Dott.ssa Irene Roman

Salve, sto vivendo nell’irrealtà, mi spiego meglio...
Non ho mai utilizzato droghe, non bevo e nella mia vita ho “assaggiato” solo una sigaretta.
Da sempre è come se vivessi in una bolla, vi sto scrivendo ma è come se non lo stesso facendo, mi guardò intorno e gli spazi che ho sempre visto mi sembrano quasi irreali, non so come spiegarlo.
Durante la mia vita ho vissuto tanti episodi del genere che non ho mai saputo spiegare e ne tantomeno cercavo online per paura di avere cose terribili, tipo un tumore al cervello.
Ad oggi mi sento immateriale, faccio le cose in maniera automatica, non provo sentimenti di gioia perché non so come uscire da questa condizione.
Qualche mese fa mi faccio coraggio e cerco online questi sintomi, ritrovando più o meno la mia stessa sintomatologia nel disturbo dissociativo della depersonalizzazione-derealizzazione. Premetto che leggendo ho visto che queste “sensazioni” orribili colpiscono persone che sono state vittime di abusi infantile, io per fortuna non ho mai vissuto episodi del genere, e la mia famiglia è sempre stata per me un punto di riferimento.
Cammino per strada e non mi sento mentalmente, non so come spiegarlo ma è orribile. La mia famiglia oltre ad essere allo scuro di tutto ciò, non ha la possibilità economica per poter affrontare un lungo percorso di psicoterapia... Non so come uscirne, vi prego datemi una mano, anche un solo consiglio pratico da applicare potrà cambiare la situazione, vi prego????????

Salve, ho 27 anni e anche per questioni lavorative future necessito di migliorare il mio modo di parlare a causa di due piccoli difetti che ho da sempre: la erre moscia (a causa di palato ogivale) e la parlata veloce (scandendo male sillabe e parole). Vorrei sapere se per risolvere entrambi posso recarmi direttamente da un logopedista oppure devo passare prima per una visita da un foniatra. E inoltre se per il difetto di parlata veloce è effettivamente lo stesso logopedista che può aiutarmi oppure se in questo caso necessito forse più di lezioni di dizione.
Grazie mille