Vorrei innanzitutto ringraziare tutti i medici che hanno risposto in merito al problema di mia figli

15 risposte
Vorrei innanzitutto ringraziare tutti i medici che hanno risposto in merito al problema di mia figlia di 20 anni. Volevo poi chiarire un po' di cose. A dicembre del 2016 é venuto a mancare il nonno materno (primo lutto in famiglia),qualche giorno prima a mia figlia stava andando di traverso una compressa. Il giorno della befana,gennaio2017 ha avuto una tachicardia mentre mangiava e praticamente da quel giorno mi sono accorta che mangiava poco e lentamente. Abbiamo fatto analisi del sangue, visita otorinolaringoiatra perché diceva di sentirsi un nodo alla gola, ecografia alla tiroide ma nulla di patogico.poi come vi ho già scritto dopo alti e bassi ha iniziato a dicembre 2017 sedute di psicoterapia che a fine maggio sono state interrotte per volontà della stessa psicoterapeuta per darle u a pausa e vedere come la situazione si sviluppava durante l'estate. Poiché dopo due settimane dall' interruzione della psicoterapia i sintomi sono peggiorati ho deciso dopo aver sentito parlare della terapia strategica breve di farle iniziare questa terapia e contemporaneamente portarla dalla logopedista i cui esercizi di masticazione e deglutizione l'hanno aiutata molto. Da poco tempo(circa una settimana ), sono comparsi quegli spasmi di cui vi ho parlato che erano presenti anche mesi fa in maniera meno accentuata e che poi erano scomparsi. Vorrei inoltre spe indicare che questi spasmi sono presenti unicamente quando mangia e che appena deglutisce il boccone gli stessi spasmi scompaiono.La cosa per esempio non succede quando mastica una gomma, gli spasmi non si presentano né quando mangia un dolce, un gelato con le amiche perché mi ha detto che si distrae e mangia più naturalmente cosa che non avviene in casa dove nonostante la tv o il cellulare nulla la distrae dall' atto del mangiare e deglutire. Inoltre qualche giorno fa ha detto a sua sorella più piccola di avere paura di affogare con il cibo o acqua. Per il resto è una ragazza normalissima,studia e sta dando con buoni risultati esami all' università, sicuramente timida e con un poche amicizie.grazis di cuore a chi vorrà nuovamente rispondermi e spero di aver chiarito meglio la situazione .
Buonasera. Dalle sue parole la componente psicologica sembra preponderante. Il mio suggerimento è quello di proseguire con la psicoterapia, probabilmente il lavoro sarà più lungo dell'atteso, ma la remissione del sintomo non sarà l'unico obiettivo. Sicuramente andranno valutate anche in casa le vostre reazioni al suo star male. A volte, inconsciamente, mostrare un'eccesso di preoccupazione svia dalla risoluzione del problema, proprio perché in qualità di familiari si è troppo coinvolti

