allora tutto è iniziato da novbre in cui una sera stavo parlando con mia madre e mi ha detto per sch

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allora tutto è iniziato da novbre in cui una sera stavo parlando con mia madre e mi ha detto per scherzare che stavo male e che dovevo andare da uno psicologo allora io quella sera ho avuto pensieri violenti nella mia testa e immagini violente e immagini dove stavo in un ospedale psichiatrico, quella sera tremavo e nei giorni successivi avevo questi pensieri e immagini fortissime nella testa tanto che avevo l umore bassissimo davvero ma davvero basso e manco mangiavo, dopo una settimana l umore è migliorato e comunque sono solo diventati dei pensieri o se potrei descriverla una vocina che mi diceva sempre le stesse cose sul mio doc aggressivo ( verso me stesso) e da novembre che io ho avuto questi pensieri/ ossessioni aggressive e ossessioninoer le malattie mentali infatti passavo le ore a leggermi i forum e i sintomi delle malattie mentali tanro che ho creduto a volte di avere la depressione e a volte di avere la schizofrenia o il bipolarismo, insomma ero ossessionato stabo dalla mattina alla sera su internet e intsnto avevo queste immagini e pensieri violenti che mi davano fastidio. allora a gennaio ho iniziato a vedere la psicologa che mi ha detto che soffro di doc anche se io non riesco a capire se soffro di doc o no , inoltre ho pure la paura di andare in un ospedale psichiatrico. inoltre ho un altro problema cioè che sono dipendente dal sesso ( pero la mia dipendenza non detiva da un dolore interiore ma solo da un piacere ma ultimamente ho effettivamente avuto la consapevolezza di essere dipendente e un po mi fa stare male emotivamente perche è vero non riesco a farne a meno da quando ero nella prima adolescenza) allora ultimamente non capisco piu il mio doc solo che so che la settimana scorsa sono stato molto meglio a livello di umore ma questa settimana ho l umore a pezzi perche sto vivendo degli stati depressivi che mi spaventano in quanto mi sento proprio nero dentro e non riesco a pensare a niente , solo nero. ci sono momenti piu forti dove mi sento completamente nero ed altri dove lo sento di meno. io sono sicuro che tutti sia iniziato dal doc, la mia psicologa dice che soffro di doc ma io non capisco piu il mio stato mentale. so solo che c è qualcosa che non va. ma vi assicuro che in questi momenti depressivi quando mi sento completamente buio dentro e la mia psiche è nera e buia sono momenti brutti ma personalmente sono il tipo che si fa sempre forza e voglio risolvere questa situazione che va avanti da fine novembre . è possibile che questo nero che vedo nella mia mente sia un altra immagine ossessiva? riguardo la mia famiglia siamo abbastanza uniti anche se i miei genitori a volte litigano pesantemente e quando lo danno un po di ansia mi viene emotivamente . mentre riguardo alla mia famiglia abbiamo avuto un lutto di una zia la sorella di mia mamma che è morta nel 2021 di tumore e mia nonna alla quale sono molto affezionato che soffre di demenza. riguardo ad adesso le ossessioni sono migliorate ma non faccio che pensare al passato quando quest ultime erano molto forti e ultimamente ci sta pure questo pensiero della dipendenza da sesso. non riesco a capire il mio stato mentale so solo che per esempio con il doc a volte sento impulsi/ attrazioni e vertigini alle gambe riguardo la finestra ( elemento del doc aggressivo + preoccupazione perche vivo al terzo piano) in questo momento non so cosa dire ho paura di parlare della mia dipendenza alla psicologa ma piu che altro non so piu il mio stato mentale che il doc ha ribaltato facendomi credere di essere un “masochista “ dico questa parola per riassumere tutti i pensieri brutti del doc. sono giovane e voglio ritrovare la mia persona prima di quella sera in cui è scoppiato tutto ciò inoltre in passato ho avuto ossessioni sulle pulizie. piu o meno ho dato una totale osservazione sul mio problema. vorrei avere da voi psicologi dei consigli che possano aiutarmi perche io mi sento spaesato grazie mille a chi mi risponderà.
Gentilissimo, innanzitutto si congratuli con sè stesso per il coraggio e l'umiltà nell' aver chiesto aiuto, rivolgendosi ad una collega. Esprimere il suo disagio, raccontare la sua storia, condividendola, può alleggerire il senso di malessere.
Per ciò che scrive , ha intrapreso questo percorso di sostegno, da poche settimane. Si dia un po' di tempo per potenziare prima di tutto ciò che può esserle utile nella vita quotidiana per gestire i pensieri che la disturbano e la condizionano, secondo la Metodologia utilizzata dalla terapeuta che ha scelto. Questo potrà sicuramente contribuire a sentirsi meno "spaesato".
Le auguro ogni bene. Resto a disposizione
dottoressa Maria Raffaella Starace .Psicoterapeuta

