Buonasera sono una mamma single ho una bimba di 5 anni che inizia a fare domande del tipo perché non

20 risposte
Buonasera sono una mamma single ho una bimba di 5 anni che inizia a fare domande del tipo perché non sei sposata ecc. io ancora non ho detto nulla sul papà perché sono indecisa non sono ancora preparata.. non vorrei dirle che lui non la voleva ….mi potete consigliare in modo che non stia male ho paura di farla soffrire?
Gentile utente, il mio consiglio è quello di puntare sempre sulla sincerità, chiaramente tarata rispetto all'età verso cui è rivolta. In primo luogo, se la domanda riguarda il matrimonio e non espressamente la mancanza del papà, risponderei specificatamente a tale risposta e quindi, ad esempio, dicendo che ancora non ha trovato l'uomo con cui sente di poter condividere la sua vita. Per quanto concerne invece la scelta di non volere la bambina, sicuramente sarebbe utile conoscere l'intero contesto così da poter definire, appunto contestualmente, la spiegazione per sua figlia. Punti comunque sulla sincerità e sulla spiegazione di come una scelta sia stata fatta rispetto al "diventar genitore" piuttosto che "diventare il SUO papà". Decidesse di approfondire la cosa o necessitasse di ulteriore confronto rimango a disposizione anche online.
Cordialmente,
Dott.ssa Sara Torregrossa

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Gentile utente,
la Sua indecisione è assolutamente comprensibile, per una madre l'idea di essere fonte di sofferenza per un figlio è impensabile, a volte, però, la sincerità è l'unica scelta possibile. Può spiegare alla bimba che trovare una persona giusta non è così semplice e che si può essere felici anche da soli, può dirle che a volte gli adulti commettono errori e che diventare genitori è un qualcosa che può essere bellissimo ma anche molto spaventoso perché significa prendersi cura di un amore talmente grande che non tutti lo sanno gestire.
Resto a disposizione qualora volesse ulteriori confronti in merito e le auguro di trovare la forza necessaria per fare questo passo che richiede tanto coraggio.
Un caro saluto,
Luisa Cirimbilli
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Buongiorno e grazie per la condivisione, purtroppo nel suo breve racconto non ci sono i dettagli di quello che è successo e perchè, quindi prima di dare delle risposte "sincere" alla sua piccolina Le consiglio di chiedere aiuto ad uno specialista. Con l'aiuto giusto affronterà con più serenità questo delicato momento. Resto a disposizione per qualsiasi informazione, sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, D.ssa Cristina Sinno
Gentilissima,
in tutta sincerità credo che la situazione che si stia giustamente preparando a vivere sia molto delicata, il consiglio che mi viene da darle è quello di contattare una psicologia infantile, sicuramente avrà la metodologia e un'esperienza tale che le consentirà di trovare una risposta da dare a sua figlia molto serena e naturale.
Le mando un caro saluto
Chiara Scotti
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Salve, grazie per la condivisione della sua esperienza. Sulla domanda che le pone sua figlia le spiegazioni possono essere molteplici, l'errore da non fare è quello di nascondere la verità alla bambina, in quanto spesso si sottovalutano i bambini sul fatto di percepire coerentemente la realtà. Spesso si utilizzano storie o narrazioni coerenti e comprensibili con l'età del bambino, escluderei al momento di specificare che il padre non la voleva. Queste situazioni possono essere approfondite maggiormente tramite un consulto a degli specialisti, sia per quanto riguarda il suo vissuto di far soffrire sua figlia, sia per preparare sua figlia a questo scenario. Spero di essere stato di aiuto. Un cordiale saluto.
