Bugia conclamata - come mi devo comportare? Buongiorno, sono un uomo di 40 anni, sposato da 5 anni

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Bugia conclamata - come mi devo comportare?
Buongiorno, sono un uomo di 40 anni, sposato da 5 anni con due bambini di 3 e 1 anno. Scrivo perché purtroppo ho scoperto che mia moglie mi ha mentito qualche giorno fa e ritengo che questa bugia possa aver destabilizzato profondamente il nostro rapporto. Sono stato per tre giorni in trasferta per lavoro e in una di quelle sere mia moglie aveva lasciato i bambini dai nonni a dormire perché il giorno dopo aveva un impegno importante di lavoro che l'avrebbe costretta ad andare prima in ufficio. Quella sera ci sentiamo regolarmente via Whatsapp e negli ultimi messaggi che ci scambiamo lei mi scrive che è rientrata a casa, di essere a letto, e che era talmente stanca che se avessi visto che non le rispondevo più significava che si era addormentata e così infatti è stato. Qualche giorno dopo però mi accorgo che quella sera intorno all'una di notte, sono stati registrati sul dispositivo del Telepass dei passaggi al casello con la sua macchina. Ovviamente appena me ne sono accorto sono rimasto un po interdetto. Da li in poi sono stato sopraffatto da mille domande. Lì per lì non le dico nulla e tengo tutto per me. Al rientro a casa dalla trasferta cerco di mostrarmi il più possibile tranquillo anche se non lo ero affatto. Premetto che questo è solo un episodio, che io ritengo essere abbastanza pesante e compromettente, di una serie di segnali e comportamenti (scambi frequenti di messaggi su Whatsapp con delle chat bloccate da lucchetto cosi come alcune cartelle di foto protette da password, intimo piu accattivamente) che capto da un po di tempo e che ho notato ma ho sempre tenuto per me per evitare scenate di gelosia e fraintendimenti. Questo ha implicato un allontanamento da parte mia e alla sua insistente richiesta di coccole ed effusioni ho cercato di tergiversare per i primi giorni cercando mille scuse ma poi ovviamente dopo qualche giorno mi sono arrivate le fatidiche domande: tutto ok? È successo qualcosa? Mi devi dire qualcosa? Sono più di 10 giorni che non mi coccoli. Cerco di smarcarmi dalle domande ancora una volta ma sapevo che sarei arrivato al punto in cui avrei dovuto tirare fuori l'argomento e così è stato. Dopo l'ennesimo devi dirmi qualcosa con molta tranquillità le ho chiesto se invece dovesse essere lei a dire qualcosa a me. Ovviamente lì per lì le risposte sono state no, assolutamente, è tutto ok, insomma le solite frasi di circostanza. Alla fine ho tirato fuori l'argomento principale e le ho raccontato semplicemente quello che avevo notato quella sera mettendo a confronto i suoi messaggi su Whatsapp con i movimenti del Telepass. Lei non si è scomposta più di tanto ed ha iniziato a farfugliare un po di cose, arrampicandosi un po qua e la, non dandomi quindi una spiegazione convincente e che avrebbe sciolto qualsiasi dubbio. E da lì i miei dubbi e sospetti sono aumentati ancora di più. Da lì ho tirato fuori anche altri argomenti legati anche alle altre cose che avevo notato nei giorni precedenti e le risposte sono state sempre evasive dicendomi "io potrei darti anche mille giustificazioni ma se non è la risposta che vuoi sentirti dire per farti stare tranquillo a che serve che lo faccia?". Al che io le ho detto che non avevo bisogno di una risposta ma della risposta ovvero della verità. In quei momenti mentre discutevamo i toni da parte mia non sono stati accesi e dentro di me non sentivo un senso di rabbia, di fuoco. Non avevo voglia di urlarle contro. Anzi ho fatto sempre dei discorsi pacati...avevo una sensazione di rassegnazione...o forse la sensazione di colui che cercava da tempo che arrivasse l'episodio inconfutabile e che era finalmente arrivato con quell' episodio avvenuto quella sera. Per la serie ce l'ho fatta. Ti ho smascherata questa volta. Come vieni fuori questa volta? Anche quando eravamo fidanzati e convivevamo c'erano stati diversi sospetti da parte mia e puntualmente, vuoi per le sue abilità di girare le situazioni a suo favore vuoi per la mia incapacità di persistere e chiedere ulteriori spiegazioni, che finiva tutto nel dimenticatoio...si faceva pace e si ricominciava da capo. Questa volta è diverso. Quanto accaduto purtroppo lo ritengo grave e secondo me non lascia spazio a dubbi. In merito a quella sera non le ho ancora chiesto i dettagli...cosa ha fatto realmente, dove è stata, con chi. E ovviamente lei non