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Ciao. Immagino non sia una situazione facile. Il mio consiglio personale è di non stare troppo dietro alle diagnosi, che sono banalmente semplificazioni della realtà che servono a dare indicazioni terapeutiche, mh? La personalità è chiaramente più ricca, più complessa, rispetto a una diagnosi, darci troppo peso secondo me non serve a nulla. Può essere anche buono parlare con la tua psicologa della tua dipendenza sessuale, se per te sta cominciando a diventare un peso.
Un saluto
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Gentile utente di mio dottore,
continui pure la psicoterapia iniziata, e magari nel caso ce ne fosse bisogno affianchi ad essa un trattamento farmacologico consultando anche uno psichiatra. Dai disturbi d' ansia si può guarire attraverso l' ausilio integrato delle due cose.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, sembra che lei stia attraversando un momento molto difficile e confuso. È comprensibile che l'ossessione e i pensieri violenti che ha sperimentato dopo il commento scherzoso di sua madre le abbiano causato notevole disagio emotivo. È incoraggiante il fatto che abbia iniziato a vedere una psicologa e abbia preso coscienza dei tuoi problemi legati alla dipendenza sessuale. È normale sentirsi spaesati quando si affrontano sfide così complesse e emotivamente pesanti. È importante continuare a lavorare con la sua psicologa per esplorare questi sentimenti e pensieri, e per trovare strategie per affrontarli in modo costruttivo. Non deve sentirti in imbarazzo ma parlare di questo imbarazzo. Lei è lì per aiutarla e supportarla senza giudizio. Inoltre, potrebbe essere utile esaminare la sua storia familiare e il contesto in cui hai vissuto, poiché eventi significativi come il lutto e le tensioni familiari possono influenzare il suo benessere emotivo. Continui a essere forte e a cercare il supporto di professionisti qualificati. È un passo importante verso il suo benessere emotivo e il ritrovamento della sua vera persona. Se ha ulteriori preoccupazioni o domande, non esiti a condividerle con la sua psicologa o con altri professionisti. Cordialmente, Giada di
Buonasera. Mi dispiace per la sofferenza che sta vivendo che trasmette in modo molto diretto attraverso le sue parole. Il mio suggerimento è di condividere con la terapeuta con la quale sta lavorando i propri vissuti e pensieri in modo quanto possibile libero ed aperto per dar voce ed esplorare la propria esperienza con l’obiettivo di poterla comprendere sempre più a fondo e ritrovare gradualmente la propria sicurezza personale e la propria salute e benessere. Inoltre, penso sia importante considerare che ogni persona ha bisogno del proprio tempo all’interno di un percorso terapeutico, e in tal senso può essere importante pensare di poter fare un passo alla volta permettendosi tutto il tempo che sentirà necessario. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Buongiorno, il suo stato attuale le impedisce di vedere chiaramente le cose come vorrebbe innescando un circolo vizioso per cui poi dubita di tutto. Il trattamento più efficace per il DOC consiste nella psicoterapia unita a supporto farmacologico. Continui quindi con il/la terapeuta il discorso iniziato e pensate se non sia il caso di ricorrere anche all'aiuto farmacologico.
Prima di tutto, voglio ringraziarti per aver condiviso così apertamente la tua esperienza. È evidente che stai affrontando una serie di sfide mentali e emotive che hanno avuto un impatto significativo sulla tua vita quotidiana. È importante riconoscere che cercare aiuto e comprendere il proprio stato mentale è un passo fondamentale verso il benessere.

Dalle tue parole emerge chiaramente che ti trovi in una fase di grande confusione e angoscia, caratterizzata da pensieri intrusivi, immagini violente e ossessioni legate alla tua salute mentale e alla tua dipendenza sessuale. È comprensibile che tutto questo generi un forte disagio emotivo e che ti faccia sentire spaesato.

