ma credo che oltre a questo sia necessario per voi come coppia chiarire quello che volete entrambi visto quello che riporta nel racconto. Per lei sicuramente potrebbe aiutare guardarsi dentro ed osservare ciò che l'ha resa così vulnerabile ed in balia delle decisioni del suo ragazzo per paura di perderlo.
Saluti dott.ssa Matilde Spinelli
Saluti dott.ssa Matilde Spinelli
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Cara utente, mi dispiace per il vissuto che ci racconti e il disagio che sperimenti.
Comprendo che queste dinamiche possano innescare un mix di emozioni, quali rabbia, senso di colpa, ecc.. e questo può rendere più complesso ascoltarsi, ascoltare i propri bisogni. Ci parli del senso di colpa onnipresente e della paura di perderlo.
Cosa nello specifico ti fa sentire in colpa? E come pensi ti sentiresti nel breve o nel lungo periodo se dovesse andar via?
Ascoltarti può aiutarti a chiarire alcuni aspetti e pian piano aiutarti ad approfondire il tuo vissuto e, probabilmente, elaborare le tue emozioni, paure e desideri.
Sono qui se ti andasse di approfondire insieme tali vissuti. Cari saluti, dr.ssa Rita Desiderio.
Comprendo che queste dinamiche possano innescare un mix di emozioni, quali rabbia, senso di colpa, ecc.. e questo può rendere più complesso ascoltarsi, ascoltare i propri bisogni. Ci parli del senso di colpa onnipresente e della paura di perderlo.
Cosa nello specifico ti fa sentire in colpa? E come pensi ti sentiresti nel breve o nel lungo periodo se dovesse andar via?
Ascoltarti può aiutarti a chiarire alcuni aspetti e pian piano aiutarti ad approfondire il tuo vissuto e, probabilmente, elaborare le tue emozioni, paure e desideri.
Sono qui se ti andasse di approfondire insieme tali vissuti. Cari saluti, dr.ssa Rita Desiderio.
Buonasera, ho letto con attenzione quanto ha scritto e mi dispiace molto per ciò che sta provando. Spesso accade che quando viene meno la fiducia nell'altro, sia per fatti realmente avvenuti che per sospetti talvolta infondati, si attivino una serie di comportamenti perfettamente in linea con quelli che descrive. Anzi è molto frequente! È importante comprendere sia su un piano individuale che relazionale/di coppia quali siano le ragioni che abbiano determinato, durante la relazione, tali comportamenti da parte sua e del suo ragazzo. Comprendere se nonostante i momenti di crisi vi sia, ad oggi, una possibilità trasformativa e di crescita della coppia o meno. Comprendo bene il giudizio negativo che prova verso le azioni che ha compiuto lei stessa e verso quelle del suo ragazzo, tuttavia, per comprendere meglio ciò che sta alla base di tali comportamenti può essere opportuno valutare un percorso individuale o di coppia volto ad una maggiore conoscenza di sè e delle parti più in ombra della propria personalità il tutto in un'ottica assolutamente non giudicante. Esplorare, senza timore di giudizio e in uno spazio protetto, quelle parti non sempre chiare di noi stessi, alle quali attribuiamo una connotazione spesso di scarsa moralità, (o che banalmente meno ci piacciono) è il primo passo per poter gradualmente individuare ciò che nella relazione con l'altro appartiene ad una nostra paura/insicurezza o piuttosto ad una azione realmente compiuta dall'altro.
Per qualsiasi info resto a disposizione,
dott. Giordano Sofia
Per qualsiasi info resto a disposizione,
dott. Giordano Sofia
Salve,
Mi dispiace molto che tu stia attraversando un periodo così difficile. La situazione che hai descritto è complessa e dolorosa, e richiede una riflessione approfondita.
Il fatto che tu abbia guardato il telefono del tuo ragazzo senza il suo permesso è comprensibile, considerando le circostanze. È naturale sentirsi in colpa per aver invaso la sua privacy, ma è anche importante considerare cosa ti ha spinto a farlo. Le tue preoccupazioni e insicurezze sono nate dal comportamento del tuo ragazzo, che ha minato la tua fiducia. Il fatto che lui abbia avuto contatti con altre ragazze e con l'amica con cui ha avuto una relazione in passato, ha sicuramente alimentato i tuoi dubbi e le tue paure.
È significativo anche il modo in cui lui ha gestito la situazione.
Ora ti trovi in una situazione in cui lui ha spostato l'attenzione sulla tua mancanza di rispetto, ignorando le proprie mancanze. È importante riconoscere che entrambi avete commesso degli errori. Tuttavia, non dovresti essere l'unica a sentirsi in colpa. Il tuo ragazzo ha avuto comportamenti che hanno alimentato la tua insicurezza e il tuo disagio. È naturale avere paura di perderlo e sentirti vuota, ma è essenziale anche considerare la tua dignità e il tuo benessere.
