Buonasera, sono una donna di 38 anni dopo una relazione importante e serena durata 4 anni, la mia co
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Buonasera, sono una donna di 38 anni dopo una relazione importante e serena durata 4 anni, la mia compagna - lei ha 30 anni, ha deciso di prendersi del tempo per capire i suoi sentimenti. Ho cercato di essere comprensiva e razionale ma in alcune occasioni penso di averle fatto pesare l’intensità dei miei sentimenti: la pura di perderla, il senso di vuoto, l’amore, la tristezza, la gelosia. Non ho mai perso il controllo, non ho mai fatto cose folli o scenate, ma non sono nemmeno riuscita a staccarmi drasticamente senza manifestare le mie emozioni. Ci siamo viste solo due volte in tre mesi, poche chiamate ma spesso ho sentito il bisogno di scriverle per chiarire o esprimere il mio amore.
Così facendo temo di aver peggiorato la situazione e di averla allontana oltremodo.
Vorrei riuscire ad essere sempre oggettiva, lucida e comprensiva ma a volte difficile, spesso il senso di abbandona ha la meglio.
Vorrei capire se il mio modo di affrontare questa situazione rientra in un comportamento “normale” oppure è sintomatico di un problema più grande.
Inizierò un percorso con un terapeuta, sono in fase di ricerca perché il mio solito psicologo, con cui avevo interrotto temporaneamente la terapia, adesso segue la mia ex e non può seguirci entrambe. Sto provando a migliorare il mio modo di affrontare una rottura ma spesso è difficile accettare di buon grado una separazione.
Grazie.
Così facendo temo di aver peggiorato la situazione e di averla allontana oltremodo.
Vorrei riuscire ad essere sempre oggettiva, lucida e comprensiva ma a volte difficile, spesso il senso di abbandona ha la meglio.
Vorrei capire se il mio modo di affrontare questa situazione rientra in un comportamento “normale” oppure è sintomatico di un problema più grande.
Inizierò un percorso con un terapeuta, sono in fase di ricerca perché il mio solito psicologo, con cui avevo interrotto temporaneamente la terapia, adesso segue la mia ex e non può seguirci entrambe. Sto provando a migliorare il mio modo di affrontare una rottura ma spesso è difficile accettare di buon grado una separazione.
Grazie.
Buonasera, mi dispiace molto della sua situazione e la ringrazio tanto di aver condiviso con noi il suo vissuto. La fine di una relazione è sempre un momento difficile da affrontare dal punto di vista personale. La razionalità perde di significato di fronte alle emozioni e ai sentimenti. Tuttavia la percepisco molto lucida nel descrivere la situazione ed è più che apprezzabile la sua intenzione di intraprendere un percorso psicoterapeutico. Con Il professionista a cui si è rivolta potrà approfondire ulteriormente i suoi vissuti ed elaborare strategie utili a stare meglio. Le auguro vivamente di trovare la serenità. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
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Gentilissima buongiorno, l'interruzione di un rapporto può destabilizzare in maniera importante, soprattutto perché la relazione sospesa impedisce di capire dove ci dobbiamo collocare. Capisco il suo disorientamento ma proprio perché questo periodo non ha ancora preso una direzione precisa sarebbe importante che lei prendesse del tempo da dedicare solo a se. Cosa le serve per affrontare al meglio la rottura? Equilibrio, le serve soprattutto equilibrio. Si chieda dov'è e dove vuole arrivare, si chieda soprattutto come ci vuole arrivare e che cosa le serve per realizzare ciò. L'idea di un sostegno psicologico in questa fase di fragilità sarà un aiuto importante. Resto a disposizione e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima, per comprendere se tutto ciò è "normale" o meno appunto dovrebbe ricorrere all'aiuto di uno psicoterapeuta, quindi fissare un appuntamento con un professionista per una prima visita. In questa potreste andare a sondare il problema nella sua complessità e andare a stabilire degli obiettivi di lavoro, per poi impostare un percorso che la possa aiutare a star meglio e a superare questa fase di distacco. Cordiali Saluti, Paolo Mirri
Buonasera. Cercare di far fronte a dei problemi inerenti alla coppia è fisiologico, e muoversi in tal senso può funzionare oppure può fare più danni della grandine, ma ciò è soggettivo.
