Buonasera, forse troverete stupido che sto scrivendo qui invece di rivolgermi a qualcuno vicino a me

24 risposte
Buonasera, forse troverete stupido che sto scrivendo qui invece di rivolgermi a qualcuno vicino a me ma ho paura, è da qualche settimana che mi sento alcune volte stanca mentalmente ma non faccio niente, ogni cosa che faccio è sbagliata, mi sento così male.
La cosa che mi fa stare male è che non riesco mai a stare bene, penso che il non stare bene mentalmente mi fa stare anche male fisicamente e mi viene l'ansia e penso che ho qualcosa di grave anche se ho solo 20 anni, non riesco nemmeno più a mangiare fuori di casa perché ho avuto un problema e adesso penso che ogni cosa che mangio mi deve per forza far stare male e poi mi sento male davvero anche se è una cosa mentale, non so spiegare neanch'io che cos'ho..vorrei solo stare bene e vivere serenamente sto sprecando quest'anno a preoccuparmi di tutto, per l'ansia di avere qualcosa ho fatto anche le analisi ed è tutto apposto allora non riesco a capire che cos'ho
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno, le consiglio un percorso psicologico per il trattamento dell'ansia. Cordiali saluti.

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Dott.ssa Elena Dati
Psicologo, Psicologo clinico
Crema
Buongiorno,
Quello che sta vivendo non è affatto “stupido”: l’ansia può diventare molto intensa e portare a sintomi fisici reali, anche quando gli esami medici risultano nella norma. È un circolo difficile, in cui la preoccupazione per la salute alimenta ulteriormente l’ansia. A volte può capitare che eventi o episodi specifici (come il problema avuto mangiando fuori) scatenino una paura che poi si generalizza.
Le consiglierei di non affrontare questa situazione da sola: un supporto psicologico può aiutarla a comprendere meglio le sue paure, interrompere questo circolo e tornare a vivere con più serenità.
Resto a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Elena Dati
Dott. Attilio Rossi
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Sarzana
Ti faccio notare una cosa, stai usando solo due parole: BENE o MALE.
Hai bisogno di approfondire, sfaccettare, dare un nome alle cose, ascoltarti ed essere ascoltata.
In un quadro in BIANCO e NERO non puoi stupirti che manchino i colori....
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buonasera gentile Utente, quello che descrive non è affatto “stupido”, anzi, sta parlando di un disagio reale, che merita ascolto e attenzione. La sua sensazione di stanchezza mentale, l’ansia che si accompagna a sintomi fisici e la difficoltà a godere delle attività quotidiane, come uscire a mangiare, indicano che in questo momento il suo corpo e la sua mente stanno vivendo una condizione di iperallerta. Anche il fatto che, nonostante le analisi siano risultate nella norma, lei continui a temere di avere qualcosa di grave, rientra in un meccanismo ben noto in psicologia: quando l’ansia diventa persistente, tende ad auto–alimentarsi, creando un circolo in cui il timore di stare male finisce per farla sentire davvero male.

A soli vent’anni, con tutte le possibilità che la vita può offrire, è comprensibile provare frustrazione nel sentirsi “bloccata” e privata di serenità. Non significa però che questo stato sia destinato a durare. Un percorso psicologico, in particolare con un approccio integrato e basato sulle evidenze, può aiutarla a comprendere le origini del suo malessere, a distinguere i segnali reali del corpo dalle reazioni dovute all’ansia, e a sviluppare strumenti concreti per gestire i pensieri ricorrenti e la paura di stare male.

La prima cosa importante è riconoscere che questo non è “solo nella sua testa”: mente e corpo comunicano costantemente, e il lavoro terapeutico serve proprio a riportare equilibrio in questo dialogo. Cercare supporto ora, prima che queste paure diventino ancora più radicate, le permetterà di recuperare benessere e di vivere la sua quotidianità con più libertà.

Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Silvia Ferraro
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Faenza
Buonasera,
non è affatto stupido cercare supporto quando ci si sente sopraffatti, anzi è un passo importante e coraggioso. Quello che descrive può essere un segnale di ansia che incide sia sul corpo che sulla mente, generando paure e disagio anche su aspetti quotidiani.
È normale sentirsi confusi e spaventati, soprattutto quando le sensazioni sembrano fuori controllo e senza una causa fisica evidente. Un percorso di sostegno psicologico può aiutarla a comprendere meglio ciò che sta vivendo, a gestire l’ansia e a ritrovare gradualmente serenità e fiducia in sé stessa.
Se desidera, sono qui per accompagnarla in questo percorso.