ha ripreso l'argomento. In questi giorni siamo distanti...a malapena un bacio qua e là...messaggi più sporadici. Cerco di comportarmi normalmente perché penso ai miei figli e sto mettendo loro al primo posto. Sto mettendo gli interessi della famiglia davanti a quelli della coppia. Al momento non mi viene voglia di abbracciarla e fare l'amore con lei. Mi sento tradito e preso in giro. Mi sento svuotato dentro. Credo si sia venuta a creare una crepa tra la coppia difficile da sanare. Non so come comportarmi e cosa fare. Ho mille domande che mi girano in testa. Vale la pena lottare per risanare il rapporto? E se lo rifacesse ancora fra qualche anno visto e considerato che non c'è stato il minimo pentimento o confessione da parte sua? E se i sospetti che avevo in realtà fossero stati sempre reali e che magari anche in altre occasioni c'era dell'altro? Mi scuso se mi sono dilungato troppo nel racconto. Aggiungo che purtroppo non ho nessuno con cui confidarmi e raccontare tutto questo. Ho sempre lottato da solo in qualsiasi situazione avendo sempre avuto famiglia e amici di infanzia lontani. Questa situazione però è difficile da affrontare così a cuor leggero anche perché in ballo c'è un matrimonio, una famiglia, dei figli. Grazie mille. Antonio
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve Antonio,
dalle Sue parole emerge un mix di emozioni che sarebbe bene comprendere più a fondo: perché, se da un lato c'è la preoccupazione per i bambini e il senso di vuoto, dall'altro percepisco quasi una sensazione di leggerezza, di aver sempre avuto ragione. Prima di lavorare sulla coppia Le suggerirei un percorso su di Lei, per capire meglio le sue sensazioni e risalire alle dinamiche che l'hanno portata a mettere su famiglia nonostante i dubbi sulla sincerità di sua moglie,
resto a disposizione, cordiali saluti,
Luisa Cirimbilli
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Buongiorno, dal suo racconto vivo, emerge una complessità intorno alla quale orbita un contesto familiare che per sua natura rappresenta una complessità a cui si aggiunge il suo racconto e la percezione di quello che sta vivendo... viene da sé che è importante occuparsene, farsi aiutare per meglio vivere questa fase delicata, e distinguere gli aspetti di realtà da quelli legati alle fantasie e le angosce.
A disposizione
Dott. Francesco Luca
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Gentilissimo Antonio, immagino che sotto la rassegnazione e la calma con cui ha gestito la situazione, ci siano dolore, rabbia e paura che hanno bisogno di essere ascoltati. Mi ha molto colpito la domanda che si fa: "Vale la pena lottare per risanare il rapporto?", come se la relazione gravasse unicamente su di lei, Antonio. Invece siete in due in questo matrimonio, lei e sua moglie. È un quesito che va affrontato quello che scrive, ma insieme a lei. Dovreste probabilmente ricominciare a parlarvi, la mia fantasia è che ci sia stata e ci sia molta distanza tra di voi, probabilmente anche dovuta al fatto che siete genitori di due bambini piccoli.
Come se ognuno vivesse parallelamente all'altro senza mai comunicare realmente. Una strada percorribile potrebbe essere quella della terapia di coppia in modo da essere aiutati a ristabilire un contatto autentico tra di voi, dove entrambi impariate ad esprimere le vostre emozioni, bisogni, desideri, dove abbiate lo spazio necessario per chiedere e farvi domande. I "non-detti" vanno espressi, i dubbi vanno chiariti, prima di scegliere se "vale la pena" oppure no. Usando una metafora, è come decidere di scendere in una cantina che è stata chiusa per moltissimo tempo, ci saranno ragnatele, angoli bui, oggetti dimenticati e polvere. Ma è necessario metterci mano per scegliere cosa farne infine, se trasformarla in una taverna o lasciarla una cantina.
Un caro saluto,
Dott.ssa Maria Simona Bonomo
Gentile utente buonasera.
Dal suo racconto si possono identificare due stati d'animo contrapposti, il che probabilmente è all'origine del suo senso di impotenza e della sua frustrazione.
Da una parte, sebbene abbia mantenuto onorevolmente il controllo, mostra sentimenti negativi verso sua moglie, verso il suo modo di comportarsi. Le dinamiche di relazione hanno subito un duro colpo e in questo momento prevale la sfiducia e il pessimismo.
Dall'altra parte, c'è la riflessione su quanto avete costruito finora insieme, l'aver formato una famiglia, avere la responsabilità dei figli, tra l'altro molto piccoli e bisognosi di entrambe le figure genitoriali.

