Buonasera, mio figlio ( 4 anni a Settembre) ha un rapporto

23 risposte
Buonasera, mio figlio ( 4 anni a Settembre) ha un rapporto molto altalenante con mia madre.
Lei per un anno ( dai 2 ai 3 anni) è stata spessissimo con lui la mattina al parco o il pomeriggio mentre lavoravo. Lei lo adora, lo portava al parco, comprava dolcetti, etc. Già in quel periodo notavo che alternava momenti di dolcezza con lei a momenti di grande distacco.
Però ha un carattere diverso dal mio, urla più spesso, ha toni più severi.
Adesso la vediamo spesso ma non come prima e lui la tratta malissimo. La caccia, spinge, non le risponde oppure la zittisce anche se lei gli rivolge solamente la parola per chiedergli come sta. Io mi sento a disagio e non so che fare, ho provato a parlare con lui e chiedergli perchè la tratta così ma non risponde oppure dice solamente che nonna non gli deve parlare.
Mi dispiace tantissimo perchè lei ci rimane malissimo e io vorrei che andassero d'accordo.
Grazie mille
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo utile approfondire la questione mediante un consulto psicologico al fine di recepire ulteriori dettagli, utili per mettere a fuoco la situazione, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Cinzia Fiore
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Buona sera, certo che il suo bimbo è energico e già ben strutturato per rispondere così a tono alla nonna! Immagino il suo stato d'animo verso sua madre, ma non possiamo forzare un bimbo ad essere gioioso, ben disposto verso un adulto che nei suoi confronti si è mostrato altalenante (dolcezza, distacco, urla e severità). I bambini hanno bisogno di un adulto responsivo, il più possibile stabile nelle sue forme di manifestazione dell'affetto, proprio per non andare in confusione. Sicuramente queste manifestazioni emotive della nonna così diverse lo hanno confuso e destabilizzato, forse anche preoccupato (le urla impauriscono) e preferisce che la nonna "stia zitta".
Penso che affrontare con sua madre il discorso possa essere utile: i bimbi reagiscono al clima e allo stile della propria famiglia e se usano una strategia come quella di suo figlio è per farsi ascoltare .
Un caro saluto, Cinzia Fiore
Dott.ssa Francesca Gigliarelli
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Salve, comprendo la difficoltà che lei sta percependo nel gestire la dinamica di rapporto tra lei, sua madre e suo figlio. Forse potrebbe essere d'aiuto una consulenza sulla genitorialità in modo da acquisire competenze sulla gestione dei comportamenti problema. Un caro saluto
Prenota subito una visita online: Sostegno alla genitorialità - 50 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dr. Vincenzo Cappon
Psicologo, Psicoterapeuta, Terapeuta
Castiglione delle Stiviere
Salve, sarebbe opportuno una visita dal neuropsichiatra infantile per escludere eventuali disturbi del neurosviluppo.
Un caro saluto.
Dott.ssa Silvana Zito
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentile signora, il suo bimbo comunica un disagio come del resto anche la nonna. Al bambino è venuta meno la fiducia nei confronti della nonna e manifesta una percezione di pericolo e minaccia verso la stessa. I nonni sono figure importantissime e offrono un grande contributo affettivo ai nipoti. Suggerisco una consulenza psicologica alla nonna in modo che possa avere un confronto e trovare nuove strategie relazionali e sintonizzarsi nuovamente con il bambino. Saluti Dott.ssa Silvana Zito
Prenota subito una visita online: Colloquio psicologico online
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Federica Leonardi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buongiorno, comprendo sia difficile la gestione della situazione attuale. Il disagio espresso da suo figlio nei confronti della nonna ha bisogno di essere ascoltato ed approfondito.
Le consiglio un consulto psicologico con lo scopo di ricostruire il loro rapporto.
Saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Dott.ssa Lorena Menoncello
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, la sua preoccupazione è comprensibile e giustificata: il comportamento del bambino esprime un disagio e questo genera sicuramente un dispiacere nella nonna. Il fatto che la nonna abbia uno stile educativo diverso dal suo non giustifica da solo questa reazione nel nipote. Le consiglio di affrontare questa problematica con uno psicologo che si occupi di età evolutiva e genitorialità per approfondire non solo la tematica del rapporto nonna nipote, ma anche per indagare questo malessere che il bambino esprime in modo così forte.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Dott.ssa Lorena Menoncello
Dott.ssa Minerva Medina-Diaz
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno. I comportamenti dei bambini vanno presi in considerazione, e la rabbia dei bambini é bene accettarla e provare a comprenderla, come credo lei sta cercando di fare. Possiamo ipotizzare forse che il compito di prendersi cura del nipotino per la nonna sia stato un po' faticoso e ci siano stati momenti di difficoltà per gestirlo ai giardinetti?, e che per ciò abbia esagerato con i toni duri? Ci vuole molta energia, lo sappiamo, per gestire un bambini così piccoli e forse la nonna ha fatto fatica a stare dietro il nipotino.
Dott. Mauro Simonetti
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Torino
Gentile Utente, sarebbe inanzitutto fondamentale definire meglio la sofferenza di suo figlio, la sua altanelanza cosi come la sua aggressività meritano un approfondimento poiché potrebbero essere frutto di un’esperienza negativa così come potrebbero essere i primi sintomi di un disturbo.
In entrambi i casi la rassicuro fin da subito che c’è ampio margine di intervento ma appunto bisogna capire dove intervenire. Una visita dal neuropsichiatra infantile fugherà ogni dubbio.
Spero di esserle stato utile, mi contatti pure per ulteriori dubbi o approfondimenti.

