Buonasera ho un problema quando mi piace una ragazza e mi fisso in quanto mi attrae succede che ci s

24 risposte
Buonasera ho un problema quando mi piace una ragazza e mi fisso in quanto mi attrae succede che ci sto sempre a pensare, anche se effettivamente non è nato ancora nulla. Questa cosa mi succede spesso, ma il problema è che mi riprometto di non ricommettere piu' l'errore, di mantenere i nervi saldi, di non fare viaggi mentali; ma puntualmente mi succede. Come posso eliminare questo? Mi crea molto malessere
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, posso solo immaginare la difficoltà che sente. Coma questa cosa le genera così tanto malessere? Cosa non le piace di questo suo viaggiare con la mente? e a cosa pensa le serva mettere in atto questo comportamento? Comprendere il senso e l'utilità che ha per lei agire in tal senso e il primo passo per lavorare sui comportamenti che potrebbero non essere funzionali per lei. Valuti la possibilità di ritagliarsi uno spazio per sè. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo

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Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera,
grazie per aver condiviso questa difficoltà che sembra creare disagio nella sua vita. È comune sperimentare intensi pensieri quando proviamo attrazione verso qualcuno, ma capisco come questa intensità possa diventare faticosa da gestire.

È importante riconoscere che cercare di "eliminare" completamente questi pensieri potrebbe alimentare un ciclo frustrante. Una strada più utile potrebbe essere quella di accettare la presenza di questi pensieri senza giudicarli, lasciandoli scorrere senza necessariamente agirci o farli diventare il centro della sua attenzione.

Un'altra strategia potrebbe essere concentrarsi sul presente, dedicando tempo e spazio a ciò che le piace e le fa stare bene al di fuori di queste situazioni. Questo non significa ignorare ciò che prova, ma trovare un equilibrio tra i suoi sentimenti e le altre aree della sua vita.

Se desidera approfondire queste dinamiche e lavorare su strumenti per gestire meglio i suoi pensieri, sono a disposizione per accompagnarla in questo percorso.