Per questo iniziare un percorso psicologico può essere utile, anche in virtù di eventuali approfondimenti in merito e per capire che tipo di lavoro è possibile fare.
Resto a disposizione sia in presenza che online.
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Per questo iniziare un percorso psicologico può essere utile, anche in virtù di eventuali approfondimenti in merito e per capire che tipo di lavoro è possibile fare.
Resto a disposizione sia in presenza che online.
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Gentilissima
Senso di vuoto, gelosia, amore, tristezza… emozioni e sentimenti potentissimi, faticosi, che necessitano di essere incanalati, gestiti, digeriti uno ad uno. Il percorso di psicoterapia la aiuterà molto in tutto ciò, potrà percepire l’alleggerirsi di questo carico grazie alla presenza “di altre due mani” che la aiutino a sostenerlo. La perdita di un legame d’amore equivale a un lutto. Non esiti a iniziare. Un caro saluto
Senso di vuoto, gelosia, amore, tristezza… emozioni e sentimenti potentissimi, faticosi, che necessitano di essere incanalati, gestiti, digeriti uno ad uno. Il percorso di psicoterapia la aiuterà molto in tutto ciò, potrà percepire l’alleggerirsi di questo carico grazie alla presenza “di altre due mani” che la aiutino a sostenerlo. La perdita di un legame d’amore equivale a un lutto. Non esiti a iniziare. Un caro saluto
Carissima, mi colpisce il tuo interrogarti sulla "normalità" di quello che provi. Ognuno vive i propri sentimenti e il proprio dolore in maniera unica e ugualmente meritevole di attenzione. Una rottura implica sempre una crisi: è un rimettersi in discussione, inevitabilmente. Tu lo stai facendo con grande coraggio, anche solo scrivendo qui, e questo la dice lunga sulla tua capacità introspettiva e sulla forza d'animo che sicuramente ti caratterizza. Ti auguro di trovare il professionista adatto a te e di affrontare questa nuova sfida con fiducia. Sono certa che ne uscirai vincente, in ogni caso. Un caro abbraccio!
Cara utente, tutto ciò che lei sente e prova sono emozioni normali a seguito di una rottura relazionale. Quando una relazione finisce ci sentiamo in una lavatrice di emozioni. Mi colpisce che lei chieda a noi se è stata esagerata, lei si è sentita così, esagerata? Come avrebbe preferito gestire questa cosa? O come vorrebbe oggi gestire questa rottura? Elaborare tali vissuti in terapia potrebbe essere la cosa più giusta per lei. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera, grazie per la sua condivisione. Mi rendo conto di quanto possa essere difficile per lei questa situazione, ma le vorrei restituire una nota positiva: si sta attivando per intervenire per il suo benessere su qualcosa che la fa star male. Credo che questo sia per lei un ottimo punto di partenza per iniziare a comprendere il suo funzionamento all' interno delle relazioni e trarne giovamento per le relazioni future. Non si colpevolizzi per le sue modalità, non ne esistono di migliori/peggiori: ognuno ha il suo modo di stare in relazione con gli strumenti che conosce. In questo ambito le difficoltà sono molteplici soprattutto nei casi di un dolore come quello della rottura. Le auguro un grande in bocca al lupo in questo suo nuovo percorso che mi auguro le porterà tanti benefici e nuove consapevolezze. Un caro saluto
Gent.ma, un lavoro psicoterapeutico può sicuramente aiutarla a capire e vivere meglio i suoi sentimenti, a trasformare il dolore per l’esperienza della delusione a cui accenna e i motivi dell’interruzione della precedente terapia, oltre che a ritrovare la via per vivere in modo più soddisfacente la sua vita. SG
Buongiorno, lei si interroga e quindi ci interroga sul se il suo comportamento sia “normale” o meno. Siamo esseri umani, soggetti dotati di una unicità che esula da codificazioni dell’ordine del “normale” almeno così come lei lo mette in questione. Le circostanze attuali paiono causarle turbamento, la sua narrazione è ricca di spunti e dice molto in tal senso. Le relazioni amorose aprono e riaprono temi molto profondi. Tentare di intercettare di continuo ciò che l’Altro potrebbe volere crea uno stress significativo e non esclude l’’imprevedibilità del comportamento altrui. Ha già maturato l’idea di un percorso professionale, le auguro il meglio e che questa contingenza possa essere la ferita/feritoia attraverso cui acquistare e riacquistare le risorse che oggi invoca. Un saluto cordiale
