Buonasera, mia moglie è seguita da un nutrizionista da 6 mesi, essendo in un periodo di stallo le ha
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Buonasera, mia moglie è seguita da un nutrizionista da 6 mesi, essendo in un periodo di stallo le ha dato una chetogenica "spinta" da seguire per un mese. La dieta prevede: 300 grammi di carne al giorno e 120 grammi di yogurt greco, 20 grammi di olio e verdure a volontà. Il tutto diviso in 5 pasti e per un totale di circa 700 kcal. Considerando che il suo metabolismo basale è stimato sulle 1300 kcal mi è sembrata eccessivamente stringente e mi ha notevolmente preoccupato sui possibili effetti collaterali che potrebbero esserci. Mi sbaglio? Grazie mille, francamente non sapevo a chi rivolgermi.
Una dieta chetogenica da circa 700 kcal al giorno è estremamente ipocalorica e, in assenza di una specifica indicazione medica (ad esempio obesità grave con monitoraggio clinico stretto), può risultare rischiosa, specialmente se protratta per diverse settimane.
Le spiego nel dettaglio:
1. Apporto calorico e metabolismo
Se il metabolismo basale di sua moglie è di circa 1300 kcal, una dieta da 700 kcal rappresenta quasi un taglio del 50%.
Un deficit così marcato:
riduce la massa magra (muscolo), abbassando ulteriormente il metabolismo;
può provocare astenia, cefalea, irritabilità, vertigini;
nel tempo può alterare il ciclo mestruale, la funzione tiroidea e la risposta immunitaria.
2. Apporto proteico e chetosi
La dieta da lei descritta (300 g di carne al giorno + yogurt greco) fornisce un eccesso proteico e un apporto di grassi e micronutrienti sbilanciato.
Un piano chetogenico correttamente formulato deve essere personalizzato, bilanciato in grassi “buoni” (olio, frutta secca, pesce) e calibrato in elettroliti, fibre e sali minerali, per evitare chetosi patologica o disidratazione.
3. Rischi a medio termine
Tra i principali:
stipsi severa e alterazioni del microbiota;
sbalzi di pressione e glicemia;
aumento di colesterolo e acido urico;
effetto rebound, ovvero rapido recupero di peso al termine della dieta.
4. Cosa fare
Le consiglio di:
confrontarsi direttamente con il nutrizionista che la segue, chiedendo motivazioni e durata precisa del protocollo;
in caso di dubbio, chiedere un secondo parere (preferibilmente da un biologo nutrizionista o medico esperto in chetogeniche cliniche);
evitare di proseguire la dieta oltre le due settimane senza monitoraggio (peso, pressione, analisi, stato di idratazione).
Una dieta chetogenica può avere indicazioni specifiche, ma deve essere formulata e supervisionata con criteri clinici, non semplicemente ipocalorica.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Le spiego nel dettaglio:
1. Apporto calorico e metabolismo
Se il metabolismo basale di sua moglie è di circa 1300 kcal, una dieta da 700 kcal rappresenta quasi un taglio del 50%.
Un deficit così marcato:
riduce la massa magra (muscolo), abbassando ulteriormente il metabolismo;
può provocare astenia, cefalea, irritabilità, vertigini;
nel tempo può alterare il ciclo mestruale, la funzione tiroidea e la risposta immunitaria.
2. Apporto proteico e chetosi
La dieta da lei descritta (300 g di carne al giorno + yogurt greco) fornisce un eccesso proteico e un apporto di grassi e micronutrienti sbilanciato.
Un piano chetogenico correttamente formulato deve essere personalizzato, bilanciato in grassi “buoni” (olio, frutta secca, pesce) e calibrato in elettroliti, fibre e sali minerali, per evitare chetosi patologica o disidratazione.
3. Rischi a medio termine
Tra i principali:
stipsi severa e alterazioni del microbiota;
sbalzi di pressione e glicemia;
aumento di colesterolo e acido urico;
effetto rebound, ovvero rapido recupero di peso al termine della dieta.
4. Cosa fare
Le consiglio di:
confrontarsi direttamente con il nutrizionista che la segue, chiedendo motivazioni e durata precisa del protocollo;
in caso di dubbio, chiedere un secondo parere (preferibilmente da un biologo nutrizionista o medico esperto in chetogeniche cliniche);
evitare di proseguire la dieta oltre le due settimane senza monitoraggio (peso, pressione, analisi, stato di idratazione).
Una dieta chetogenica può avere indicazioni specifiche, ma deve essere formulata e supervisionata con criteri clinici, non semplicemente ipocalorica.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
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Buonasera,
capisco perfettamente la sua preoccupazione: la dieta chetogenica, soprattutto se molto restrittiva, va sempre valutata attentamente in base al quadro clinico completo della persona, alla composizione corporea, allo stato ormonale e alle eventuali patologie o carenze pregresse.
