Buon pomeriggio! Sono una ragazza di 19 anni di Bari (Puglia) e mi rivolgo a voi tutti perché da un

18 risposte
Buon pomeriggio! Sono una ragazza di 19 anni di Bari (Puglia) e mi rivolgo a voi tutti perché da un bel po’ mi sento “strana” e vorrei capire come potrei eventualmente comportarmi.
Cercherò di essere più precisa possibile nel descrivervi come mi sento anche se non è facile...
Nell’ultimo anno ho subito diverse delusioni, da amici e soprattutto da una persona per la quale nutro un sentimento, che però purtroppo non è ricambiato.
Da quando mi sono successe soprattutto queste cose io pian piano ho iniziato, giorno dopo giorno, ad essere meno contenta e a considerarmi sbagliata? Perché mi domandavo se avessi qualcosa che non va dato che poi alla fine, per miei momenti no, queste persone si sono allontanate e devo dire con facilità lasciandomi più che sola, vuota.
2 mesi fa circa ho provato a far pace con la persona della quale sono innamorata che comunque era una mia amica prima di tutto.Andato peggio del previsto e se prima non ci parlavamo adesso è come se non fossimo mai state amiche, il nulla e sottolineo però che anche se sono stata la prima a rovinare il rapporto, ho sempre provato e riprovato a fare qualcosa per salvare qualcosa però era come se per lei fosse indifferente, o con me o senza non cambia.Ho cercato di avere delle risposte nonostante questo e sono stata ignorata e potrà sembrare una cosa da niente da per questa situazione in cui mi trovo con questa a cui tengo molto io la notte non riesco a dormire bene.
Capita che la sogni e che sogni anche persone che mi prendono in giro oppure che mi considerano una nullità e che mi svegli facendo si e no 3 ore scarse di sonno oppure alcune notti come questa non dormo affatto. Ma non dormo bene principalmente perché penso troppo più del dovuto e a volte anche a cose orribili come il…. , mi sento in colpa anche per sciocchezze a volte e ultimamente basta poco per arrabbiarmi e poi scoppiare a piangere.
Sto per abbandonare l’università che ho sempre voluto fare perché principalmente non ho più stimoli, sento come se tutto mi sia indifferente non trovo piacere neanche a fare ciò che un tempo era l’unico modo che avevo per stare bene come per esempio ascoltare musica o dedicarmi all’inglese.
Anche se mi capitasse di uscire con qualcuno non provo più FELICITÀ, posso essere contenta si ma è una cosa temporanea perché il sentimento che prevale di più in me è, non riesco bene a spiegarlo, ma mi sento vuota.
Ho pochissima autostima in me e per questo principalmente che il vivere mi risulta faticoso, penso di essere inadatta a tutto, di essere un fallimento. Non trovo pace nella mia testa.Vorrei ritornare a dormire bene e magari a stare un po’ meglio. Pensavo fosse una condizione passeggera ma andando avanti sto solo peggio e ho paura di diventare apatica proprio.Non ce la faccio da sola pensavo di sì invece no.
Spero sia chiaro ciò che ho scritto e spero in una vostra risposta.
Grazie per il tempo e buon weekend a voi!
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
'Ritengo che possa essere utile ritagliarsi uno spazio per elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione da lei riportata e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
'cordialmente, dott FDL

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Buonasera, le consiglio di effettuare un colloquio psicologico, per capire ciò che prova e trovare delle strategie utili per affrontare questo momento non facile.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Buonasera, sono d'accordo con la collega nel ritenere il colloquio l'unico strumento per fare un pò più di luce per questo momento.