Buongiorno signora, la sua attenzione e "cura" per lo sviluppo mentale e affettivo appare molto valida e supportiva per sua figlia, poichè come mamma si pone delle domande sul come affrontare queste tematiche delicate. Attualmente le famiglie monogenitoriali sono molto diffuse e un solo genitore può funzionare in misura altrettanto supportiva nella crescita della propria figlia. Nella costruzione dell'identità della bambina è comunque importante fornire le spiegazioni adeguate circa le sue origini e le circostanze del prima la sua nascita. Nell'organizzare questo momento di dialogo occorre preparare foto, album e oggetti inerenti la sua nascita da mostrare alla bambina per rendere il racconto maggiormente reale. E' bene utilizzare un linguaggio semplice e calibrato all'età, sottolineando che tutti la aspettavano con grande attesa e amore e che con il papà vi siete incontrati e amati, ma che non tutte le persone sono capaci di stare sempre insieme , tutti i giorni e che lui ha deciso di andare a vivere per conto suo. Invece la mamma ci sarà sempre tutti i giorni e vuole essere la sua mamma per sempre. (aggiungere anche tutte le persone importanti e presenti nella vita della bambina). Queste possono essere indicazioni di massima ma sarebbe molto importante che Lei si rivolgesse ad una figura di Terapeuta che possa sostenere la vostra famiglia monoparentale nel percorso psicologico di elaborazione. Cordialmente Dott.ssa Carlotta Superti.
Gentile utente,
la ringrazio per la sua apertura, capisco sia per lei un momento delicato, sua figlia cresce e inizia a fare domande alle quali spesso non sa dare risposte. I bambini capiscono tutto ciò che diciamo loro, è quindi molto importante il modo in cui comunichiamo: usare parole semplici, dare spiegazioni e trasmettere emozioni autentiche.
Le suggerisco di rivolgersi ad una Psicologa specializzata nell'età evolutiva per affrontare insieme questo momento, sono sicura che in pochi incontri riuscirà a trovare il modo e le parole giuste per trasmettere a sua figlia la verità tutelando in suo benessere psicologico.
Resto a disposizione e la saluto cordialmente,
Dott.ssa Silvia Dal Ben
Capisco la sua preoccupazione. I bambini sono alla ricerca di spiegazioni e quando non ricevono risposte o non ne ricevono di chiare tendono a colmare i vuoti con la loro immaginazione. La sincerità, spiegata con parole semplici e oneste, può aiutare a evitare non detti e fraintendimenti. Se la domanda della bambina è perché non è sposata, può rispondere a quella e non al perché non ci sia un papà - se non è stata quest'altra la domanda.
Rispetto al padre della piccola, forse entrare di più nelle sue motivazioni può aiutare innanzitutto lei a comprendere la complessità della sua scelta e quindi a trasferire, in maniera delicata, una versione adatta all'età di sua figlia. Quello che è importante per i bambini è sapere di essere amati e lei sicuramente la ama. Allo stesso tempo sono molto aperti a comprendere anche le situazioni complesse, se ci sono delle spiegazioni credibili.
Quello che mi chiedo è come si sente lei adesso rispetto alla decisione del padre di sua figlia. Forse se lei per prima riesce ad approfondire come si sente e a trovare la serenità verso questa scelta, potrebbe essere più facile anche parlarne poi con sua figlia.
Buongiorno,
grazie per aver condiviso la sua difficoltà. Capisco perfettamente che sia una cosa molto difficile da spiegare e non si preoccupi se non riuscirà a trovare le parole giuste. Purtroppo la situazione da lei descritta, genera inevitabilmente una sofferenza in lei e nella sua bambina. Mi piacerebbe poterla accogliere in un incontro per poter discutere bene di tutta la sua storia e trovare insieme a lei un modo "giusto" per comunicare alla sua bambina quanto accaduto.
Se vuole può prenotare un colloquio online o in presenza.
Grazie e le auguro il meglio.
Dott. Filippo Festa
Cara utente, capisco che questa sia una situazione delicata e difficile da gestire, ma è molto importante affrontarla nel modo migliore possibile per il benessere della bambina. È assolutamente normale che, crescendo, inizi a fare domande sulla sua storia e sulla famiglia. È naturale che lei si possa sentire spaventata di fronte a questa situazione, ma è fondamentale affrontarla con sincerità e onestà.
