Buonasera, sono una ragazza di 22 anni e da quando ero piccola soffro di DOC. Ho sempre avuto i sin

20 risposte
Buonasera,
sono una ragazza di 22 anni e da quando ero piccola soffro di DOC. Ho sempre avuto i sintomi e da circa 6 anni sono seguita da uno psichiatra e prendo farmaci.
Nell'ultimo anno ho iniziato a fare terapia più frequentemente presso una psicoterapeuta in maniera privata (prima la terapia la facevo presso l'ASL ma gli appuntamenti erano troppo distanti). In questo anno, nonostante la terapia, ho avuto un peggioramento e i miei sintomi sono peggiorati e adesso mi ritrovo in una situazione dove devo cercare un altro specialista per aiutarmi, poichè con la terapia precedente non ho avuto i risultati sperati.
Ho cercato un po' su Internet e sono venuta a conoscenza della tecnica dell'Esposizione con Prevenzione della Risposta, solo che ho molti dubbi e non so se devo scegliere un terapeuta che sia specializzato in questo e non so neanche a chi rivolgermi per il mio problema.
Ho trovato alcuni terapeuti che mi sembrano molto validi, ma ho il dubbio che non siano la scelta giusta e non so cosa fare.
Ho mille dubbi e la paura di sbagliare di nuovo terapeuta e di dover cambiare di nuovo, cosa che non posso permettermi perché sono arrivata ad un punto in cui il DOC condiziona quasi tutta la mia vita.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Salve paziente anonimo
Per il suo disturbo le consiglio di parlare con lo psichiatra che le ha consigliato i farmaci e di trovare con lui il terapeuta adatto a lei
Non si affidi alle diagnosi su internet
Perché fare diagnosi corretta è uno dei lavori più delicati per meglio trattare il disagio mentale e soprattutto trovare la tecnica adatta per migliorare e curare il disturbo
Più che cambiare di nuovo terapeuta le consiglio di affrontare il discorso con chi già la conosce ( o l'ha conosciuta ) perché altrimenti come giustamente dice lei deve ricominciare da capo
Certo nel ns lavoro l'empatia e l'alleanza terapeutica sono alla base di una buona riuscita del percorso ..ci vuole tempo e pazienza l' importante è non fare tutto in autodiagnosi o auto trattamento perché in tal senso è i sintomi diciamo che aumentano e la condizionano di più
Bisogna interrompere il circolo vizioso vie la sua mente produce
Esistono vari percorsi
Ci pensi e riparta in terapia
Buon tutto
Dott. Lorenzini Maria Santa
Dott. Francesco Paolo Coppola
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Napoli
Dott. Francesco Paolo Coppola, (Napoli on line o in presenza), psicologonapoli org – per info PROFILO su MioDottore
Buonasera,
quello che descrive non sembra una ricaduta dopo un percorso terapeutico strutturato, ma piuttosto il risultato di un percorso incompleto o non adatto al suo caso specifico.
Prendere farmaci per sei anni non equivale a fare psicoterapia. È un supporto farmacologico utile in certi casi, ma non sostituisce un lavoro psicologico approfondito.
Da quanto scrive, la terapia vera e propria è cominciata solo un anno fa, e non ha dato i risultati sperati.
Questo può dipendere da molti fattori: tipo di approccio, frequenza delle sedute, qualità dell’alleanza terapeutica, o semplicemente dalla necessità di un trattamento più mirato.

Le tecniche espositive come l’ERP possono ridurre la frequenza di alcuni comportamenti compulsivi, ma non lavorano sulle cause emotive, relazionali e simboliche del disturbo, e per questo molti pazienti sperimentano ricadute anche dopo una “remissione” apparente.
Per alcuni può essere un primo passo, ma non è l’unica via, e non basta in molti casi più profondi o complessi.
Capisco la fatica nel dover cercare ancora un terapeuta. Ma scegliere bene ora può evitare altri anni di sofferenza non necessaria. Cerchi uno psicoterapeuta con esperienza specifica nel trattamento del DOC, che le proponga non solo una tecnica, ma un percorso strutturato e adatto alla sua storia.
Queste parole, da sole, restano teoria — lo so.
Senza un lavoro costante su di sé, una spiegazione non basta.
I cambiamenti non avvengono in un giorno, ma passo dopo passo.
E io ci sono, se vuole farli insieme.

