Buon pomeriggio, ho avuto altre esperienze ma nessuno ha risolto il mio problema, una angoscia esist

21 risposte
Buon pomeriggio, ho avuto altre esperienze ma nessuno ha risolto il mio problema, una angoscia esistenziale. Al di là che conti il feeling che si crea col medico, vibic che su quello raramente non si è creato, peró sono gli approcci che non vanno. Per un problema col superamento lutti e ripeto angoscia esistenziale, qual è l'approccio più efficace.
Ho provato 1 seduta di emdr ma sbaglió il momento e mi creó un problema di adpanico che non riusci più a far rientrare. Ed era un cognitivo c.le. Poi un dinamico e mi parlava di futuro. Non so se ce ne sono altre ma la strategica breve come è? Non voglio stare anni, dopo aver dato tutta me stessa alla psicoterapia, non mi posso permettere una ennesima delusione. Luisa
Buona sera, comprendo il suo scoraggiamento ma personalmente non conosco soluzioni rapide che possano dare i risultati che lei spera, escludendo gli approcci che lei ha indicato. Parto dal postulato che quel che lei definisce esistenziale sia il risultato di una complessa ramificazione di esperienze e pensieri che hanno bisogno di un tempo, il tempo necessario, e di un approccio che miri ad una ristrutturazione più “profonda”. Non escluderei nessun approccio a priori, se non per il fatto che lei chiede di fare esperienze diverse rispetto a quelle che lei menziona ma non penso che l’efficacia di una terapia sia legata esclusivamente al tempo che presume possa servire; a volte anche il professionista fa la differenza.
In questo momento penso che per lei sia importante fare un piccolo bilancio tra se e se e capire quanto è pronta ad investire.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Olga Guardiani

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Salve. Al di là dell'approccio è importante l'alleanza terapeutica. Ma poiché chiede informazioni sugli approcci io posso parlare di ciò che faccio io.
Sono una psicoterapeuta bioenergetica e lavoro sull'integrazione mente corpo attraverso la percezione delle sensazioni corporee e le reazioni emotive che si manifestano nel corpo sotto forma di tensioni muscolari e viscerali. La terapia verbale viene integrata con i segnali che il corpo rimanda, in questo modo si entra nella dimensione del rispetto di sé e, pian piano, si può scoprire e vivere la causa dell'angoscia esistenziale ed elaborare i lutti. Se si segue e si rispetta il corpo con i suoi segnali, ogni cosa avverrà nel momento giusto, quando si è pronti, stimolando la fiducia in sé che aiuta ad affrontare le difficoltà della vita. Distinti saluti
Buona sera Luisa, il consiglio che posso darle è quello di non cercare un approccio ma l'aiuto giusto per lei. Cosa si aspetta da una terapia? cosa pensa possa cambiare dopo?. Forse bisogna affrontare prima le sue credenze sulla psicoterapia e dopo definire insieme gli obiettivi da raggiungere.
Buona serata, non perda la fiducia!