Ti consiglio vivamente di intraprendere una terapia. Parlare con un terapeuta potrebbe aiutarti a elaborare questi sentimenti e a capire meglio la dinamica della tua relazione. Potrebbe anche darti gli strumenti per affrontare i tuoi sensi di colpa e la tua insicurezza in modo più sano. In una relazione sana, entrambi i partner dovrebbero sentirsi sicuri e rispettati. Riflettere su queste dinamiche ti aiuterà a prendere decisioni più consapevoli per il tuo futuro.
Sono qui a disposizione se desideri parlarne ulteriormente.
Mi dispiace molto che tu stia attraversando un periodo così difficile. La situazione che hai descritto è complessa e dolorosa, e richiede una riflessione approfondita.
Il fatto che tu abbia guardato il telefono del tuo ragazzo senza il suo permesso è comprensibile, considerando le circostanze. È naturale sentirsi in colpa per aver invaso la sua privacy, ma è anche importante considerare cosa ti ha spinto a farlo. Le tue preoccupazioni e insicurezze sono nate dal comportamento del tuo ragazzo, che ha minato la tua fiducia. Il fatto che lui abbia avuto contatti con altre ragazze e con l'amica con cui ha avuto una relazione in passato, ha sicuramente alimentato i tuoi dubbi e le tue paure.
È significativo anche il modo in cui lui ha gestito la situazione.
Ora ti trovi in una situazione in cui lui ha spostato l'attenzione sulla tua mancanza di rispetto, ignorando le proprie mancanze. È importante riconoscere che entrambi avete commesso degli errori. Tuttavia, non dovresti essere l'unica a sentirsi in colpa. Il tuo ragazzo ha avuto comportamenti che hanno alimentato la tua insicurezza e il tuo disagio. È naturale avere paura di perderlo e sentirti vuota, ma è essenziale anche considerare la tua dignità e il tuo benessere.
Ti consiglio vivamente di intraprendere una terapia. Parlare con un terapeuta potrebbe aiutarti a elaborare questi sentimenti e a capire meglio la dinamica della tua relazione. Potrebbe anche darti gli strumenti per affrontare i tuoi sensi di colpa e la tua insicurezza in modo più sano. In una relazione sana, entrambi i partner dovrebbero sentirsi sicuri e rispettati. Riflettere su queste dinamiche ti aiuterà a prendere decisioni più consapevoli per il tuo futuro.
Sono qui a disposizione se desideri parlarne ulteriormente.
Carissima, credo che quanto avvenuto meriti di essere preso in mano in modo professionale e attento ai significati che si celano dietro le azioni, credo sia più importante che lasciarsi divorare dai sensi di colpa. Per questa ragione le suggerisco di avviare una consulenza psicologica con un professionista che la sappia aiutare a discernere e significare quanto accaduto. Resto a disposizione anche io, qualora lei lo ritenesse opportuno, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Salve, il vero problema è perché lei si ostini a frequentare un ragazzo che è il contrario di ciò che kei ritiene sia una relazione. E che oltretutto provi dei sensi di colpa. Un percorso psicoterapeutico urge, mi creda. Un caro saluto, dr.ssa Daniela Benvenuti
La psicoterapia è un percorso attraverso il quale decidiamo di ri-narrare la nostra storia mettendo in luce i vincoli e le risorse.
Se è già seguita da un/una collega problematizzi la sua sofferenza in seduta. Se sente che invece sia il momento per riprovare la invito a prenotare dalla mia agenda un primo colloquio conoscitivo gratuito.
Saluti, VD
Se è già seguita da un/una collega problematizzi la sua sofferenza in seduta. Se sente che invece sia il momento per riprovare la invito a prenotare dalla mia agenda un primo colloquio conoscitivo gratuito.
Saluti, VD
Gentilissima utente, mi sembra da quanto emerge: che in questi anni passati insieme a lui si sia vissuta poco l'onesta di cui una relazione sana necessità... capisco il suo malessere che influisce sul suo benessere psicofisico, e capisco anche i pensieri che si addossa sentendosi in colpa, tuttavia le chiedo di cosa si deve sentire in colpa lei?
Di aver scoperto la poca onestà?
Per uscire o per rielaborare meglio la sua situazione contatti uno psicologo.
Se le interessa io mi rendo disponibile
Di aver scoperto la poca onestà?
Per uscire o per rielaborare meglio la sua situazione contatti uno psicologo.