Un caro saluto,
Dott. Giacomo Cresta
Dott.ssa Anna Verrino
Psicologo, Professional counselor
Milano
Carissimo capisco il suo disagio per i pensieri che si insinuano come se fossero padroni della tua mente e sfuggono al tuo ma spesso ciò che tentiamo di controllare e reprimere inevitabilmente si amplifica. Sarebbe opportuno approfondire la situazione ma in generale quando si tratta di attrazione e desiderio succede di sentirsi "rapiti" e di perdere il controllo. Se vuoi vivere serenamente i tuoi impulsi e desideri ti consiglio di concederti uno spazio di ascolto con uno psicologo che ti aiuterà a comprendere le tue emozioni ed elaborare i conflitti interiori. Un caro saluto sono disponibile per supporto. Dott.ssa Anna Verrino
Dott.ssa Laura Messina
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, posso comprendere il malessere che descrive. Questo tipo di pensiero può essere segno di un intenso coinvolgimento emotivo, che talvolta porta a pensieri ossessivi e a difficoltà nel mantenere il controllo. Il fatto che si riprometta di non commettere più lo stesso errore evidenzia una consapevolezza del problema e un desiderio di cambiamento, ma la tendenza a ricadere in questi schemi è comune quando si affrontano emozioni forti e difficili da gestire.
Ciò che potrebbe aiutarla è imparare a gestire questi pensieri, praticando tecniche apposite, che la aiutano a rimanere nel presente senza cedere a fantasie o pensieri incessanti. Potrebbe anche esplorare come la sua autostima e le sue aspettative influenzano il suo approccio verso le relazioni, cercando di non legare il proprio valore a un'unica persona o situazione.
Le consiglio di rivolgersi a un professionista della salute mentale, come uno psicologo, che potrà aiutarla a esplorare più a fondo queste dinamiche emotive e a lavorare su tecniche specifiche per gestire e ridurre questo malessere.
Con i giusti strumenti, è possibile migliorare il benessere emotivo e trovare un equilibrio nella gestione delle proprie relazioni e dei propri sentimenti. Un caro saluto.
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico
Medolla
Buonasera, il fenomeno che descrive può essere legato a meccanismi di pensiero che spesso si manifestano in situazioni emotivamente intense. È utile sviluppare strategie per gestire l'ansia e l'invadenza dei pensieri. La consapevolezza e tecniche come la mindfulness potrebbero essere utili per affrontare questi pensieri in modo più equilibrato. Se il disagio persiste, potrebbe essere utile considerare un percorso psicologico. Rimango a disposizione per qualunque chiarimento. Dott.ssa Veronica Savio
Dott.ssa Debora Versari
Psicologo clinico, Psicologo, Psicoterapeuta
Forlì
Salve le consiglio un percorso di psicoterapia per capire quali dinamiche del passato vengono riattivate nel momento dell’ incontro relazionale. Ha buona giornata. Dottoressa Debora Versari.
Gentile utente, sono molteplici i fattori che possono spingerla ad ingaggiarsi in modo così totalizzante in un rapporto, o in una persona. Chiaramente, come bene ha sottolineato anche lei questo, oltre a provocarle malessere genera difficoltà relazionali. I perchè di cui prima sono sicuramente da cercare nella sua storia di vita, nelle sue modalità di emozionarsi e di incontrare l'altro, a partire dalle relazioni significative che attualmente ha in corso. Potrebbe essere utile per questo intraprendere un percorso di supporto con uno psicologo, con cui indagare questi aspetti e comprendere le ragioni che la portano ad avere questa difficoltà. Qualora volesse può fissare un primo colloquio online e possiamo così parlarne. Resto a disposizione, cordialmente, Dott.ssa Sara Torregrossa
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentilissimo utente, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrive, e comprendo soprattutto la fatica che deriva dal provare a tenere a bada questi pensieri e atteggiamenti ripetitivi che la attanagliano. Credo che intraprendere un percorso di terapia potrebbe aiutarla ad esplorare e provare a comprendere quello che accade nel suo mondo interno, nonchè individuare insieme delle strategie funzionali per affrontarle.
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV
Gentilissim, ciò che descrive è una reazione naturale all'innamoramento. Una delle primissime fasi è infatti l'attrazione, che pare essere proprio ciò che descrive lei, compresi i viaggi mentali di cui parla. è normale, ma è importante restare nel qui e ora per godersi a pieno le sensazioni e i momenti. Lei scrive 'mi riprometto di non ricommettere più l'errore': perchè lo vede come un errore? quali sono le conseguenze di questi suoi pensieri accelerati? si concentri sul momento presente e si viva i momenti con quella ragazza: il futuro si costruisce nel presente, e se non siamo consapevoli e fermi nel qui e ora, non possiamo farlo.
Saluti, dott.ssa Alessia Muscas
Dott.ssa Priscilla Carli
Psicologo, Psicologo clinico
Guidonia Montecelio
Gentilissimo, se questo le crea molto malessere come dice, le consiglio di rivolgersi ad uno/a psicologo/a per comprendere a fondo l'origine di questo schema, che mi sembra di capire dalle sue parole, si ripete spesso quando le piace una ragazza. Fantasticare non è di per sé un'attività disfunzionale, anzi. Lo diventa se sovrasta tutto il resto, tanto da diventare disturbante e comportarle un malessere. Non è necessario eliminare questo tipo di comportamento, innanzitutto è importante comprenderlo e poi modularlo in modo che non vada ad intaccare il suo benessere ed eventualmente la sua sfera relazionale e/o sociale. In bocca al lupo, Dott.ssa Carli Priscilla