Gentile utente, leggendo il suo racconto mi ha stupita la sua volontà di essere oggettiva, di distaccarsi nascondendo le proprie emozioni e mi sono chiesta come mai per lei fosse così importante. L'interruzione di un rapporto è sempre impattante ed è più che sano e normale esprimere le proprie emozioni, così come è molto difficile (e non necessario direi) essere oggettivi. Forse potrebbe pensare di affrontare questo percorso partendo proprio dalla validazione di ciò che prova, pensa e fa senza giudizio, al fine di conoscersi, comprendersi e di conseguenza capire come attraversare al meglio questa difficile situazione. Resto a sua disposizione e le auguro di ritrovare presto la serenità. Un saluto!
Buonasera, le comprendo il dolore e la confusione che sta vivendo in seguito alla fine della sua relazione. È normale provare una gamma di emozioni intense in una situazione del genere, come la paura di perderla, il senso di vuoto, l'amore, la tristezza e la gelosia. È importante riconoscere che ognuno affronta una separazione in modo diverso e non esiste un modo "normale" di reagire. Tuttavia, se queste emozioni stanno influenzando negativamente la sua capacità di funzionare quotidianamente, potrebbe essere utile considerare un percorso terapeutico. Un terapeuta può aiutarla a esplorare e comprendere meglio le sue emozioni, fornendo un supporto professionale durante questo periodo difficile. Anche se il suo ex psicologo non può seguirvi entrambe, la ricerca di un nuovo terapeuta può essere un passo importante per affrontare la separazione e sviluppare strategie per accettarla. Ricordi di prendersi cura di sé stessa e di essere paziente con il processo di guarigione.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno, dopo la fine di una relazione importante può succedere di condividere con il partner i propri sentimenti in maniera intensa e di non riuscire a staccarsi in maniera drastica. La sua reazione è normale, umana. Lei però mi pare che voglia essere sempre lucida, oggettiva e comprensiva. La parte che mi colpisce è proprio questa, perchè sembra essere presente una parte importante che giudica e mette in dubbio il proprio comportamento laddove questo non sia congruo con le sue aspettative. Questo potrebbe essere il punto dal quale iniziare. Saluti Dott.ssa Angela Correggia
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso non solo alla fine di un rapporto per lei così importante, ma anche legato al timore di aver attuato alcuni comportamenti che hanno allontanato l'altra persona.
Sono felice di sapere che sta cercando una figura professionale con cui strutturare un lavoro su di sè, posto il fatto che lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.
Le auguro di trovare al più presto le risposte che cerca.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Sono felice di sapere che sta cercando una figura professionale con cui strutturare un lavoro su di sè, posto il fatto che lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.
Le auguro di trovare al più presto le risposte che cerca.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Gentile Utente,
grazie per la condivisione.
Nelle relazioni d'amore mettiamo in gioco tutti noi stessi, ci sperimentiamo, ci troviamo fragili, non sappiamo cosa fare. Non giudichi il suo comportamento, richiedere e dimostrare amore non è qualcosa di "sbagliato". Né i sentimenti vanno messi a tacere attraverso la logica. Bisogna piuttosto imparare ad esplorarli, renderli consapevoli, vedere da dove provengono certi schemi (come l'abbandono di cui parla) e a che finalità tendono.
Sono a disposizione qualora volesse approfondire il discorso in questo senso, mi contatti pure.