Dottor Mauro Simonetti
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, non può obbligare il bambino ad essere cordiale e affettuoso con la nonna. Chiedergli qualcosa in merito, come lei stesso ha scritto, non genera nessuna risposta anche perché i bambini non sono ancora in grado di verbalizzare bene ciò che provano. Mi rivolgerei alla nonna, chiedendole di giocare con il nipote. Non è necessario parlare ma ritrovare un contatto in un gioco goduto da entrambi. È probabile (ma non conosco le modalità relazionali nonna-nipote) che il bimbo la viva come eccessivamente"normativa". Il gioco, ribadisco, è un linguaggio ideale con i più piccoli.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
sarebbe opportuno che lei ne parlasse anche con la nonna al fine di poter meglio comprendere cosa sia accaduto all' interno di tale relazione. Vedrà che questo potrà darle un quadro più chiaro ed eventualmente darle maggiori strumenti con cui intervenire.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Martina Milani
Psicologo, Psicologo clinico
San Bonifacio
Salve, le dinamiche che intercorrono ad oggi tra nonna e nipote potrebbero essere frutto di diverse interpretazioni. Bisognerebbe capire nell'anno in cui sono stati spesso assieme che relazione c'era tra i due: amorevole? Di pura sorveglianza? Di forte attaccamento? Di cura attenta o piuttosto superficiale e sfuggente?
Solo dopo un'attenta analisi si potrà ipotizzare se il comportamento del bambino di oggi è: una forte e contrastante richiesta di attenzione verso la nonna che non vive più con l'intensità di prima o un'atteggiamento ostile dovuto a una relazione in cui fatica a 'stare' per alcuni comportamenti della nonna che gli provocano forte opposizione.
Credo ci sia prima la necessità di conoscere il passato per capire il presente.
Buona continuazione
Milani Martina
Dott.ssa Erika Pizzinato
Psicologo, Psicologo clinico
Codogno
Gentilissima, la ringrazio per aver condiviso il suo problema.
Spesso i bambini appaiono criptici, non capiamo l'origine dei loro comportamenti o disagi. Le consiglio vivamente una consulenza anche online in modo tale da esporre con più calma e più dettagliatamente i comportamenti di suo figlio e relazionarli al comportamento di sua mamma. In base a ciò, magari, le potrebbero essere d'aiuto diverse strategie psico-educative per contenere certi comportamenti oppositivi e che possono essere messe in atto tranquillamente da tutta la famiglia.
Prenota subito una visita online: Pacchetto prestazioni - 35 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano

Il comportamento di suo figlio verso sua madre potrebbe essere causato dai cambiamenti nella frequenza dei loro incontri. Il bambino potrebbe sentirsi confuso o triste perché vede meno la nonna e potrebbe esprimere questi sentimenti con comportamenti negativi. Inoltre, potrebbe essere causato dalle differenze nel modo in cui tua madre si relaziona con lui rispetto a lei. Il bambino potrebbe reagire negativamente a toni di voce più severi o ad un atteggiamento più autoritario.