Se le interessa io mi rendo disponibile
Buonasera, il non voler perdere il suo ragazzo ha un costo molto alto: il colpevolizzarsi. La fiducia in una relazione deve essere reciproca e si traduce in comportamenti di rispetto vicendevoli. Il supporto di uno psicoterapeuta può aiutarla ad affrontare il vuoto che sente e la dipendenza che la lega al suo ragazzo, che attua modalità manipolatorie nei suoi confronti. Un caro saluto. Dr.ssa Lorena Ferrero
Buongiorno,
lei è portatrice di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli anche con il suo ragazzo, sarebbe una occasione di crescita per entrambi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
lei è portatrice di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui riportate. Ne parli anche con il suo ragazzo, sarebbe una occasione di crescita per entrambi.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile Utente, mi dispiace per il forte senso di colpa che sta vivendo, ma ancor di più mi dispiace per la sua difficoltà ad essere clemente verso se stessa (capacità che invece ha ben sviluppato e non esita a utilizzare ripetutamente nei confronti del suo ragazzo).
Comprendo la sensazione di paura della possibilità di perdere la relazione che, seppur con alti e bassi, vi ha legati per 7 anni.. ma allo stesso tempo potrebbe essere utile domandarsi cosa teme di perdere esattamente e cosa la spinge ad aspettare il ritorno del suo ragazzo nei diversi periodi di pausa.
Cosa è per lei una relazione? Cosa vorrebbe dal suo partner?
Queste sono solo alcune domande da cui potrebbe cominciare a riflettere per concentrarsi anche sui suoi bisogni e sul proprio benessere.
Ovviamente la risposta non può essere esaustiva e la sua sofferenza meriterebbe uno spazio di condivisione con un professionista. Rimango a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Chiara Puddu
Comprendo la sensazione di paura della possibilità di perdere la relazione che, seppur con alti e bassi, vi ha legati per 7 anni.. ma allo stesso tempo potrebbe essere utile domandarsi cosa teme di perdere esattamente e cosa la spinge ad aspettare il ritorno del suo ragazzo nei diversi periodi di pausa.
Cosa è per lei una relazione? Cosa vorrebbe dal suo partner?
Queste sono solo alcune domande da cui potrebbe cominciare a riflettere per concentrarsi anche sui suoi bisogni e sul proprio benessere.
Ovviamente la risposta non può essere esaustiva e la sua sofferenza meriterebbe uno spazio di condivisione con un professionista. Rimango a disposizione, anche online. Un caro saluto, Dott.ssa Chiara Puddu
Buonasera. La sua sembrerebbe essere una situazione di dipendenza affettiva. Attraverso l' approccio EMDR potrà capire ed andare a fondo sugli eventi traumatici relazionali con le figure di attaccamento che hanno eventualmente portato alla sua vulnerabilità affettiva. Se non vuole che la storia si ripeta con lui o partner futuri le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta esperto.
Credo che la parte più importante, senza entrare troppo nel dettaglio, è che lei sembra più propensa a biasimare se stessa piuttosto che i comportamenti o gli atteggiamenti palesemente inadeguati del suo ragazzo. Questo è anche il motivo per cui stareste insieme da 7 anni se lui varie volte non avesse interrotto la relazione. Sembra che questa relazione, in assenza di cambiamento da parte sua, abbia già una modalità di funzionamento precisa. Le consiglierei un percorso di psicoterapia per approfondire queste tematiche.
Buonasera Cara mi dispiace molto che lei si senta in colpa e soffra per paura di perderlo. Sarebbe opportuno approfondire vari aspetti de vostro rapporto: partendo dalla sua dipendenza affettiva che la porta a sopportare da anni gli abbandoni di lui, ma anche l'ansia e la paura che lui definisce "pesantezza". Mi complimento con lei per aver chiesto aiuto perchè ciò potrebbe significare che è giunta ad una svolta e vuole capire come stare meglio. Un caloroso abbraccio e se ha bisogno io sono disponibile. Dott.ssa Anna Verrino
Buonasera,
Prima di tutto, vorrei accogliere il suo sentimento di colpa e la sua sofferenza. È evidente che sta vivendo un momento di grande stress emotivo e confusione.
Guardare il telefono del suo ragazzo senza permesso non è stato un comportamento corretto, e riconosco che questo può aver danneggiato la fiducia tra di voi. Tuttavia, è anche importante esaminare il contesto e capire le ragioni che l'hanno spinta a compiere questo gesto. La sua preoccupazione e insicurezza derivano da una serie di comportamenti e situazioni che hanno minato la sua fiducia nel rapporto, non solo nell'ultimo periodo, ma anche in passato.