Saluti
Dott.ssa Ferraro Silvia
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Buongiorno, quello che sta descrivendo non è affatto stupido, anzi, è il segnale che sta vivendo un disagio psicologico reale che merita ascolto e comprensione. La stanchezza mentale, i pensieri ricorrenti sul proprio stato di salute, l’ansia legata al cibo e la sensazione di non riuscire più a “stare bene” sono sintomi frequenti nei disturbi d’ansia e nei momenti di forte stress emotivo.
Il fatto che gli esami siano risultati nella norma è rassicurante sul piano fisico, ma mostra quanto la mente e il corpo siano profondamente connessi. In questi casi, un percorso di psicoterapiadi con ausilio della’ EMDR può aiutare a elaborare esperienze passate o recenti che hanno innescato queste paure, riducendo l’attivazione emotiva e i pensieri intrusivi. Lei non sta sprecando l’anno: sta cercando di capire cosa le sta succedendo, ed è già un primo passo importante. Valuti l’idea di iniziare una psicoterapia: potrà trovare strumenti per ritrovare serenità, fiducia nel proprio corpo e sicurezza nelle sue emozioni. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Forlì
Buongiorno, capisco bene quanto possa essere difficile vivere questa condizione di malessere diffuso, soprattutto quando si è così giovani e il corpo e la mente sembrano non collaborare. Quello che descrivi, sensazioni di stanchezza mentale, paura che ogni azione sia sbagliata, ansia per la salute e difficoltà a gestire il rapporto con il cibo sono segnali importanti di uno stato emotivo che sta richiedendo attenzione e cura.

Spesso l’ansia si manifesta proprio con sintomi fisici e una sensazione di malessere che sembra senza una causa organica, come nel tuo caso, dove gli esami risultano nella norma. Questo può far sentire ancora più spaesati e isolati, perché il disagio è reale ma non si trova una spiegazione concreta. È importante sapere che queste difficoltà sono comuni e affrontabili con il giusto supporto.

Riconoscere di non stare bene e di aver bisogno di aiuto è un primo passo coraggioso verso il benessere. Ti suggerisco di considerare un percorso psicologico che ti possa accompagnare a comprendere meglio le radici di queste ansie, a lavorare sulle paure legate alla salute e al cibo, e a costruire strategie efficaci per ritrovare serenità e fiducia in te stessa.