Un piano da circa 700 kcal è in genere al di sotto del metabolismo basale stimato, e può risultare eccessivamente ipocalorico se protratto per più di pochi giorni. Tuttavia, alcuni professionisti possono prevedere protocolli chetogenici molto rigidi per periodi brevissimi e sotto stretto monitoraggio clinico (esami ematici, controllo della chetonemia, ecc.). In assenza di una valutazione diretta della sua signora e dei motivi per cui è stato scelto questo approccio, non sarebbe corretto giudicarne l’adeguatezza.
In linea generale, però, è fondamentale che ogni piano chetogenico sia personalizzato, temporaneo e supervisionato da un professionista che ne monitori la risposta metabolica e lo stato di salute complessivo. Se il dubbio persiste, il mio consiglio è di chiedere chiarimenti diretti al nutrizionista che la segue o, in alternativa, di richiedere un secondo parere portando con sé i referti aggiornati: in questo modo si potrà verificare se il protocollo è sicuro per lei.
capisco perfettamente la sua preoccupazione: la dieta chetogenica, soprattutto se molto restrittiva, va sempre valutata attentamente in base al quadro clinico completo della persona, alla composizione corporea, allo stato ormonale e alle eventuali patologie o carenze pregresse.
Un piano da circa 700 kcal è in genere al di sotto del metabolismo basale stimato, e può risultare eccessivamente ipocalorico se protratto per più di pochi giorni. Tuttavia, alcuni professionisti possono prevedere protocolli chetogenici molto rigidi per periodi brevissimi e sotto stretto monitoraggio clinico (esami ematici, controllo della chetonemia, ecc.). In assenza di una valutazione diretta della sua signora e dei motivi per cui è stato scelto questo approccio, non sarebbe corretto giudicarne l’adeguatezza.
In linea generale, però, è fondamentale che ogni piano chetogenico sia personalizzato, temporaneo e supervisionato da un professionista che ne monitori la risposta metabolica e lo stato di salute complessivo. Se il dubbio persiste, il mio consiglio è di chiedere chiarimenti diretti al nutrizionista che la segue o, in alternativa, di richiedere un secondo parere portando con sé i referti aggiornati: in questo modo si potrà verificare se il protocollo è sicuro per lei.
Ciao!
Salvo casi estremamente eccezionali, non si dovrebbe mai scendere sotto le 1000 Kcal di introito derivante dagli alimenti per garantire il corretto apporto di tutti i nutrienti.
Già la dieta chetogenica di per sé non mostra alcun vantaggio dal punto di vista scientifico nei pazienti sani, per cui una dieta così drastica mi sembra alquanto eccessiva. In ogni caso, dipende dal periodo di tempo in cui seguirà questa fase stringente della dieta, e da se è stata assegnata anche un'integrazione oltre agli alimenti. Per ulteriori dettagli, non esiti a contattarmi, un saluto.
Salvo casi estremamente eccezionali, non si dovrebbe mai scendere sotto le 1000 Kcal di introito derivante dagli alimenti per garantire il corretto apporto di tutti i nutrienti.
Già la dieta chetogenica di per sé non mostra alcun vantaggio dal punto di vista scientifico nei pazienti sani, per cui una dieta così drastica mi sembra alquanto eccessiva. In ogni caso, dipende dal periodo di tempo in cui seguirà questa fase stringente della dieta, e da se è stata assegnata anche un'integrazione oltre agli alimenti. Per ulteriori dettagli, non esiti a contattarmi, un saluto.
Buongiorno, il "regime alimentare" consigliato non ha nulla a che vedere con una dieta chetogenica, e non possiede caratteristiche che la rendano un'alimentazione sostenibile, e adatta a raggiungere gli obiettivi preposti. Non la si può nemmeno considerare salutare, pertanto le consiglio di interromperla subito e di rivolgersi ad un altro professionista.
Cordialmente
Cordialmente
Buonasera l'apporto calorico è effettivamente un po' basso a meno che sua moglie non faccia una vita molto molto sedentaria potrebbe incorrere in mal di testa e giramenti. Chieda al nutrizionista se può darle altre alternative per aiutarla a sbloccare il metabolismo.
Resto a disposizione se ha bisogno.
Buona serata
Resto a disposizione se ha bisogno.
Buona serata
Buonasera,
capisco la sua preoccupazione. Le diete chetogeniche possono essere utilizzate in alcuni casi specifici e sempre sotto un’attenta supervisione professionale. In generale, un regime molto ipocalorico va gestito con cautela e monitorato nel tempo, perché comporta un importante adattamento del metabolismo e può influire su energia, composizione corporea e benessere generale.
È quindi fondamentale che il piano sia personalizzato, temporaneo e seguito da controlli regolari, anche ematochimici, per valutarne la risposta individuale.
Le consiglio di confrontarsi con il professionista che la segue per comprendere bene gli obiettivi, la durata prevista e le modalità di transizione successiva, così da proseguire in sicurezza e con la massima consapevolezza.