Le consiglio di parlare con tua madre e chiederle di adottare un atteggiamento più morbido e di evitare di urlare, se volesse potremmo elaborare insieme una strategia per parlarle. Inoltre, potrebbe provare a organizzare incontri più frequenti tra sua madre e il bambino in modo che possano rafforzare il loro legame.
Vorrei aiutarla a trovare le parole per comunicare con suo figlio per capire i motivi per cui si comporta in questo modo verso sua madre, utilizzare un linguaggio appropriato senza farlo sentire giudicato o rimproverato.
Con il suo supporto insegneremo al bambino il rispetto verso gli altri e come aiutarlo a comprendere l'importanza di trattare gli adulti con gentilezza.
Resto a sua disposizione per offrirle supporto perché questo comportamento può essere stressante e difficile da gestire, elaboreremo insieme i suoi sentimenti e troveremo il modo per gestire la situazione in modo efficace.
Dott.ssa Bachiorri Sara
Prenota subito una visita online: Colloquio individuale - 35 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera,

Comprendo la tua preoccupazione riguardo al rapporto altalenante di tuo figlio con tua madre e apprezzo che tu stia cercando di affrontare questa situazione in modo costruttivo. Le dinamiche tra bambini e nonni possono variare notevolmente e possono essere influenzate da molti fattori. Ecco alcune considerazioni che potrebbero aiutarti a gestire questa situazione:

1. **Fasi di Sviluppo**: A 4 anni, i bambini possono attraversare fasi di sviluppo in cui mostrano preferenze e reazioni diverse verso le persone intorno a loro. Questo è normale e può variare da periodo a periodo.

2. **Comunicazione Aperta**: Parla con tuo figlio in modo aperto e rassicurante per cercare di comprendere i suoi sentimenti e pensieri riguardo a tua madre. Chiedigli gentilmente cosa potrebbe causare la sua reazione e ascolta con attenzione.

3. **Sviluppo di Legami**: I legami tra bambini e nonni possono richiedere tempo per svilupparsi. Potrebbe essere utile incoraggiare momenti positivi e interazioni rilassate tra tuo figlio e tua madre, senza forzare la situazione.

4. **Comportamenti Comuni**: A volte, i bambini possono avere comportamenti difficili o esprimere resistenza nei confronti di determinate persone, anche se hanno avuto rapporti precedenti positivi. Questo potrebbe essere dovuto a diversi motivi, tra cui cambiamenti nelle dinamiche familiari o nella routine quotidiana.

5. **Ruolo di Mediazione**: Se la situazione si fa difficile o se tua madre è preoccupata, potresti considerare di fungere da mediatore nelle interazioni tra tuo figlio e tua madre. Cerca di creare un ambiente in cui entrambi si sentano confortevoli e supportati.

6. **Rispetto delle Emozioni**: Ricorda che è normale per i bambini avere sentimenti e reazioni diverse verso diverse persone. Incoraggia tuo figlio a esprimere i suoi sentimenti in modo appropriato e rispetta le sue emozioni.

7. **Tempo e Pazienza**: Il tempo è spesso un elemento chiave nel miglioramento delle dinamiche familiari. Continua a incoraggiare interazioni positive e sii paziente mentre tuo figlio e tua madre navigano in questa fase.

Infine, è importante comunicare con tua madre e assicurarle che stai cercando di gestire la situazione in modo costruttivo. Lavorare insieme come famiglia per affrontare queste sfide può essere vantaggioso per tutti.

Se ritieni che la situazione diventi problematica o persistente, potresti considerare di consultare uno psicologo infantile o uno specialista in dinamiche familiari per ottenere ulteriori consigli e supporto.

Spero che queste considerazioni possano essere utili per affrontare la situazione. Se hai ulteriori domande o preoccupazioni, non esitare a contattarmi.

