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Esperienze

Sono una Psicologa e Psicoterapeuta Sistemico Relazionale. Mi occupo principalmente di dinamiche legate al sistema famiglia: difficoltà comunicative, conflitto di coppia, problematiche legate all’adolescenza e al rapporto genitori-figli, crisi coniugali.
Svolgo percorsi individuali e di coppia sulla dipendenza affettiva.
Negli ultimi anni ho approfondito la Terapia basata sulla Compassione per il trattamento di pazienti molto severi con se stessi, che hanno difficoltà a gestire il senso di colpa e la vergogna.
Sono inoltre una terapeuta EMDR, mi occupo di trauma ed eventi stressanti attraverso la desensibilizzazione e rielaborazione tramite movimenti oculari.
Sono formata in training autogeno, mindfulness e libroterapia, di cui svolgo percorsi individuali e di gruppo.
Ho un approccio integrato e creativo, mi impegno ad essere empatica, ascoltare attivamente e fornire al paziente tutti gli strumenti necessari per alleviare la sua sofferenza.
Altro Su di me

Aree di competenza principali:

  • Psicologia clinica
  • Psicoterapia sistemico relazionale

Indirizzi (4)

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Selargius

Via Palmas 52, Selargius

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070 899...

Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
  • Pazienti con assicurazione sanitaria
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Pagamento dopo la consulenza

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Cagliari

Via Giudicessa Benedetta 44, Cagliari

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Prestazioni e prezzi

  • Consulenza psicologica

    60 €

  • Psicoterapia individuale

    60 €

  • Consulenza di coppia

    Da 100 €

  • EMDR (Psicoterapia dei disturbi post-traumatici)

    60 €

  • Psicoterapia familiare

    Da 100 €

44 recensioni

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  • S

    Professionale ed empatica.
    Gentile e disponibile.
    Attenzione particolare per il paziente.
    Ottima formazione e competenza.
    Flessibilità oraria e reperibile in qualsiasi momento.
    L'aiuto che fornisce ai pazienti é determinante per la terapia!

     • Altro Altro  • 

  • D

    Mi sono rivolto a Silvia in un momento difficile e la sua empatia è stata fondamentale nel mio percorso.
    Fin dal primo incontro mi ha fatto sentire a mio agio, ascoltandomi senza giudizio e comprendendo profondamente le mie emozioni.
    Grazie alla sua sensibilità, ho potuto affrontare temi complessi con fiducia.
    La consiglio vivamente a chiunque cerchi un supporto psicologico genuino e umano.

     • Selargius psicoterapia individuale  • 

  • A

    Silvia si è dimostrata attenta e precisa durante tutte le sessioni nell'ascoltare e carpire le sfumature delle conversazioni; inoltre, è riuscita a dare una cadenza (scelta condivisa) ottimale alle sessioni così da avere un miglioramento costante e ad aiutare in modo efficace e puntuale. Trovo inoltre estremamente comodo il poter effettuare la sessione anche da remoto e Silvia si è dimostrata in grado di gestire alla perfezione anche questo tipo di seduta. Lo studio è facilmente raggiungibile ed accogliente. I pagamenti possono essere effettuati anche con il POS o bonifico.

     • Selargius consulenza di coppia  • 

  • A

    La mia prima seduta di psicoterapia dalla Dottoressa Pisanu mi ha fatto un’ottima impressione, da subito mi sono sentito accolto, ascoltato con molta attenzione, mai giudicato e sempre a mio agio. La dottoressa Pisanu ha una preparazione eccellente e una grande empatia e umanità. Il lavoro fatto nei mesi scorsi con lei mi ha aiutato a mettere in ordine vari aspetti della mia vita e ad attraversare un periodo particolarmente difficile. Al termine dell’ultima seduta sono andato via arricchito, con un profondo senso di gratitudine e con la certezza che in futuro potrò contare con fiducia sul suo prezioso supporto. Grazie mille Silvia!

     • Selargius psicoterapia individuale  • 

  • M

    Mi sono trovato bene sin dalla prima seduta. La dott.ssa Pisanu mostra grande empatia e interesse quando le parlo dei miei problemi o di me in generale, per questo mi sento sempre compreso e ascoltato davvero. Oltre a questo è anche molto simpatica e professionale, e ciò rende più facile parlare di cose che sono più difficili da dire ad altre persone. Veramente consigliata.

     • Cagliari consulenza psicologica  • 

  • L

    Ho iniziato il mio percorso con la Dottoressa Pisanu da qualche mese e penso che non avrei potuto trovare psicoterapeuta migliore: gentile, empatica, chiara, disponibile, mai invadente, professionale. Mi sono sentita a mio agio dal primo incontro. È davvero una bravissima professionista.