Spiegare alla bambina che suo papà non l'ha voluta può essere un compito difficile, ma prima o poi sarà essenziale farlo nel modo più adatto alla sua età. Potrebbe iniziare dicendole che ci sono molte famiglie diverse nel mondo e che ognuna ha la sua storia unica. Potrebbe anche dire che, purtroppo, ci sono situazioni in cui le persone non sono pronte per diventare genitori, ma questo non significa che non siano amate.
È importante essere sempre disponibili a rispondere alle domande dei bambini in modo onesto e compassionevole. Potrebbe essere utile anche coinvolgere un professionista che possa supportare lei e la sua bimba in questo momento delicato.
Si ricordi che il suo amore e il suo sostegno sono fondamentali per il benessere della bambina e che affrontare queste difficoltà insieme può rafforzare il vostro legame.

Rimango a disposizione sia online sia in presenza.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra De Magistris
Buon pomeriggio gentile utente, grazie per la sua condivisione. Leggendo la sua confidenza mi viene da riflettere sulle possibili difficoltà con cui si sta confrontando nel crescere una bambina. Posso solo immaginare quanto sia importante proteggerla dai pericoli ma qualche volta possiamo spaventarci di situazioni che non offrono un vero rischio per il nostro bambino (a volte sottovalutiamo le enormi capacità di resilienza dei più piccoli). Ritengo che "il non detto" possa trasformarsi facilmente in un tabù che cronicizza e invischia la relazione in uno stallo emotivo molto pericoloso. Quindi sono d'accordo con lei nell'affrontare la situazione parlandone con sua figlia e provando con delicatezza e semplicità a raccontarle la situazione. Confido che troverà il modo più adatto per affrontare insieme questo importante momento di crescita. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni
Gentile signora, la questione che pone è estremamente delicata. Avendo poche informazioni viene difficile consigliarla ma, in generale, dire ad una bambina di 5 anni che il padre non l'ha desiderata è assolutamente controindicato anzi da escludere. Si provocherebbe un danno psicologico considerevole. In ogni caso la invito ad esporre le sue perplessità/difficoltà ad un esperto che saprebbe guidarla.
In attesa di un suo riscontro Le porgo i miei saluti
E’ comprensibile che tu sia preoccupata per il benessere della tua bambina. Quando affronti le domande sulla figura paterna, puoi rispondere in modo semplice e onesto, adattando la risposta all’età e alla maturità della tua bambina. Potresti dirle che alcune famiglie sono diverse e non tutti hanno un papà o una mamma sposati, che quello che conta davvero è l’amore e l’affetto dell’una verso l’altra. Sottolineale quanto la sua esistenza sia molto speciale per te, accertati di aver rassicurato tua figlia sul fatto che tu la ami tantissimo e che è importante per te, indipendentemente dalla situazione familiare. Se senti di aver bisogno di supporto aggiuntivo potresti anche considerare di coinvolgere uno psicologo infantile per aiutarti a gestire le situazioni in modo appropriato.
Cordiali saluti Dott. Tiziana Vecchiarini

Cara mamma single. Nel leggere e rileggere la sua domanda mi sono giunte delle domande a mia volta che ad esempio le porrei in sessione. Cerco di essere chiaro. La domanda che lei ha posto come esempio principale è "perché non sei sposata?" e lei scrive che è perché "il padre non la voleva". In queste poche righe sembra emergere la sua convinzione diretta che lei abbia dovuto scegliere tra il matrimonio con questo uomo o se tenere la bambina. Il consiglio principale che mi sento di darle è quello di affrontare lei in prima persona il suo vissuto per poter poi nel modo migliore trasmettere a sua figlia. Potrebbe iniziare con la trasformazione del concetto di colpa in quello di responsabilità e riuscire a trovare la strada migliore per il futuro. Se desidera resto a disposizione. Una buona settimana a lei
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Buonasera, sicuramente le domande che sua figlia le fa sono complesse e rispondere è un compito impegnativo. Possiamo dire che senz'altro per la bambina è importante capire il proprio contesto di vita, per cui può essere costruttivo rispondere alle sue domande piuttosto che non farlo.