Saluti

MT
Ciao, mi permetto di darti del tu vista la tua giovane età. Mi dispiace per la situazione che stai vivendo. Le relazioni affettive quando vengono interrotte portano con sé molta sofferenza. È come affrontare un vero e proprio lutto, talvolta anche peggio. Quella che stai provando sembra essere proprio una reazione "depressiva" del tutto normale in casi come questi. Detto ciò, credo sarebbe molto d'aiuto per te poterne parlare con uno specialista. Prova quindi in primo luogo a coinvolgere i tuoi genitori (immagino che tu non stia lavorando, ma magari puoi comunque permetterti da sola la terapia). Non è necessario che tu debba spiegare loro tutti i motivi. Un percorso psicologico potrebbe aiutarti a comprendere maggiormente ciò che stai vivendo e come affrontarlo. Cordialmente, dott. Simeoni
Buonasera, la sua esperienza affettiva è cambiata nell'ultimo periodo di vita. Questo malessere potrebbe essere transitorio come conseguenza delle emozioni negative che prova. Se invece la situazione non si modifica in modo spontaneo potrebbe essere utile fare un consulto psicologico. Spesso il fatto di prendersi cura attraverso delle azioni del proprio stato d'animo genera una nuova spinta vitale che può dare un nuovo movimento alla propria esistenza.
Rimango a disposizione anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve il disagio che esprime nella sua nota e il tipo di comportamenti che descrive sono sicuramente da approfondire e pertanto un consulto con uno psicoterapeuta potrebbe essere sicuramente una buona possibilità per valutare la situazione e le eventuali o ulteriori attività. Ovviamente la decisione è solo sua ma sicuramente lei saprà ben valutare se rimanere in questa situazione ovvero se cavarsela basandosi solo sue risorse o lavorare per cambiare questi vissuti con la collaborazione di un professionista. Un Cordiale saluto
Ciao. Mi dispiace molto per la situazione che stai attraversando. Molto spesso capita che la chiusura di relazioni importanti nella nostra vita ci butti nello sconforto e nella frustrazione alimentando in noi sentimenti di inadeguatezza e di abbandono, portando una stasi nella vita e una rinuncia ai nostri reali obiettivi come se nulla più fosse importante. Se da un lato è necessario attraversare il "dolore", dall'altro è importante, passo dopo passo, riprendere il contatto con se stessi e ritrovar la propria stima di sé. Un percorso psicologico/psicoterapeutico può aiutarti pian piano ad avviare un processo di ripresa della tua vita. Resto a disposizione, anche online.
Cara ragazza,

visto il momento di crisi e il vissuto leggermente depressivo che la accompagna in questo periodo della sua vita, sarebbe opportuno intraprendesse un percorso psicoterapico, con lo scopo di approfondire quello che realmente la fa star male e il suo profondo disagio. Una spazio tutto per lei le consentirebbe di poter nel tempo guardare alle relazioni e alla sua vita in toto da punti di vista differenti e questo potrà consentirle di star meglio. Non perda altro tempo e si prenda cura di se, una psicoterapia fatta alla sua giovane età porta con se i propri frutti per il resto della propria vita.

