Buonasera dottori, Sono una ragazza di 29 anni. Premetto che soffro di disturbo d'ansia da anni p

18 risposte
Buonasera dottori,
Sono una ragazza di 29 anni.
Premetto che soffro di disturbo d'ansia da anni per cui da qualche mese sono seguita da uno psicologo.
Nella giornata odierna ero a prendere da bere con una collega quando mi sono sentita come svenire.
Dopo di che la situazione ha continuato per qualche minuto, ho cercato di calmarmi ma nulla.
Ho sentito una sensazione di oppressione alla testa, senso di affanno e tachicardia per i quali mi sono molto spaventata in quanto ipocondriaca con paura di morire.
Mentre mi recavo al PS i battiti sono aumentati fino a 154bpm per poi scendere gradualmente.
In PS non hanno trovato anomalie, ma avendo letto che i battiti superiori a 150bpm sono di natura cardiaca, non sono tranquilla.
Secondo voi è tutto riconducibile ad ansia/attacco di panico o devo temere altro?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ciò che descrive è ascrivibile ad un quadro ansioso meritevole di attenzione clinica pertanto la invito a parlarne con il suo terapeuta per esplorare la situazione con ulteriori dettagli ed elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL

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Salve,
può esser relativo ad ansia/attacchi di panico ma anche ad una patofobia. Quindi una paura di avere delle malattie relativa ad un solo distretto del corpo.

Da come ne ha parlato propenderei più per l'ipotesi Ansia/paure.
Cosa fa per cercare di risolvere il problema: evita o cerca di controllare?


Saluti,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buona sera. L'ansia eleva i battiti cardiaci in quanto il corpo reagisce all'allarme, ma è anche altrettanto facilmente gestibile con una psicoterapia cognitivo comportamentale specie specialmente se è arricchita da pratiche quotidiane di Mindfulness. Ciò è utile anche per fobie ipocondriache.
Saluti Dottor Gianpietro Rossi
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Buongiorno, come ha detto il collega, quelle che descrive sono le reazioni fisiologiche correlate all'ansia. Infatti quando proviamo un elevata ansia, i sintomi fisiologici associati possono essere: incremento della frequenza cardiaca, cardiopalmo, sudorazione, sensazioni di svenimento, tremori, brividi e sensazione di asfissia o soffocamento. Questi sintomi se interpretati in maniera catastrofica (sto morendo), possono ulteriormente incrementare e possono portare a episodi panicosi. Rimango a disposizione. Dott.ssa Angela Correggia.
Buongiorno, la ringrazio per la condivisione.
Immagino la sua preoccupazione. Le suggerisco di parlarne col suo psicologo in seduta: riuscirete a identificare con precisione l'episodio e a ricondurre con chiarezza gli avvenimenti e i processi cognitivi, emotivi e somatici legati. Un aspetto fondamentale è proprio quello di prendere consapevolezza di cosa succede e da cosa sono innescate le reazioni somatiche. Aver percepito sul momento un aumento del battito cardiaco, potrebbe aver innescato il pensiero "sto male, mi sta succedendo qualcosa di grave" e questo pensiero a sua volta potrebbe aver contribuito ad aumentare i battiti e il loop in questo modo si alimenta.
Cordialmente, Dott.ssa Ilaria Truzzi
Buon pomeriggio, comprendo il disagio che ha sperimentato. Parlarne con la sua psicologa potrebbe essere un buon momento per ricostruire l'evento, i pensieri che sono emersi e le emozioni che ha provato, per poter gestire al meglio situazioni future.
Evidentemente in quel momento si è attivato il circolo vizioso della paura e l'attenzione selettiva rispetto ai sintomi percepiti le ha amplificato ancor di più il disagio tanto da spaventarsi e tanto da andare in iperventilazione con aumento del battito cardiaco.
Resto a disposizione per eventuali dubbi. Un saluto.
Dott.ssa Daniela Chieppa.
Gent.ma, se i colleghi del PS avessero riscontrato qualche seria anomalia non l’avrebbero dimessa. Quasi sicuramente alla dimissione avranno indicato anche l’ipotesi del motivo del suo accesso e le avranno anche parlato. Escludendo rilevanti cause organiche, rimane da considerare la componente psicogena. SG
Salve,
In accordo con i colleghi che hanno commentato in precedenza, escludendo le cause organiche, possiamo considerare l'episodio come un ciclo ansioso disfunzionale con diversi sintomi da lei identificati.
Le consiglio di approfondire questo ed altri eventi simili con il suo terapeuta in modo da poter gestire meglio situazioni future.
SJC
Gentile utente mi dispiace per la situazione , per dire se i sintomi somatici sono riconducibili all'ansia devono essere prima escluse tutte le ipotetiche cause organiche con i dovuti esami e accertamenti , una volta escluse le cause organiche può tranquillamente continuare il percorso di psicoterapia , per qualsiasi altra informazione resto a sua disposizione. Cordiali saluti
E' comprensibile il tuo dubbio, ma come mai lo poni qui? Domandando a chi ti segue dal punto di vista psicologico di vedervi in anticipo o di avere un rapido confronto telefonico, potresti trovare molte risposte e saggiarne le competenze. Comprendo che all'inizio di un percorso la fiducia reciproca sia ancora in fase di sperimentazione, ma proprio per questo ti invito a farne esperienza e dare a lui/lei una chance di dimostrarti le proprie capacità professionali e relazionali.
Ciao, i disturbi d'ansia si possono risolvere e da quello che lei descrive molto bene si tratta sicuramente di questo. Ne parli con la sua psicologa e veda se il percorso che sta seguendo le sta dando una buona risposta oppure bisogna correggere la direzione della cura. Potrebbe trattarsi di una somatizzazione dell'ansia come di un attacco di panico con dei sintomi molto personali e individuali. Stia tranquilla che se ancora non sa bene come uscirne vedrà che saprà trovare assieme alla sua terapeuta la soluzione di quanto sta vivendo. In alcuni casi gli attacchi di panico portano con se una spersonalizzazione tale per cui la persona non sa più bene chi è, ma anche questo passa con una buona terapia. Un caro saluto
Gentile utente, da quello che descrive sembra essere stato un episodio quantomeno di picco ansioso se non addirittura di un piccolo attacco di panico. Credo comunque che il luogo migliore dove esaurire queste domande sia nello studio della sua terapeuta, o al limite mandando un messaggio nell'immediato. Vedrà che investendo fiduciosamente nella relazione terapeutica i benefici inizieranno a farsi sentire. Cordialmente, DR
Buongiorno, le consiglio in primis di parlarne con la sua terapeuta. Inoltre potrebbe essere utile escludere qualsiasi origine organica ai suoi sintomi perché in effetti potrebbero anche essere di origine psichica. Un caro saluto
Buongiorno,