     • Selargius Altro  • 

  • M

    La dott.essa Pisanu è una professionista disponibile, accogliente e mai giudicante. Fin da subito mi sono sentita ascoltata, compresa e sostenuta. Competenza ed empatia mi hanno aiutata a trovare la strada per raggiungere un nuovo equilibrio.
    Grazie Silvia!

     • Consulenza online Altro  • 

    Dott.ssa Silvia Pisanu

    Grazie mille a te per esserti affidata


  • E

    La dottoressa è molto professionale e disponibile

     • Selargius sostegno psicologico  • 

  • E

    Sa mettere insieme una preparazione professionale eccellente e straordinarie doti umane di empatia e ascolto.

     • Consulenza online Altro  • 

    Dott.ssa Silvia Pisanu

    Grazie infinite, sia per il feedback che per la fiducia.


  • M

    La Dott. Pisanu mi ha messa a mio agio fin da subito. La sua empatia, dolcezza e professionalità mi hanno permesso di sentirmi libera di esprimermi senza timore di essere giudicata. Sempre disponibile e comprensiva, mi ha aiutata tanto in un periodo difficile.

     • Selargius sostegno psicologico  • 

    Dott.ssa Silvia Pisanu

    Grazie M.B. è stato un bel percorso e sono felice che ti sia trovata bene.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 6 domande da parte di pazienti di MioDottore

ho avuto una vita costellata di problemi che ho affrontato sempre da sola. A coronamento di una vita difficile, succede che 10 anni fa mia madre vedova, causa incidente, diventa invalida e resta in carrozzina e io, figlia unica, mi occupo di lei e nel frattempo porto avanti anche il mio lavoro full time. Sono stati anni molto duri, ho messo da parte la mia vita, ho rinunciato a tutto, non mi sono mai concessa una vacanza, neanche un fine settimana. I medici mi consigliavano di metterla in RSA , aveva sviluppato anche moltissime patologie, e che da sola non ce l'avrei fatta e mi sarei ammalata, ma non li ho ascoltati , nonostante non fosse stata certo la migliore delle madri, la mia coscienza me lo impediva, l'ho accudita e trattata come una regina, le compravo i cibi migliori gli ausili piu costosi, curavo tutti i dettagli in modo maniacale, vivevo per lei praticamente. Due anni fa e' morta ma...9 mesi prima di morire ha gettato la maschera e ha iniziato a volermi distruggere in modo palese. Era sopraggiunta un po' di demenza
senile ma anche i medici riconoscevano che, i suoi comportamenti distruttivi verso di me, erano creati ad hoc, ben pensati e organizzati e che quindi non potevano riferirsi alla sua -poca- demenza senile, ma era il suo carattere e infatti non ero nemmeno tanto sorpresa, solo amareggiata. Ad esempio mentre io ero in cucina a prepare il pranzo, lei chiamava i cc dicendo che la stavo 'massacrando di botte', aveva convinto il fisioterapista che la trascuravo e che non le davo da mangiare. Faceva i bisogni grossi nel pannolone e poi li spargeva nel letto - tanto ero io che pulivo- . Tutto il giorno urlava che la stavo massacrando di botte, affinche i vicini sentissero. Si strappava, a morsi, lembi di carne dalle braccia per dire che ero stata io a picchiarla Ovviamente tutti i suoi tentativi di rovinarmi non andavano a buon fine perche' erano tutte enormi ed evidenti falsita' , ma ogni volta dovevo giustificarmi con i carabinieri, con la cooperativa del fisioterapista e con tutt quelli che coinvolgeva telefonicamente. Gli assistenti sociali per fortuna erano dalla mia parte e intervenivano in mia difesa. Ed ero sempre piu stanca ed esasperata, sia fisicamente che mentalmente. Poi si mise a cercare qualcuno a cui intestare la sua casa per non doverla lasciare a me , altra mazzata per me. Mi odiava talmente tanto che e' arrivata al punto di chiedermi insistmente di ucciderla, per garantirsi che alla sua dipartita io sarei finita in galera o, nella migliore delle ipotesi, tormentata dai sensi di colpa. Due giorni prima di morire mi ha detto- non vali niente come donna-. Quando e' morta non ho versato una lacrima e ancora niente dopo due anni. Provavo solo una stanchezza infinita, incolmabile. Sono rimasta come sotto shock per lunghi mesi, forse lo sono ancora , sto facendo opera di rimozione, come se lei non fosse mai esistita. Arrivo ora al punto : sono sempre stata una persona molto, moltissimo empatica, orientata verso l'ascolto e il sostegno degli altri. Ho sempre avuto argomenti di incorggiamento per chi si confidava. Mi sono sempre preoccupata per tutti, una crocerossina in poche parole. Beh adesso - ho 58 anni- dopo aver passato tutto questo mi sento un'altra persona. Non sono piu empatica, se le persone si confidano mi annoio e non sono piu ispirata nell'argomentare. Praticamente non me ne frega piu' di niente di nessuno, a dire il vero nemmeno tanto di me stessa

