Buonasera a tutti dottori cari ! Sono una mamma di 29 anni di due bimbe di 2 e 5 anni , faccio la m

24 risposte
Buonasera a tutti dottori cari !
Sono una mamma di 29 anni di due bimbe di 2 e 5 anni , faccio la mamma a tempo pieno e non lavoro attualmente ( sto cercando )
Ho genitori molto presenti che mi aiutano in tutto con le bambine abitando di fronte a me . Ho sempre avuto una vita normale e una famiglia normale senza problemi . Padre delle bambine come compagno da 9 anni . Vi chiederete cosa potrei mai avere avendo una vita apparentemente tranquilla …. Non è successo nulla di così sconvolgente ma Dal 20 marzo circa non sto bene .ho iniziato con attacchi d ansia( credo sia ansia ) inizia con tachicardia respiro corto e agitazione . All inizio credevo fosse pre ciclo , poi post ciclo poi cambio stagione ma ormai è un mese e mezzo ormai che sto così . Giorni più giorni meno ma ho sempre questa ansia con me . Ho fatto esami sangue completi tutto a posto . Ora devo fare rx torace , visita allergologica , ho fatto visita dal pneumologo per quella dispnea ma lui ha sospettato l asma infatti devo fare una spirometria particolare . Ho avuto anche giorni con forti sbalzi d umore ,Vorrei precisare che in questo tempo di malessere non ho mai rinunciato alla vita che facevo , cioè uscire vedere amici e organizzare uscite e cerco di rimanere sempre così ( anzi cerco sempre di uscire x fare cose )ho una vita molto monotona e sedentaria senza punti di svago ? Lavoro o hobby a parte fare la mamma . L unica cosa è che a volte se sono fuori, magari mi prende questa agitazione dal nulla e la mia mente inizia a pensare che sto male e vado in agitazione ma poi mi passa ) ultimamente ho anche notato che mangio meno, ( o forse prima mangiavo troppo perché mia madre l aveva notato che mi abbuffavo ) il che non dispiace visto che ho qualche chiletto da smaltire . Non ho mai avuto pensieri di farla finita fortunatamente e spero mai di averli . Quando sto diciamo bene penso : ma non è possibile sicuramente tra poco mi verrà l ansia e starò male . Poi io sono molto ipocondriaca e cerco ogni sintomo o problema su internet ma questo da anni quindi alimento la mia ansia . Secondo voi si tratta di ansia o depressione ? Ho cercato di spiegarvi nel dettaglio ogni cosa che sto vivendo , ho una visita con psicologo ma a giugno tramite mutua in quanto non posso permettermi un percorso con le mie finanze . Non assumo farmaci ne ho patologie , a volte assumo lexotan gocce quando ho forti crisi d ansia ma succede forse una volta a settimana se non meno .
Dott. Andrea Moro
Psicologo, Psicologo clinico
Alghero
Gentila Signora, mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo così difficile di ansia e disagio emotivo. È coraggioso da parte tua cercare aiuto e comprendere meglio ciò che sta accadendo dentro di te. Inoltre, è importante cercare di ridurre il tempo trascorso alla ricerca di sintomi su Internet, poiché questo può alimentare ulteriormente l'ansia e il panico. Cerca invece di concentrarti su attività che ti rilassano e ti distraggono dalle preoccupazioni. Ti consiglio di considerare l'aiuto di uno psicologo o uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale (CBT), esperti nell'individuare strategie pratiche ed efficaci per affrontare le difficoltà attuali. La CBT si concentra sul comprendere e modificare i pensieri e i comportamenti che influenzano le emozioni, offrendo strumenti concreti per migliorare il tuo benessere psicologico. Resto a tua disposizione per qualsiasi chiarimento o supporto aggiuntivo.
Un caro saluto,
Dott. Moro

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott. Maurizio Di Benedetto
Psicologo, Fisioterapista, Posturologo
Monza
Gentilissima, sicuramente la cosa più importante ora è un'approfondimento di se stessa attraverso una consulenza psicologica, così da comprendere e capire da dove prendono forma questi pensieri, comportamenti ed emozioni. Sa il corpo utilizza un suo linguaggio per comunicare cosa ci sta accadendo dentro di noi, ecco perché è importante capire cosa le sta comunicando. Così da diventare più consapevole e ritrovare la sua serenità nelle scelte di tutti giorni.