In questo è importante non mentire ma al tempo stesso bisogna adattare il linguaggio ed il contenuto all'età evolutiva di sua figlia. Se come dice si valuta non pronta in questo compito sarebbe importante consultare uno specialista che la possa aiutare in questo delicato momento. Cordiali Saluti
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Spesso i genitori hanno paura di poter essere sinceri con i bimbi ma le assicuro che le bugie possono creare dei misteri che danno modo ai bimbi di fantasticare e darsi risposte da soli, spesso lontane dalla realtà e che provocano dolore. Per questo motivo, tenendo conto dell'etá e dicendo ciò che è strettamente necessario, le consiglio di essere sincera. La bimba ha chiesto qualcosa inerente il matrimonio e nulla di specifico rispetto al padre. Provi a rispondere alla sua domanda.
In bocca al lupo!
Capisco la sua preoccupazione e il tentativo di non far soffrire sua figlia. Alcune domande, pur sapendo che prima o poi sarebbero arrivate, spesso sembrano lasciare impreparate.
Lei quanto si sente pronta e autorizzata a parlare della sue esperienza, considerando anche la possibilità di un aiuto esterno?
Affrontando ciò che ha vissuto in maniera consapevole, riuscire a formulare delle risposte per sua figlia - per piccoli passi e con un linguaggio adeguato all'età - potrebbe risultare meno faticoso.
Resto a disposizione.
Un saluto
Salve, con la crescita è naturale che sua figlia inizi a porle questo tipo di domande, è altrettanto naturale che sia difficile rispondere o che ci possa essere in lei un’eco o una sofferenza legata a quei ricordi.
La invito a riflettere però sul fatto che, se quella sofferenza è per lei ad oggi gestibile, lo sarà anche per sua figlia: i bambini sono molto attenti al sentire dei propri genitori.
Non è possibile eliminare la sofferenza dalla vita, però si può trasmettere che è digeribile.
Si faccia guidare dalle domande della bambina, se gliele ha poste significa che lei è pronta a sapere; è importante quindi rispondere con sincerità, calibrando il linguaggio all’età, magari attraverso la lettura di libri ed esempi di tipi di famiglie diverse. Ad oggi le famiglie hanno molteplici facce e quella della famiglia monogenitoriale è una delle tante, l’importante è l’amore e la relazione di rispetto genitore-figlio.
Se non si sente “preparata” come ha detto, potrebbe essere utile un percorso di supporto in cui esplorare ciò che ha vissuto in maniera consapevole, oltre alla forza e alla responsabilità della scelta di crescere sua figlia.
Sono sicura che ritroverà le risorse positive che ha già mostrato in passato.
Buonasera, i genitori hanno sempre il terrore di sbagliare con i propri figli. E' del tutto comprensibile. Nessuno è in grado però di fare un lavoro perfetto. I figli sono un po' sculture la cui materia cambia velocemente. Una sfida perenne allora che ci porta sempre ad interrogarci sul lavoro svolto. Parlerei con la bambina serenamente, utilizzando anche una fiaba. Quando sarà grande adatterà il messaggio all'età evolutiva della bambina (riprendendo un po' la metafora della materia da scolpire che cambia). Importantissimo, a mio avviso, anche il supporto delle insegnanti di scuola (in questo caso dell'infanzia). Sta facendo uno splendido lavoro.
Un caro saluto, Dott. Alessandro Esposito - Pietrasanta
Gentile utente, mi rendo conto della sofferenza che sta provando nel non voler arrecare a sua figlia un dolore che lei stessa sta vivendo per proteggerla.
La situazione è molto delicata ma i bambini sono più capaci di quanto si pensi.
Sicuramente lei troverà il modo e il tempo giusto per spiegarle tutto.
Resto a disposizione se anche lei vuole parlarne in maniera più approfondita.
Dott.ssa Veronica Guidi
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