Un caro saluto
Dottor Diego Ferrara
Buongiorno,
è evidente dalle sue parole che sta attraversando un periodo di forte disagio. Dubitare di se stessi causa sempre molto dolore. La invito a valutare la possibilità di un percorso di consapevolezza che possa aiutarla a far luce sul suo malessere. Dubitare di sè non aiuta certamente a costruire delle buone relazioni, in cui sentirsi al sicuro. La stanza di terapia, anche virtuale, può offrirle uno spazio sicuro in cui non sentirsi giudicata ma accolta da uno sguardo più ampio del suo. Un nuovo modo di vedere le cose può aprire nuive strade.
Resto a sua disposizione, anche online.
Dott.ssa Franca Vocaturi
Buongiorno e grazie per aver portato alla nostra attenzione la situazione che sta vivendo ed il dolore che sta provando in questo momento. Penso che lei sia stata chiarissima. La situazione che ci ha portato è sicuramente una situazione molto faticosa che merita di essere ascoltata al fine di evitare che la sua sofferenza inascoltata possa crescere al punto da portarla sempre più lontana dalla versione più autentica di se stessa. I sintomi di cui lei parla (la perdita di interesse per attività piaciute, la tristezza per i rapporti passati, le difficoltà universitarie, l'apatia crescente) sono la prova di una sintomatologia che cresce per farle comprendere ...un messaggio dalla sua psiche che invoca uno pazio in cui ascoltare, comprendere e dare un significato al suo dolore. Ha parlato anche di momenti (brevi) felici: è la prova che la strada si può ritrovare, ma lei deve assolutamente prendersi per mano ed ascoltarsi. Data la distanza resto a disposizione anche per colloqui online. Cordialmente, Dott. Andrea Brumana
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Salve,
credo che lei possa trarre giovamento da uno spazio personale dove poter fare chiarezza dentro di sé aprendo spunti di riflessione profondi, ragionare sui suoi vissuti, cercare risposte ragionevoli a domande molto importanti che in questo particolare momento della sua vita sono fonte di sofferenza e disagio. Domande che andrebbero affrontate con tutta calma e delicatezza, proprio in considerazione di ciò che ci ha raccontato.
Un consulto psicologico potrà certamente aiutarla.
Cordialmente, EP
Cara utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Dalle sue parole sembra che la prova da un po' di tempo e non riesce a fronteggiarla da sola. Si dia la possibilità d'essere aiutata da un professionista, chieda una consulenza psicologica anche solo per capire meglio quello che sta affrontando in questo momento. Come fare per reagire al meglio per sè stessa. Tutto questo le potrà far riprendere la sua vita il prima possibile. un saluto
Dott.ssa Antonella Abate
Salve, dalle sue parole percepisco il forte senso di perdita che prova. Stando a quello che riposta, mi viene da chiedermi quali parti di sé ha lasciato andare insieme alle persone da lei considerate importanti, cosa le è rimasto, e cosa può farne. Pensavo a quanto sono forti i nodi che lei ha stretto e che vorrebbe continuare a stringere attorno a sé, e a come possono fare male, tanto da non permetterle di respirare e di poter guardare con occhi nuovi verso di sé. Resto a disposizione online per provare ad allentare queste corde. La saluto. Cordialmente, dott. Mario Carosella.
Buongiorno, mi permetto di darti del tu vista la tua età. Emerge molta sofferenza nel tuo racconto e mi spiace per quello che stai vivendo. Le delusioni possono veramente fare male, ma ci aiutano allo stesso tempo a conoscere meglio come funzioniamo e come reagiamo alle situazioni. Un consulto psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza, oltre a ritagliarsi uno spazio tutto suo. Sono disponibile anche online, un saluto dott.ssa Federica Curci
Cara utente, da quello che ci scrive si percepisce una profonda sofferenza. Ha condensato in queste righe tutti i suoi sentimenti, il suo sentirsi sbagliata, l'essere un fallimento, il senso di vuoto, il rimuginio e tanto altro che merita di essere approfondito in un percorso psicologico. I suoi vissuti sono importanti e non vanno sottovalutati nell'illusione che tutto passerà. Lavorare su di sè le permetterà di capire quali strategie può mettere in campo ora, perchè anche nelle situazioni più disparate nessuno è un fallimento, ma si convince ad esserlo e a dimostrarlo
I migliori auguri per il suo presente
Dott. Nesci
Buonasera. Leggendo quanto scrive provo una gran tristezza e la immagino quasi gridare, in alcuni punti: mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Se, come scrive, ha bisogno di aiuto in questo momento, può senz'altro rivolgersi a uno specialista che la sostenga per questa fase così dolorosa della sua vita. Sembra che abbia molto da raccontare e su una piattaforma online è certamente riduttivo esprimere la propria sofferenza con poche righe. Mancano delle informazioni su quanto accaduto prima con i suoi amici, ad esempio, o sulla relazione tra lei e questa ragazza. Le mando un caro saluto e le auguro di ritrovare la propria serenità, dott. Francesco Dello Ioio.
Buongiorno, innanzitutto complimenti per la lucidità e la linearità del suo racconto. Vorrei concentrarmi su una delle ultime frasi che ha scritto: "Pensavo di farcela da sola invece no". Non deve essere facile accettare di sentire il bisogno di qualcun altro, spesso ci si sente dipendenti e non autonomi... spesso si sbaglia, ma quello he voglio chiederle è: anche fosse cosi, quale sarebbe il problema? Spero che lei riesca a trovare lo specialista giusto che possa aiutarla a risolvere questo enigma con accettazione e serenità.
Grazie per essersi raccontata in un modo così profondo e autentico!mi ha colpito molto la parola felicità scritta in stampatello, come a voler gridare uno stato di disagio e sofferenza profonda nella quale però intravedo una necessità di ascoltarsi ed esplorarsi. Credo che affrontare un percorso di analisi psicologica possa essere la strada per riuscire a comprendere meglio le proprie emozioni che si rivelerà funzionale per riuscire a guardarsi dentro e attraversare questo momento. Mi permetto di darle un consiglio, aspetti a ritirarsi dall'università, in questo momento non prenderei decisioni definitive ma coltiverei la speranza e utilizzerei tutte le energie per riprendere un percorso che per lei possa essere significativo, con l'aiuto di uno specialista. Se lo desidera, sono a disposizione. Un saluto!

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