Buonasera sono una ragazza di 26 anni e sono figlia unica, molto probabilmente devo partire per lavo

23 risposte
Buonasera sono una ragazza di 26 anni e sono figlia unica, molto probabilmente devo partire per lavoro fuori la mia regione, ed è un occasione che aspettavo da molto,da una parte sono contenta infatti perché posso fare una nuova esperienza di vita e uscire dalla mia zona di comfort dopo aver fatto molti lavori sottopagati. Però allo stesso tempo mi sento in colpa per lasciare mia Madre sola a casa essendo Single e senza un marito o un compagno, quindi sono combattuta tra fare la mia vita con un lavoro che mi piace attualmente il mio campo di Grafica Pubblicitaria nella mia regione non ha molti sbocchi lavorativi. molto probabilmente mi stanno prendendo in una azienda in veneto e io sono della Puglia. Sono felice ma allo stesso tempo mi sento in colpa a lasciare mia madre sola a casa... anche se lei è felice per me, cosa mi consigliate di fare?

Grazie per la vostra risposta.
Dott.ssa Angela Ricucci
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Bergamo
Buongiorno cara utente, ma che bello che è arrivata la sua occasione, e proprio quella che stava aspettando da tempo! Che dire, anche la sua mamma è contenta per lei! Lei, invece, è contenta? Se è arrivata a porre la domanda su questo portale, sicuramente, non è facile per lei immaginare l'una o l'altra strada. Si faccia accompagnare, allora, decidendo però di comprendere cosa la trattiene dall'obbedire ai suoi sogni e ai suoi desideri. Un caro saluto A disposizione Dott.ssa Angela Ricucci
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 70 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Eleonora Galletti
Psicoterapeuta, Psicologo
Milano
Cara utente, la sua preoccupazione è comprensibile. Non dev’essere una scelta facile! In questo caso potrebbe esserle utile fare una lista dei pro e dei contro di entrambi gli scenari. Provi e veda che succede. Se non basta, possiamo fare un colloquio online per fare chiarezza sulla sua situazione. Trova i miei contatti nel profilo. Saluti, dott.ssa Eleonora Galletti
Dott. Mauro Simonetti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gentile Utente, la situazione che descrive sicuramente è un'uscita dalla comfort zone, non solo si parla di andare a vivere da sola ma di farlo molto lontana da casa e in un contesto del tutto nuovo. A prescindere dalla bellezza che la aspetta nel nuovo contesto in Veneto è assolutamente comprensibile avere dei dubbi ed essere incerti sul da farsi.
Il dubbio specifico che porta è quello su sua madre e come starà senza di lei in casa. Il suo timore mi sembra di capire è che, essendo da sola in casa, starà male e questo genera il senso di colpa.
Sicuramente in caso di trasferimento la vita di entrambe cambierà, tuttavia sembrerebbe che nel caso di sua madre l'idea è che il cambiamento sarà sicuramente in negativo.
Penso che avrebbe valore esplorare questo tipo di pensiero: secondo lei come mai sua madre da sola starà male? Solo la sua presenza fisica in casa tutela sua madre da questo stare male? c'entra in qualche modo che appunto non solo non vivrebbe più lì ma sarebbe anche geograficamente distante?.
Queste e altre domande potrebbero fare maggiore chiarezza su quali siano, tra i tanti, gli aspetti della situazione che la preoccupano.
Avendo le idee più chiare in merito potrebbe avere più elementi non solo per decidere se trasferirsi o meno ma anche per capire cosa si potrebbe fare per farla stare più tranquilla mentre è in Veneto.
Spero di essere stato utile, avesse dei dubbi o bisogno di altro mi scriva pure in chat e li affronteremo.

