Buonasera ho 27 anni sono una ragazza da sempre sofferente di ossessioni. Sto scrivendo un po dei mi

19 risposte
Buonasera ho 27 anni sono una ragazza da sempre sofferente di ossessioni. Sto scrivendo un po dei miei problemi su questo portale ultimamente e mi state dando spunti viste le tante risposte. Allora ne approfitto per chiedere un altra cosa.
Quando qualcosa mi fa stare molto male come una risposta non rassicurante alle mie ossessioni principali mi succede di "sentirmi" le braccia e pensare all' autolesionismo per punirmi. Non l'ho mai praticato e l'ho semore temuto come se temessi una perdita di controllo oltrepassare un qualcosa che mi porti davvero alla deriva. Però mia sorella lo ha fatto più volte e anche una mia amica. Quando solo ne sento parlare provo "impressione " e angoscia a volte pure nausea. Ma quando sto male o anche a caso seduta sul divano mi prendono queste sensazioni alle braccia/polsi e il pensiero insieme. E quindi penso ma perché ?Ma devo preoccuparmi ? O è solo un altra delle mie paure ossessive ?
Ammetto che la mia condizione mi fa pensare al suicidio come via di fuga per tutto ( non avere obbiettivi lavoro ossessioni ovunque una forma di apatia e depressione da anni ecc) però in realtà io sono terrorizzata da malattie e morte sono ipocondriaca. È tutto un controsenso. In più mi sento in colpa verso chi davvero si taglia. Mi sento in colpa per aver paura di perdere il controllo e tagliarmi. Mentre quelle persone già lo fanno e quindi stanno più male di me se lo fanno. Poi ho anche pensato di farlo di provarci per poter mostrare alla mia famiglia che non sto bene visto che mia sorella riesce ad essere presa sul serio per quei brutti segni. Una volta tagliavo le mele sentendo la punta del coltello l'ho pensato. Un altra volta pensavo " adesso provo.. dopo provo " ma alla fine ero sempre terrorizzata. Perché io non vorrei. Ho solo pensato di farlo per rendere il mio malessere visibile.
Secondo voi mi devo preoccupare seriamente o sono paure più che desideri ? Vi prego di non spaventarmi con le risposte. Se fossero desideri veri avrei paura o no? Grazie
Gentilissima, da ciò che scrive credo di aver già risposto in effetti ad un suo messaggio qui sul portale giorni fa. Si domanda se si debba “preoccupare seriamente”. Forse, come indicato da me e da diversi colleghi nel risponderle a quel messaggio, più che preoccuparsi sarà importante che contatti uno, o una, psicoterapeuta e che si confronti con lui faccia a faccia. Che cosa la frena nel fare questo? Un caro saluto, Marta Corradi.

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Buona sera, credo che la cosa migliore sia che lei si rivolga al Centro di salute mentale (CSM,DSM) della sua zona , in quale zona risiede? al csm di imola per il quale lavoro( oltre alla libera professione) c'è una intera equipe ( psicologo-psicoterapeuta, psichiatra, supporto al lavoro, assistente sociale, e molto altro) che valuta la presa in cura di qualcuno e se viene preso in cura ha tutti questi servizi e molti altri sopra elencati completamente gratuiti. Non tutti i CSM hanno queste disponibilità( psicoterapie anche a lungo termine gratuite ecc) ma se io fossi in lei non rimarrei da sola con questi pensieri perchè è spesso troppo faticoso gestirli da sola, chiederei aiuto per superare e affrontare la sofferenza di cui scrive sopra. Trovare alleati e chi può assieme a lei accompagnarla piano piano fuori dalla sofferenza è spesso una condizione indispensabile per la cessazione della sofferenza e guarigione.
Buongiorno, desiderio e paura sono due facce della stessa medaglia. Prenda contatti con un terapeuta: l'ascolterà e saprà fare emergere i pensieri che sostengono queste sue angosce. SM
Penso lei abbia bisogno di cercare un valido aiuto professionale. Lei scrive "mi devo preoccupare?" quindi è già in allarme. Qual è la difficoltà a cercare un professionista e chiarare e curare le sue ossessioni?
Cara, scrivendo si è già data una risposta. Vorrebbe che qualcuno si accorgesse del suo dolore e lo legittimasse. Inizi a farlo prima di tutto lei. Si faccia aiutare, cerchi un professionista nella sua zona e chieda aiuto! I suoi vissuti meritano di essere osservati e ascoltati.