Un caro saluto,
Dott.ssa Laura Paulucci
grazie per la condivisione.
Nelle relazioni d'amore mettiamo in gioco tutti noi stessi, ci sperimentiamo, ci troviamo fragili, non sappiamo cosa fare. Non giudichi il suo comportamento, richiedere e dimostrare amore non è qualcosa di "sbagliato". Né i sentimenti vanno messi a tacere attraverso la logica. Bisogna piuttosto imparare ad esplorarli, renderli consapevoli, vedere da dove provengono certi schemi (come l'abbandono di cui parla) e a che finalità tendono.
Sono a disposizione qualora volesse approfondire il discorso in questo senso, mi contatti pure.
Un caro saluto,
Dott.ssa Laura Paulucci
Gentile utente, innanzitutto mi dispiace per il momento di difficoltà che sta affrontando. Comprendo che la fine di un rapporto così importante possa destabilizzare e mandare in confusione. Credo sia importante prendersi il proprio tempo, in queste situazioni, accettando di non essere sempre oggettivi e lucidi, come ha detto lei, perchè l'amore non è così. Spero che possa scegliere la strada migliore per lei, si ascolti e non sbaglierà. Un caro saluto. Dott. Lorenzo Biagioni
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Buonasera a lei.
Ogni separazione richiede una fase di assestamento, un tempo "normale" per sentire quello che la mente e il corpo ci comunicano. Talvolta non è semplice stare con quello che ci arriva.
Sente più rabbia o colpa per quello che è accaduto? Cosa ha perso di sé insieme alla fine di questa relazione? E con cosa è rimasta?
Un caro saluto, Giovanni.
Ogni separazione richiede una fase di assestamento, un tempo "normale" per sentire quello che la mente e il corpo ci comunicano. Talvolta non è semplice stare con quello che ci arriva.
Sente più rabbia o colpa per quello che è accaduto? Cosa ha perso di sé insieme alla fine di questa relazione? E con cosa è rimasta?
Un caro saluto, Giovanni.
Buongiorno e grazie per aver condiviso con me i suoi pensieri e sentimenti. La situazione che sta vivendo è sicuramente complessa e dolorosa, e posso capire quanto sia difficile gestire la separazione da una persona con cui ha condiviso una parte importante della sua vita. La fine di una relazione, soprattutto quando arriva in maniera inaspettata o quando non ci sono risposte chiare, può generare emozioni molto forti come tristezza, paura e senso di abbandono, e tutto ciò è assolutamente normale. È naturale avere difficoltà a staccarsi, specialmente quando i sentimenti sono profondi e sinceri. Il bisogno di chiarire i propri sentimenti o esprimere il proprio amore è qualcosa che molte persone sperimentano durante una separazione. La differenza sta nel modo in cui questi bisogni vengono espressi e quanto possono influenzare l’altro. Il fatto che lei non abbia perso il controllo e che abbia cercato di mantenere un comportamento rispettoso delle esigenze della sua ex è un aspetto positivo. Tuttavia, il suo timore che queste manifestazioni di affetto possano aver allontanato la sua compagna può essere comprensibile. Talvolta, quando ci si trova a fronteggiare una situazione di incertezza emotiva, la paura di perdere la persona amata può far emergere comportamenti che, seppur provenienti da un desiderio genuino di connessione, possono risultare pesanti o invadenti per l’altro. Questo non significa che stia facendo qualcosa di “sbagliato” o che ci sia un problema di per sé, ma può essere un segnale che la gestione dell’emotività in situazioni di vulnerabilità, come quella che sta vivendo, stia risultando difficile. Sentirsi abbandonata o sperimentare il senso di vuoto in queste circostanze è naturale, ma può essere utile cercare di osservare questi pensieri ed emozioni con una maggiore consapevolezza per capire come potrebbero influenzare il suo comportamento. Il fatto che lei abbia deciso di intraprendere un percorso terapeutico è una scelta molto positiva. La terapia può aiutarla a esplorare le sue emozioni, a comprendere meglio il modo