La tua descrizione suggerisce che potresti essere affetto da un Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC), come indicato anche dalla tua psicologa. Il DOC è caratterizzato da pensieri ossessivi e compulsioni che interferiscono significativamente con la vita quotidiana. È importante sottolineare che il DOC può manifestarsi in modi diversi per ogni individuo e può coinvolgere anche la comparsa di pensieri violenti o intrusivi.

Il fatto che tu abbia avuto anche ossessioni riguardanti la tua salute mentale e che passi molto tempo a cercare informazioni online potrebbe indicare un'ipersensibilità alla tua salute mentale o una forma di ipocondria. È comune che le persone con il DOC sviluppino preoccupazioni esagerate sulla propria salute mentale o fisica.

Inoltre, la tua dipendenza sessuale è un'altra sfida che stai affrontando e che potrebbe essere collegata al tuo stato emotivo generale. È positivo che tu abbia preso consapevolezza di questa dipendenza e che sia disposto a esplorarla e affrontarla.

Riguardo alle tue preoccupazioni sul tuo stato mentale attuale, è importante tenere presente che il DOC può causare una varietà di sintomi e che la sua comprensione può essere complessa. È possibile che gli stati depressivi che stai vivendo siano collegati al DOC stesso o a fattori correlati, come lo stress derivante dai tuoi pensieri ossessivi.

Per quanto riguarda i consigli, ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili:

1. **Continua il trattamento con la tua psicologa:** Lavorare con uno psicologo può aiutarti a comprendere meglio i tuoi pensieri e a sviluppare strategie per affrontarli in modo più efficace.

2. **Pratica la consapevolezza:** La consapevolezza può aiutarti a riconoscere i tuoi pensieri ossessivi senza giudicarli o reagire impulsivamente ad essi. Puoi provare a praticare la consapevolezza attraverso la meditazione o il training mentale.

3. **Limita il tempo trascorso online:** Se passi molto tempo a leggere forum o a cercare informazioni sulla salute mentale, potresti considerare di limitare questo comportamento per ridurre l'ansia e l'ossessione.

4. **Affronta la dipendenza sessuale:** Se la tua dipendenza sessuale sta causando disagio emotivo, potresti voler considerare il supporto di uno specialista nel campo della sessuologia o dei gruppi di supporto.

5. **Raggiungi un equilibrio tra lavoro e tempo libero:** Dedica del tempo ogni giorno a attività che ti piacciono e che ti rilassano, come lo sport, l'arte o la lettura.

6. **Parla apertamente con i tuoi familiari:** Coinvolgere i tuoi familiari nel tuo percorso di guarigione può darti un sostegno emotivo prezioso e aiutarli a capire meglio la tua situazione.

Infine, ricorda che il percorso verso il benessere emotivo può essere complesso e richiedere tempo. Sii gentile con te stesso durante questo processo e ricorda che ci sono risorse e supporti disponibili per aiutarti lungo il cammino.
Gentile utente, voglio innanzitutto complimentarmi con lei per aver descritto ciò che sta vivendo e per aver chiesto aiuto, non è da tutti.
La situazione che ci descrive è senz’altro complessa e non si fa fatica a credere che sia per lei fonte di grande sofferenza.
Le suggerisco di parlare apertamente con la sua Psicologa, la quale non è tenuta a giudicarla o giudicare la sua situazione, ma anzi è lì per poterla aiutare a sentirsi meglio e a sciogliere un po’ di grovigli che si sono creati dentro di lei.
Una strada parallela alla Psicoterapia che può essere valutata da lei insieme alla sua Psicologa, è quella di chiedere un consulto medico per valutare se ci sono le indicazioni ad assumere dei farmaci al solo fine di alleggerirla da tutte queste fatiche.
Le mando un cordiale saluto.
Dott.ssa Emanuela Graziano
Caro utente, grazie per condividere il suo disagio attuale. Da poco ha iniziato un percorso, sono i primi passi alla scoperta di sé stesso, deve avere un po' di pazienza. Le soluzioni magiche non esistono.
Potrebbe, invece, di fissarsi per la diagnosi, cominciare a nominare le sue emozioni e quando questi pensieri si fanno presenti cercare l'emozione che c'è sotto, creando un dialogo e non lottare
un abbraccio
Caro Amico,

andare dallo psicologo non è un segno di grave malattia mentale, quanto piuttosto un segno di maturità e di amore di sé.
Poiché leggo che è molto preoccupato, e rimugina molto su tante, troppe cose, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo: scoprirà che l'avventura di conoscere noi stessi supera ogni altra avventura!