Non lasciare che la paura e la preoccupazione rubino tempo e energia preziosa: investire su di te ora è la strada migliore per tornare a vivere con equilibrio e piacere.
Resto a disposizione per supportarti in questo cammino.
Un saluto,
Dott.ssa Marzia Mazzavillani
Psicologa clinica – Voice Dialogue – Dreamwork – Mindfulness
La sensazione di stanchezza mentale, accompagnata da un senso di malessere e ansia, è qualcosa di più comune di quanto si possa pensare, e non è mai “stupido” parlarne o cercare supporto, anche pubblicamente. La mente e il corpo sono strettamente collegati e, come lei stessa ha notato, un disagio mentale può manifestarsi anche fisicamente. È importante riconoscere che non si tratta di una debolezza o di un problema da sottovalutare solo perché ha 20 anni. Questi stati emotivi meritano attenzione e cura, e il primo passo è proprio quello di chiedere aiuto.
Le consiglio di rivolgersi a un professionista che possa aiutarla a esplorare più a fondo le sue emozioni, i suoi pensieri e le sue paure, per trovare strategie efficaci per vivere con maggiore serenità. Nel frattempo, è fondamentale che non si giudichi troppo severamente e che si conceda il tempo necessario per prendersi cura di sé, magari dedicandosi a piccoli momenti di piacere e relax, anche se all’inizio possono sembrare difficili.
La invito a non perdere la speranza, il fatto di essere consapevole del proprio malessere e di voler migliorare è già un passo importante verso il benessere.
Un caro saluto.
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente siccome le visite effettuate sono risultate negative, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico. Ci possono essere diverse condizioni emotive che possono presentare stanchezza.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online
Dott. Luca Rochdi
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buonasera, quello che sta vivendo, pur essendo per lei molto difficile e destabilizzante, è una condizione più frequente di quanto possa immaginare. Il corpo e la mente sono strettamente collegati, e quando si attraversa un periodo di ansia o stress prolungato, è comune percepire sintomi fisici reali anche in assenza di malattie organiche. Il fatto che le analisi siano risultate nella norma è un elemento importante, perché indica che il disagio che avverte è più legato alla sfera emotiva e psicologica che a un problema fisico. In questi casi, il meccanismo che spesso si attiva è quello dell’iperattenzione ai segnali del corpo. Ogni sensazione, anche minima o normale, viene interpretata come un segnale di pericolo, aumentando l’ansia e generando un circolo vizioso: l’ansia amplifica le sensazioni fisiche, e le sensazioni fisiche alimentano l’ansia. Questo spiega anche perché il momento del pasto fuori casa sia diventato fonte di paura: l’esperienza negativa vissuta in passato ha creato un’associazione automatica tra “mangiare fuori” e “stare male”, e il corpo reagisce come se quel pericolo fosse sempre reale, anche quando non lo è. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, un obiettivo importante è proprio interrompere questo circolo. Lavorare sul riconoscimento dei pensieri catastrofici e sulla loro riformulazione, esporsi gradualmente alle situazioni che oggi le creano disagio, imparare tecniche di regolazione dell’ansia e di ascolto del corpo in modo non giudicante, sono passaggi che aiutano a riprendere fiducia nelle proprie sensazioni fisiche. È un percorso che richiede tempo, ma ogni piccolo passo in direzione della vita che desidera contribuisce a ridurre la sensazione di essere intrappolata nella paura. A vent’anni ha davanti a sé moltissimo spazio per ricostruire serenità e libertà, e già il fatto di cercare di comprendere cosa le sta succedendo è un segnale di forza e volontà di cambiamento. In questo momento può essere utile non giudicarsi per come si sente, ma considerare il disagio come un messaggio che la invita a prendersi cura di sé in un modo nuovo e più consapevole. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Giulia Lo Muto
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, mi dispiace per il suo vissuto e immagino quanto sia difficile per lei stare così. Come scriveva lei per prima, potrebbe rivolgersi ad un/a psicoterapeuta per parlare di tutto questo e dare un senso al vissuto e alle difficoltà. L'ansia a volte prende tutto lo spazio e non permette di essere sereni, ma è un campanello d'allarme molto utile per sciogliere alcuni "nodi" della vita. Le auguro il meglio, un saluto
Dott. Niccolò Orsi Bandini
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Gentile utente, buonasera e grazie per la condivisione.
Partiamo subito dal primo punto, sperando possa rassicurarla, non è affatto cosa di cui vergognarsi cercare aiuto, anche se in forma scritta piuttosto che contattare uno specialista.
Scrivere un post, come ha fatto lei, è già un atto che richiede coraggio, e, considerando quello che sta vivendo, posso capire come per lei questo paragrafo sia già esporsi molto.
Purtroppo è difficile dare una risposta alle sue preoccupazioni basandosi su poche righe, si rischierebbe solamente di passarle informazioni incomplete e/o scorrette, e questo non le sarebbe affatto di beneficio.