A disposizione
Dott. Maurizio Di Benedetto
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente, mi dispiace tanto per ciò che ha raccontato, dalle sue parole leggo tanto dolore, mi sento di dirle di intraprendere un percorso di supporto psicologico per vedere le cause di questi suoi pensieri.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Psicologo, Psicologo clinico
Alessandria
Gentile utente, mi dispiace per questo suo momento. Ha fatto benissimo a rivolgersi ad un collega. Da quello che descrive non ha spazio per sé ma è assorbita nei ruoli di figlia, madre e compagna. Quando ha tempo e spazio per essere donna? Il tempo per sé è fondamentale per recuperare le energie e prevenire il senso di soffocamento di una vita monotona.
Un caro saluto
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Dott.ssa Sonia Gilardi
Psicologo, Psicologo clinico
Vigevano
Buongiorno,
Ha fatto molto bene ad avviare un iter diagnostico medico e a rivolgersi ad un collega psicologo per poter iniziare un percorso di scoperta e maggiore conoscenza di se stessa. Ed è molto forte nel cercare di portare avanti la sua vita e quotidianità senza farsi fermare da questi episodi di agitazione.

Dalle sue parole emergono molti contenuti, molti pensieri che sembrano aumentare la sua preoccupazione, come la ricerca di un nuovo lavoro e la paura delle malattie; sicuramente potrebbero essere temi da affrontare all'interno di un percorso psicologico. Per quanto riguarda la gestione delle sue giornate, potrebbe essere necessario introdurre del tempo da dedicare solo a se stessa, pensare a se stessa, ai suoi piaceri e alle sue passioni. Fare la mamma a tempo pieno è un lavoro come un altro, se non un lavoro più impegnativo e difficile degli altri, che le porta via molte energie sia fisiche che emotive e mentali, per questo è fondamentale che ogni mamma riesca a ritagliarsi dei tempi per se stessa dove potersi "ricaricare". Dice di aver dei genitori molto presenti che la aiutano, potrebbe pensare di delegare a loro l'accudimento dei bambini per qualche momento e prendersi quel tempo solo per se stessa, per riposare la mente dedicandosi ad attività leggere che le piacciono .

Inoltre, lei dice "non è successo nulla di così sconvolgente", tuttavia, è possibile che anche avvenimenti che sembrano insignificanti, possano avere un grande impatto sulla nostra psiche ed emotività. Un piccolo evento o una nuova decisione di vita potrebbero, ad esempio, attivare dei pensieri nuovi che potrebbero poi crearle ansia o disagio.
Quindi sarebbe importante cercare di ricostruire cosa è successo prima del 20 Marzo, quando sono iniziati questi episodi.
Nell'attesa che arrivi Giugno, se non ha proprio modo di parlare con uno psicologo privatamente a pagamento anche solo per qualche seduta, potrebbe introdurre nella sua quotidianità del tempo per della meditazione o mindfulness...sul web sono presenti diverse risorse gratuite o previo pagamento di una piccola cifra si può acquistare un corso in modo permanente. Rimango a disposizione, mi scriva pure se le servono i riferimenti di questi corsi. Le auguro il meglio.
Dott.ssa Alessandra Testa
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Aci Castello
Gentile utente, ha già fatto il passo più importante chiedendo aiuto ad uno specialista. Prendersi cura dei bambini piccoli è uno dei momenti più belli della vita di una mamma, ma è sicuramente faticoso. Le consiglio di prendersi un po' di tempo per sé stessa e con l'aiuto di uno psicoterapeuta potrà indagare meglio per comprendere le cause del suo malessere e risolverlo.
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Grazie per aver condiviso così apertamente la tua situazione. È importante notare che le tue esperienze e i tuoi sentimenti sono validi e meritano attenzione. Basandomi su ciò che hai descritto, sembra che tu stia affrontando una forma di ansia significativa, che può manifestarsi in vari modi, inclusi attacchi di panico, tachicardia, respiro corto, agitazione e sbalzi d'umore.