Dottor Mauro Simonetti
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.Quello che deve pensare è che lei non sta abbandonando nessuno basta semplicemente accettando un’offerta per lei molto utile per l’avanzare della sua carriera dunque vedrà che sua madre sarà contenta per Lei.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Giulia Ingrosso
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, nella vita ci troviamo sempre davanti a dei bivi e soprattutto a dover affrontare cicli di vita davanti ai quali potremmo sentirci un po' disorientati.. l'importante è sapere che questo fa parte del normale sviluppo della nostra vita. Sicuramente sarebbe importante conoscere il suo passato, approfondire la sua storia in modo tale da comprendere questa sua difficoltà. Il volere una propria autonomia e allo stesso tempo non riuscire a differenziarsi da una figura così importante potrebbe avere diversi significati (come ad esempio una protezione della figura materna o l'aver paura che non possa sentirsi più madre). Credo possa essere opportuno riflettere su questi aspetti e ri-raccontare la sua storia fino ad ora. La saluto cordialmente. Dott.ssa Giulia Ingrosso
Dott.ssa Violante Veronesi
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Roma
Buonasera, grazie per la sua condivisione. Il senso di colpa è spesso uno strumento di precisione per auto-sabotare le proprie scelte di vita. Molto frequentemente è indotto da una serie di atteggiamenti verbali e non verbali. Sarebbe opportuno liberarsene, per non portarlo con se, in valigia. E' assolutamente normale che i figli abbandonino la casa di famiglia. Se ha bisogno di me, mi contatti, anche online. Le auguro il meglio, Violante Veronesi
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Capisco che la sua situazione sia complessa e che lei sia combattuta tra la sua opportunità lavorativa e il senso di colpa nel lasciare sua madre da sola. Un professionista della salute mentale, come uno psicologo, potrebbe aiutarla a gestire questa transizione e a esplorare le sue emozioni in modo più approfondito. Ecco alcuni modi in cui potrei aiutarla qualora volesse contattarmi. Esploreremo e comprenderemo meglio le sue emozioni contrastanti. Potremmo lavorare insieme per identificare le paure, i sensi di colpa e le preoccupazioni che ha riguardo a lasciare sua madre e affrontarle in modo più costruttivo. Elaboreremo la sua percezione del dovere nei confronti di sua madre e a capire se il senso di colpa che prova è appropriato o se potrebbe essere influenzato da aspetti culturali o familiari. Questo può aiutarla a prendere decisioni basate sulle sue esigenze e desideri personali. Svilupperemo strategie di comunicazione per aiutarla a comunicare apertamente con sua madre riguardo ai suoi piani e alle sue preoccupazioni. Possono supportarla nel trovare modi per condividere i suoi sentimenti e le sue motivazioni in modo che entrambe possiate comprendere meglio le rispettive posizioni. Gestiremo la transizione fornendole strumenti e strategie per gestire la transizione in modo più efficace. Ciò può includere tecniche di adattamento, sviluppo di una rete di supporto nel nuovo ambiente e affrontare l'ansia o lo stress associati al cambiamento. Sosterremo l'autonomia di sua madre, identificheremo le risorse e le opzioni disponibili per sua madre in modo da supportarla nel sentirsi più autonoma e sicura anche senza di te. Ciò può includere esplorare opportunità di socializzazione, coinvolgere amici o parenti, o trovare altre forme di supporto nella comunità.
Ricordi che il mio obiettivo è offrirle uno spazio sicuro per esplorare queste questioni e prendere decisioni che siano giuste per lei e per sua madre. Attendo un suo contatto in chat privata per approfondire.
Prenota subito una visita online: Colloquio individuale - 35 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Erica Farolfi
Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Buongiorno, un così grande cambiamento è comprensibile destabilizzi, tuttavia è fondamentale che lei pensi a se e a realizzare quello che ritiene giusto per la sua persona per non vivere con rimpianti.
Dott. Gabriele Mezzetti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Montecchio Emilia
Cara Utente, innanzitutto complimenti per l'opportunità lavorativa che le si sta prospettando! I sentimenti ambivalenti che prova sono assolutamente comprensibili. Potrebbe trarre giovamento dall'esplorare meglio queste sue emozioni contrastanti, ponendo particolare attenzione alle vostre dinamiche relazionali familiari. In questo modo potrà effettuare la sua scelta con pieno discernimento e consapevolezza. Un caro saluto e in bocca al lupo per il suo futuro personale e professionale. dott. Gabriele Mezzetti
Dott. Alessio Vellucci