Dott.ssa Chiara Pavia
Cara Luisa, non credo sia una questione di approccio, ciò che davvero conta nella psicoterapia è la relazione che si crea tra paziente e terapeuta. Mi chiedo se da parte tua ci sia una difficoltà a fidarti , ma soprattutto ad affidarti. E' ovvio che se metti la tua felicità o possibilità di esserlo nelle mani di un altro essere umano, rischi di rimanere delusa. La terapia ed il terapeuta sono soltanto strumenti messi al tuo servizio per cambiare qualcosa che non ti sta più bene o provare a realizzare desideri che non sei ancora riuscita a realizzare o soltanto a immaginare di desiderare. Sta a te decidere se vuoi utilizzare tali strumenti od opportunità, assumendoti la responsabilità che il cambiamento può (con un aiuto, questo sì), partire solo da te.
Buona fortuna.
Rosella Pettinari
Buonasera! A me arriva la sua urgenza, in parte legittima, nel volere risolvere subito il problema. Mi chiedo quanto tempo è rimasta dentro a quei dolori che si sentono e non si comandano con la ragione mentale. A lei serve, secondo me, un contenitore in cui elaborare. Le serve una relazione terapeutica per rimarginare le ferite. Una terapia psicodinamica e una relazione in cui affidarsi sarebbero la soluzione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile Signora, vorrei porre la sua attenzione sul fatto che ha incontrato molti e ripeto molti psicoterapeuti. Sicuramente questo è un tema da approfondire. I motivi per cui cambia tutti questi specialisti non possono essere solo legati al loro orientamento. Certo il desiderio di cambiamento ovvero la percezione disagio e quindi la richiesta di aiuto sono il motivo che la spinge a cercare una persona con cui lavorare ma le ragioni che portano a decidere di cambiare non possono essere legate alla tecnica ed all'orientamento teorico. Forse le relazioni e quindi anche quelle con i vari terapeuti rimandano a qualche altro elemento. La questione non è il tempo ma la possibilità che i due elementi che compongono la coppia terapeuta - paziente lavorino insieme e questo non è semplice e scontato. come lei sicuramente ha già sperimentato. Un cordiale saluto
Crede davvero che esiste una tecnica capace di far scomparire una sofferenza come la sua che definisce un'"angoscia esistenziale"?
Le consiglio di affrontare con molta più calma un percorso che, qualsiasi esso sia, l'aiutera' quasi sicuramente a migliorare il suo modo di vivere.
Sono del parere che ci sia bisogno, per ottenere risultati soddisfacenti per la sua angoscia esistenziale , di un rapporto psicoterapeutico in cui ci sia molta accoglienza, in cui si lavori seriamente sugli aspetti inconsci che generano malessere. E' opportuno anche che la psicoterapia sia promossa e supportata da medicinali innocui e naturali: la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia Omotossicologica, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica che permettono di offrire al paziente i seguenti reali valori aggiunti: il lenimento sintomatico, la rivitalizzazione metabolica, il recupero delle forze e del buon umore e una benefica disintossicazione. Io - medico specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta omeopata ed esperto in terapie naturali- lavoro in questa maniera in cui credo fermamente sulla base degli ottimi risultati raggiunti. Se le interessa approfondire sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per ulteriori informazioni. Sono anche disponibile per psicoterapie on line. Cordiali saluti!
Ho provavo qui, una seduta la, un altro tentativo. E ora ci chiede dove andare a fare una altro tentativo.Il suo atteggiamento è più adatto ad un buffet che alla cura del disagio psicologico. Forse il problema non è tanto quale tipo di psicoterapia, ma se davvero lei vuole affrontare i suoi problemi. Passare da un terapeuta all'altro è la strada migliore per non risolvere i problemi . E' certa di volerli affrontare? E se si , è consapevole che nessun terapeuta la può aiutare in poche ora?. Ha accennato ad una angoscia esistenziale e a lutti non elaborati. Innanzitutto chieda una seria valutazione psico-diagnostica (che richide un ciclo di sedute) . Dopo di che si valuterà che tipo di psicoterapia e che tempi sono necessari. Da ciò che leggo sicuramente non poche sedute. Cordialmente. Dr. Bruno Ramondetti
Buonasera Luisa grazie per aver chiesto del mio approccio ... è un approccio integrato focale e breve: vuol dire che dopo un periodo di conoscenza della sua storia dei suoi sintomi e delle motivazioni che le hanno creato difficoltà nelle precedenti psicoterapie, individuiamo insieme in base alle caratteristiche del suo problema, alla sua motivazione e al suo problema principale quale orientamento usare ... se psicodinamico o cognitivo/comportamentale ... breve perché indicando un “ focus “ di solito le terapie durano 6-8 mesi per affrontare il problema e imparare ad acquisire gli strumenti per farlo in futuro da sola sfruttando le sue capacità che verosimilmente in questo momento non riesce a vedere ... sono poi d’accordo con gli altri colleghi ... quello che è fondamentale è e si instauri un’alleanza terapeutica ... per il mio modo di lavorare l’ascolto attivo, il non giudizio, non etichettare e creare un ambiente relazionale sicuro sono sempre al centro di ogni rapporto con le persone che ho seguito ! Spero di essere stata chiara e se avrà ancora qlc dubbio io sono a disposizione !
Cara Luisa,
mi dispiace per il suo vissuto nei confronti delle sue esperienze. Tuttavia mi dispiace ripeterle, nuovamente, che a prescindere dagli approcci quello che conta nella cura è la relazione. Provi a chiedersi cosa si aspetta da questo percorso. Io le consiglio di riprovarci e di riportare tutte le sue paure.
Resto a disposizione.
Dott.ssa Francesca Tardio
Gentile utente lo specialista specifico per svolgere una psicoterapia e’ colui che ha una tale specializzazione dopo aver conseguito la laurea in psicologia o eventualmente anche in medicina.
L’approccio specifico per i traumi tra i quali anche il lutto e’ l’EMDR
non e’ una tecnica ma per essere svolta va inserita in un percorso di psicoterapia. ( ad eccezione di eventi traumatici collettivi ecc)
Non esiste di per se’ ‘una’ seduta di EMDR....ci sono ben 8 fasi oltre a tutto ciò che concerne l’avvio del processo terapeutico.
Forse andrebbe approfondita l’intenzione individuale di svolgere un percorso terapeutico e valutate meglio le sue aspettative in merito all’intenzione .
A sua disposizione
Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicoterapeuta Practitioner EMDR
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I suoi vissuti, così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento, così difficile per lei. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Gentile utente mi spiace per il suo vissuto, concordo con i colleghi che l’aspetto più importante di una psicoterapia, al di là dell’approccio teorico, sia la relazione. Provi a portare all’interno della relazione terapeutica le sue paure e preoccupazioni, il tempo è necessario per elaborare vissuti così pregnanti come l’angoscia esistenziale di cui parla. La invito a non scoraggiarsi e a riprovare, concedendosi il tempo di prendere in mano le sue emozioni e accogliere ciò che provano a comunicarle.
Rimango a disposizione, un caro saluto, Dott.ssa Paola Trombini
Gentile utente di mio dottore,