La tua ipocondria e l'abitudine di cercare sintomi su internet possono alimentare ulteriormente l'ansia, creando un circolo vizioso. Inoltre, la monotonia della tua vita quotidiana potrebbe contribuire a mantenere alta l'ansia, poiché non hai sufficienti punti di svago o attività che possano distogliere la tua mente dai tuoi pensieri ansiosi.

Non sono un medico, ma posso dirti che il fatto che tu non abbia patologie fisiche rilevanti secondo gli esami del sangue è incoraggiante e suggerisce che i tuoi sintomi siano legati più probabilmente a un disturbo d'ansia piuttosto che a una condizione fisica. Tuttavia, è importante seguire le raccomandazioni dei professionisti medici e completare gli esami e le visite specialistiche suggerite, come la spirometria per escludere condizioni fisiche come l'asma.

La tua decisione di cercare supporto da un professionista della salute mentale è un passo positivo verso il recupero. Anche se la visita è prevista per giugno, ti incoraggio a continuare a utilizzare le risorse disponibili nel frattempo, come la tua rete di supporto familiare e sociale, per affrontare l'ansia. Ci sono anche risorse online, come forum di supporto e tecniche di gestione dello stress, che potrebbero essere utili.

Quando ti senti ansiosa, prova a praticare tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga. L'esercizio fisico regolare può anche aiutare a ridurre l'ansia e migliorare il tuo umore complessivo.

Infine, se ritieni che l'ansia stia influenzando negativamente la tua vita quotidiana e le tue relazioni, potresti voler discutere con il tuo medico la possibilità di iniziare una terapia farmacologica o di esplorare altre opzioni di trattamento.

Ricorda che è normale provare ansia e non sei sola in questa esperienza. Con il tempo e il supporto adeguato, è possibile gestire e superare l'ansia.
Dott.ssa Giulia Pelini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Gentilissima,
i sintomi d'ansia e di panico sono molto comuni e certamente trattabili. E' comprensibile che sia spaventata e preoccupata e al tempo stesso è un bene che riesca a proseguire con la sua attività quotidiana come al solito. Le suggerirei di iniziare un percorso di terapia cognitivo-comportamentale per poter lavorare in modo efficace e in tempi relativamente brevi sul problema insorgente. Resto a disposizione, un caro saluto dott.ssa Giulia Pelini
Dott.ssa Elisa Rizzotti
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Pordenone
Gentile utente, grazie per aver condiviso con me la sua esperienza. Posso capire quanto debbano essere angoscianti e opprimenti questi sintomi di ansia, sbalzi d'umore e sensazioni fisiche, soprattutto come madre impegnata di due bambini piccoli. Con l'aiuto dello psicologo a cui si è rivolta avrà la possibilità di comprendere meglio cosa le accade e fare un percorso a misura delle sue esigenze specifiche.
Dott.ssa Elisa Rizzotti
Dott.ssa Giulia Campana
Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Cara, quello che descrive merita un ascolto di un certo tipo. Ha fatto e fa sicuramente bene ad approfondire da un punto di vista medico-organico. Tuttavia questo vissuto di ansia così importante può essere affrontato in un percorso psicologico. L'ansia che lei sperimenta essendo mamma potrebbe anche intaccare parzialmente la serenità del suo rapporto con i figli. Penso sia giusto farsi accompagnare per un pezzetto di strada così da tornare presto a stare bene.
Qualora lo desiderasse potremmo farlo insieme, resto a disposizione.