è sempre bene parlarne con il proprio psicologo, che conosce la sua situazione e potrà sicuramente supportarla nel miglior modo possibile e lavorare su quanto accaduto. Le faccio un grande in bocca al lupo,
cari saluti, dr.ssa Selena Tomei
Mi dispiace sentire che hai avuto un'esperienza così spaventosa.

I sintomi che hai descritto, come sensazione di svenimento, oppressione alla testa, senso di affanno e tachicardia, possono essere associati all'ansia o a un attacco di panico. L'ansia può manifestarsi in vari modi e influenzare il corpo e la mente.

Se hai già un disturbo d'ansia diagnosticato e stai già ricevendo un supporto professionale da uno psicologo, è possibile che questi sintomi siano legati all'ansia. Gli attacchi di panico possono essere spaventosi, ma solitamente non sono pericolosi e non causano danni fisici permanenti.

Tuttavia, se hai dubbi o preoccupazioni sulle tue condizioni di salute, è sempre consigliabile consultare un medico per una valutazione approfondita. Il medico potrà escludere eventuali cause fisiche sottostanti ai tuoi sintomi e fornirti un'opinione professionale.

Continua a lavorare con il tuo psicologo per gestire l'ansia e gli attacchi di panico. La terapia cognitivo-comportamentale può essere utile nel fornirti strumenti per affrontare l'ansia in modo efficace. Se necessario, il tuo psicologo potrebbe anche valutare la possibilità di coinvolgere un medico specialista per una valutazione più approfondita.

Ricorda che ogni persona è unica e può rispondere in modo diverso all'ansia e agli attacchi di panico. È importante trovare il supporto e il trattamento adeguati per te.
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Buonasera,

Sono lieta di sapere che hai cercato assistenza medica presso il pronto soccorso e che non hanno riscontrato anomalie cardiache. La tua preoccupazione riguardo ai battiti cardiaci elevati è comprensibile, ma è importante considerare che i sintomi che hai descritto, come sensazione di svenimento, oppressione alla testa, senso di affanno e tachicardia, possono essere associati a un attacco di panico o a un episodio di ansia intensa.

L'ansia può manifestarsi in modi diversi e avere sintomi fisici significativi, tra cui aumento della frequenza cardiaca, sensazioni di oppressione al petto, vertigini e tremori. Questi sintomi possono essere spaventosi ma solitamente sono temporanei e non indicano necessariamente un problema cardiaco.

Sei già in trattamento con uno psicologo per il disturbo d'ansia, il che è un passo importante verso il controllo dei tuoi sintomi. È importante continuare a lavorare con il tuo terapeuta per comprendere e gestire meglio l'ansia.

Tuttavia, è sempre consigliabile consultare anche un medico per escludere altre possibili cause di sintomi fisici. Se il tuo medico ha escluso problemi cardiaci, è probabile che i sintomi siano legati all'ansia. Nel caso in cui i sintomi persistano o peggiorino, o se hai ulteriori preoccupazioni, è importante discuterne con il tuo medico e il tuo terapeuta per ulteriori valutazioni e consulenze.

In generale, cerca di mantenere una comunicazione aperta con il tuo team di assistenza medica e terapeutica in modo da ricevere il supporto necessario per affrontare e gestire i tuoi sintomi d'ansia in modo efficace.
Cara utente, stia tranquilla. Quello che lei ci riporta sembra essere un episodio da ascrivere all'interno di un quadro ansioso. Ne parli in terapia. Un caro saluto
Gentile utente, è comprensibile che situazioni come quella che lei ha vissuto possano essere molto spaventose, specialmente considerando il contesto del disturbo d'ansia che sta affrontando.
Quando si soffre di ansia, è facile interpretare sintomi fisici come segnali di un problema grave. Tuttavia, è importante considerare che ansia e attacchi di panico possono manifestarsi con sintomi fisici molto reali, tra cui tachicardia, sensazione di affanno e oppressione al petto.
Il fatto che i sintomi siano diminuiti gradualmente e che non ci siano state anomalie rilevate al pronto soccorso suggerisce che potrebbe essere stata un'esperienza legata all'ansia o a un attacco di panico. Detto questo, è sempre bene continuare a monitorare la sua salute e a parlare con il suo psicologo riguardo a questi episodi per trovare modi efficaci per gestirli.
Se avesse ancora dubbi o preoccupazioni, potrebbe prendere in considerazione richiedere un consulto al suo medico di base o con uno specialista per ulteriori valutazioni e consigli specifici sulla sua situazione. Oltre che ad augurarle il meglio, le suggerisco di continuare a prendersi cura di sè e ad affrontare il disturbo d'ansia con il supporto dei professionisti che la stanno seguendo.

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