Ecco alcuni punti su cui riflettere:
1. Comunicazione: La mancanza di trasparenza e la comunicazione inadeguata sono problemi seri in una relazione. È fondamentale che entrambi i partner si sentano liberi di esprimere i propri sentimenti e preoccupazioni. Il comportamento del suo ragazzo, come i contatti con altre ragazze e la mancanza di spiegazioni durante i periodi di crisi, ha contribuito notevolmente alla sua ansia e insicurezza.
2. Fiducia e Rispetto: La fiducia è un elemento chiave in ogni relazione. Entrambi avete avuto comportamenti che hanno minato questa fiducia: lei guardando il telefono, lui mantenendo segreti e contatti con altre ragazze. È importante valutare se ci sono le basi per ricostruire questa fiducia.
3. Senso di Colpa: È comprensibile che si senta in colpa per aver violato la privacy del suo ragazzo, ma è altrettanto importante riconoscere che il suo comportamento è stato una reazione a una serie di azioni che hanno messo in discussione la stabilità e la sincerità del rapporto. Il suo senso di colpa non deve oscurare la necessità di affrontare i problemi di fondo della relazione.
4. Benessere Personale: La sua salute emotiva è fondamentale. Il fatto che la situazione le stia causando attacchi di panico, perdita di appetito e pianto continuo è un segnale che deve prendersi cura di sé stessa. Parli con un professionista per affrontare questi sintomi e trovare modi per alleviare lo stress e l'ansia.
5. Riflessione sul Futuro: Valuti se questa relazione è veramente sana per lei. La paura di perderlo non dovrebbe essere il motivo per accettare comportamenti che la fanno sentire costantemente insicura e non rispettata. Riflettere su ciò che desidera e merita in una relazione può aiutarla a prendere decisioni più consapevoli e orientate al suo benessere.
Le suggerisco di prendersi del tempo per riflettere su questi punti e, se possibile, di parlare con un professionista che possa supportarla in questo percorso di comprensione e guarigione.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o supporto, se lo desidera anche online
Cari saluti,
Dott.ssa Camilla Persico
Prima di tutto, vorrei accogliere il suo sentimento di colpa e la sua sofferenza. È evidente che sta vivendo un momento di grande stress emotivo e confusione.
Guardare il telefono del suo ragazzo senza permesso non è stato un comportamento corretto, e riconosco che questo può aver danneggiato la fiducia tra di voi. Tuttavia, è anche importante esaminare il contesto e capire le ragioni che l'hanno spinta a compiere questo gesto. La sua preoccupazione e insicurezza derivano da una serie di comportamenti e situazioni che hanno minato la sua fiducia nel rapporto, non solo nell'ultimo periodo, ma anche in passato.
Ecco alcuni punti su cui riflettere:
1. Comunicazione: La mancanza di trasparenza e la comunicazione inadeguata sono problemi seri in una relazione. È fondamentale che entrambi i partner si sentano liberi di esprimere i propri sentimenti e preoccupazioni. Il comportamento del suo ragazzo, come i contatti con altre ragazze e la mancanza di spiegazioni durante i periodi di crisi, ha contribuito notevolmente alla sua ansia e insicurezza.
2. Fiducia e Rispetto: La fiducia è un elemento chiave in ogni relazione. Entrambi avete avuto comportamenti che hanno minato questa fiducia: lei guardando il telefono, lui mantenendo segreti e contatti con altre ragazze. È importante valutare se ci sono le basi per ricostruire questa fiducia.
3. Senso di Colpa: È comprensibile che si senta in colpa per aver violato la privacy del suo ragazzo, ma è altrettanto importante riconoscere che il suo comportamento è stato una reazione a una serie di azioni che hanno messo in discussione la stabilità e la sincerità del rapporto. Il suo senso di colpa non deve oscurare la necessità di affrontare i problemi di fondo della relazione.
4. Benessere Personale: La sua salute emotiva è fondamentale. Il fatto che la situazione le stia causando attacchi di panico, perdita di appetito e pianto continuo è un segnale che deve prendersi cura di sé stessa. Parli con un professionista per affrontare questi sintomi e trovare modi per alleviare lo stress e l'ansia.
5. Riflessione sul Futuro: Valuti se questa relazione è veramente sana per lei. La paura di perderlo non dovrebbe essere il motivo per accettare comportamenti che la fanno sentire costantemente insicura e non rispettata. Riflettere su ciò che desidera e merita in una relazione può aiutarla a prendere decisioni più consapevoli e orientate al suo benessere.