in cui reagisce e a trovare strategie per gestire meglio la sofferenza e la difficoltà nell’affrontare la separazione. In particolare, un approccio cognitivo-comportamentale potrebbe aiutarla a identificare i pensieri che potrebbero amplificare il suo dolore (ad esempio, il timore di perdere la persona amata, o il senso di vuoto) e a modificare quei comportamenti che, pur essendo motivati da un desiderio di vicinanza, potrebbero involontariamente allontanarla. Il suo comportamento non sembra sintomatico di un problema più grande, ma piuttosto di una reazione emotiva molto comprensibile e umana, data la situazione. Tuttavia, il fatto che stia vivendo con difficoltà l’idea di accettare la separazione è un segnale che un supporto terapeutico è davvero utile. La terapia potrà aiutarla a trovare un equilibrio tra il riconoscere le sue emozioni e la necessità di prendersi cura di sé stessa, senza compromettere troppo il proprio benessere nella speranza di un cambiamento dell'altro. Le auguro di trovare un percorso terapeutico che la aiuti a comprendere meglio i suoi sentimenti e a gestirli in modo che possa affrontare questa fase di separazione con maggiore serenità e consapevolezza. È un processo che richiede tempo e pazienza, e il fatto che stia già cercando supporto è un passo importante verso il suo benessere emotivo. Cari saluti. Dott. Andrea Boggero
Buonasera, grazie per averci scritto. Quando si prova Amore verso qualcuno è naturale stare male se l'altra persona non c'è più. Ogni emozione è legittima e poter rimanere nella propria autenticità è doveroso innanzitutto verso se stesse. Non esiste una regola maestra di comportamento corretto. Esiste la tua esperienza, con i tuoi vissuti e le tue emozioni. Talvolta esprimere il proprio amore può far riavvicinare l'altro, altre volte lo può allontanare perché l'altra persona è già in un'altro spazio interiore. Quattro anni è una buona parte di vita, è giusto che tu possa prenderti cura di come stai, del significato che la vostra relazione ha avuto e anche del senso di abbandono che stai provando. Il dolore non è mai problematico, anzi, poterlo sentire significa che sei in contatto con te stessa. Ciò che può divenire un problema alla lunga è tutta quella sofferenza inutile che si può costruire attorno all'esperienza che stai vivendo. La tua scelta di proseguire un cammino terapeutico con qualcuno è saggio, per conoscere di più di te stessa, per risignificare questo momento così delicato. Ti auguro di cuore il meglio. Se volessi approfondire sono a disposizione anche online. Un caro saluto. Dott.ssa Simona Vanetti
Ogni persona reagisce alle rotture in modo diverso, e ciò che stai vivendo non è un segno di un "problema più grande", ma piuttosto un riflesso di un processo di elaborazione emotiva. Le tue emozioni sono comprensibili, ma ciò che sembra creare difficoltà per te è il senso di abbandono e il bisogno di manifestare continuamente i tuoi sentimenti, che possono risultare pesanti per l’altra persona, soprattutto se sta cercando di prendersi del tempo per riflettere sui suoi sentimenti.
Il fatto che tu riconosca che a volte le tue emozioni possano influenzare il tuo comportamento e allontanare ulteriormente la tua compagna è un buon passo verso una maggiore consapevolezza. La difficoltà nel separarsi e l’accettazione di una rottura richiedono tempo e il fatto che tu stia cercando di affrontare tutto questo in modo lucido e comprensivo è già un segno di resilienza.
Se stai per iniziare un percorso terapeutico, questo potrebbe essere davvero utile per esplorare più a fondo le tue emozioni, imparare a gestirle in modo sano e trovare nuove modalità di coping durante la separazione. L’obiettivo potrebbe essere anche quello di sviluppare una maggiore autonomia emotiva, in modo che tu possa affrontare il dolore e la paura della separazione senza sentirti sopraffatta o agire in modi che potrebbero allontanare ulteriormente l’altra persona.