Dott.ssa Francesca Tardio
Caro utente, noto che ha così tante domande e tanti bisogni leggitimi come quello di essere ascoltata da qualcuno e capita e credo che sia il caso di rivolgersi ad un collega psicoterapeuta della sua zona o ad Centro di salute mentale (CSM,DSM) come detto da altri colleghi, si faccia aiutare dal suo medico di base per la ricerca.
Se anche solo le nostre risposte le danno tanti spunti positivi, pensi quanto potrà aiutarla avere uno spazio tutto suo esclusivo con un professionista e un equipe a lei dedicata che possa ascoltarla ed aiutarla concretamente.
Ci pensi seriamente, potrebbe essere un obiettivo cercare aiuto.
Spero di esserle stata d'aiuto
dott.ssa Maria Lucia Dimaglie
Cara purtroppo sei esattamente nel loop del DOC! Temi una cosa profondamente, ma il Disturbo ossessivo compulsivo ti porta invece ad avere un dubbio a riguardo, "come se" la volessi, la desiderassi. E questo ti dà angoscia, un dubbio insopportabile. E quindi poi tendi a fare comportamenti "rassicuranti ", per metterti alla prova, ma tutto questo alla lunga non ti rassicura affatto e stai sempre male.
Per provare ad uscirne devi fare Psicoterapia cognitivo comportamentale! Forza forza cara. In bocca al lupo
Caro utente, percepisco il suo grande desiderio di essere accolta, ascoltata e vista , ma al contempo un grande blocco che, al momento, le impedisce di prendere contatti con un terapeuta.
Il mio consiglio é di rivolgersi a un terapeuta
Saluti
Buonasera, dalla sua domanda si percepiscono le sue angosce e soprattutto il suo senso di vuoto. Penso che non è necessario farsi del male per chiedere aiuto. Parli apertamente con i suoi genitori e cerchi di comunicare apertamente con loro cercando di far capire il suo dolore . Inoltre dovrebbe iniziare un percorso con uno psicoterapeuta per elaborare tutto ciò che le sta succedendo. Elaborare il motivo perchè per farsi amare ed accettare ha bisogno di farsi del male, dove ha imparato che l'amore e l'attenzione debbano essere chiesti con atteggiamenti aggressivi verso se stessa? La saluto cordialmente, dott. Egenia Cardilli.
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Carissima utente,

penso che sia importante che si conceda uno spazio personale in cui elaborare questi desideri, angosce, dubbi e paure.

La invito a chiedersi cosa la blocchi nel portare le sue più che legittime richieste ad un professionista che la potrebbe davvero aiutare a stare meglio.

Concludo con il sincero augurio di riuscire a superare questo blocco e a concedersi uno spazio tutto suo dove poter esprimere ciò che si porta dentro.
Gentile ragazza,

il sottoscritto era tra i colleghi che hanno dato qualche giorno fà riscontro in merito alla sua domanda di aiuto. Ritengo sia importante che si conceda uno spazio personale in cui elaborare i suoi pensieri così complessi. Contatti uno specialista per cominciare una psicoterapia. Vedrà che col tempo la aiuterà a stare meglio.

Un caro saluto.
Dott. Diego Ferrara
Comunica bene il suo travaglio interno, la confusione tra sentimenti dolorosi e piacevoli, lo stato di angoscia che avanza e il tumulto emotivo.
Può affrontare tutto e collocare i suoi vissuti ancora non affrontati nel contenitore terapeutico, un passo alla volta.
Non mi sembra ci siano altre possibilità.
Buon lavoro..
Buonasera! Credo che per lei sia importante affrontare un percorso di psicoterapia per analizzare il suo bisogno di essere vista e sentirsi accolta. Ha angosce che sarebbe opportuno valutare e affrontare in terapia. Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile Signora che cosa c'è di tanto strano nel contattare uno dei tanti specialisti che le sta rispondendo. Le cose di cui le parla sono legare al disagio e al desiderio di uscirne. Di solito una psicoterapia è un supporto utile per affrontare questi comportamenti. Chiedere un supporto psicologico, una psicoterapia non è poi così difficile, come può facilmente vedere e leggere su questo sito. Il primo passo lo ha già fatto e sembra che sia utile. Ora valuti la possibilità di continuare su questa strada o meno. Un cordiale saluto
Buona sera, l'angoscia della solitudine è molto dura da vivere, è dolorosa, ma a volte si possono anche aumentare i colloqui con lo psicoterapeuta per ampliare la possibilità di costruire meglio fuori dalla terapia, spesso questo estremo bisogno risponde a cose più profonde, anche banali, vedrà che c'è la farà, le auguro il meglio, Adriano Principe
Buonasera, paure e desideri possono presentarsi in maniera speculare e rispondere agli stessi bisogni. Forse trovare la forza di farsi ascoltare, la convinzione di voler alleviare queste sofferenze e non pensare che qualcuno può stare meglio o peggio di lei potrebbe sostenerla nel cambiare le forze in gioco. In questo paradosso che sembra confinarla in una dimensione di sofferenza e ciclicità. Consulti uno psicoterapeuta, si faccia sostenere dai suoi genitori. Rompa il cerchio. Un caro augurio Dottsa Elisa Galantini
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
La sua descrizione è molto intensa e toccante e lascia trasparire, non solo uno stato di marcata sofferenza ma anche di disperazione che si torce su se stessa. Mi creda, non perda il suo tempo in ulteriori arzigogoli, si faccia curare da uno psicoterapeuta che possibilmente sia anche un medico che si occupi di medicina naturale. Un caro saluto!
Buonasera, comprendo che si trova un pò incastrata dentro la sua stessa sofferenza e disagio. Così come qui ha trovato spunti di riflessione per lei importanti e si è sentita accolta,il mio suggerimento è quello di provare a superare una delle sue paure e contattare un professionista, che nello stesso modo la faccia sentire accolta ed ascoltata.
I suoi pensieri ossessivi la tengono bloccata e ferma dentro un circuito di dolore che si autoalimenta.
Un passo per volta. Un caro saluto Dot.sa Demontis

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