Le suggerisco di prendersi del tempo per riflettere su questi punti e, se possibile, di parlare con un professionista che possa supportarla in questo percorso di comprensione e guarigione.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o supporto, se lo desidera anche online
Cari saluti,
Dott.ssa Camilla Persico
Cara ragazza, concordo con molte cose già scrittele, quindi vado direttamente al sodo: la vostra sembra una coppia disfunzionale dove l'uno dice:" è tutta colpa tua e l'altra si è tutta colpa mia..", inoltre, posso sbagliarmi, ma non credo che lui accetterebbe una terapia di coppia, perché gode di molti vantaggi nel vostro rapporto, cioè fa quello che gli va e poi le scarica addosso colpe e responsabilità, sapendo che ha buon gioco, grazie ai suoi opprimenti sensi di colpa (oppure qualora accettasse una terapia di coppia probabilmente lo farebbe con intenti sabotatori..). Le suggerirei quindi un percorso psicologico o psicoterapico individuale per contenere e ammorbidire la disposizione eccessiva ai vissuti di colpa. Ad esempio lei ha sbagliato? Ha fatto una cosa indicibile? Certamente, ma soprattutto qualora lei sia in un rapporto di coppia sufficientemente (ribadisco sufficientemente) reciprocamente trasparente e rispettoso, mentre credo che lei non sia investita da ondate di trasparenza e rispetto. Pertanto lei mi appare un po'come le vittime di mobbing o di bullismo, che ad un certo punto esplodono ed esasperati commettono delle azioni, che magari li portano ad essere richiamati dal capo del personale o dal preside, mentre gli aggressori (mobber o bulli che siano) se la ridono alle loro spalle e nel suo caso il capo del personale o il preside sono dentro di lei, e si fanno sentire con severi vissuti di colpa. Infatti la correttezza in coppia è un patto, che più o meno riguarda entrambi, non può essere imposta o autoimposta solo ad uno dei due. Ribadisco, consideri l'idea di un percorso psicologico, oltre che per i vissuti eccessivi di colpa, anche probabilmente per prendersi cura di alcune ferite emotive profonde, che non la rendono forte nei rapporti di coppia e che le fanno percepire come insostenibile lo stare da sola, elemento che il suo ragazzo con buona probabilità sa ben sfruttare.
Cordialmente,
M.M.
Cordialmente,
M.M.
Comprendo che tu stia vivendo un momento di grande difficoltà emotiva. È comprensibile che tu abbia cercato risposte nel telefono del tuo ragazzo, ma è importante ricordare che la violazione della privacy non è una soluzione sana. È fondamentale affrontare le difficoltà comunicando apertamente e cercando il supporto di uno psicologo per esplorare i tuoi sentimenti e trovare modalità di gestione più efficaci. Rimango a disposizione per ulteriori informazioni o supporto. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno credo che l’accaduto meriti di essere preso in considerazione in modo professionale e attento ai significati che si nascondono dietro le azioni, credo sia più importante che lasciarsi divorare dai sensi di colpa. Per questa ragione le suggerisco di iniziare un consulto psicologico con un professionista che la sappia aiutare nel migliore dei modi possibili. Saluti. Dr.ssa Versari Debora.
Buongiorno,
io penso che le tue insicurezze siano giustificate Dale sei reazioni.
Tuttavia trovo eccessivi questi sensi di colpa, dovremmo andare a capirne il senso profondo, perché un senso a tutto ciò c'è e va visto in una terapia valida.
Mi auguro che tu possa trovarle risposte che cerchi.
Un caro saluto
Lavinia
io penso che le tue insicurezze siano giustificate Dale sei reazioni.
Tuttavia trovo eccessivi questi sensi di colpa, dovremmo andare a capirne il senso profondo, perché un senso a tutto ciò c'è e va visto in una terapia valida.
Mi auguro che tu possa trovarle risposte che cerchi.
Un caro saluto
Lavinia
Prenota subito una visita online: Primo colloquio psicologico - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Buonasera, è interessante che dia della poco di buono a lei mentre sembrerebbe che sia lui a conoscere altre ragazze. Credo che abbia scoperto un suo modo di fare che forse non avrebbe dovuto scoprire proprio per continuare una sua (di lui) modalità di continuare la relazione. Rifletta sul fatto che lei abbia scoperto che tutta questa fedeltà probabilmente lui non la sente e che il suo modo di fare di lui non la fa stare tranquilla. Rifletta inoltre se su un piatto della bilancia ci sono più sofferenze e preoccupazioni che serenità.