Uscire da questa situazione implica un passaggio necessario: confrontarsi con sua moglie. Non si tratta però di argomentare solo su quanto accaduto (forse un giorno verrà fuori tutto), che può esser fonte di ulteriori attriti e prese di posizione. Si tratta, più semplicemente, di condividere i vostri sentimenti del momento, le preoccupazioni, i bisogni personali e le esigenze. Dovrete trovare il luogo e il tempo utile per parlarvi e ascoltarvi, senza interrompere, senza accavallarvi o tentare di giudicavi continuamente. Dovrete lavorare insieme sull'idea di garantire a tutti i membri della vostra famiglia il maggior benessere possibile, inteso come benessere individuale prima e condiviso poi.

La cosa più difficile in un approccio comunicativo di questo tipo è frenarsi dalla voglia di interpretare tutto ciò che l'altro dice, pensare di sapere già tutte le risposte, supporre di essere nella posizione del torto o della ragione. Non ci sono torti e ragioni in un rapporto di coppia, non ci sono scuse e alibi, non c'è bisogno di compromessi che scontentano entrambi.
Se avete vissuto per un tempo importante un forte sentimento e avete condiviso attività ed esperienze, emozioni positive e negative, allora avrete tanto da mettere sul piatto della bilancia, insieme a ciò che ora non sembra andare bene. L'amore, la fiducia e il rispetto vanno alimentati continuamente, giorno per giorno, senza apparire mai scontati e banali.

Quando avrete avuto questo momento di sereno confronto, potreste valutare la possibilità di un intervento psicologico di coppia, per elaborare ancora meglio quanto sta succedendo, per trovare nuovi modi di comunicare e per costruire di nuovo una convivenza felice.

Spero di averla aiutata in qualche modo.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Caro utente, posso solo immaginare cosa significhi stare in questa delicata situazione. Ciò che però mi balza all'occhio è la sua fatica a chiedere alla sua partner delle risposte. Spesso lei ha lasciato correre, a sviato o tenuto tutto dentro. Oggi questo però la porta a stare male. Comprendo che non è mai semplice portare sul tavolo le cose che fanno soffrire o preoccupano, tuttavia oggi le sta servendo tenersi tutto dentro? Provi a condividere in modo onesto e sincero come ha fatto qui con noi ciò che sente e prova. Potreste se la sua partner sarà d'accordo affrontare questo momento delicato in terapia di coppia. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve Antonio, capisco che stia attraversando un periodo molto difficile e doloroso. Scoprire una bugia da parte della persona con cui ha condiviso la sua vita è un'esperienza devastante, e è comprensibile che lei abbia mille domande e dubbi.

È positivo che lei stia cercando di mettere al primo posto gli interessi dei suoi figli, ma è anche importante prendersi cura di sé stesso in questo momento delicato.

