Buonasera, il neurologo e lo psicoterapeuta mi hanno entrambi confermato Xanax al bisogno

15 risposte
Buonasera, il neurologo e lo psicoterapeuta
mi hanno entrambi confermato Xanax al bisogno in caso di attacco di panico alla guida (problema per cui mi sono rivolto a loro). Trovo in rete che Lo xanax è vietato se si guida E che si va incontro a sanzioni. Il neurologo sostiene che non sia vero. Potete aiutarmi a chiarire? Grazie
Salve, per questioni relative al farmaco è opportuno chiedere direttamente al medico, figura professionale più competente in materia. Tenga presente che la letteratura scientifica è concorde nel sostenere la maggiore efficacia dell’approccio combinato ossia costituito da farmaco più psicoterapia dunque ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve e grazie di essersi rivolto a noi. Un attacco di panico vede la sua risoluzione con un intervento terapeutico basato sulla stimolazione bilaterale alternata conosciuta con il nome di EMDR. Abbiamo sempre ottimi risultati e con la risoluzione totale del problema. Mi contatti se vuole una consulenza, possiamo farla anche online.
Cordialmente dott. Tiziana Vecchiarini
Buonasera,

l' indicazione è quella di affidarsi agli specialisti a cui si è rivolto. Il buon esito di un trattamento dipende anche da questo.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno per quanto riguarda la terapia farmacologica e i suoi effetti collaterali le consiglio di rivolgersi al neurologo, contemporaneamente il percorso terapeutico l' aiuterà a comprendere la natura dei suoi attacchi di panico. Cordiali Saluti, dott.ssa Francesca Gruosso
Gentile utente, non essendo medico non posso rispondere per questioni farmacologiche, però posso esprimere il mio giudizio professionale dal punto di vista psicoterapeutico. Da quello che scrive ha una forte ansia con attacco di panico quando si mette alla guida. Ha mai pensato di poter affrontare questo disagio con un percorso di psicoterapia? A differenza del farmaco, la psicoterapia porta dei cambiamenti a lungo termine perché la persona modifica modi di pensare disfunzionali e apprende tecniche di gestione del panico e dell'ansia.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione, se ha altri dubbi mi può contattare anche online.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Salve, ritengo che il dosaggio che le ha prescritto il suo medico sia compatibile con la guida di veicoli altrimenti glielo avrebbe sconsigliato. Un caro saluto
Salve buon pomeriggio. Tutti gli psicofarmaci in teoria sono vietati alla guida, ma l'effetto di ottundimento dipende dal tipo di uso e della quantità. Cmq nessun esponente delle forze dell'ordine le farà un teste per vedere se ha assunto un ansiolitico! Ma il punto è lei si fida delle terapie che sta facendo? Perché si è rivolto ad un neurologo? Dove e quando sono nati gli attacchi di panico? Ha imparato a gestirli? Ci sta lavorando? Come vede i quesiti sono molteplici, bisognerebbe parlarne vis-a-vis
Buongiorno, sicuramente è il medico la figura più indicata a rispondere alla sua domanda relativamente alla compatibilità dell'assunzione dell'ansiolotico che le è stato prescritto con la guida. Se il neurologo gliel'ha consigliato probabilmente è permesso assumerlo, perlomeno in uno specifico dosaggio. Tuttavia è
importante tenere conto del fatto che in questo caso il farmaco elimina il sintomo ma non la causa del suo disagio che, perdurando, potrebbe facilmente dare luogo anche ad altre problematiche. Un percorso psicoterapico potrebbe aiutarla invece a comprendere le origini degli attacchi di panico di cui soffre e a curarli definitivamente. A prescindere dai diversi approcci terapeutici sono sicura che affidarsi ad un professionista competente e specializzato in questo ambito l'aiuterebbe a risolvere definitivamente il suo problema e a non aver più bisogno in futuro della terapia farmacologica. Personalmente credo molto nell'efficacia dell'EMDR e le suggerisco di informarsi al riguardo sul sito ufficiale EMDR ITALIA. Non esiti a contattarmi per ulteriori chiarimenti. Un cordiale saluto. Dott.ssa Claudia Cenni
Buonasera gentilissimo paziente, l' indicazione che mi sento di darle è quella di affidarsi agli specialisti a cui si è rivolto, in modo da esplorare con loro nuovamente e a fondo i suoi dubbi.
grazie molte
AV
Buonasera e grazie per la sua condivisione.
Può certamente affidarsi ai suoi specialisti che non si sognerebbero mai di metterla in una situazione di pericolo o difficoltà. E potrebbe anche scoprire nel suo percorso personale, di cosa ha bisogno per potersi fidare e/o affidare agli altri.
Un caro saluto.
Salve, le uniche persone che possono darle una risposta corretta sono i medici che le hanno prescritto i farmaci. Le suggerisco di affiancare al percorso farmacologico una terapia psicologica per affrontare e risolvere gli attacchi di ansia e panico. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, grazie per la condivisione. La cosa migliore è affidarsi al suo medico, competente in materia. Tuttavia mi sento di consigliarle, per imparare a gestire al meglio i suoi stati d'ansia e non rischiare di cronicizzare il quadro, di intraprendere un percorso di psicoterapia, al fine di una risoluzione del problema presentato in un ottica a lungo termine.
Cordiali saluti
Dott.ssa Alessandra Scidone
Buongiorno, la sola terapia farmacologica non è sufficiente a rimuovere le cause che sottendono il sintomo. Le suggerisco di affiancare un percorso di psicoterapia. Per quanto riguarda il farmaco molto dipende anche dalla dose che assume, non mi pronuncio oltre in merito non avendo i dati necessari per i quali è più utile ricorrere a chi la segue.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera,
concordo con i miei colleghi nell'affidarsi a dei medici di riferimento.
Le consiglio una psicoterapia affiancata ad una terapia faracologica.

Saluti
dott.ssaSupino
Gentile utente, concordo con i miei colleghi sul rivolgersi ai medici di riferimento che gli hanno prescritto la cura farmacologica.
Nel mentre, Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per iniziare un percorso che La possa aiutare ad affrontare questa sua difficoltà.
In questi casi, io propongo anche dei percorsi di tecniche di rilassamento come il training autogeno o la midfulness che possono aiutare la persona a prendere consapevolezza del proprio corpo nei momenti di difficoltà.
Rimango a disposizione per una consulenza online.
Cordiali saluti
Dott.ssa Tosi Veronica

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