Dott.ssa Giulia Campana
Dott. Sergio Borrelli
Psicologo, Psicologo clinico
Tradate
Buongiorno cara giovane mamma.
Chiara la sua presentazione, sia nei suoi punti vitali e solari sia nei suoi punti più oscuri e faticosi.
Importante è anche il fatto che lei vuole dare ascolto ai sintomi di cui parla, perché sa che il verbo "prendersi cura" parte anzitutto da se stessa.
Avere già messo in campo indagini mediche è un altro passaggio fondamentale, e quindi l'arrivo allo psicologo.
Certo, lei nomina difficoltà finanziarie, ma io provo ugualmente a dirle che cercare e trovare un luogo di parola, protetto, per se stessa è a questo punto fondamentale. Se riuscisse a organizzarsi per raggiungere questo obiettivo, sarebbe un ottimo punto di partenza.
Dott.ssa Eleonora Cipriani
Psicologo, Psicologo clinico
San Giuliano Milanese
Gentilissima, l'ansia è un segnale che il corpo ci manda quando avverte che qualcosa non va. A volte è necessario ascoltare il corpo piuttosto che ignorare i suoi segnali. Probabilmente iniziare un percorso psicologico la potrà aiutare nell'individuare le cause e imparare a gestire la sua ansia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Sara Di Camillo
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Ti ringrazio per aver condiviso quanto stai provando in questo momento. Deve essere stato difficile condividere la tua esperienza, e le difficoltà che stai attraversando. Anche una situazione come dici "apparentemente tranquilla", può in qualche portare con sé dei momenti difficili, e dei vissuti complessi da gestire. Lo stato d'ansia può essere presente per molte motivazioni, legate a vissuti passati, presenti o in alcuni casi anticipatori per eventi futuri. La tua determinazione nel cercare di mantenere una rete solida, oltre il nucleo familiare, è sicuramente un'ottima risorsa. Cercare di creare altri spazi, rispetto alla routine quotidiana è molto importante, e per quanto possibile è importante cercare di farlo. Detto questo trovo molto importante completare il check-up medico che hai intrapreso. E allo stesso tempo rinforzo il fatto di aver cercato uno spazio di consulenza psicologica, dove poter esprimere quanto stai provando, e chiedere aiuto. Lo trovo molto importante, ed è un grande passo, che richiede un gran coraggio, soprattutto in un momento di vita impegnativo come il tuo. Nell'attesa di poter concretizzare questo spazio, consiglio di dare valore a quanto senti, e ascoltare la tua necessità di parlarne con persone più vicine a te, che siano familiari, amici, o persone con le quali senti di poter condividere e avere supporto.
Circa la gestione di questi momenti difficili, attività che aiutino a rilassare la muscolatura, a focalizzare l'attenzione, come la respirazione diaframmatica, e lo yoga, potrebbero essere d'aiuto, almeno fino all'accesso di uno spazio specifico, come quello di consulenza psicologica.
Dott.ssa Giorgia Maimone
Psicologo, Psicologo clinico
Orvieto
Gentile utente, purtroppo non è possibile fare una diagnosi di disturbo d'ansia o di depressione semplicemente leggendo le righe che ci invia: è necessario approfondire i sintomi, le aree di compromissione, il livello di disagio e così via. Mi sembra chiaro però che sta attraversando un momento di sofferenza che le rende complesso anche vivere la vita di tutti i giorni perciò le suggerirei di tentare di anticipare la visita che ha prenotato per giugno. Non necessariamente dovrà affrontare un intero percorso di terapia pagandolo privatamente se non ha i mezzi adeguati: potrebbe chiedere al suo medico se è disponibile qualche collega che si occupa delle urgenze oppure prenotare da un privato per avere un supporto temporaneo finché non avrà la possibilità di accedere tramite SSN. Ovviamente questo non è l'iter convenzionale perché molti diranno che non ha senso iniziare con un terapeuta per poi passare ad un altro ma io credo che sia sempre meglio cercare aiuto tempestivo quando la qualità della vita si abbassa in maniera drastica. Le auguro tutto il meglio, Dott.ssa Giorgia Maimone
Gentile utente, da ciò che scrive potrebbe essere un disturbo d'ansia o di attacchi di panico, ma per fare diagnosi bisognerebbe iniziare un percorso psicologico. Nonostante in apparenza la sua vita possa sembrare tranquilla e senza nessun problema grave, ciò non vuol dire che "sotto al tappeto" non ci sia un eccesso di polvere nascosto per timore di affrontare altri pensieri o turbamenti interiori. L'ansia però subentra quando ormai non riusciamo più a trattenere "quella polvere" perchè essa ha necessità di essere ascoltata e compresa. Il benessere psicofisico è essenziale per condurre una vita serena personale e famigliare. Spero che possa incontrare uno psicologo al più presto per poter capire come mai siano subentrati questi attacchi d'ansia. Resto a sua disposizione Dott.ssa Valentina Pisciotta
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera,