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente, i suoi dubbi sono chiari, e in qualche modo stanno al posto giusto, nel senso che lasciando la propria madre da sola, il pensiero lo avrebbe chiunque. Tuttavia, nonostante mamma si sia mostrata felice della sua scelta e la stia supportando, è come se lei sentisse il suo incoraggiamento sportivo. In altri termini, tende a percepirla fragile in questa solitudine, come se non fosse in grado di trovare soluzioni, e questo la spinge a occuparsene, spegnendo il contatto con la sua voglia di partire e realizzarsi.
È qualcosa che tipicamente le appartiene, di sentire mamma fragile e bisognosa di supporto? E di chiedere a sè stessa di esserne supporto? Non so se sono temi che le appartengano, eventualmente consideri la possibilità di approfondirli in un percorso di terapia. Un caro saluto
Dott.ssa Melania Filograna
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lequile
Gentile utente, comprendo la sua preoccupazione, immagino che non deve essere facile allontanarsi dalla propria regione, dalla propria casa, dai propri affetti. Parlare dei suoi timori con sua madre potrebbe essere una strategia per attenuare le sue paure. Se ciò non dovesse essere sufficiente potrà prendere in considerazione di esplorare e prendere consapevolezza dei suoi vissuti personali in un setting di terapia.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione, in bocca al lupo per il nuovo lavoro!
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Dott.ssa Deborah Pontuale
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Merate
La sua preoccupazione e i suoi dubbi sono comprensibili, si tratta di una decisione importante che porterà cambiamenti nella sua vita ma ha anche portato valide motivazioni quali la possibilità di una migliore prospettiva di lavoro e quindi di vita e anche il "consenso" da parte di sua madre , d'altra parte sono forti i sentimenti di timore di non poterle essere vicina fisicamente ai quali può aggiungersi e celarsi il timore di una esperienza nuova, tutta da scoprire. Potrebbe essere utile approfondire tali pensieri contrastanti e riflettere in particolare sui timori che si celano dietro questi dubbi. Può provare a discuterne con sua madre o optare per un percorso con uno specialista che possa guidarla in questo passo.
Le porgo i miei auguri e resto a disposizione. Dott.ssa Deborah Pontuale
Dott.ssa Chiara Costanzi
Psicologo, Psicologo clinico
Giulianova
Buonasera,
comprendo la sua preoccupazione. Capita spesso che la vita ci metta davanti a delle scelte, ma non esiste una cosa giusta o sbagliata da fare. Le nostre esigenze, il momento specifico della vita che stiamo vivendo e tanti altri fattori possono influenzarci e guidarci nelle scelte. Esiste, quindi, quello che è "più giusto per noi". Sicuramente la risposta al quesito che ci pone potrà essere trovata solo da lei, cercando di aprire delle questioni ed arrivando all'origine di determinati suoi pensieri e preoccupazioni. Da dove derivano?
Capisco che lasciare "il nido" ed una figura importante come la mamma possa essere connesso per lei ad un grande senso di colpa, ma per cosa? Vorrei farle notare che non è detto che la sua preoccupazione coincida con quella di sua mamma. Provi a vedere come vanno le cose ricordando che a volte quello che sembra un ostacolo può diventare comunque un'opportunità di crescita…
Le faccio i miei migliori auguri
Dott.ssa Giulia Faccioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, non credo esistano consigli giusti o sbagliati, credo sia importante, come sta già facendo in modo molto puntuale, che lei analizzi i suoi sentimenti ed emozioni per capire meglio se stessa e la direzione che vuole dare alla sua vita. Queste sono le vere occasioni in cui si cresce, quando si guarda in faccia se stessi. Le faccio un grande in bocca al lupo, qualunque decisione lei sceglierà di prendere. Saluti
Dott.ssa Chiara Anselmi
Psicologo clinico, Psicologo
Ravenna
Buongiorno,
si percepisce dal suo racconto l'incertezza su quale strada prendere, legata anche alla lealtà e al dispiacere di lasciare sola sua madre. Considerando anche la felicità di sua madre per questa sua opportunità si potrebbero esplorare i motivi che le fanno dubitare se sia il caso di partire o meno. Se sua madre è felice per lei infatti sarebbe potrebbe supporre che non è preoccupata di rimanere sola ma piuttosto che la incoraggia a intraprendere una nuova strada.
Il fatto di cambiare regione, vivere soli e sperimentarsi in luoghi e contesti differenti è sempre motivo di arricchimento personale.
Nulla le impedisce, se lo desidera, di ritornare a casa in un secondo momento, certa che lì troverà la madre pronta ad accoglierla.
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
La tua situazione è comprensibile e comune quando ci si trova di fronte a opportunità di lavoro in luoghi lontani dalla famiglia. È normale sentirsi combattuti tra il desiderio di perseguire la propria carriera e la preoccupazione per il benessere dei propri genitori o familiari. Ecco alcune considerazioni che potrebbero aiutarti a prendere una decisione:

Comunicazione: È importante parlare apertamente con tua madre riguardo ai tuoi progetti e preoccupazioni. Chiedile come si sente riguardo alla tua opportunità di lavoro e se ha bisogno di supporto aggiuntivo in tua assenza. La comunicazione aperta può aiutare entrambi a comprendere meglio la situazione.
Indipendenza: Ricorda che tua madre è un individuo indipendente, e potrebbe avere risorse e reti di supporto proprie. Assicurati che lei sappia che la tua decisione di accettare l'opportunità di lavoro non significa che la lascerai completamente sola, ma che sei ancora disponibile per il suo sostegno emotivo.
Visite e contatti: Se possibile, pianifica regolari visite o stabilisci modalità di contatto costante, come chiamate telefoniche o videochiamate. Questo può aiutarti a rimanere in contatto con tua madre e a sentirvi più vicini nonostante la distanza fisica.
Opportunità di crescita personale e professionale: Valuta attentamente quanto questa opportunità di lavoro sia importante per il tuo sviluppo personale e professionale. Se rappresenta una svolta significativa nella tua carriera, potrebbe essere una scelta giusta per il tuo futuro.
Pianificazione: Pianifica con attenzione il tuo trasferimento, in modo da garantire che tua madre sia confortevole e possa gestire la sua vita quotidiana. Questo potrebbe includere la ricerca di un sistema di supporto locale o l'organizzazione di servizi che possano assistere tua madre se necessario.
Supporto esterno: Inoltre, potresti considerare la possibilità di coinvolgere parenti, amici o vicini di casa per fornire supporto occasionale a tua madre, se lei lo accetta.
Gestione del senso di colpa: È normale sentire un senso di colpa in questa situazione, ma è importante ricordare che stai cercando di migliorare la tua vita e la tua carriera. Prenditi il tempo per riflettere sulla tua decisione e cerca di concentrarti sui vantaggi e sugli obiettivi che vuoi raggiungere.
In definitiva, la tua decisione dovrebbe essere basata su ciò che pensi sia meglio per te, tenendo conto delle esigenze e dei desideri di tua madre. Puoi cercare un equilibrio tra la tua crescita personale e professionale e il mantenimento di un legame con la tua famiglia. Ricorda che non c'è una risposta giusta o sbagliata, ma quella che scegli dovrebbe rispecchiare le tue priorità e obiettivi personali.
Dott.ssa Jasmine Andreozzi
Psicologo, Psicologo clinico
Capriate San Gervasio
Gentile utente, mi spiace molto per la situazione che descrive in quanto comprendo quanto possa essere difficile convivere con tale condizione.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi al contesto e al senso di colpa che prova, trovando in tale modo strategie utili per fronteggiare tale momento .
Rimango a sua disposizione.
Cordialmente ,
Dottoressa Andreozzi Jasmine
Dott.ssa Adriana Gaspari
Psicologo clinico, Sessuologo
Chieti
Gentilissima ,dalla sua lettera colgo sia l'entusiasmo per le prospettive lavorative ,che la preoccupazione nel lasciare sua madre da sola. Sono le due facce della sua medaglia ....E' comprensibile che lei viva intensamente queste due emozioni contrastanti ..ma...e' chiaro che le consiglio caldamente di dare maggior peso al suo progetto lavorativo e di realizzazione personale...che non e' affatto un torto che fa a sua madre ,anzi e' motivo di soddisfazione anche per lei...Se avesse bisogno di supporto psicologico in qualsiasi momento ,sono a sua disposizione...le do' un forte in bocca al lupo e la saluto cordialmente...dott.ssa Adriana Gaspari
Prenota subito una visita online: Colloquio psicologico online - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Carlotta Massai
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, grazie per aver descritto la sua situazione.
E' molto carino il suo pensiero verso sua madre. Denota la sua sensibilità.
Le consiglio di rivolgersi a un psicologo/psicoterapeuta per indagare i suoi vissuti emotivi e a distaccarsi dal senso di colpa. E' giusto che lei viva la sua vita al meglio, sulla base di scelte dettate da ciò che le piace e delle opportunità che trova intorno a sé.