Dott.ssa Elda Valente
Psicologo, Psicologo clinico
Torremaggiore
La ricerca del terapeuta giusto per lei potrebbe essere ardua, ma non si abbatta, troverà lo specialista adatto a lei.
Buona ricerca. Cordialmente.
Dott.ssa Elda Valente
Dott. Salvatore Augello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Palermo
Salve, mi dispiace. Sarebbe importante affidarsi a una persona competente. Vi sono vari modi e tecniche per aiutare le persone. Fare un primo colloquio magari con diversi specialisti e valutare quale sia il più vicino a lei potrebbe aiutarla. Certo non è semplice iniziare una nuova terapia, comprendo la sua preoccupazione.
Cordiali saluti
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amica,

capisco bene come si senta: il DOC è un disturbo che può davvero sconvolgere tutta la nostra vita.
Venendo alla sua domanda: sì, l'Esposizione con Prevenzione di Risposta è la fase finale e risolutiva del protocollo cognitivo comportamentale per trattare il DOC. Ha ottimi risultati, ma occorre una buona preparazione del paziente, perché superi i fattori che predispongono al DOC. L'Esposizione serve per uscire dal ciclo che mantiene il DOC. Tipicamente, infatti, i rituali o i pensieri sono modi per gestire l'ansia: nell'esposizione ci si espone all'ansia SENZA rispondere con i DOC, ma semplicemente facendo un'esperienza nuova e trasformativa, ossia che l'ansia, senza fare nulla, spontaneamente passa, e non si verificano le conseguenze disastrose che il paziente teme.
Un ottimo centro a cui rivolgersi è il Centro di Psicoterapia cognitiva di Roma, diretto dal prof. Mancini

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott.ssa Mariella Farinella
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Gent. ma utente,
grazie della condivisione, sento la difficoltà di gestire quotidianamente il disturbo DOC e vorrei aiutarti dicendoti che tutte le terapie e gli psicoterapeuti utilizzano tecniche diverse per rispondere alle varie patologie esposte dal paziente; per cui quello che permette di raggiungere un vero cambiamento- dunque la remissione dei sintomi e la risoluzione del disturbo, è un lavoro intenso e profondo tra due parti in gioco paziente-terapeuta. Crea una buona relazione di fiducia con il/la terapeuta, affidati, sarà il primo passo per la guarigione. In bocca al lupo.
Cari saluti,
Dott.ssa Mariella Farinella
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, sono comprensibili la sua frustrazione e il senso di urgenza nel trovare un aiuto efficace. Quando si convive da molti anni con un Disturbo Ossessivo Compulsivo, è naturale sentire il bisogno di un cambiamento quando la terapia intrapresa non porta i risultati attesi. Questo non significa che abbia fallito, ma che è arrivato il momento di orientarsi verso un approccio più specifico per il suo disturbo.
La tecnica dell’Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP) è, ad oggi, uno dei trattamenti psicoterapeutici più validati per il DOC. Perché sia efficace, è importante che il professionista che la guida abbia una formazione solida e specifica in questo ambito. Le consiglio di cercare un terapeuta con esperienza nel trattamento dei disturbi.
È del tutto comprensibile la paura di sbagliare ancora. Tuttavia, il fatto che stia cercando attivamente e con consapevolezza un professionista adatto è già un segnale importante della sua motivazione al cambiamento. La invito a dare fiducia anche a questo passaggio, perché spesso è proprio la scelta di un percorso più mirato a fare la differenza, anche dopo tentativi che non hanno funzionato.
Continui a prendersi cura di sé, senza colpevolizzarsi per le difficoltà incontrate. Trovare la persona giusta richiede tempo e attenzione, ma non è fuori dalla sua portata
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Silvana Zito
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentilissima,
Mi dispiace che abbia trovato scarso beneficio nella psicoterapia.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
continui la psicoterapia cominciata, ed il trattamento farmacologico, senza pensare al fatto che il problema siano gli specialisti a cui si è affidata; vedrà che alla fine di un percorso tortuoso riuscirà ad uscire dalla morsa del suo malessere.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Daniela Voza
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Carissima, rispetto alle problematiche da lei lamentate e alla sua richiesta, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Metacognitiva, un approccio che si colloca nell'ambito della terza generazione delle terapie Cognitivo-Comportamentali e che vanta crescenti evidenze empiriche di efficacia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti. Dott.ssa Daniela Voza
Dott. Antonio Di Mauro
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Buonasera, mi dispiace molto della sua sofferenza e dei suoi disagi. Come lei effettivamente dice, il DOC può davvero condizionare ogni ambito dell'esistenza. Il percorso, per questo disturbo, è bene che sia tanto psicofarmacologico (psichiatrico) quanto psicoterapeutico. Comprendo la sua angosciosa incertezza di non aver ancora trovato il professionista giusto, con il quale instaurare un'autentica alleanza terapeutica; e tuttavia non si perda d'animo, la sua ricerca dovrebbe a mio avviso proseguire, considerando che in psicoterapia contano non solo le tecniche specifiche (come quella che lei menziona), ma anche e soprattutto la qualità e intensità della relazione umana (prima ancora che professionale) che fra professionista e paziente deve nascere. Buona fortuna, ADM
Dott. Marco De Fonte
Psicologo, Psicoterapeuta
Bari
Buonasera,
si percepisce chiaramente dalle sue parole quanto sia stanca e preoccupata: vivere con un disturbo ossessivo-compulsivo può essere molto faticoso, e il timore di “sbagliare terapeuta” o di perdere altro tempo è del tutto comprensibile.