Dalle descrizioni che hai fornito, sembra che tu stia vivendo un periodo di ansia significativa. È possibile che le tue preoccupazioni e la ricerca online alimentino e intensifichino i tuoi sintomi. È incoraggiante sapere che hai preso l'iniziativa di cercare aiuto da uno psicologo. Una valutazione professionale può aiutarti a ottenere una diagnosi accurata e un supporto adeguato per affrontare l'ansia. Nel frattempo, potresti considerare l'importanza di trovare punti di svago e di dedicare del tempo a te stessa, magari attraverso attività che trovi piacevoli o rilassanti.

Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Dr. Vittorio Penzo
Psicologo, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, grazie per questa tua condivisione. Sembra che tu stia attraversando un periodo molto difficile e sono felice che tu abbia già preso l'iniziativa di cercare supporto professionale tramite una visita con lo psicologo. Da quanto descrivi, sembra che tu stia affrontando un'ansia significativa, che può manifestarsi in vari sintomi fisici e emotivi, come attacchi di panico, tachicardia, respiro corto, sbalzi d'umore e ipocondria.
È importante ricordare che l'ansia e la depressione sono disturbi mentali comuni e trattabili, e non c'è nulla di cui vergognarsi nell'affrontarli. La visita con lo psicologo sarà un passo importante verso la comprensione e il trattamento della tua condizione. Nel frattempo, ci sono alcune strategie che potresti provare per gestire l'ansia e migliorare il tuo benessere emotivo. Pratiche come la respirazione profonda, il rilassamento muscolare progressivo, l'esercizio fisico regolare e la pratica della mindfulness possono aiutarti a ridurre lo stress e a calmare la mente.
Inoltre, cerca di limitare il tempo trascorso su internet alla ricerca di sintomi e problemi di salute, poiché questo può alimentare ulteriormente l'ansia. Cerca invece di concentrarti su attività che ti piacciono e che ti fanno sentire bene, anche se sono piccoli svaghi durante la giornata.
Infine, non esitare a comunicare apertamente con il tuo partner, la tua famiglia e i tuoi amici riguardo al tuo stato emotivo. Il sostegno sociale può svolgere un ruolo fondamentale nel superare l'ansia e la depressione.
Spero che queste informazioni possano esserti utili e ti auguro il meglio nel tuo percorso verso il recupero e il benessere. Un saluto, Dr. Vittorio Penzo.
Dott.ssa Vincenza Papeo
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Carissima, nel condividere le risposte dei colleghi. Il percorso terapeutico aiuta a capire il disagio che può essere causato da un periodo di stress. L'ansia può essere controllata con l'ipnosi in poche sedute. Sono a disposizione per un consulto anche online. Un caro saluto. Dtt.ssa Vincenza Papeo
Dott. Marco Boscolo
Psicologo, Psicologo clinico
Como
Gentile utente, capisco perfettamente che quello che sta vivendo è complicato e difficile: i problemi d'ansia, pur non essendo pericolosi di per sé, possono causare un vissuto angoscia spaventoso e scoraggiante. Diminuzione d'appetito come altri sintomi, non sono rari. Capisco anche il fatto che in quanto mamma a tempo pieno non disponga delle possibilità economiche per affrontare un percorso psicologico. La invito però a riflettere con molta attenzione su questo aspetto: leggo infatti che è in cerca di lavoro. Forse riuscire a trovare un impiego, anche part-time, potrebbe permetterle di affrontare un percorso per approfondire le cause e le possibili strategie per affrontare questa problematica. Mi permetto di suggerirle ciò perché ne va della sua salute e, soprattutto, della qualità della sua vita. Come spiega lei stessa, gli ambiti e le situazioni in cui si trova in difficoltà sono svariati. Potrebbe essere davvero molto utile per lei affrontare il suo disagio con l'aiuto di uno psicologo o psicoterapeuta. Nel frattempo le faccio i miei migliori auguri e la invito a non cedere e a non arrendersi di fronte a queste difficoltà. Buona giornata.
Dott.ssa Aurora Quaranta
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone
Ciao! Grazie per aver condiviso la tua esperienza così nel dettaglio. Da quello che descrivi, sembra che tu stia attraversando un periodo molto difficile, ma anche che stia cercando attivamente di affrontarlo e di capire cosa ti stia succedendo. Vediamo insieme cosa potrebbe essere e come puoi affrontarlo.