Dalle sue parole traspare però la gravità della situazione, come si senta demoralizzata e disperata, e di quanto avrebbe voglia di vivere una vita più libera e spensierata a 20 anni.
Per questo la incoraggio a farsi forza nuovamente, come quando ha pubblicato questo post, e contattare uno specialista che la possa seguire di persona, così facendo avrà tempo e modo di raccontare approfonditamente la sua storia, e quindi trovare col tempo una soluzione.
Spero di esserle stato d'aiuto, le auguro un buon proseguimento e che questo brutto periodo passi, dott. Niccolò Orsi Bandini.
Dott.ssa Monica Mugnai
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Montevarchi
Gentile Utente, è comprensibile che abbia timore nel rivolgersi ad un professionista della salute mentale e, di conseguenza, del cambiamento. È anche vero che tutto ciò di cui ha parlato, racconta di una grande sofferenza. Se per tanto tempo ha provato a fare fronte alle sue difficoltà con strategie che, ad oggi, sembrano non aver funzionato, provi a concedersi un'alternativa: la psicoterapia. Lo veda come un esperimento: provi qualcosa di diverso, si dia un po' di tempo e poi valuti se ne ha tratto benefici. Se sì, è la strada giusta.
Le faccio un grande in bocca al lupo e, se ha domande o necessita di delucidazioni, mi contatti pure. Dottoressa Monica Mugnai
Dott.ssa Silvia Stevelli
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, sembra che lei stia vivendo un periodo di forte sofferenza, in cui ansia e preoccupazioni per la salute sembrano occupare gran parte dei suoi pensieri, fino a influenzare il corpo, l’appetito e la possibilità di vivere con serenità. Non è affatto semplice parlare di quello che sta vivendo, infatti, spesso quando ci si sente così, è difficile confidarsi con chi si ha vicino e, alle volte, scrivere può essere un primo passo per non restare soli con questo peso e poter chiedere aiuto.
Il timore costante di stare male, anche davanti a risultati medici rassicuranti, può trasformarsi in un circolo in cui tensione e ansia che possono alimentare sintomi fisici, rendendo sempre difficile distinguere ciò che nasce dalla mente da ciò che nasce dal corpo. Questo non significa che il malessere che sta vivendo non sia reale, ma che mente e corpo stanno cercando di comunicare facendo emergere una sofferenza. Trovare uno spazio protetto in cui dare voce a queste paure e comprenderne le radici potrebbe aiutarla a ritrovare, passo dopo passo, un senso di sicurezza e di libertà quotidiane.
Dott.ssa Lucia Boniotti
Psicologo, Psicologo clinico
Brescia
Gentile utente,
Quello che stai provando dimostra quanto corpo e mente siano profondamente collegati. Ti consiglio di rivolgerti a un professionista. Un percorso psicoterapeutico può aiutarti a comprendere meglio il tuo funzionamento e a sviluppare gli strumenti giusti per gestire l'ansia.
Un caro saluto,
dott.ssa Lucia Boniotti
Dott.ssa Giulia Solinas
Psicologo, Psicoterapeuta
Quartu Sant'Elena
Buon pomeriggio, il " malessere" puo avere innumerevoli origini ma cio che è molto importante è iniziare da sè, voler affrontare la difficoltà di iniziare a far qualcosa per sè stessi. Troppo spesso ci aspettiamo che siano gli altri a doverci aiutare sopratutto a risolvere le situazioni nelle quali viviamo, a porre rimedi alle nostre difficoltà relazionali . Il quadro peggiora anche a causa dei nostri pensieri che appaiono " tutti negativi" e sabotano le occasioni del nostro possibile benessere. Ora credo sia molto importante iniziare una psicoterapia, anche online se non si sentisse di andare in presenza, e per affrontare con un professionista le problematiche che possono aver generato questo stato psicofisico e mentale. Inizi e sarà già a metà dell'opera e ricordi nessuno sa leggere nei nostri pensieri, stati emotivi, stati fisici ma solo noi possiamo fare il nostro bene....parlandone e affrontando con coraggio i nostri meccanismi di risposta alle situazioni . Coraggio...inizi da sè
Dott.ssa Camilla Tommasini
Psicologo, Psicologo clinico
Siena
Gentilissima,
L'ansia e la tristezza spesso possono esprimersi con problematiche alimentari, di mancanza di energia e stanchezza e altre sintomatologie. Di per sé le emozioni sono funzionali ed importanti, diventa più complesso nel momento in cui ci impediscono di portare a termine le azioni. Quello che sembra descrivere potrebbe essere importante da approfondire con uno specialista psicologo psicoterapeuta che la possa aiutare a comprendere da dove derivano queste emozioni, sensazioni, pensieri e come e/o quanto invadono la sua vita. E' difficile in questa sede poter dire quale sia il problema non avendo maggiori informazioni per cui per quanto possa essere difficile è necessario un contatto con uno specialista in modo da capire insieme cosa sta accadendo. Si ricordi che lo psicologo non è lì per giudicare o dare consigli ma per risolvere e comprendere insieme come migliorare una determinata condizione e dirigersi verso il proprio benessere. Spero di averle dato un po' più di chiarezza, per qualsiasi cosa non esiti a contattarmi. Dott.ssa Tommasini
Dott.ssa Alessandra Di Fenza
Psicologo, Psicologo clinico
Marano di Napoli
Gentile utente, da quello che scrive sembra che la sua mente sia continuamente proiettata a prevedere il peggio, e questo non solo crea ansia, ma incide sul corpo e sulle abitudini quotidiane.