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buonasera, condivido la decisione di intraprendere un percorso che lei ha già iniziato. Ha elencato diversi temi rispetto alla salute e ai lutti che ne sono derivati. Inoltre un evento come un commento espresso da sua madre sembra aver fatto precipitare un"vaso" che era già colmo. Comprendo la difficoltà di entrare in contatto con parti più buie che possono condensarsi in immagini e pensieri intrusivi, ma è giusto affidarli al suo percorso. Mi auguro che gradualmente lei riesca a fidarsi e ad affidarsi a chi l'ha presa in carico per sviscerare gradualmente tutti gli elementi che la fanno soffrire e che si condensano in sintomi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, mi dispiace molto per queste sue sofferenze; ha citato più volte la sua psicologa ed in un passaggio ha parlato del timore a raccontare della sua dipendenza. Credo che il primo passo per affrontare un percorso di riabilitazione sia legato al fidarsi del proprio terapeuta: la invito quindi a parlare ed aprirsi il più possibile perché solo così potrà alleggerirsi di qualche peso e mettere chi la sta seguendo nelle condizioni di comprendere meglio la situazione. Qualora si sentisse bloccato o impedito con l'attuale collega allora la inviterei a prendere in considerazione un eventuale cambio: in tutti i casi credo sia davvero necessario parlarne con la sua psicologa. Resto a disposizione qualora lo ritenesse utile, anche da remoto. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Buonasera,
leggendo le sue parole colgo quanto la situazione che vive sia per lei invalidante e spaventosa. Sentire che la propria mente e il proprio pensiero sfuggono al controllo che solitamente crediamo di avere su di essi può fare davvero paura.
Rispetto a quanto racconta mi ha colpita come il fatto che sua madre abbia colto la sua sofferenza dandole un nome, per quanto vago, abbia apparentemente permesso di prenderne atto improvvisamente, provocando però un effetto estremamente angosciante per lei.
Penso sia una buona cosa che lei stia seguendo un percorso e rispetto alle sue ipotesi e dubbi circa la sua condizione penso sia opportuno confrontarsi con chi la segue cercando di costruire con questo/a professionista un clima di dialogo e confronto che possa rassicurarla e aiutarla a fare ordine nella confusione di questo periodo.
Rimango a disposizione,
Giulia Campana
Caro utente, ti ringrazio per aver condiviso il tuo malessere. La consapevolezza e la richiesta di aiuto sono solo l'inizio del tuo percorso di scoperta personale, e richiederà tempo e pazienza. Non esistono soluzioni immediate o miracolose. Ti suggerirei di non concentrarti esclusivamente sulla diagnosi, ma di iniziare a esplorare le tue emozioni. Quando questi pensieri si presentano, prova a identificare l'emozione sottostante. Senz'altro il percorso che ha iniziato la potrà aiutare a confrontarsi e a dare una lettura differente. Cordiali Saluti, Dott.ssa Samantha Falcinelli
Gentilissimo, è normale sentirsi confusi e spaventati quando si affrontano pensieri ossessivi e ansie legate alla propria salute mentale. È positivo che tu abbia già iniziato un percorso con una psicologa, ma potrebbe essere utile parlare anche dei tuoi sentimenti riguardo alla dipendenza sessuale. Non c'è nulla di sbagliato nel chiedere aiuto, e il tuo desiderio di superare questa situazione è un segno di forza. Continua a essere aperto con la tua psicologa e cerca sostegno anche da persone di fiducia nella tua vita. La consapevolezza dei tuoi pensieri è un passo importante verso il recupero. Un caro saluto, dr.ssa Marina Lumento.
Buongiorno, la situazione che descrivi è davvero complessa, sia il lutto e la malattia in famiglia che la tua situazione di fragilità emotiva e psicologica sono di difficile gestione. Tuttavia hai già una psicologa a cui rivolgerti, perché non riesci a parlare con lei di queste cose? Se non ti riconosci nella diagnosi che ti è stata fatta dovresti parlarne con lei in modo da poter approfondire la cosa. Sicuramente anche la collega te lo avrà già detto, la terapia è uno spazio sicuro in cui ogni pensiero è valido e qualsiasi argomento può essere trattato. Non avere timore di aprirti completamente con la tua psicologa, altrimenti non potrà mai aiutarti ad andare fino in fondo ai tuoi dubbi. In bocca al lupo!

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