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Buonasera La ringrazio per i chiarimenti che comunque danno fondamento alla mia ipotesi. Credo che all'interno di uno spazio terapeutico adeguato sua figlia possa acquisire una maggiore consapevolezza non solo riguardo alla sintomatologia che spesso maschera altro. Per questo ritengo che una terapia di breve durata non sia adeguata.
Dott.ssa Manuela Pacifivi
Buongiorno, dalla descrizione della sintomatologia di sua figlia si comprende che la causa non è organica; è possibile ottenere un notevole beneficio dalla cura farmacologica, quindi la porti da un bravo psichiatra.
Cordiali saluti, Maurizio Luppi.
Salve. le ho chiesto chiarimenti e la ringrazio per averli forniti. L'impressione, (che le chiedo di approfondire nelle sedi opportune) e che possa trattarsi di Anginofobia. ( una patologia che crea nella persona una paura incontrollata di potersi strozzare con il cibo solido).
Una terapia sia psicologica che supportata da un percorso farmalcoligico potrà risolvere in modo adeguato tale situazione.
Cordiali Saluti Dottor Grilli
Buonasera. una tecnica psicoterapeutica che permette la veloce rielaborazione dei traumi subiti è l'EMDR, molto efficace anche nei casi di una presenza di una sintomatologia persistente come quella denunciata. se vuole può prenotare un incontro.
Salve, sì sono pienamente d'accordo con i colleghi, sicuramente avete fatto bene ad accertarvi nel caso fosse un disturbo fisiologico, ma è prettamente spicologico il suo disturbo. Quindi dovrebbe iniziare un lavoro su di sè ma non breve dovrebbe analizzare che cosa sta coprendo con il suo sintomo. Ha avuto paura di strozzarsi quindi ogni volta che deve ingoiare la paura si ripresenta, penso che una terapia EMDR potrebbe andare bene per risolvere il trauma che ha subito. Questo tipo di terapia è una desensibilizzazione e rielaborazione attraverso dei movimenti oculari. Un trattamento psicoterapeutico basato sul ricordo dell'esperienza traumatica che si percepisce come un evento del passato e le sensazioni negative si riducono d'intensità. Spero che sua figlia riesca a stare meglio la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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La sua descrizione è abbastanza curata, ma manca una componente fondamentale che è la ricostruzione del disturbo partendo dal punto di vista di sua figlia. Quali degli eventi da lei menzionati è più significativo per la ragazza? Come lo ha vissuto? quali sono i pensieri e i comportamenti che ha avuto immediatamente prima e dopo? La cosa più opportuna, dal momento che si sono escluse cause organiche, è che la ragazza continui a seguire un percorso psicoterapeutico (l'approccio cognitivo comportamentale è tra i più efficaci nella cura delle fobie), a volte può non essere facile trovare lo/a terapeuta giusta, ma se c'è la volontàà di risolvere il problema, tutto andrà per il verso giusto.
Faccio un grosso in bocca al lupo a lei e a sua figlia.
A disposizione per qualsiasi chiarimento
Francesca
Alla luce di quello che ha aggiunto mi sembra ormai chiara l'origine psicologica dei sintomi di sua figlia.
Credo che ci siano motivazioni inconsce che vanno esplorate per accedere al pieno significato dei sintomi.
Per cui il mio consiglio è quello di affidarsi ad un terapeuta esperto con formazione psicoanalitica con cui iniziare un percorso tarapeutico che possa aiutare sua figlia a dare senso e comprensione a quello che sta vivendo.
Cordialmente
A.R.
Molto significativo è il fatto che sua figlia quando è fuori con le amiche o mangia cose appetitose per lei deglutisce normalmente. E' frequente e non deve inquietarla che sua figlia provi difficoltà di qualunque genere a casa e scompaiano quando è fuori con le amiche. E' difficile per genitori con una figlia di vent'anni districarsi fra controllo e autonomia, è difficile per voi ma anche per sua figlia.
Il mio consiglio è di rivolgervi ad un centro di Terapia Familiare, sono le relazioni all'interno della famiglia che creano sofferenza. Affrontare il problema di sua figlia tutti insieme serenamente e ricevere le indicazioni di uno psicoterapeuta che osserva come gli uni interagiscano con l'altro è l'approccio adatto alla sua situazione. Molti auguri.
Buonasera il quadro clinico di sua figlia è più chiaro, il mio consiglio è di trovare uno psichiatra che dia una cura farmacologica adeguata e di una psicoterapia analitica all'interno della quale far emergere che cosa sta intorno al "nodo alla gola" che sente sua figlia. Concordo con le colleghe che la tecnica EMDR possa arrivare al nodo della sofferenza in modo efficace sempre all'interno di una terapia ad orientamento psicodinamico. Anche se potrebbe essere un percorso più lungo lo ritengo più profondo perché cerca di andare oltre al sintomo. Cordiali saluti
Salve, concordo con il fatto che il caso richieda terapia familiare.
cordiali saluti
Dott.ssa Giangreco
Agrigento
Bisognerebbe eliminare soprattutto l’ansia parentale assolutamente fisiologica pensando che trattandosi di un problema di ordine psicologico si tratta di un problema relativo alla personalità e il modo in cui sua figlia affronta emotivamente le situazioni ambientali un accurato sistema di analisi della situazione da parte di un di uno psicoterapeuta preparato dal punto di vista evolutivo per familiare con una eventuale aggiunta di farmaci anche se non in assoluto consigliabili tranne rare di assoluta necessità durante l’età evolutiva dovrebbero dare un sufficiente sollievo in pochi mesi per rimuovere le cause ci vuole sicuramente più tempo e quindi è importante la scelta del terapeuta e il tipo di scuola che il terapeuta è in grado di proporre la cosa migliore sono i terapeuti che hanno una preparazione multidisciplinare rispetto alle varie teorie E possono quindi offrire non solo strumenti appresi all’interno della scuola ma gli strumenti utili per lo specifico caso che non necessariamente appartengono ad una teoria ad un’altra ma devono rifarsi ad una clinica precisa e puntuale.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti intanto le auguro una buona giornata Dottoressa Marconi
Potrebbe fare anche una visita otorinolaringoiatra oltre a quella neurologica ed escludere tutti i dubbi sull' organico. Alla luce delle sue specificazioni una psicoterapia profonda psicoanalitica sarebbe l' ideale. Interessante é l' ipotesi del collega in merito alla Anginofobia. Chissá che significato profondo può avere... Saluti.
Vede, trovo conferma nelle sue parole a quanto ho scritto precedentemente. Il problema è legato alla paura di strozzarzi mangiando... sembra strano, ma ho seguito diverse ragazze in gambissima con lo stesso disturbo.
Confermo il fondamentale aiuto della psicoterapia cognitivo comportamentale.
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Da qunto ha descritto, certamente l'aiuto psicoteraputico è fondamentale. Concordo che il punto di vista di sua figlia è essenziale, è essenziale vedere come lei si sta vivendo la sua vita, quali i pensieri, quali le emozioni. Le sue anche, signora, andrebbero approfondite, va sempre colto il significato, anche familiare, che sta ssumendo la situazione. Resto a disposizione per visita o consulenza a distanza, via inforamatica LB

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