Intanto, vorrei dirle che non c’è nulla di “sbagliato” in lei per provare questi dubbi e queste paure: è una reazione naturale quando si è già affrontato un percorso senza i risultati sperati. Il suo desiderio di trovare la strada più adatta mostra invece grande forza e consapevolezza.

Per quanto riguarda l’approccio terapeutico, l’Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP) è ad oggi la tecnica considerata più efficace nel trattamento del DOC, in particolare se inserita all’interno di un percorso di terapia cognitivo-comportamentale. Per questo può essere utile cercare un terapeuta che abbia esperienza e formazione specifica su questo metodo. Non significa che gli altri approcci siano inutili, ma che la letteratura scientifica sostiene con forza l’efficacia dell’ERP nel ridurre i sintomi ossessivo-compulsivi.

Può essere rassicurante sapere che non deve “indovinare” il professionista perfetto alla prima scelta: quello che conta è che il terapeuta sia formato, che le spieghi chiaramente il metodo e che lei si senta accolta e compresa. La relazione terapeutica è una parte fondamentale del percorso: sentirsi vista, capita e guidata con fermezza ma anche con empatia è ciò che rende possibile affrontare gradualmente le paure e i rituali.

Non è sola in questo: la sofferenza che prova oggi non è un segnale di fallimento, ma un campanello che le sta dicendo che ha bisogno di un sostegno diverso e più mirato. Con il giusto accompagnamento, anche il DOC – che ora le sembra così ingombrante – può diventare qualcosa di più gestibile e meno condizionante per la sua vita.

