Uno psicologo, una singola seduta, mi ha detto che sto con il mio ragazzo per rivalsa verso mio padr

19 risposte
Uno psicologo, una singola seduta, mi ha detto che sto con il mio ragazzo per rivalsa verso mio padre. Cosa vuol dire?
Sto con lui da poco, ha precedenti penali ed è un tossicodipendente, so che non fa per me ma non è cattivo. Mio padre è in carcere, e mi ha abbandonata quando ero piccola. Prima di lui ho avuto relazioni di verse, con persone senza precedenti e che non avrebbero mai commesso reati. Non capisco cosa vuol dire questa cosa della rivalsa
Gentile utente, Penso sia molto complesso rispondere alla sua domanda. Molte possono essere le suggestioni tuttavia qualunque interpretazione può risultare inopportuna e fuorviante. Le suggerisco di riprendere quanto il collega le ha detto per chiarire con lui cosa intendesse. È possibile che abbia colto un aspetto significativo che forse vale la pena approfondire. Cordialmente, dr.ssa Giada Di veroli

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Gentile utente,
spesso nelle relazioni che stringiamo riproduciamo alcune dinamiche famigliari vissute personalmente, ma non possiamo sapere di preciso che cosa intendesse la sua dottoressa. È difficile in una sola seduta arrivare a delle conclusioni certe, ma può darsi che la sua dottoressa abbia provato a restituirle un'ipotesi. Le consiglio di parlarne proprio con lei e domandarle che cosa intendesse. Potrebbe essere un momento importante sia affinché lei comprenda meglio questo aspetto sia per la vostra relazione terapeutica.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Gentile utente buonasera.
Non possiamo chiarire in questa sede cosa le abbia riferito il professionista che la sta seguendo, né tantomeno il perché.
Il mio consiglio è di non fermarsi alla prima difficoltà nel suo percorso psicologico, ma di avere fiducia nel suo psicologo. A volte è necessario, al termine della seduta, lasciare delle domande in sospeso, dei dubbi e delle perplessità, in modo da stimolare la riflessione interiore, modificare la prospettiva solita e ricercare nuovi modi di pensare.
Sono certo che andando avanti comprenderà molte cose su se stessa che ad oggi ignora o nasconde inconsapevolmente.

Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Buonasera,
grazie per la sua condivisione.
Penso sia molto importante poterlo chiedere al collega con il quale ha svolto il primo colloquio, perchè non potendo conoscere i dettagli di quanto gli ha raccontato rischierei di risponderle in maniera poco professionale e superficiale.
Alla base di una relazione terapeutica è necessario un certo livello di fiducia e credo che potersi aprire con lo psicologo su questo aspetto possa contribuire a creare tale fiducia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Colombo
Salve, è difficile risponderle, spesso i terapeuti propongono chiavi di lettura del comportamento in forma di ipotesi. Le consiglio di approfondire quanto lo psicologo le ha detto, il dialogo interattivo è l'aspetto più interessante del settimo psicologico. Cordiali saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera, le suggerisco di esporre al più presto i dubbi al suo psicologo, lui saprà darle un riscontro certo su ciò che pensava in quel momento e che lo ha portato ad avanzare quest'ipotesi. A volte è difficile da credere, ma nella stanza di terapia dai dubbi e dalle incomprensioni possono nascere occasioni molto preziose per il percorso. Le auguro un sereno chiarimento, Dott.ssa Thelma D'Amico
Buongiorno e grazie per il quesito. Qualunque risposta credo sia superflua, il contesto dovrebbe essere approfondito e non è facile inquadrare situazioni personali in poche righe. Grazie
Buongiorno probabilmente voleva intendere che questa relazione attuale va a ricalcare la relazione con suo papà. Avendo suo papà e il suo fidanzato aspetti in comune immagino lo psicologo volesse dirle che tramite il rapporto con il suo fidanzato cerca di risanare il rapporto con suo papà da cui invece si è sentita abbandonata. Le mando un abbraccio Rossella Chiusolo
Buonasera, la ringrazio per la condivisione. Purtroppo per noi risulta molto complesso poter rispondere alla domanda, essendo il giudizio di un collega arrivato probabilmente al termine di una conversazione molto più approfondita. Reputo opportuno che lei possa chiedere delucidazioni al collega in questione, questo aiuterebbe senz'altro il vostro percorso a progredire e crescere, essendo un gesto di forte fiducia. Le mando un caro abbraccio, cordiali saluti.
Dott. Matteo De Nicolò
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Buongiorno,
credo che gli aspetti riguardanti la sua terapia vadano approfonditi all' interno del setting terapeutico. Si confronti con il suo psicologo su questo, al momento è la figura più idonea ad accogliere ed orientare i suoi dubbi.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, se proseguirà con il percorso suggerisco di porre al collega questa domanda, probabilmente era inserita in una riflessione più ampia o da sviluppare, e che non avete avuto il tempo di approfondire.
Un saluto
Buongiorno, per avere risposta alla sua domanda e quindi capire cosa intendeva "lui" con questa affermazione non può che rivolgersi a "lui". Questa è un'interpretazione del suo terapeuta, quindi, dovrà poi essere lei a valutare, dopo aver approfondito insieme il tema, quanto sia o meno calzante e quanto questo effettivamente risuona dentro di lei.
Buon giorno, Lei scrive che il suo ragazzo non fa per Lei e si interroga sull'interpretazione del collega. Pensi e si concentri sulle sue consapevolezze e le tratti ulteriormente. Buon lavoro!
Gentile Utente, la risposta più sincera è che non abbiamo modo di risalire a quello che ha pensato il collega partendo da queste parole che le ha detto.
Durante il colloquio che avete avuto è evidente che al collega sia venuta questa idea e l'ha condivisa con lei, per capire meglio come sia arrivato a questo pensiero la cosa migliore è chiedere maggiori spiegazioni a lui.
Genericamente la inviterei a non vedere le sue parole come una "verità dall'alto" da dover accettare (e magari farsi spiegare da qualcuno) ma come uno spunto di riflessione, riflessione tra sè e sè ma anche una riflessione da fare insieme al collega, ascoltando quello che ha lui da dire ma anche portando i dubbi su questa ipotesi della rivalsa, dubbi che sta portando anche a noi. Il processo terapeutico passa molto dal dialogo tra psicologo e paziente, dialogo in cui si mettono in dubbio le cose e le si esplora, talvolta finendo col metterle di nuovo in dubbio ed esplorarle ancora di più.
Spero di essere stato utile, se avesse altri dubbi mi scriva pure in chat.

Dottor Mauro Simonetti
Buongiorno, probabilmente il collega voleva intendere che nel suo attuale fidanzato lei si è sentita attratta da aspetti che le ricordano suo padre, come i precedenti penali, essendo un modo per sentirlo vicino. Si tratta di una reazione inconsapevole, istintiva e non insolita. Cordialmente, Dott.ssa Camilla Persico
Gentile utente,
Le motivazioni che possono spingere una persona a stare con un'altra possono essere molteplici.
Probabilmente lo psicologo ha fatto un ipotesi o un'interpretazione in cui lei non si riconosce.
Può fare presente questo fatto al professionista e parlarne insieme.
Cordiali saluti
Alberto Binda
Gentilissima, la persona a cui deve chiedere delucidazioni in merito è proprio il suo psicologo. Voi due sapete cosa è emerso nel vostro primo incontro; forse lui ha intravisto qualcosa nelle sue parole, oltre le parole. È bene che lei gli presenti i suoi dubbi e che entriate in essi insieme.
Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti, dott.ssa Anastasia Giangrande
Buona sera.
Poiché bisognerebbe dare un contesto a queste parole e capire bene la storia, (prima di arrivare ad interpretazioni, che lei non si sente di condividere al momento), chieda il significato allo psicologo che ha usato questa espressione. Chieda a lui la ragione. Noi possiamo fare delle ipotesi, la motivazione reale la conosce lo psicologo che l'ha ascoltata.
Saluti, dottoressa Teresita Forlano
Buonasera, la scelta di un partner ha molto a che fare con la propria storia personale e con bisogni profondi spesso inconsci. Questo è il concetto in generale, gli elementi specifici che la sua dottoressa ha voluto sottolineare, rientrano nel vostro percorso e nel suo singolo caso, per cui sono da chiedere a chi la segue. È un'ottima domanda che, lavorata nel setting terapeutico, apre molte vie di crescita.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

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