Ansia o depressione?
Da quello che racconti, i sintomi che stai vivendo (tachicardia, respiro corto, agitazione, pensieri ossessivi, sbalzi d'umore) sono molto tipici di ansia generalizzata. Questo tipo di ansia può manifestarsi in modo diffuso, come una sensazione costante di preoccupazione o apprensione, senza un motivo preciso. La tua ansia sembra essere anche alimentata dalla paura che "torni" (come quando pensi che stai per stare male). Il fatto che tu sia anche molto ipocondriaca (cerchi continuamente i sintomi su internet) non fa che peggiorare il circolo vizioso dell'ansia.

Inoltre, gli sbalzi d'umore che hai descritto potrebbero essere legati a una componente ormonale o al tuo stato di stress, ma non sono sufficienti da soli per diagnosticare una depressione. La depressione ha altri segni distintivi, come una sensazione di tristezza persistente, perdita di interesse nelle attività quotidiane, e mancanza di energia, che non sembrano emergere nel tuo caso.

Possibile relazione con la routine e il contesto
Il fatto che tu stia vivendo una vita abbastanza monotona e sedentaria, senza molte attività o hobby che ti diano piacere, può sicuramente aumentare il livello di ansia. La sensazione di non avere spazi per te stessa o per fare qualcosa che ti faccia sentire bene è un fattore che contribuisce molto a questo malessere. La tua attenzione costante sui sintomi fisici (soprattutto con l'ipocondria) aumenta la preoccupazione e l'ansia, creando un circolo vizioso.

Inoltre, l'assenza di un lavoro o di un'attività che ti dia una certa soddisfazione può rendere difficile "distrarsi" dai pensieri ansiosi, e questo potrebbe essere un altro motivo per cui l'ansia si sta manifestando con maggiore intensità.

Gestione dell’ansia e approcci pratici
Ecco alcune idee che potrebbero aiutarti a gestire meglio l’ansia:

Psicoterapia: È un passo positivo che tu stia cercando un supporto psicologico. Anche se la visita tramite mutua è più avanti, considera che le sessioni di terapia, anche se meno frequenti, possono davvero fare la differenza nel gestire l'ansia. Intanto, se hai già degli strumenti da parte della psicologa o se trovi qualche supporto gratuito online, sfruttalo.

Attività fisica: Non sottovalutare il potere di una passeggiata quotidiana. Anche una camminata di 20 minuti ogni giorno può ridurre notevolmente l'ansia e migliorare il tuo stato d'animo. Puoi provare anche dello yoga o esercizi di respirazione, che aiutano a rilassarsi e a calmare la mente.

Tecniche di rilassamento e mindfulness: La meditazione o la mindfulness sono strumenti molto efficaci per gestire l’ansia. Anche solo pochi minuti al giorno possono aiutarti a centrarti e a ridurre la tensione. Esistono app gratuite che ti guidano in esercizi di respirazione o meditazione.

Distrarsi e trovare piccoli momenti di piacere: Cerca di ritagliarti anche solo 15-30 minuti al giorno per fare qualcosa che ti piaccia davvero (un hobby, una lettura, ascoltare musica, ecc.). Questo aiuta a "riempire" il tempo e a distogliere la mente dai pensieri ansiosi.

Cura del corpo e della mente: Mangiare in modo sano ed equilibrato, dormire abbastanza e fare attività fisica sono tutti fattori che influenzano il benessere psicologico. Cerca di dormire almeno 7-8 ore ogni notte e mangia cibi che ti facciano sentire bene, senza cadere nell’errore di abbuffarti o saltare pasti. Inoltre, evita alcol e caffeina in eccesso, che possono peggiorare l'ansia.