Un cordiale saluto,
Dott. Maurizio Petrini
Biologo Nutrizionista
capisco la sua preoccupazione. Le diete chetogeniche possono essere utilizzate in alcuni casi specifici e sempre sotto un’attenta supervisione professionale. In generale, un regime molto ipocalorico va gestito con cautela e monitorato nel tempo, perché comporta un importante adattamento del metabolismo e può influire su energia, composizione corporea e benessere generale.
È quindi fondamentale che il piano sia personalizzato, temporaneo e seguito da controlli regolari, anche ematochimici, per valutarne la risposta individuale.
Le consiglio di confrontarsi con il professionista che la segue per comprendere bene gli obiettivi, la durata prevista e le modalità di transizione successiva, così da proseguire in sicurezza e con la massima consapevolezza.
Un cordiale saluto,
Dott. Maurizio Petrini
Biologo Nutrizionista
Buongiorno, diciamo che già le 700 kcal sono veramente poche per di più se alimentazione si ripete a ruota solo con costoro alimenti non è affatto positivo. La scelta della chetogenica non è sbagliata ma bisogna saperla fare correttamente. Anche perchè un apporto kcal cosi basso giornaliero determinerà solo un rallentamento ulteriore del metabolismo
Buongiorno, prima di tutto le consiglierei di parlare dei suoi dubbi con la nutrizionista in questione, sicuramente è il modo più efficace per risolvere il problema e farsi spiegare il perché di questa scelta. Non avendo sottomano le misure di sua moglie si potrebbero dare giudizi sbagliati.
Detto ciò è sicuramente una dieta estrema.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Colciago
Detto ciò è sicuramente una dieta estrema.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Colciago
Buongiorno,
Personalmente non sono contraria alle diete chetogeniche in certi casi molto ben valutati e per breve tempo, come penso abbia fatto la collega. La dieta chetogenica va sempre sotto il metabolismo basale, cosa che non andrebbe bene con una dieta classica. Personalmente preferisco farla almeno in parte con prodotti specifici, per non esagerare con proteine animali.
Cordiali saluti
Paola Resasco Dietista Nutrizionista
Personalmente non sono contraria alle diete chetogeniche in certi casi molto ben valutati e per breve tempo, come penso abbia fatto la collega. La dieta chetogenica va sempre sotto il metabolismo basale, cosa che non andrebbe bene con una dieta classica. Personalmente preferisco farla almeno in parte con prodotti specifici, per non esagerare con proteine animali.
Cordiali saluti
Paola Resasco Dietista Nutrizionista
Gentilissimo, la Signora sta avendo sintomi? Come ad esempio: astenia, vertigini, cefalee, alvo irregolare, ciclo irregolare, perdita di tono muscolare....Le porgo questa domanda poichè uno o più di questi sintomi potrebbero risultare come campanello di allarme di una dieta non adatta per l'organismo di sua moglie. Per intenderci una cheto "spinta" comunque non dovrebbe prevedere un in-take calorico al di sotto del proprio metabolismo basale. Saluti Dott. Harter
Salve, la dieta è stilata sui 700 ma serve solamente per sbloccare il metabolismo. Le ha consigliato anche degli integratori per aiutarla?
Gentile utente, comprendo la sua preoccupazione: una dieta chetogenica da 700 kcal al giorno, può apparire estremamente restrittiva. In effetti, si tratta di un regime ipocalorico, non equilibrato e molto selettivo, che riduce drasticamente i carboidrati e limita l’apporto energetico.
Tuttavia, va sottolineato che la dieta chetogenica, se prescritta e monitorata da un professionista esperto, può essere efficace in alcune fasi del percorso nutrizionale, soprattutto per superare uno stallo metabolico. I benefici si ottengono solo se il protocollo è personalizzato, di breve durata e accompagnato da controlli clinici regolari, per evitare carenze nutrizionali, perdita di massa magra o effetti collaterali.
La sua attenzione è giustificata e preziosa. Le suggerisco di confrontarsi direttamente con il nutrizionista per chiarire obiettivi, durata e modalità di monitoraggio, così da garantire che il percorso sia sicuro e sostenibile per sua moglie. Un dialogo aperto con il professionista è sempre la strada migliore.
Tuttavia, va sottolineato che la dieta chetogenica, se prescritta e monitorata da un professionista esperto, può essere efficace in alcune fasi del percorso nutrizionale, soprattutto per superare uno stallo metabolico. I benefici si ottengono solo se il protocollo è personalizzato, di breve durata e accompagnato da controlli clinici regolari, per evitare carenze nutrizionali, perdita di massa magra o effetti collaterali.
La sua attenzione è giustificata e preziosa. Le suggerisco di confrontarsi direttamente con il nutrizionista per chiarire obiettivi, durata e modalità di monitoraggio, così da garantire che il percorso sia sicuro e sostenibile per sua moglie. Un dialogo aperto con il professionista è sempre la strada migliore.
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