Il fatto che le analisi siano risultate buone è un dato importante, in quanto ci dice che il suo corpo è sano, ma la sua mente in questo momento sta chiedendo attenzione. A volte l’ansia non nasce da un singolo evento, ma da un insieme di paure e pensieri che, accumulandosi, fanno sembrare anche le piccole cose insormontabili.

Il suo desiderio di “vivere serenamente” è assolutamente possibile, e il primo passo lo ha già fatto: riconoscere che non vuole più sprecare tempo prezioso nel sentirsi prigioniera di queste preoccupazioni. Un percorso di supporto psicologico può aiutarla a imparare a gestire l’ansia, a distinguere i pensieri realistici da quelli che ingigantiscono la paura, e soprattutto a ritrovare fiducia nelle sue capacità di affrontare la vita con leggerezza.

Resto a disposizione,
Dott.ssa Alessandra Di Fenza
Dott.ssa Giulia Saso
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Roma
Gentile utente, percepisco dal suo messaggio la fatica e l'agitazione che vive. Non posso fornirle risposte in merito al "cos'ha", ma posso suggerirle la possibilità di intraprendere un percorso psicologico entro cui capirci meglio qualcosa. Uno spazio tutto suo nel quale indagare che cosa - quell'ansia - le vuole comunicare. Rimango a disposizione.
Ciao, grazie per aver condiviso quello che stai vivendo. Da quello che scrivi, sembra che tu stia attraversando un periodo di stanchezza mentale e ansia importante, che può influenzare anche il tuo benessere fisico e la capacità di goderti la vita quotidiana. È comprensibile sentirsi sopraffatti quando la mente è costantemente preoccupata e non riesce a trovare momenti di sollievo.

Dalla tua descrizione, sembra che una parte dell’ansia possa essere scatenata dalla preoccupazione per un problema fisico, anche se dai risultati delle analisi non emergono alterazioni significative. Potrebbe essere utile approfondire insieme da quanto tempo senti questi vissuti, in quali momenti si intensificano e cosa li fa scattare, così da capire meglio cosa sta succedendo e valutare insieme strategie per gestire l’ansia.
Parlare di ciò che senti e cercare supporto non è mai sbagliato: il tuo vissuto merita di essere accolto e ascoltato. Buona serata!
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Ciao,
non è affatto “stupido” scrivere qui. Al contrario, significa che hai trovato il coraggio di esprimere come ti senti, e questo è già un primo passo importante. Dalle tue parole si sente tutta la fatica che stai portando dentro: ti senti mentalmente stanca, come se niente fosse mai abbastanza, e l’ansia ti porta a preoccuparti continuamente per la tua salute e per quello che ti potrebbe accadere. Anche se le analisi sono a posto, la mente continua a lanciarti segnali di allarme che poi si trasformano in veri sintomi fisici: questo è il meccanismo tipico dell’ansia, e non significa che “ti stai inventando tutto”, ma che corpo e mente sono strettamente collegati.
Il fatto che tu faccia fatica a mangiare fuori casa e che tema di stare male ogni volta che provi a farlo mostra quanto l’ansia stia influenzando la tua vita quotidiana. È una forma di paura che prende spazio, e capisco quanto possa sembrare soffocante, soprattutto a vent’anni, quando invece vorresti sentirti libera di vivere con leggerezza.
La buona notizia è che non sei sola, e quello che descrivi è qualcosa con cui molte persone si confrontano. A volte si chiama ansia generalizzata, altre volte ipocondria o ansia da salute, ma al di là delle etichette il punto è che si può affrontare. La terapia psicologica è lo spazio più adatto per imparare a riconoscere questi pensieri, non farli crescere fino a diventare sintomi fisici, e ritrovare fiducia in te stessa e nella tua capacità di stare bene.
Non è un problema di “debolezza” o di “essere troppo fragile”: è un circolo vizioso che si è attivato e che ora ti sta imprigionando. Spezzarlo da sola può essere difficile, ma con un aiuto professionale è assolutamente possibile. Intanto, può esserti utile provare a non combattere i sintomi ma osservarli: dirti mentalmente “questa è ansia, non è un pericolo reale” può ridurre la spirale.
Se senti che la sofferenza diventa troppo forte, non aspettare: parlarne con uno psicologo o con il medico di base per essere indirizzata è un gesto di cura verso di te. Non stai sprecando quest’anno: stai affrontando qualcosa di difficile, e chiedendo aiuto stai già costruendo le basi per un futuro più sereno.
Dott.ssa Giada Casumaro
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Rovereto sulla Secchia
Buongiorno, mi dispiace che stia vivendo tutto questo. Probabilmente sono paure che sfociano in ansie che non le permettono di uscire o vivere determinate esperienze.
Fisicamente sta bene ma a livello mentale vive intense emozioni che non la aiutano.
Se vuole mi rendo disponibile per un percorso in cui l'accompagno in questo periodo e svisceriamo le paure trovando strategie quotidiane da applicare per aiutarla.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Casumaro Giada
Dott.ssa Lucia Mattia
Psicologo, Psicologo clinico
Potenza
Buonasera, spesso l'ansia è un campanello di allarme che ci obbliga ad ascoltarci e a fermarci per lavorare su noi stessi. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico per esplorare la sua ansia e scoprire cosa ha da dirle.

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