Gentile utente, grazie per aver condiviso questo racconto. L'aver guardato il telefono del suo compagno può essere stato un segno di intrusione nella sua privacy, spinto, allo stesso tempo, dalla sua preoccupazione nel poter essere tradita. L'azione da lei compiuta ha portato alla conferma del suo pensiero e, immagino, a uno stato di profonda delusione e tristezza. Il focus della difficoltà credo stia nella mancanza di fiducia e in questo continuo andare e tornare da parte del suo ragazzo ma, soprattutto, nella sua paura nel perderlo. Quello che mi verrebbe da chiederle è cosa la spaventa così tanto del suo possibile allontanamento? E, successivamente, considerando che lei ha sbagliato ma anche l'altra parte ha commesso degli errori, cosa la fa sentire così tanto in colpa?
Forse potrebbe avere bisogno di un supporto e di un sostegno per comprendersi meglio.
Se può esserle utile, non esiti a contattarmi!
Saluti
Dottoressa Bergamini Laura
Psicologa clinica e forense - Psicodiagnosta
Forse potrebbe avere bisogno di un supporto e di un sostegno per comprendersi meglio.
Se può esserle utile, non esiti a contattarmi!
Saluti
Dottoressa Bergamini Laura
Psicologa clinica e forense - Psicodiagnosta
Buongiorno, provo a rispondere alla sua domanda. La tematica che riporta è molto complessa, sicuramente un messaggio non basta per esaurirne le sfaccettature.
Innanzitutto, come ha giustamente ammesso anche lei stessa, il senso di colpa che la opprime le sta impedendo di trovare anche solo un briciolo di serenità. Chiede aiuto proprio in tal senso: come liberarsi di questo opprimente senso di colpa?
Può darsi che, però, questo senso di colpa un po' la protegga da un dolore che sarebbe ancora più difficile da affrontare. Dando la colpa a se stessa, sta assolvendo il suo fidanzato. Può darsi che, in questi anni trascorsi insieme, lei abbia sviluppato un attaccamento estremamente forte nei suoi confronti, ed è un tipo di legame a cui non riesce a rinunciare. Il suo stesso corpo segnala una paura estrema all' idea di perderlo (l'attacco di panico legato alla scoperta delle chat con altre ragazze). Da ció che ha descritto, almeno secondo la mia opinione, ciò che la mette veramente in crisi è l' idea di perdere questo legame. A costo di salvarlo, è disposta a colpevolizzare se stessa anche in merito ai comportamenti scorretti avuti dal suo compagno. Quest'ultimo, dal canto suo, ha un modo di agire perfettamente complementare: le dà la colpa di ogni suo (di lui) comportamento. Giustifica se stesso facendola sentire sbagliata, "pesante", "irrispettosa". Come ha giustamente notato anche lei, il suo compagno è abile nello spostare l'argomento delle conversazioni non sui comportamenti che le hanno arrecato sofferenza (scoprire di quelle ragazze), ma sul fatto che lei abbia controllato il suo cellulare. Lei si identifica nella sua narrazione, e riporta nel messaggio il suo sentirsi sbagliata e colpevole.
Mi ha colpito molto il suo racconto riguardo al periodo in cui lui l' ha lasciata dandole quasi della "poco di buono', senza un motivo reale per crederlo; e che, dopo poco tempo, ha iniziato ad avere lui stesso una serie di frequentazioni con altre ragazze. È come se, in quel momento, lui avesse adoperato un meccanismo di difesa chiamato "proiezione": non potendo accettare dentro se stesso determinati tratti negativi e inaccettabili, li ha proiettati in lei, rendendola motivo di rifiuto. Mi sembra di intuire, dal racconto, che sia una modalità frequente quella del suo compagno, quella della proiezione del negativo su di lei: lei rappresenta il contenitore di tutto quanto è negativo, e lei, dal canto suo, accetta di ricoprire il ruolo di tale contenitore come prezzo da pagare pur di non perderlo.
Sono consapevole che sembrerà una banalità affermare questo, ma lo dirò ugualmente: questa relazione è altamente disfunzionale a mio parere. Ritengo pericoloso che tali meccanismo si assestino sulle posizioni che abbiamo appena descritto. Una dura lezione da imparare è che, purtroppo o per fortuna, noi non abbiamo il potere di cambiare le persone. Se spera che il suo fidanzato possa cambiare o addirittura di riuscire lei stessa a cambiarlo, sappia che questo non accadrà mai. Se mai il suo fidanzato dovesse cambiare, sarà una sua scelta e non sappiamo se avverrà mai. Nella maggior parte dei casi, ciò non avviene.