Un incoraggiamento sincero: il fatto che stia cercando informazioni e che non si sia arresa è già un passo prezioso. Il prossimo sarà trovare uno spazio terapeutico dove, insieme a uno specialista preparato, potrà lavorare su questi sintomi con metodo e continuità.
Gentile utente, l'esposizione con prevenzione della risposta consiste nell'essere esposti a stimoli, che generano pensieri ossessivi; questa esposizione ha l'obiettivo di non attivare le risposte compulsive e dunque la riduzione dei sintomi. Sebbene, comunque, la riduzione dei sintomi è fondamentale, questo non basta per lavorare sugli aspetti puramente terapeutici e riparativi del DOC; per tale motivo le indicherei un professionista con formazione integrata, che possa ricorrere sì alla tecnica dell'esposizione, ma che utilizzi per esempio la Terapia Focalizzata sulla Compassione (la aiuterebbe a ridurre l'autocritica e la vergogna, facilitando la comprensione di sé), la Mindfulness (la accompagnerebbe nell'osservazione dei pensieri e vissuti come eventi transitori, riducendo l'ansia e il ciclo di ossessioni e compulsioni), la Schema Therapy (per lavorare sugli schemi emotivi che sottendono il suo quadro, migliorando la qualità della vita e i risultati del trattamento).
In conclusione per un piano di trattamento efficace non basta lavorare solo sui sintomi del DOC, ma è necessario lavorare sulla gestione delle emozioni, la compassione e la validazione verso sé e la consapevolezza del quadro.
Dott.ssa Veronica Conte
Psicologo, Psicoterapeuta
Rimini
Buongiorno,
comprendo la fatica nel vivere con un Disturbo Ossessivo Compulsivo. L'Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP) è uno degli approcci più efficaci per il trattamento del DOC. E' importante che il terapeuta sia formato e specializzato in terapia cognitivo-comportamentale, con esperienza nel trattamento di tale disturbo.
La paura di sbagliare terapeuta è legittima, ma può essere legata proprio al dubbio e all'incertezza alimentati dal DOC. Le suggerisco di individuare un terapeuta specializzato in DOC ed ERP con il quale potrà effettuare un colloquio conoscitivo.
Dott.ssa Valentina Fois
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cagliari
Buonasera, 22enne DOC!
Immagino che la tua vita finora sia stata davvero un tormento.
Se dovessi darti un consiglio, prima di cambiare di nuovo terapeuta, ti direi di parlare apertamente col professionista che ti segue attualmente. Momenti di peggioramento potrebbero essere legati proprio al contattare in terapia conflitti e ansie più profondi e solo chi ha una conoscenza della tua storia può aiutarti a valutare con cura quale terapia è preferibile per te. I tuoi dubbi sono comprensibili, proprio perchè appartengono anche al tuo disturbo, che rende difficile per chi ne è affetto fidarsi emotivamente e lasciar andare il controllo. Senz'altro ci sono tecniche che possono esserti d'aiuto, ma non sottovalutare l'importanza di iniziare il lavoro terapeutico costruendo una buona relazione col professionista che ti segue.
Penso che sia difficile pensare ad una soluzione che sia risolutiva, ma col tempo un buon obiettivo può essere una buona convivenza col tuo disturbo.
In bocca al lupo,
Valentina Fois
Dott. Federico Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno,
non so se questa mia risposta arrivi in un momento utile per lei, ma ci tengo a dirle che non è sola. Il disturbo ossessivo-compulsivo è certamente complesso e faticoso da vivere, ma è trattabile: con il percorso giusto è possibile ridurre i sintomi e, col tempo, affrontarne anche le radici più profonde.

A mio avviso, il lavoro più efficace nasce dalla combinazione di tecniche di esposizione e prevenzione della risposta (di tipo cognitivo-comportamentale), insieme a un’esplorazione più profonda delle dinamiche interiori e relazionali. Spesso, infatti, il DOC affonda le sue origini in vissuti legati al passato e a figure affettive significative: comprenderne le luci e le ombre può diventare un passo importante per lenire gradualmente la sofferenza.

È bene sottolineare che il disturbo nasce come un meccanismo di sopravvivenza della mente: i rituali e i pensieri ossessivi hanno, nel loro paradosso, lo scopo di proteggerla e di mantenere un senso di integrità. Per questo è importante non solo “combattere il sintomo”, ma provare a comprenderlo e integrarlo all’interno della propria storia.