Dott.ssa Paola Rizzo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Monteroni di Lecce
Buonasera, capisco quanto possa essere frustrante per te trovarti intrappolato in questi pensieri ricorrenti. È un'esperienza comune, specialmente quando si prova attrazione per qualcuno, ma può diventare faticoso se ti porta a sentirti sopraffatto o insoddisfatto.
Una cosa importante da fare è cercare di accogliere questi pensieri senza giudicarti troppo. Non sei "sbagliato" per provare quello che provi. È normale che l'attrazione possa portare la mente a "viaggiare". Il problema non è tanto avere pensieri, ma il controllo che questi esercitano su di te.
Se senti che questo schema si ripete spesso e ti crea malessere profondo, potrebbe essere utile parlarne con un professionista. A volte, capire le cause più profonde di questo comportamento può fare una grande differenza. Sei già sulla buona strada, perché riconosci il problema e desideri lavorarci su.
Grazie per aver condiviso il tuo malessere e spero di esserti stata utile
Buonasera, potrebbe essere che ha bisogno costante di conferme e attenzioni, dunque si fissa su quella persona che le da un minimo interesse. Questa situazione andrebbe meglio analizzata in un percorso per indagare se questo suo stato è dovuto da relazioni inter/intra familiari.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, capisco quanto possa essere frustrante ritrovarsi in questo circolo vizioso di pensieri e preoccupazioni, soprattutto quando ci si rende conto che, nonostante i buoni propositi, si finisce per ripetere lo stesso comportamento. Prima di tutto, voglio dirle che non è affatto strano provare una forte attrazione e ritrovarsi a pensare costantemente a una persona. Le emozioni e i pensieri in situazioni come queste possono essere molto potenti, e spesso è difficile interromperli una volta che si sono instaurati. Tuttavia, è altrettanto importante notare che la tendenza a fissarsi su un pensiero o su una persona non è qualcosa che si può facilmente controllare solo con la forza di volontà. Il nostro cervello tende a concentrarsi su ciò che ci crea emozioni forti, e questo può portare a pensieri intrusivi che sembrano "sfuggirci di mano". Quando si cerca di evitare un pensiero, spesso finiamo per concentrarci su di esso ancora di più, un fenomeno che in psicologia è chiamato "effetto di evitamento" o "paradosso dell'evitamento". Quello che potrebbe essere utile fare è iniziare a riconoscere che questi pensieri sono una reazione naturale ma che non devono per forza determinare la sua vita o il suo umore. Potremmo lavorare su alcuni aspetti per gestirli in modo più sano. Per esempio, provare a interrompere il ciclo dei pensieri può iniziare con l'acquisire consapevolezza di quando iniziano a manifestarsi. Ogni volta che notiamo che la mente sta vagando verso quei pensieri, possiamo cercare di fare un respiro profondo e riorientare la nostra attenzione su qualcos'altro, come un'attività che ci piace o ci impegna, come leggere, fare sport o concentrarsi su un hobby. Inoltre, la mindfulness potrebbe essere uno strumento utile per lei. Essa insegna a osservare i propri pensieri senza giudicarli o cercare di cambiarli, semplicemente accettandoli e lasciandoli andare quando si presentano. In questo modo, invece di combattere contro i pensieri, può imparare a prenderne distanza, senza identificarvisi troppo. Anche lavorare sulla gestione dell’ansia e sull’accettazione del fatto che è normale provare emozioni forti in certe situazioni, senza che questi pensieri debbano per forza guidare le sue azioni, potrebbe aiutarla a sviluppare una maggiore serenità e controllo. In fondo, il fatto che lei riconosca il problema e voglia affrontarlo è già un grande passo verso il cambiamento. Le consiglio di non essere troppo severo con sé stesso quando questi pensieri ricompaiono. Ogni volta che si accorge che sta facendo dei “viaggi mentali”, può provare a prendere un momento per fermarsi e riflettere: "Sto solo pensando e questi pensieri non sono fatti concreti". Questo semplice atto di consapevolezza può ridurre l'intensità di tali pensieri e aiutarla a non lasciarsi sopraffare da essi. Se questa difficoltà persiste o diventa troppo difficile da gestire da solo, potrebbe essere utile considerare il supporto di un professionista per affrontare in modo più mirato queste dinamiche. Non è facile, ma con il tempo e l'impegno, è possibile imparare a gestire questi pensieri e a ridurre il loro impatto sulla sua serenità. Le auguro davvero di trovare la tranquillità che cerca. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Francesca Cinotti
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, un supporto psicologico potrebbe essere la cosa migliore
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Buonasera,
il comportamento che descrivi potrebbe essere legato a una tendenza a sviluppare pensieri persistenti e intensi nei confronti di una persona che le piace, anche in assenza di un legame concreto. Questo può generare un forte senso di malessere, soprattutto se viene percepito come qualcosa di difficile da controllare.