Tutto ciò che lei può fare è, quindi, lavorare su se stessa. Se non è già seguita da un professionista, le consiglio fortemente di affidarsi a uno psicologo o a uno psicoterapeuta. Credo che sia molto importante per lei, in questo momento, riconnettersi con se stessa e uscire dal ruolo di "Capro espiatorio del negativo" che il suo fidanzato le fa assumere. Riacquisire consapevolezza del suo valore come persona, trasferire quel grande amore che riversa su di lui, su se stessa. Non sarà facile, anzi, sarà doloroso. Ma spesso è solo attraversando il dolore che si può guarire davvero.
Idealizzare il suo fidanzato la sta portando a distruggere se stessa e l' immagine che ha di lei.
Mi auguro di cuore che troverà il coraggio di lasciarlo andare e di compiere un atto d'amore verso se stessa. Che riesca a trovare qualcuno che possa aiutarla a elaborare e a superare lo stato di dipendenza che ha sviluppato nei confronti del suo compagno.
Se può servire a qualcosa, secondo la mia opinione lei non è pesante, né sbagliata, né tutti gli aggettivi negativi che, nel messaggio, ha rivolto verso se stessa.
Perdoni se stessa, e smetta al più presto di perdonare lui.
Le auguro il meglio e spero tanto di esserle stata d'aiuto
Innanzitutto, come ha giustamente ammesso anche lei stessa, il senso di colpa che la opprime le sta impedendo di trovare anche solo un briciolo di serenità. Chiede aiuto proprio in tal senso: come liberarsi di questo opprimente senso di colpa?
Può darsi che, però, questo senso di colpa un po' la protegga da un dolore che sarebbe ancora più difficile da affrontare. Dando la colpa a se stessa, sta assolvendo il suo fidanzato. Può darsi che, in questi anni trascorsi insieme, lei abbia sviluppato un attaccamento estremamente forte nei suoi confronti, ed è un tipo di legame a cui non riesce a rinunciare. Il suo stesso corpo segnala una paura estrema all' idea di perderlo (l'attacco di panico legato alla scoperta delle chat con altre ragazze). Da ció che ha descritto, almeno secondo la mia opinione, ciò che la mette veramente in crisi è l' idea di perdere questo legame. A costo di salvarlo, è disposta a colpevolizzare se stessa anche in merito ai comportamenti scorretti avuti dal suo compagno. Quest'ultimo, dal canto suo, ha un modo di agire perfettamente complementare: le dà la colpa di ogni suo (di lui) comportamento. Giustifica se stesso facendola sentire sbagliata, "pesante", "irrispettosa". Come ha giustamente notato anche lei, il suo compagno è abile nello spostare l'argomento delle conversazioni non sui comportamenti che le hanno arrecato sofferenza (scoprire di quelle ragazze), ma sul fatto che lei abbia controllato il suo cellulare. Lei si identifica nella sua narrazione, e riporta nel messaggio il suo sentirsi sbagliata e colpevole.
Mi ha colpito molto il suo racconto riguardo al periodo in cui lui l' ha lasciata dandole quasi della "poco di buono', senza un motivo reale per crederlo; e che, dopo poco tempo, ha iniziato ad avere lui stesso una serie di frequentazioni con altre ragazze. È come se, in quel momento, lui avesse adoperato un meccanismo di difesa chiamato "proiezione": non potendo accettare dentro se stesso determinati tratti negativi e inaccettabili, li ha proiettati in lei, rendendola motivo di rifiuto. Mi sembra di intuire, dal racconto, che sia una modalità frequente quella del suo compagno, quella della proiezione del negativo su di lei: lei rappresenta il contenitore di tutto quanto è negativo, e lei, dal canto suo, accetta di ricoprire il ruolo di tale contenitore come prezzo da pagare pur di non perderlo.
Sono consapevole che sembrerà una banalità affermare questo, ma lo dirò ugualmente: questa relazione è altamente disfunzionale a mio parere. Ritengo pericoloso che tali meccanismo si assestino sulle posizioni che abbiamo appena descritto. Una dura lezione da imparare è che, purtroppo o per fortuna, noi non abbiamo il potere di cambiare le persone. Se spera che il suo fidanzato possa cambiare o addirittura di riuscire lei stessa a cambiarlo, sappia che questo non accadrà mai. Se mai il suo fidanzato dovesse cambiare, sarà una sua scelta e non sappiamo se avverrà mai. Nella maggior parte dei casi, ciò non avviene.
Tutto ciò che lei può fare è, quindi, lavorare su se stessa. Se non è già seguita da un professionista, le consiglio fortemente di affidarsi a uno psicologo o a uno psicoterapeuta. Credo che sia molto importante per lei, in questo momento, riconnettersi con se stessa e uscire dal ruolo di "Capro espiatorio del negativo" che il suo fidanzato le fa assumere. Riacquisire consapevolezza del suo valore come persona, trasferire quel grande amore che riversa su di lui, su se stessa. Non sarà facile, anzi, sarà doloroso. Ma spesso è solo attraversando il dolore che si può guarire davvero.