Limitare l'uso di internet: Continuare a cercare sintomi su internet può peggiorare l’ansia. Cerca di limitarlo e concentrarti invece su tecniche di rilassamento o attività che ti distraggano.

Farmaci?
Per quanto riguarda l’uso di Lexotan (benzodiazepina), è un farmaco che può essere utile per gestire le crisi acute di ansia, ma va usato con cautela, in quanto può creare dipendenza se assunto frequentemente. È positivo che tu lo stia utilizzando solo occasionalmente. Se l'ansia persiste e diventa invalidante, potresti considerare di consultare un medico per una valutazione più approfondita. È possibile che, oltre alla psicoterapia, il medico ti suggerisca farmaci leggeri, ma ogni caso è diverso.

In sintesi:
Sembra che tu stia vivendo un episodio di ansia generalizzata, forse amplificato dal contesto attuale e dalla tua routine.
La psicoterapia è un passo importante per affrontare le cause sottostanti dell'ansia.
Piccole modifiche nello stile di vita, come attività fisica, hobby e tecniche di rilassamento, possono fare una grande differenza.
Se l’ansia continua a interferire con la tua vita quotidiana, potresti considerare anche un supporto medico per valutare eventuali trattamenti.
Ti auguro di trovare il supporto e la serenità che meriti, e se vuoi continuare a parlarne o approfondire qualche punto, sono qui!
Dott.ssa Iole Pasca
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Salve,
da quello che descrive, sembra che lei stia vivendo un periodo di forte ansia, con alcuni tratti ipocondriaci che tendono ad alimentare il circolo dell’agitazione. Il fatto che riesca comunque a mantenere la sua routine e a uscire è un segnale positivo, ma è importante anche trovare spazi per lei stessa, al di là del ruolo di mamma.
L’ansia può manifestarsi anche quando la vita sembra "tranquilla" e spesso la mente cerca spiegazioni fisiche per un malessere che ha radici emotive. Il controllo costante dei sintomi su internet può aumentare questo stato di allerta e amplificare la percezione dei disturbi.
Uno psicologo e/o psicoterapeuta potrà aiutarti a comprendere meglio questi sintomi e a trovare strategie per gestire l’ansia. Nel frattempo, potresti provare alcune tecniche di rilassamento come la respirazione diaframmatica o la mindfulness, oltre a riservare del tempo per attività che ti facciano stare bene.

Un caro saluto!

Dott.ssa Laura Montanari
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno,
leggendo le sue parole, immagino una persona che, nonostante la fatica che fa a livello emotivo, continua a preservare la sua vita serena ed il più possibile tranquilla in quanto donna, mamma, compagna, non rinunciando alla socialità, alle uscite, alle amicizie. Questo è molto significativo ed è un fattore protettivo rispetto al ricostruire e mantenere il suo benessere psico-fisico.

Mi focalizzerei un attimo su questa fatica che descrive: immagino quasi un senso di solitudine emotiva: non tanto nel senso della mancanza di aiuti pratici — anzi, la rete familiare sembra essere presente — ma una solitudine interiore, una domanda inascoltata: “Perché mi sento così, proprio io, che ho una vita normale e tutto sommato serena?” e una sorta di ansia anticipatoria per cui teme che, da un momento all'altro, possa arrivare un attacco di ansia.

A volte non serve necessariamente un evento traumatico per scatenare sofferenza psicologica; può succedere che, proprio quando apparentemente tutto è tranquillo, dentro di noi emergano emozioni e pensieri che forse abbiamo per tanto tempo tenuto in disparte, per senso del dovere, per abitudine, o semplicemente perché “sembrava tutto a posto”.
Il corpo, in questi casi, può iniziare a parlare per noi: la tachicardia, il respiro corto, l’agitazione improvvisa sono segnali che meritano ascolto e va bene comunque fare degli approfondimenti medici per escludere cause organiche.

Da quello che riporta, dunque, immagino maggiormente un'ansia generalizzata con tratti ipocondriaci che può manifestarsi, tra le varie, anche attraverso un rapporto alterato con il cibo.

Mi auguro che, essendo a luglio, sia riuscita ad avere l'incontro con un/una collega che l'abbia aiutata ad inquadrare meglio la situazione ed i passi da percorrere per poter stare meglio.
Abbia fiducia nel percorso e nei piccoli passi per gestire al meglio il suo equilibrio interiore.