È comprensibile che si senta tradito e svuotato, e l'incertezza sulla verità rispetto a quanto accaduto può rendere ancora più difficile affrontare la situazione. La decisione su come procedere dipenderà da vari fattori, tra cui la sua volontà di lavorare insieme a sua moglie per risolvere i problemi e la sincerità delle sue risposte.

È consigliabile cercare il supporto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta, che possa aiutarla a esplorare i suoi sentimenti, a comprendere come affrontare questa situazione e a prendere decisioni ponderate sul futuro del suo matrimonio.

È normale avere domande e preoccupazioni sul futuro, e uno psicologo può fornirle uno spazio sicuro per esplorare queste emozioni e prendere decisioni consapevoli. Cerchi di non affrontare tutto da solo, il sostegno professionale insieme a quello sociale e personale, può essere di grande aiuto in situazioni complesse come questa.

Ricordi che, a prescindere da come deciderà di procedere, è importante prendersi cura di sé, e cercare il supporto di amici, familiari o professionisti che possano accompagnarla in questo difficile percorso. Resto a sua disposizione per qualsiasi dubbio, domanda o perplessità. Un caro saluto, dott. Daniele D'Amico.
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Buonasera Antonio, da ciò che scrive è chiaro che si sente ferito, tradito, deluso, amareggiato, ma che non vuole lasciare che la rabbia prenda il sopravvento, che conta molto sui sentimenti di amore, di affetto e che vorrebbe che le cose tornassero serene tra lei e sua moglie. Credo di capire che non sta accusando sua moglie di consapevole disonestà, quanto piuttosto di incapacità ad essere sincera. Sicuramente per lei sarebbe utile potersi confrontare con uno psicologo, che possa supportarla ed aiutarla a capire il turbinio di emozioni e pensieri contrastanti che la attraversano, ma se sua moglie è evasiva, se la comunicazione tra voi non è ottimale, io mi permetto di suggerirle un percorso di coppia, così che possiate comprendere cosa spinge sua moglie a mentire e che vi possa aiutare a trovare una nuova connessione tra di voi. La saluto cordialmente
Mi dispiace, non dev’essere affatto facile quello che stai attraversando. Quando viene a mancare la fiducia dentro un rapporto, la coppia inizia a perdersi. Più che un percorso individuale, potrebbe essere utile fare un percorso di coppia per capire in quale momento vi siete “persi” e come fare per ritrovare il senso profondo del vostro esservi scelti e aver creato famiglia. Sono a disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento in merito.
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Salve Antonio, comprendo che non sia una situazione per nulla facile da affrontare. Mi sembra però sia arrivato il momento di capire come vuole continuare a vivere questo rapporto, se continuare a mettere tutto nel dimenticatoio e continuare a non "vedere" o affrontare la realtà.
Cercherei di capire insieme se c'è ancora una possibilità per voi, ma prima bisogna partire dalla verità. Un percorso di coppia potrebbe aiutarvi ad affrontare questa crisi. Un caro saluto
Buonasera, immagino quanto sia difficile emotivamente cercare di mettere da parte i problemi di coppia per dare priorità ai figli. E' sicuramente apprezzabile e segno di una consapevolezza interiore di ciò che per lei è importante. Ciononostante siamo umani e capisco che ci sta soffrendo e vorrebbe una soluzione facile per superare il momento. Tutte quelle domande su cosa fare sono lecite, ma non c'è purtroppo un'unica risposta disponibile per quanto è coinvolto emotivamente. E' possibile comprendere quale scelta è per lei più importante per stare bene solo dopo che la relazione, l'esordio dei problemi / dei suoi vissuti e come questi si sono mantenuti, sono stati approfonditi all'interno di un percorso personale.
Resto a disposizione.
Un caro saluto, dott.ssa Matilde Ciaccia
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Sig. Antonio, buonasera.
Il lungo racconto chiede, dal mio punto di vista, un luogo dove lasciare decantare, per poter riflettere e scegliere come comportarsi.
Le propongo un colloquio online conoscitivo, per decidere anche se incontrare uno psicologo può diventare una risorsa utile ad ascoltarsi a fondo per valutare quale strada scegliere nella sua vita.