Un terapeuta potrà aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti di abbandono, le tue paure e come queste influenzano le tue relazioni, offrendoti strategie per stare meglio con te stessa e per affrontare la situazione con più serenità. Se hai paura che il tuo modo di affrontare la rottura stia diventando troppo ingestibile, il percorso terapeutico ti aiuterà anche a sviluppare strumenti per rallentare il processo emotivo e darti lo spazio per guarire.
È del tutto comprensibile che tu stia vivendo una fase difficile, ma affrontarla con il supporto di un professionista potrà darti gli strumenti necessari per sentirti più in equilibrio e per affrontare la situazione in modo più costruttivo.
Il fatto che tu riconosca che a volte le tue emozioni possano influenzare il tuo comportamento e allontanare ulteriormente la tua compagna è un buon passo verso una maggiore consapevolezza. La difficoltà nel separarsi e l’accettazione di una rottura richiedono tempo e il fatto che tu stia cercando di affrontare tutto questo in modo lucido e comprensivo è già un segno di resilienza.
Se stai per iniziare un percorso terapeutico, questo potrebbe essere davvero utile per esplorare più a fondo le tue emozioni, imparare a gestirle in modo sano e trovare nuove modalità di coping durante la separazione. L’obiettivo potrebbe essere anche quello di sviluppare una maggiore autonomia emotiva, in modo che tu possa affrontare il dolore e la paura della separazione senza sentirti sopraffatta o agire in modi che potrebbero allontanare ulteriormente l’altra persona.
Un terapeuta potrà aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti di abbandono, le tue paure e come queste influenzano le tue relazioni, offrendoti strategie per stare meglio con te stessa e per affrontare la situazione con più serenità. Se hai paura che il tuo modo di affrontare la rottura stia diventando troppo ingestibile, il percorso terapeutico ti aiuterà anche a sviluppare strumenti per rallentare il processo emotivo e darti lo spazio per guarire.
È del tutto comprensibile che tu stia vivendo una fase difficile, ma affrontarla con il supporto di un professionista potrà darti gli strumenti necessari per sentirti più in equilibrio e per affrontare la situazione in modo più costruttivo.
Gentile utente, la separazione, soprattutto quando avviene in modo sospeso e senza una chiusura netta, lascia spesso un senso di vuoto difficile da sopportare. Non è solo l’assenza della persona amata, ma anche l’incertezza sul futuro e la difficoltà a collocare i propri sentimenti.
Cercare un equilibrio tra l’esprimere le proprie emozioni e il timore di soffocare l’altro non è semplice, e non esiste un modo perfetto di affrontare queste situazioni. Quello che descrive, come la paura di perdere, la tristezza, il bisogno di contatto, rientra in vissuti comuni quando ci si trova davanti a una separazione non voluta. Non è indice di debolezza, ma della forza dei legami e del valore che questa relazione ha avuto per lei.
La difficoltà non sta tanto nel controllarsi sempre, quanto nel riuscire a dare un posto a queste emozioni senza farsene travolgere.
Un nuovo percorso terapeutico, potrebbe aiutarla, non per spegnere ciò che prova, ma per trovare strumenti che le permettano di vivere il dolore della separazione senza che questo diventi un ostacolo alla sua serenità.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Di Fenza
Cercare un equilibrio tra l’esprimere le proprie emozioni e il timore di soffocare l’altro non è semplice, e non esiste un modo perfetto di affrontare queste situazioni. Quello che descrive, come la paura di perdere, la tristezza, il bisogno di contatto, rientra in vissuti comuni quando ci si trova davanti a una separazione non voluta. Non è indice di debolezza, ma della forza dei legami e del valore che questa relazione ha avuto per lei.
La difficoltà non sta tanto nel controllarsi sempre, quanto nel riuscire a dare un posto a queste emozioni senza farsene travolgere.
Un nuovo percorso terapeutico, potrebbe aiutarla, non per spegnere ciò che prova, ma per trovare strumenti che le permettano di vivere il dolore della separazione senza che questo diventi un ostacolo alla sua serenità.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Di Fenza
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