Sono una ragazza di 25 anni e da un paio di mesi sono seguita da uno psicoterapeuta per attacchi di

23 risposte
Sono una ragazza di 25 anni e da un paio di mesi sono seguita da uno psicoterapeuta per attacchi di panico. Mi sono resa conto di pensare spesso a lui e di provare un forte sentimento d'amore e ho paura che questo possa interferire con la terapia e che possa rovinare il nostro rapporto, devo dirglielo o cambiare terapista? Ho cambiato diversi specialisti ed è la prima volta che mi succede, può essere un sentimento vero? Ho paura che dicendoglielo possa chiudere con me
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione e grazie per aver condiviso ciò che le è capitato.
Non si preoccupi, è una situazione frequente anzi le rende onore il fatto di averlo riconosciuto.
Ne parli con il suo terapeuta, troverete la soluzione più adeguata.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buongiorno, è una situazione molto frequente e potrebbe riguardare qualche aspetto del suo funzionamento. Il sentirsi supportata, accolta, capita, vista e considerata giocano un ruolo importante nelle dinamiche di transfert e contro-transfert. Può sentirsi libera di condividerlo con il suo terapeuta formato anche per gestire situazioni del genere. Un saluto
Dr. Ugo Ungaro
Psicologo, Psicoterapeuta
L'Aquila
Salve non è utile per il vostro lavoro evitare di affrontare questo tema ed è sicuramente altrettanto utile riferire che ha chiesto anche un parere su questo sito. Un cordiale saluto
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. Ne parli con lui, affrontare il tema all'interno della psicoterapia può essere un elemento utile per la sua crescita. Distinti saluti
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza. Credo che sia più opportuno per lei confrontarsi direttamente con il terapeuta che la segue, stia tranquilla, vedrà che sarà un confronto funzionale per lei. Condivida il suo vissuto emotivo.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Viola Vigani
Psicologo, Psicologo clinico
Credaro
Salve, ritengo fondamentale che lei possa esprimere quello che sta accadendo, per sentirsi sollevata da questo, perchè di fatto sta già succedendo nello "spazio" della terapia. Buona giornata, dott.ssa Vigani Viola
Dott. Gianmarco Simeoni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Varese
Buonasera Gentile Utente, che domanda interessante! Parlare di "transfert d'amore" con il proprio terapeuta è sempre difficile. Di solito subentrano vergogna, imbarazzo, paura.. ma una volta che si affronta l'argomento, si scopre che è possibile non solo parlarne, ma anche scoprire che cosa ha fatto sì che scattasse questo sentimento e che cosa significa. In ogni caso può essere un momento molto significativo per entrambi e per lei un momento in cui può aggiungere nuova consapevolezza di Sé. Il mio consiglio è uno solo: si apra alla fiducia! Fiducia in sé, nel suo terapeuta e nel suo sentire. Cordialmente, dott. Simeoni
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amica,
comprendo l'imbarazzo e le preoccupazioni che prova, ma i sentimenti che ha scoperto verso il suo terapeuta possono essere una grande risorsa, se li vorrà condividere in terapia.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott.ssa Maria Teresa Miletta
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Salve. È stata molto brava a riconoscere e a porsi il problema di cosa fare. Come suggerito dai colleghi me parli tranquillamente con il suo terapeuta,sono informazioni importanti sul suo modo di relazionarsi e verranno utilizzate in terapia come risorsa per il cambiamento.
Dott.ssa Maria Chiara Canu
Psicologo
La Maddalena
Ciao cara, quello che stai vivendo è rivelatore del fatto che la relazione con il tuo terapeuta sta attivando dei pensieri utili a ciò che stai affrontando nella terapia. Non temere che ti abbandoni. Fidati di ciò che senti ed esprimilo con fiducia, con gli strumenti che il tuo psicoterapeuta ti sta fornendo. è il suo lavoro e fa parte della sua maturità professionale saper prendersene cura. Coraggio e buon lavoro.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,
l’innamoramento per il terapeuta é un aspetto normale della terapia stessa. L’ alleanza terapeutica e la fiducia che il paziente ripone nello specialista scelto é alla base del cambiamento e della guarigione. Attraverso la relazione terapeutica profonda può avviarsi un processo evolutivo che consente di metter da parte i sintomi. La cosa più importante in terapia é la relazione, più che le tecniche o l’approccio del terapeuta stesso. Può parlarne anche in terapia di quello che le sta accadendo potrebbe esser un elemento utile anche per il suo psicologo. Continui con la psicoterapia, se c’è piena fiducia nello psicoterapeuta scelto si é già sulla buona strada.