Mi dispiace immensamente. Sembra che nella fase finale della sua vita sua madre più che "gettare la maschera" abbia avuto dei seri problemi psicologici, deliri, paranoie, e che in tutto questo lei non abbia ricevuto il supporto necessario, subendone in prima persona glie effetti. Probabilmente la relazione con sua madre aveva già delle dinamiche complesse alla base. Nonostante questo ha deciso di sacrificarsi e dedicarsi completamente a lei. Non ottenendo il risultato sperato: essere amata e riconosciuta. Sembra che ora lei non tragga più beneficio dall'essere di supporto al prossimo (ad esempio ascoltando qualcuno). Forse non è un male. È l'occasione per imparare ad avere rapporti in cui l'amore non si deve meritare con accudimento e sacrificio. Ma sulla base di presupposti più sani ed equi. Una psicoterapia sull'elaborazione del lutto e del più ampio rapporto con sua madre, potrà aiutarla a vivere in maniera più leggera le relazioni con gli altri e anche con se stessa. Un caro saluto

Dott.ssa Silvia Pisanu

Buonasera dottori/esse,
vi scrivo perché mi attanaglia da mesi una situazione molto spiacevole nella quale mi sono ritrovata. Tutto è iniziato dopo un flirt con un ragazzo, una storia occasionale durata una sola notte. La persona in questione ha poi spifferato ai suoi amici quanto accaduto e da allora ricevo sguardi maliziosi o inappropriati, tentativi di avvicinamento,o avvicinamenti per "abbordarmi" ; uno suo amico mi ha anche fatto una richiesta, seppur indiretta, esplicita.
Tutto ciò mi fa stare immensamente male, mi sento invasa nella mia sfera intima e privata, trattata come un oggetto a cui non si deve nemmeno chiedere, mi sento come in un fenomeno da branco. Non so come riappropriarmi della mia dignità lesa. La cosa che mi fa stare male è che quanto accaduto quella sera è stata una leggerezza - diciamo una situazione sfuggita di mano, avevo bevuto quella sera - che in altre situazioni non sarebbe mai accaduta, di solito non mi lancio e tendo a pensare e riflettere molto. E' pur vero che anche se quell'esperienza non è stata conforme a come di solito vivo questi approcci e la mia intimità, avrei fatto mea culpa con me stessa, sarebbe stata un 'esperienza che avrei valutato come negativa e di cui fare tesoro per capire cosa fa davvero per me e cosa no e l'avrei accantonata nel dimenticatoio, ma non ho potuto per via del comportamento meschino e infantile di lui e della posizione in cui mi ha messo nei confronti dei suoi amici e gli altri - vivo in un piccolo paesino dove le dinamiche del gossipo sono molto accentuate, la mentalità è davvero molto arretrata e maschilista, quindi vi lascio immaginare.
Non riesco ad elaborare questa esperienza e non so come comportarmi quando mi sento oggetto di sguardi o tentativi di essere avvicinata.
Diciamo pure che ho sempre avuto un rapporto difficile con la sessualità e questo non aiuta.
Vorrei tornare quella di prima. Poi, non posso nemmeno allontanarmi da qui come facevo prima, non ho mai frequentato il luogo e non conoscevo bene le sue dinamiche, ho sempre frequentato altre tipologie di persone e ambienti, diciamo più emancipati, open - minded, al contempo rispettosi.
Sono molto vulnerabile e soffro già da anni di depressione e ho fatto psicoterapia, quindi questa situazione per me è difficile da reggere.
Vorrei trovare la giusta strategia per arginare questi comportamenti, scoraggiarli e riappropriami della mia persona, anche se non credo sia possibile farlo in un ambiente così.
Che strategie posso adottare per scoraggiare questi comportamenti? Forse non mi conviene affrontarli direttamente poiché potrei sicuramente alimentare voci indesiderate o altri comportamenti tossici. Ditemi voi. Non giudicatemi anche voi, però.

Ciao, intanto grazie per la condivisione. Mi spiace molto per la tua esperienza. L'ipotesi che sonderei in seduta è la seguente: non è che tu stessa ti sei giudicata per quella libertà di una sera?
È importante che tu ti chieda quanto la lettura di quegli sguardi sia influenzata dal tuo stesso giudizio e quanto da fatti reali. Cerca di fare chiarezza fra ciò che accade realmente e ciò che pensi dica la gente di te. Parla con qualcuno (di fiducia) dello stesso gruppo per aprire diverse finestre sulla stessa situazione e vederla anche da altre prospettive. Smontando le prospettive distorte.
E poi ricordati che per quanto le persone possano giudicarti, non sono gli altri a dare una misura del tuo valore. Sei una donna libera.
Infine se non sei obbligata a frequentare quel gruppo (es scuola o lavoro), hai valutato di tutelarti allontanandoti per un po'?

Dott.ssa Silvia Pisanu
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