Resto a disposizione.
Un saluto

Carlotta Massai
Buonasera cara, intanto la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza. Quella che le si prefigura è un'ottima opportunità di crescita personale e ritengo sia assolutamente comprensibile che ci sia del dispiacere e del senso di colpa nel lasciare sua madre da sola in una regione così lontana da lei ma vorrei farla riflettere partendo da un altro punto di vista. La inviterei a riflettere da cosa nasce questo senso di colpa? pensa di star sbagliando qualcosa? di essere "egoista" a partire? a 26 anni è fisiologico interfacciarsi con il mondo del lavoro e allontanarsi dal proprio nucleo familiare. In più, da quello che riporta sua madre è felice per quest'opportunità che le si è presentata, sebbene implichi un allontanamento. Questa potrebbe anche essere un'occasione per sua madre di mettersi in gioco a sua volta, sviluppando nuovi interessi che potrebbero portarla a fare nuovi incontri, sia amicali che sentimentali. Le auguro in bocca al lupo.
Dott. Omar Saggioro
Psicologo, Psicologo clinico
Boschi Sant'Anna
Buonasera, quando si intraprende un percorso lontano da casa, dalle proprie origini e dalla propria famiglia e amicizie, non è per tutti una scelta semplice. Mi sembra di capire però che in questi anni ti sei data molto da fare senza però trovare lavori che ti permettevano di guadagnare in maniera adeguata, e in questo momento ti sia arrivata una grande opportunità lavorativa che in cuor tuo vorresti sfruttare. Se però accetti questa opportunità ti senti in colpa a lasciare mamma da sola.
Penso che i cambiamenti per quanto possano spaventare possano portare un'ondata di aria nuova (sia a te che alla tua mamma), mentre le comfort-zone portino a ristagnare.

Il mio consiglio è quello di prenderti del tempo e lavorare sul senso di colpa con l'aiuto di uno psicologo/a, per poi fare una scelta lucida che ti permetterà di non avere rimpianti nella tua vita.
Se sei interessata mi rendo disponibile.

Ti auguro di trovare la scelta giusta per te e per la tua felicità.

Buongiorno! Non è facile partire e lasciare la propria regione e i propri affetti per perseguire i propri obiettivi, il fatto che lei stia provando ad intraprendere tale strada è già motivo di soddisfazione e coraggio. Penso che sua mamma, da come ha scritto, la stia sostenendo in tale percorso ed è un qualcosa di non scontato e positivo. Seguire i propri obiettivi, i propri sogni e mettersi in gioco è un bel bagaglio personale da portarsi dietro per tutta la vita e a cui può rendere partecipe anche sua mamma. Certamente la vicinanza fisica non sarà quella di prima, ma sarà fondamentale mantenere la vicinanza emotiva ed affettiva, magari provando a crearvi delle nuove abitudini come videochiamate, chiamate, programmare dei momenti in cui vi incontrate e condividete del tempo assieme; alle volte, sperimentare un nuovo modo di relazione con una persona può anche accrescere il rapporto e portare nuove positività.
Dott.ssa Luciana Bastianini
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera,
grazie per la condivisione. Quello che stai vivendo è un momento di grande cambiamento e crescita personale, ed è assolutamente comprensibile che emergano emozioni contrastanti. Da una parte, c’è la gioia per un’opportunità che hai atteso a lungo: un lavoro nel tuo campo, in un contesto più stimolante e ricco di possibilità. Questo rappresenta non solo una crescita professionale, ma anche un passo importante verso l’autonomia e la costruzione della tua identità adulta. Dall’altra, c’è il senso di colpa legato all’idea di “lasciare” tua madre, soprattutto sapendo che è sola. Il tuo sentimento di responsabilità è segno di un legame affettivo forte e profondo, e questo è prezioso. Tuttavia, è importante distinguere tra prendersi cura e sentirsi responsabili della felicità altrui. Ognuno di noi è responsabile, in primo luogo, del proprio benessere. E ciò che stai facendo ora, scegliendo di seguire un’opportunità lavorativa e costruire la tua strada, è proprio un modo per prenderti cura di te stessa. Capisco che possano emergere dubbi e sentimenti contrastanti al pensiero che tua madre rimanga sola, ma forse anche per lei questa può essere l’occasione per rimettersi in gioco, riattivarsi e riscoprire nuovi equilibri. Proprio come stai facendo tu, anche lei potrà riprendere in mano, attivamente, la responsabilità della propria serenità. La distanza fisica non significa perdita del legame: potrà nascere tra voi una nuova forma di supporto reciproco, diversa ma altrettanto significativa. Spero di esserti stata d’aiuto. Se vorrai approfondire, resto a disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Luciana Bastianini

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.