Dott.ssa Eleonora Tollot

La stimolazione cognitiva rappresenta una delle terapie non farmacologiche maggiormente raccomandate per persone con una patologia neurodegenerativa di entità lieve-moderata. Si tratta di un intervento personalizzato in cui lo psicologo somministra alla persona con decadimento cognitivo esercizi per il rafforzamento di quelle abilità cognitive che ancora non sono state compromesse dalla malattia, nel tentativo di mantenerle il più a lungo possibile e, così, rallentare il processo patologico. Inoltre, tale intervento mira al mantenimento dell’autonomia della persona (nei limiti dettati dalla malattia) e al suo permanere nell’ambiente domestico, ritardando il più possibile il momento dell’istituzionalizzazione. L’obiettivo prioritario è quello di sostenere l’identità della persona e garantire il suo benessere psicologico nonostante la malattia.

Il training cognitivo rappresenta un intervento personalizzato in cui lo psicologo somministra alla persona esercizi di difficoltà crescente per l’allenamento e il potenziamento di quelle abilità cognitive che risultano lievemente compromesse o deficitarie. Ciò nel tentativo di recuperare una buona funzionalità cognitiva o di trovare delle strategie per compensare le difficoltà che permangono. Questo servizio è dedicato a quelle persone che sperimentano difficoltà cognitive di diversa entità e natura. Può essere estremamente utile per il potenziamento delle abilità cognitive nell’invecchiamento fisiologico e nelle situazioni in cui i deficit siano conseguenti a patologie neurologiche acquisite non neurodegenerative.

La valutazione neuropsicologica rappresenta un intervento mirato all’individuazione di eventuali deficit cognitivi e nel tentativo di definire la loro probabile natura. La valutazione prevede, innanzitutto, la raccolta delle informazioni anamnestiche e un breve colloquio con la persona, e successivamente la somministrazione di specifici test, volti alla misurazione del funzionamento cognitivo globale e di funzioni cognitive specifiche, quali: memoria, attenzione, percezione, linguaggio, abilità visuo-spaziali, abilità prassico-costruttive, funzioni esecutive. Il compito dello psicologo è quello di stabilire se eventuali difficoltà nella sfera cognitiva rientrino nella norma statistica oppure se si configurino come veri e propri deficit.
Solitamente questo servizio è rivolto a persone che iniziano a sperimentare difficoltà cognitive nello svolgimento delle attività di vita quotidiana (es: difficoltà di concentrazione, difficoltà di memoria ecc.), per comprendere se queste siano “normali” e dovute a fattori modificabili oppure configurino un quadro patologico. è un servizio dedicato anche a quelle persone che manifestano problematiche cognitive a seguito di patologie neurologiche acquisite; le più diffuse:
- Trauma cranico
- Ictus
- Encefalopatia
- Idrocefalo normoteso
- Malattia di Parkinson
- Sclerosi Multipla
- Neoplasie cerebrali
- Demenza