Idealizzare il suo fidanzato la sta portando a distruggere se stessa e l' immagine che ha di lei.
Mi auguro di cuore che troverà il coraggio di lasciarlo andare e di compiere un atto d'amore verso se stessa. Che riesca a trovare qualcuno che possa aiutarla a elaborare e a superare lo stato di dipendenza che ha sviluppato nei confronti del suo compagno.
Se può servire a qualcosa, secondo la mia opinione lei non è pesante, né sbagliata, né tutti gli aggettivi negativi che, nel messaggio, ha rivolto verso se stessa.
Perdoni se stessa, e smetta al più presto di perdonare lui.
Le auguro il meglio e spero tanto di esserle stata d'aiuto
Buonasera, la ringrazio per la sincerità con cui ha raccontato ciò che sta vivendo. Si sente chiaramente la fatica, la confusione e il dolore che l’accompagnano in questi giorni, e capisco quanto possa essere difficile mettere ordine in tutto questo mentre le emozioni la travolgono. Quello che è accaduto, il guardare il telefono del suo ragazzo senza permesso, è certamente un gesto che lei stessa riconosce come sbagliato, ma è importante comprendere da cosa nasce. Un comportamento non si giudica solo per la forma, ma anche per il contesto emotivo in cui prende vita. Lei lo ha fatto spinta da una preoccupazione intensa, da una mancanza di chiarezza, da un rapporto che negli ultimi anni l’ha messa ripetutamente in insicurezza. Questo non giustifica il gesto, ma aiuta a capirlo, e capire significa già iniziare a respirare un po’ di più. Dalle sue parole emerge una relazione che per lunghi periodi le ha tolto stabilità. Le sospette, le pause improvvise, la chiusura senza spiegazioni, il modo in cui lui si allontanava e poi si riavvicinava senza affrontare davvero i problemi, sono esperienze che possono erodere lentamente la fiducia in se stessi e far sentire costantemente sotto esame. In questo terreno emotivo è molto facile convincersi di essere sempre dalla parte sbagliata, anche quando le evidenze direbbero il contrario. È comprensibile che oggi lei si senta schiacciata dal senso di colpa. Quando si ha paura di perdere qualcuno, la mente tende a rivolgere tutta l’attenzione solo sui propri errori, quasi cancellando tutto ciò che l’altro ha fatto e che l’ha fatta soffrire. Ma questo non porta a un rapporto sano. Il senso di colpa è utile quando ci aiuta a riflettere e a migliorare, ma diventa dannoso quando la fa sentire l’unica responsabile di tutto. La sua reazione dopo aver letto quei messaggi non è esagerata. È il corpo che ha risposto a un dolore improvviso, a una frattura tra ciò che pensava di vivere e ciò che ha scoperto. Una reazione come l’attacco di panico è un segnale di quanto lei abbia retto a lungo situazioni che l’hanno ferita, anche se forse non se n’è resa pienamente conto. Oggi lui sposta tutta l’attenzione sul suo errore, senza riconoscere il suo contributo nella difficoltà della relazione. Questo meccanismo non la aiuta a capire, non aiuta a riparare, non aiuta a crescere come coppia. Per una relazione sana servono due persone che si guardano allo stesso livello, non una che si sente perennemente giudice e l’altra costantemente colpevole. Lei chiede se sia davvero solo lei ad aver sbagliato. Da ciò che racconta, la risposta è no. Lei ha fatto un gesto impulsivo, nato dalla paura e dalla confusione. Lui ha invece mantenuto negli anni dei comportamenti poco trasparenti che hanno alimentato in lei proprio quella paura. In una relazione adulta non si scelgono colpevoli e innocenti, ma si guardano i fatti con sincerità. E in questi fatti ci sono sofferenze che vengono da entrambe le parti. In questo momento credo che ciò di cui lei abbia davvero bisogno sia qualcuno che la aiuti a ritrovare un po’ di calma dentro di sé, a distinguere ciò che è responsabilità sua da ciò che non lo è, e a non lasciarsi schiacciare dalla paura di perderlo. Non si merita di sentirsi così sola, né di pensare che il suo valore dipenda da quanto riesce ad essere perfetta in una relazione che sembra chiederle troppo. Prendersi cura di sé, ora, è fondamentale. Il pianto, la mancanza di appetito, il vuoto di cui parla, sono segnali che sta vivendo una sofferenza profonda e che ha bisogno di uno spazio in cui essere accolta, ascoltata e sostenuta senza giudizio. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.