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso non solo alla perdita di fiducia dovuta alla menzogna, ma anche legato ai dubbi sul futuro della sua famiglia e dei suoi figli.
E' positivo che si riconosca il malessere e il bisogno di aiuto, come professionisti siamo formati per offrire comprensione, conforto, punti di vista differenti, perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.
Quello che mi sento di suggerirle è di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che la supporti, le risposte che cerca.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Gentile Antonio, buongiorno.
Dalle sue parole si percepisce un certo disagio, dovuto ai problemi di fiducia verso sua moglie, a questo momento di "stallo" ed allontanamento nella vostra coppia, alla difficoltà di comunicazione e trasparenza l'uno verso l'altra e alla preoccupazione per i figli. Come i miei colleghi, le consiglio anche io di dedicarsi uno spazio personale in cui versare pensieri, vissuti ed emozioni riguardo a questo delicato momento che sta attraversando ed elaborarli. Così da comprendere meglio ciò che vuole o ciò di cui ha bisogno.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Andreoli
Buongiorno Antonio, quella che descrive è una situazione complessa. Mi colpisce che non sia la prima volta che accade e che in passato ci siano stati altri episodi forse non affrontati fino in fondo. Che cosa le impedisce di andare a fondo? E quella sensazione di averla finalmente smascherata... Sembra trattarsi di un gioco relazionale: chi mette nel sacco chi? Forse potrebbe essere per lei l'occasione di porsi domande a cui lei per primo occorre che risponda, non solo sua moglie... Resto a disposizione, anche online. Dott.ssa Franca Vocaturi
Buongiorno Antonio, dalle sue parole emerge quanto sia faticoso e difficile per lei affrontare questa situazione.
Certe volte dare voce al nostro sentire spaventa e ci blocca, ma è anche l'unico modo per prenderne consapevolezza e capire quale sia la strada più giusta da intraprendere. Iniziare un percorso personale potrebbe aiutarla a gestire il suo sentire e avere gli strumenti per poter affrontare questa situazione. Resto a disposizione.
Dott.ssa Marta Vittoria Gambardella
Vale sempre la pena di lottare se pensiamo che il nostro rapporto sia ancora prezioso. Prima di trarre le conclusioni occorre comunicare con chiarezza e fino in fondo con onestà. Un sostegno psicologico potrebbe aiutarti a vedere le cose nella giusta angolazione e aiutarti singolarmente o in coppia.
Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione. Credo che la sua condivisione sia stata importante anche soltanto perchè è il primo tentativo di cercare un appoggio che non ha, e che è invece fondamentale avere in un momento come questo. Io credo che la cosa più importante sia provare ad ascoltarsi e capirsi, e sicuramente da soli non è un lavoro facile. Certo, ci sono priorità e responsabilità importanti, i suoi figli in primis, ma se il rapporto con sua moglie la fa soffrire e la spegne non può ignorare i danni che questo potrebbe fare non soltanto a lei come persona, ma anche ai suoi figli e alla sua famiglia, perchè se lei soffre e sta male con sua moglie sarà impossibile nasconderlo per sempre, e questo malessere si ripercuoterà necessariamente anche sui bambini. Deve ascoltarsi e proteggersi, innanzitutto come persona, per tutelare e proteggere anche i suoi figli. Se la relazione sia recuperabile o meno lo scoprirà soltanto attraverso un confronto chiaro e autentico con sua moglie, ma sono sicura che un padre felice può essere un buon padre per i suoi figli, un padre che soffre e che si annulla per loro rischierà di trasmettere inevitabilmente quel malessere a loro. Prendersi cura di sè significa anche prendersi cura di loro. Ha riconosciuto di non avere un appoggio vicino: io credo che partire da qui, e cercare un supporto per affrontare questa situazione difficile e dolorosa sia il primo passo per ritrovare la serenità e l'equilibrio che in questo momento mancano. Se avesse ulteriori domande resto a disposizione. Un caro saluto,
Dott.ssa Elena Gianotti

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