È importante sapere che queste dinamiche possono avere diverse cause: potrebbero essere collegate a insicurezze personali, a un bisogno di conferme oa modalità di pensiero che tendono a concentrarsi eccessivamente su determinati aspetti della vita emotiva.

Per imparare a gestire meglio questi pensieri e a sviluppare strategie più funzionali, sarebbe utile approfondire la questione con uno specialista. Un percorso psicoterapeutico può aiutarla a comprendere le radici di queste difficoltà, a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé ea lavorare su modalità di pensiero e comportamento più equilibrati.

Dott.ssa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Dott.ssa Francesca Natale
Psicologo, Psicoterapeuta
Carrara
Capisco quanto possa essere frustrante ritrovarsi sempre con la mente a una persona che ti attrae, anche quando cerchi di evitarlo. È una reazione comune, soprattutto quando siamo colpiti da qualcuno. Prova a concederti il permesso di avere questi pensieri senza giudicarti troppo: fanno parte dell'infatuazione. Se però questo malessere dovesse persistere, potrebbe essere utile parlarne con qualcuno che possa aiutarti ad approfondire meglio quello che stai vivendo.
Dott.ssa Giorgia Pinessi
Psicologo, Psicologo clinico
Lissone
Buongiorno gentile utente, se questo meccanismo le crea un malessere io lavorerei sull'origine quindi sul motivo scatenante di questo processo.
Le cause potrebbero essere molteplici ma per poterla aiutare maggiormente necessito di più informazioni.
Dott.ssa Pinessi Giorgia
Dott.ssa Melissa Pattacini
Psicologo, Psicologo clinico
Parma
Gentilissima,
potresti rivolgerti a un professionista per scoprire strategie funzionali per gestire questi pensieri e proseguire questa conoscenza in modo serena.
un caro saluto
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buonasera gentile Utente, capisco quanto possa essere difficile vivere questa situazione, che sembra portarla in una spirale di pensieri che la consumano. Il fatto che si renda conto di questo schema e desideri modificarlo è un ottimo punto di partenza. Le emozioni intense che prova quando una ragazza le piace sono naturali, ma il modo in cui questi sentimenti si trasformano in pensieri ossessivi le provoca disagio e potrebbe indicare la necessità di lavorare su alcune aree della sua vita emotiva e relazionale.

Innanzitutto, potrebbe essere utile riflettere sul significato che attribuisce all'attrazione per una ragazza. Spesso, quando ci fissiamo su una persona, tendiamo a idealizzarla, costruendo un'immagine che va oltre ciò che sappiamo effettivamente di lei. Questo può portare a "viaggi mentali" che si allontanano dalla realtà, creando aspettative e ansie. Un buon esercizio potrebbe essere provare a rimanere consapevole del momento presente, concentrandosi su ciò che sa di concreto della persona, senza aggiungere ipotesi o aspettative.

Inoltre, sarebbe importante chiedersi se questa reazione potrebbe essere collegata a un bisogno più profondo, come il desiderio di connessione, riconoscimento o affetto. A volte, quando sentiamo un vuoto emotivo, tendiamo a riempirlo fissandoci su qualcuno, immaginando che possa colmare quella mancanza. Esplorare questi sentimenti potrebbe aiutarla a comprendere meglio perché le succede e a trovare modi più equilibrati per soddisfare quei bisogni.

Un altro passo importante è imparare a gestire l'energia emotiva che si attiva quando prova attrazione per qualcuno. Quando si accorge di iniziare a pensare troppo, potrebbe essere utile distrarsi con attività che la coinvolgono pienamente, come fare sport, dedicarsi a un hobby o incontrare amici. Questo non significa reprimere i sentimenti, ma ridurre il tempo e lo spazio che i pensieri ossessivi occupano nella sua mente.