Cordiali saluti,
Ilaria
Dott.ssa Erica Farolfi
Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Buongiorno, comprendo il suo desiderio ma prima di tutto è da considerare il desiderio e le necessità di suo figlio. Sicuramente per un bimbo non è facile esprimere quello che sente ma grazie ad un'indagine con uno/a psicologo/a dell'infanzia si può riuscire a venirne a capo.
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Prenota subito una visita online: Consulenza online - 30 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
È comprensibile che ti senta a disagio riguardo alla situazione tra tuo figlio e tua madre. Questo tipo di comportamento da parte di tuo figlio potrebbe essere dovuto a diversi motivi, come la diversità nel carattere tra tua madre e te, o la presenza di conflitti o tensioni non espresse tra di loro.
Ti consiglio di parlare apertamente con tuo figlio e di cercare di capire da lui quale potrebbe essere la causa di questo comportamento. Potresti anche cercare di spiegare a tuo figlio quanto tu ami tua madre e quanto sia importante per te che lui la tratti con rispetto.
Potresti anche considerare di parlare con tua madre per capire se ci sono eventuali situazioni che potrebbero aver contribuito a questa reazione da parte di tuo figlio. Potreste cercare di lavorare insieme per trovare una soluzione che sia soddisfacente per entrambi.
Infine, è importante ricordare che i rapporti familiari possono essere complessi e che è normale che ci siano alti e bassi. L'importante è cercare di affrontare la situazione con calma e compassione, cercando sempre di mantenere il benessere di tuo figlio al centro delle tue preoccupazioni. Buona fortuna e rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di conoscenza.
Dott. Cordoba
Dott.ssa Giulia Faccioli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, grazie per il suo quesito.
Il bambino è ancora molto piccolo, per cui le sue reazioni emotive e comportamentali possono ancora essere non mediate e con un fine preciso, o anche (non possiamo sapere se è il caso di suo figlio) disregolate. Di solito i bambini mettono in atto comportamenti imitativi per cui per prima cosa verificherei i rapporti in famiglia per capire se ci sono tensioni anche superficiali: deve sapere che i bambini sono estremamente sensibili al clima emotivo familiare. Le consiglierei di valutare tutto questo magari con alcune consulenze con un terapeuta infantile e/o familiare. Ci tenga aggiornati. Cordiali saluti,
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, la situazione che descrive è senza dubbio complessa e comprensibilmente carica di emozioni per tutti i coinvolti. Mi permetto di sottolineare che ciò che sta affrontando è comune in famiglie dove ci sono interazioni strette tra generazioni diverse, soprattutto quando i piccoli stanno ancora sviluppando il proprio linguaggio emotivo e comportamentale. Innanzitutto, è importante riconoscere che suo figlio è ancora molto giovane, e a questa età le emozioni possono essere intense e difficili da gestire. Il suo comportamento nei confronti della nonna potrebbe essere un modo per esprimere un disagio o una confusione interiore che ancora non riesce a verbalizzare. I bambini spesso rispondono con comportamenti piuttosto che con parole, soprattutto quando si tratta di relazioni affettive profonde. Una possibile chiave per comprendere questo comportamento potrebbe risiedere nei cambiamenti che sono avvenuti nella loro relazione. Il passaggio da un’interazione quotidiana e regolare con sua madre a una frequenza più ridotta potrebbe aver generato sentimenti di perdita o frustrazione, che suo figlio non sa come affrontare. È come se stesse cercando di "proteggersi" da una relazione che percepisce diversa da quella a cui era abituato, e lo fa adottando comportamenti di rifiuto. Le caratteristiche della nonna (un tono di voce più severo o tendenze a urlare) possono aver influenzato la percezione di suo figlio, portandolo a provare una certa ambivalenza: da un lato l’affetto che ha ricevuto e il legame che c’è stato, dall’altro il possibile disagio rispetto a comportamenti che non rispecchiano la sua sensibilità. Come può intervenire? Prima di tutto, mi sento di dirle che è importante non forzare il rapporto tra suo figlio e la nonna. Creare un ambiente rilassato e privo di pressioni può aiutarlo a ritrovare fiducia e serenità. Può essere utile incoraggiare momenti brevi e piacevoli tra di loro, focalizzandosi su attività che suo figlio trova divertenti o stimolanti, senza aspettarsi risultati immediati. Per esempio, un gioco che a lui piace particolarmente potrebbe diventare un ponte tra loro, senza la necessità di dialoghi complessi. Quando