Un caro saluto,
Dottssa Laura Montanari
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, da quello che racconta emerge una grande stanchezza emotiva, che si è affacciata in un periodo della sua vita in cui, almeno all’esterno, c’è tanto: due bambine piccole, una famiglia presente, un compagno da tanti anni, una quotidianità piena di responsabilità. E proprio questo spesso confonde, perché quando “sulla carta” sembra che vada tutto bene, si tende a non sentirsi autorizzati a stare male. In realtà il malessere non chiede il permesso e non guarda se una vita è considerata fortunata oppure no. Arriva quando dentro qualcosa è sotto pressione da troppo tempo. I sintomi che descrive sono molto spaventosi quando compaiono, perché coinvolgono il corpo in modo diretto: il cuore che accelera, il respiro che sembra non bastare, l’agitazione che sale all’improvviso. È comprensibile che la mente, davanti a queste sensazioni, corra subito verso pensieri di allarme legati alla salute. Lei stessa dice di essere ipocondriaca da anni, e questo rende tutto ancora più difficile, perché ogni segnale viene letto come una possibile minaccia. È come se il corpo e la mente fossero sempre in allerta, anche quando non c’è un pericolo reale. Colpisce molto anche quello che dice sul fatto che continua a uscire, a vedere persone, a non rinunciare alle sue abitudini. Questo è un punto importante, perché racconta una grande forza, un desiderio di non lasciarsi chiudere dal malessere. Allo stesso tempo però vive con la costante paura che l’ansia torni da un momento all’altro, e questo fa sì che anche i momenti di tranquillità non vengano vissuti davvero fino in fondo. È come se non riuscisse mai a rilassarsi del tutto, perché è sempre in attesa che qualcosa torni a disturbare l’equilibrio. Lei si chiede se si tratti di ansia o di depressione. In realtà, al di là delle etichette, quello che conta è come si sente: agitata, in tensione, con la mente che corre, con il corpo che manda segnali intensi, con un umore che a volte oscilla. Il fatto che non abbia perso del tutto il desiderio di uscire, di stare con gli altri, di muoversi nella vita quotidiana, fa pensare che dentro di lei ci sia ancora una parte vitale molto attiva, anche se stanca e sotto pressione. E questo è un fattore molto prezioso. C’è poi un aspetto che merita attenzione: lei dice di avere una vita molto monotona, senza lavoro, senza hobby, tutta centrata sul ruolo di mamma. Essere madre a tempo pieno è un impegno enorme, spesso poco riconosciuto, che può portare a mettere completamente da parte se stessi. A lungo andare questo può creare un senso di vuoto, di perdita di spazi propri, di identità che si restringe. Non sempre questo viene percepito in modo chiaro, ma può trasformarsi in tensione, inquietudine, ansia che non trova una causa evidente. Il fatto che lei cerchi continuamente i sintomi su internet è un altro elemento che tiene attivo questo circolo di paura. Ogni ricerca rassicura per pochi minuti e poi apre a nuovi dubbi, nuove possibilità, nuove preoccupazioni. È un meccanismo molto comune quando si ha paura, ma purtroppo alla lunga alimenta ancora di più l’ansia invece di calmarla. È molto importante che lei abbia già fissato un incontro con uno psicologo, anche se dovrà aspettare qualche settimana. Questo è un passo di grande responsabilità verso se stessa. Nel frattempo può provare, con molta gentilezza, a osservare quello che le succede senza giudicarsi. Non si tratta di essere deboli, sbagliate o ingrate per quello che si ha. Si tratta di ascoltare un corpo e una mente che stanno chiedendo spazio, attenzione, cura. Lei non è sola in quello che sta vivendo e soprattutto non è “strana” o “sbagliata” per provare tutto questo. Spesso l’ansia arriva proprio quando per tanto tempo si è stati forti, presenti per tutti, senza mai fermarsi davvero ad ascoltarsi. Continuare a chiedere aiuto, come sta facendo adesso, è già una forma di protezione per sé e anche per le sue bambine. resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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