Infine, consideri che il lavoro su se stessi richiede tempo e pazienza. Se sente che questa difficoltà persiste e le crea malessere significativo, potrebbe trarre beneficio da un percorso con uno psicologo o un terapeuta. Questo potrebbe aiutarla a esplorare a fondo le cause di questo schema ricorrente e a sviluppare strategie per gestire meglio le emozioni e i pensieri, migliorando così la qualità delle sue relazioni e il suo benessere personale.

Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Alessandra Arena
Psicologo clinico, Psicologo
Grottaferrata
Buongiorno,
quello che descrive è un’esperienza comune: l’attrazione e l’interesse possono facilmente portare a immaginare scenari o "viaggi mentali", specialmente quando si è molto coinvolti. Questo accade perché la mente tende a colmare i vuoti di informazioni con fantasia e aspettative, ma comprendo quanto ciò possa risultare pesante.
Per gestire questa situazione, potrebbe essere utile riconoscere questi pensieri senza giudicarli o combatterli, ma riportando l’attenzione al momento presente.
Potrebbe inoltre riflettere sul perché queste situazioni le creano malessere: teme forse di illudersi o di perdere il controllo? Comprendere le emozioni e i bisogni alla base può aiutarla a gestirli meglio. Consideri di confrontarsi con un professionista per lavorare su questi schemi. È un percorso che può portarla a vivere le relazioni con maggiore serenità.
Coraggio!
Dott.ssa Alessandra Arena
Buongiorno,
il modo migliore per cercare di superare una ripetizione che comporta sofferenza è chiederci e provare a rispondere alla domanda: cosa genera questo comportamento?
Il funzionamento umano è complesso e il mio consiglio è di cercare un professionista che possa seguirla in questo percorso personale alla ricerca di una maggiore comprensione del suo funzionamento. Purtroppo risposte semplici e generalizzate non possono essere efficaci, ma con un lavoro profondo si può arrivare a stare bene.
Un caro saluto
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Zoe Grippaldi
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Caro utente,
come mi sembra che evidenzia in questo messaggio anche lei è una cosa che si ripete "puntualmente". Non c'è una strada semplice per, come dice lei, "eliminare" questo schema. Il supporto psicologico e/o terapia ci possono aiutare a conoscere più in profondità questi copioni che si ripetono e che ci creano sofferenza, malessere, per provare a trovare delle strategie alternative che interrompano la ripetizione automatica.
Si dia spazio per questo.

Cordialmente

Dott.ssa Tullia Filisetti
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Gentilissimo,
capisco bene quello che le succede. È normale che, quando una persona ci attrae, la mente tenda a pensarci spesso: succede perché il cervello si concentra su ciò che è emotivamente rilevante. Questo può trasformarsi in un circolo di pensieri anche prima che nasca una relazione concreta. Riconoscere questo è già un passo importante.
A volte, la forte idealizzazione o la creazione di aspettative eccessive è legata anche al fatto che si tratti di una delle prime esperienze relazionali significative. La difficoltà sta nel bilanciare il desiderio di connessione con la capacità di rimanere ancorati al presente, evitando che ansia o anticipazioni influenzino la percezione della realtà.
È importante considerare che, nel processo di conoscenza reciproca, emergere di discrepanze tra ciò che cerchiamo e ciò che la persona offre non rappresenta un fallimento, ma un’occasione per comprendere meglio se stessi e ciò che desideriamo in una relazione. Ogni esperienza relazionale permette di chiarire i propri bisogni, desideri e limiti, fornendo strumenti più consapevoli per le relazioni future. L’obiettivo diventa quindi non reprimere i pensieri o il desiderio, ma osservarli, comprenderne la funzione e utilizzarli per accrescere la propria consapevolezza emotiva.
Spero che queste riflessioni possano esserle utili. Resto a disposizione.
Dott.ssa Tullia Filisetti

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