Nella mia esperienza ho visto come, anche se una certa tendenza ossessiva può restare parte della personalità, il percorso terapeutico consente di alleggerirne il peso, ridurre la sofferenza quotidiana e ritrovare una qualità di vita migliore. I farmaci possono dare sollievo temporaneo, ma è soprattutto il lavoro psicologico profondo, insieme a un supporto mirato, che apre la strada a un reale cambiamento.

Spero che queste parole possano esserle di incoraggiamento. Se lo desidera, non esiti a cercare un professionista che sappia accompagnarla in questo cammino: è un passo che può davvero fare la differenza. Io mi rendo disponibile, e per il resto le auguro tutte le cose più belle.
Dott.ssa Benedetta Venturini
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Capisco la sua difficoltà, convivere con il DOC può essere molto impegnativo. L’Esposizione con Prevenzione della Risposta è una tecnica valida nella terapia cognitivo-comportamentale, ma sarà soprattutto il lavoro condiviso insieme ad un professionista e una buona alleanza terapeutica, insieme alla scelta delle strategie più adatte, a rendere il percorso efficace e personalizzato. Un caro saluto.
Dott.ssa Chiara Ronchi
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Quello che scrivi trasmette bene la fatica che stai vivendo, ed è comprensibile sentirsi scoraggiata dopo anni di sintomi e diversi tentativi terapeutici. Nel Disturbo Ossessivo Compulsivo, la letteratura scientifica indica come approccio di riferimento la terapia cognitivo-comportamentale, in particolare la tecnica dell’Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP). Si tratta di un metodo strutturato ed efficace, ma richiede che il terapeuta abbia una formazione specifica su questo tipo di intervento.

La tua intuizione di cercare un professionista esperto in ERP è quindi molto valida. Non è necessario che tu trovi “il terapeuta perfetto”, ma qualcuno che abbia esperienza documentata nel trattare il DOC con approcci evidence-based. Puoi chiedere direttamente, già dal primo contatto, se il terapeuta utilizza l’ERP o altre tecniche specifiche per il DOC, e valutare se ti senti compresa e guidata.

Può anche aiutare ricordare che il percorso terapeutico non è sempre lineare: a volte ci sono periodi di peggioramento che non significano necessariamente fallimento, ma possono essere parte del processo di affrontare paure e resistenze. La differenza la fa il sentirsi accompagnata con strumenti chiari, un piano condiviso e la possibilità di monitorare i progressi insieme al terapeuta.

Il fatto che tu stia cercando in maniera così attiva e consapevole indica una forte motivazione al cambiamento, che è un ingrediente fondamentale. Affidarti a un professionista con competenza specifica sul DOC e sull’ERP può darti una direzione più mirata e concreta.
Dott.ssa Giovanna Ferrentino
Psicologo, Psicoterapeuta
Bracigliano
Ciao, ti ringrazio per aver raccontato con tanta apertura la tua esperienza: convivere a lungo con il DOC può essere davvero faticoso e capisco bene il timore di fare “un altro tentativo sbagliato” nella scelta del terapeuta. È un pensiero comprensibile, soprattutto se hai già investito energie senza i risultati che speravi.

L’Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP) è considerata uno degli approcci più efficaci per il trattamento del DOC. Per questo può essere utile orientarti verso uno psicoterapeuta che abbia una formazione specifica in questo metodo, in particolare nell’ambito della terapia Cognitivo-Comportamentale. Chiedere informazioni dirette al terapeuta sul suo percorso formativo e sull’esperienza con il trattamento del DOC è un passo importante e legittimo: non è un “disturbo” ma un tuo diritto come paziente. Io normalmente racconto sempre, durante i primi incontri, la mia formazione e le mie esperienze in merito al disagio portato dal paziente in terapia.
La motivazione e la consapevolezza che esprimi sono risorse preziose: mostrano che, nonostante le difficoltà, stai ancora cercando di prenderti cura di te. Ti incoraggio a fissare un colloquio con un professionista, anche solo inizialmente per conoscerlo e capire come ti senti: a volte la scelta giusta si chiarisce già dal primo incontro.
Ricorda che non sei sola in questo percorso: chiedere aiuto e cercare il supporto più adatto è un atto di grande forza.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.