parla con suo figlio, cerchi di validare le sue emozioni, anche se non sono del tutto comprensibili. Frasi come “Capisco che ti senti arrabbiato con la nonna, anche se non so esattamente perché. Possiamo provare insieme a capire cosa ti fa sentire così?” potrebbero aiutarlo a iniziare a esplorare le sue emozioni in modo sicuro. Infine, sarebbe utile parlare anche con sua madre in un momento di tranquillità. Può essere importante spiegarle che il comportamento di suo figlio non è un rifiuto della sua persona, ma un segnale del suo bisogno di elaborare emozioni difficili. Se sua madre riuscisse a mantenere un atteggiamento calmo e paziente, evitando di rispondere al rifiuto con ulteriore frustrazione, potrebbe aiutare a ricostruire gradualmente il legame. Non si colpevolizzi per la situazione. Le relazioni familiari sono complesse, e quello che sta facendo (cercare di comprendere e migliorare le cose) è già un segno di grande amore e impegno. Se la situazione dovesse persistere o diventare più difficile, potrebbe essere utile consultare uno psicologo infantile per un sostegno più mirato. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o approfondimento. Un caro saluto. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Fiammetta Gioia
Psicologo, Psicologo clinico
Mirano
Buonasera, comprendo la sua preoccupazione e il disagio che sente in questa situazione. La relazione tra un bambino e i nonni può essere molto complessa, soprattutto quando ci sono cambiamenti nel modo in cui si trascorre il tempo insieme, come nel suo caso. È possibile che suo figlio stia vivendo una fase di sviluppo in cui sta imparando a gestire emozioni complesse come l’affetto e il distacco, ed è normale che, a volte, un bambino possa alternare momenti di vicinanza a momenti di rifiuto. A quattro anni, i bambini stanno anche iniziando a stabilire i propri confini e a capire meglio cosa gli piace o cosa non gli piace, e questo potrebbe spiegare alcuni dei comportamenti che descrive. Una cosa importante in questo momento potrebbe essere cercare di lavorare su una comunicazione più empatica tra loro. Cercare di comprendere se c’è qualche situazione specifica che lo rende scomodo o frustrato quando interagisce con la nonna potrebbe essere un passo importante per risolvere la situazione.
Infine, cercare di creare momenti di legame più semplici e informali tra loro, come una passeggiata al parco o attività che piacciono a entrambi, potrebbe aiutare a ristabilire un rapporto più sereno. È importante non forzare mai il bambino a relazionarsi in un modo che non gli è naturale, ma piuttosto creare un ambiente dove possa sentirsi più libero di esprimere i propri sentimenti senza paura di giudizio.
Se la situazione persiste e il disagio continua, potrebbe essere utile confrontarsi con un professionista che possa aiutare sia lei che suo figlio a comprendere meglio le dinamiche relazionali in gioco. Le auguro il meglio.
Dott.ssa Roberta Fidone
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Salve, dalla sua breve descrizione mi sembra che suo figlio abbia sviluppato un attaccamento di tipo ambivalente con sua madre. Caratterizzato per l'appunto da instabilità, irritabilità e inconsolabilità alternate a momenti di vicinanza. Anche l'atteggiamento coercitivo "quando la zittisce" mi richiama quel tipo di relazione.
Lo stile genitoriale di sua madre è per caso caratterizzato da iperprotezione?
Ovviamente le mie sono solo ipotesi associate a ciò che ha scritto, per informazioni più accurate, dovrebbe prenotare una consulenza.
Sono disponibile anche online.
Buona serata.
Dott.ssa Roberta Fidone
Dott.ssa Letizia Maiano
Psicologo, Psicologo clinico
Verona
Buongiorno, è comprensibile la tua preoccupazione: a quest’età i bambini esprimono spesso con il comportamento ciò che non riescono ancora a spiegare con le parole. Probabilmente tuo figlio associa alla nonna sia momenti piacevoli sia episodi in cui ha percepito toni o atteggiamenti che lo hanno fatto sentire a disagio o spaventato, anche solo per la diversa modalità comunicativa.
In questa fase è importante non forzarlo al contatto, ma neppure ignorare la situazione. Ti consiglio di, rispettare i suoi tempi, evitando di obbligarlo a interagire. Mantenere la nonna presente in modo sereno e prevedibile (brevi incontri, attività tranquille, senza pressioni affettive). A casa, rassicurarlo che la nonna gli vuole bene e che non deve avere paura o sentirsi obbligato.
Se il rifiuto persiste o si intensifica, può essere utile un consulto con uno psicologo dell’età evolutiva, che aiuti a comprendere meglio le emozioni del bambino e a ristabilire una relazione più equilibrata.

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.