ho letto molto attentamente quanto da lei descritto ed il racconto della sua esperienza con la psicoterapia. Percepisco in lei sfiducia nel risolvere determinate problematiche attraverso tali percorsi. Se può esserle utile, ci tengo a rimandarle che non sono tanto importanti gli orientamenti ma ciò che risulta esser determinante al fine della guarigione è l'alleanza terapeutica ossia quel rapporto di fiducia che si instaura tra paziente e terapeuta. Ho come la sensazione che per lei è molto importante la competenza della specialista, come se bastasse da sola a poter risolverle dei problemi....in realtà non è cosi. Gli psicologi sono uno strumento attraverso il quale poter ricevere utili inidicazioni e stimolo a sperimentare un nuovo modo di guardare il mondo e affrontare le difficoltà della vita, il resto lo fa l'utente.
Questa la ragione per cui senza una reale motivazione al cambiamento, un qualunque processo psicoterapico può volgere al fallimento ed ad un mancato raggiungimento di obiettivi, indipendemente dal modello paradigmatico cui fa riferiemtno lo specialista stesso.
Nella sperazna con queste poche righe di aver attivato in lei una riflessione in tal senso.....

Saluti
Dottor Diego Ferrara
Buonasera Luisa, l'esperienza della psicoterapia è molto soggettiva, dipende molto dalla relazione di fiducia e feeling che si instaura tra terapeuta a paziente. Siamo anche noi persone, e al di là della formazione, tecniche, approccio competenze e recensioni, non possiamo andare bene a tutti. La sua richiesta di aiuto arriva chiara e forte, l'angoscia esistenziale di cui parla tende ad avere origini molto antiche e ramificate, che spesso vanno ricercate nelle sensazioni di abbandono/non essere importante/non essere all'altezza che teniamo congelate sin da bambini. Le consiglio di non badare troppo all'approccio terapeutico, (anche per non incorrere nel rischio di delegare al terapeuta la buona riuscita della terapia) ma provare a fare una scelta di pancia e di cuore, la aiuterà a trovare una persona, un terapeuta che possa accompagnarla in questo percorso di indagine e scoperta! Le auguro veramente di trovare aiuto,
Federica Miccichè
Salve, sono d’accordo con i colleghi, non esiste una terapia migliore di un’altra.
L’importante è l’alleanza terapeutica che viene a crearsi durante le sedute.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno,non si scoraggi ,l alleanza terapeutica subisce come in tutte le relazioni momenti migliori e momenti di stasi..la continuità , tuttavia è auspicabile.L angoscia esistenziale porta con sé una tendenza a distruggere le relazioni di qualsiasi natura siano è proprio questo che è necessario combattere....Deve trovare un terapeuta profondo che l' aiuti ad estirpare questo sfondo depressivo.Disponibile le invio caro saluto Dottssa Harari
Forse forse forse il presupposto di cercare qualcuno che risolva la sua angoscia esistenziale la condurrà cronicamente verso delusioni cocenti....
Forse si potrebbe accontentare di qualcuno che la accompagni ad affrontare questa angoscia come luogo di elaborazione identitaria....
Buon lavoro
Gentile Luisa, comprendo la sua stanchezza ed amarezza nel continuare a girare da uno psicoterapeuta all'altro nel tentativo di risolvere il suo problema. Credo però che dovrebbe provare a vedere la situazione da un altro punto di vista, ossia considerare i percorsi con i terapeuti precedenti come degli step per avvicinarsi ad una possibile soluzione. Anche se questi percorsi sono stati considerati da lei inefficaci, l'avranno comunque portata a riflettere. Con il prossimo terapeuta, al di là dell'approccio, provi ad affidarsi e non fermarsi alle prime difficoltà, vedrà che con pazienza riuscirà a comprendere l'origine della sua angoscia.
Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Buongiorno,
Prima di iniziare un percorso è importante definire le sue aspettative e gli obiettivi, perché a volte tendiamo a sperare di raggiungere un risultato velocemente che velocemente non si può raggiungere.

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