Cordiali saluti
Dottor. Diego Ferrara
Dott.ssa Lydia Chiovari
Psicologo, Psicoterapeuta
Padova
Gentile ragazza, questo è una evenienza che può capitare, perchè si lavora con le relazione in tutte le sue sfaccettatura, ma proprio per questo, essendo la relazione/alleanza terapeutica la base sui cui si muove tutto il processo terapeutico, è bene che ne parli con il suo terapeuta, perchè potrebbero aprirsi dei nuovi elementi di conoscenza di sè e dei suoi bisogni, se no rischia di bloccare il tutto, vivendo in una bolla illusoria molto pericolosa. Un caro saluto L.C.
Dott.ssa Francesca Pieri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, mi spiace molto per la situazione che si è creata, ma voglio rassicurarla dicendole che è una evenienza che può capitare. Lo psicoterapeuta è colui che ci conosce meglio e con il quale ci sentiamo liberi di aprirci e di essere noi stessi, può succedere che ci si senta travolti da un sentimento forte per lui. Il mio consiglio è quello di parlargliene. Solo così troverete, insieme, la soluzione migliore (che non coincide con l'abbandono) e, sicuramente, tenerlo segreto non aiuterà la vostra relazione e il percorso terapeutico .
Un caro saluto,
Dottoressa Francesca Pieri
Dott.ssa Silvia Ravani
Psicoterapeuta, Psicologo
Vidigulfo
Cara, buongiorno. La tematica di cui parla è molto delicata e capisco che la possa mettere in difficoltà. Il fondamento della terapia sta proprio nella relazione tra paziente e terapeuta, è la relazione che cura. Di conseguenza, per quanto possa fare paura, provi a parlarne con il suo terapeuta. Se è una persona seria e professionale, accoglierà apertamente le sue parole e vi ritrovate insieme a dare un significato a tutto questo. Vedrà che ne emergerà una ricca riflessione, imparerà a conoscere nuovi aspetti di sé e si sentirà rasserenata per averne parlato. In bocca al lupo! Dott.ssa Ravani
Dr. Stefano Golasmici
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Gent.ma, attestata la specificità, singolarità e irripetibilità di ogni rapporto terapeutico, è arduo darle una risposta. Tuttavia, se di rapporto psicoterapeutico si tratta, prenda in considerazione l’idea che il trasporto affettivo che nutre nei confronti del terapeuta è una forma con la quale cerca di prendere le distanze da alcuni suoi aspetti conflittuali che riguardano la sua stessa esperienza personale. Per darle un’idea generale: tanto affidarsi e nutrire “grandi speranze” verso il terapeuta/psicoterapia, così come sentirsi ostili, diffidenti, sospettosi o arrabbiati verso il terapeuta/psicoterapia sono aspetti emotivi che un lavoro psicoterapeutico appropriato indaga sistematicamente. SG
Dott.ssa Imma Vitiello
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Salve gentilissima,
come hanno già correttamente affermato i mie colleghi, è di fronte a ciò che noi psicologi chiamiamo Transfert. Posso benissimo capire l'imbarazzo e i sentimenti contrastanti che prova in questo momento. Parlarne con il suo terapeuta sarà senz'altro tema importante e, sicuramente, il passo e la svolta successivi nella sua crescita, non solo emotiva, ma anche nella terapia. Ci provi! Dott.ssa Imma Vitiello.
Dott.ssa Francesca Quattrini
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno,
come già le hanno risposto i miei colleghi è molto importante che lei ne parli con il suo psicoterapeuta. Si tratta di transfert, un' esperienza molto comune all'interno della stanza della terapia e sicuramente tenerlo nascosto non aiuterebbe il proseguire del suo percorso. Lei ha già fatto un gran passo interrogandosi sulla natura di questo sentimento e su come gestirlo, ora lo condivida con il suo dottore.
Dott.ssa Francesca Quattrini
Dott. Diego Emmanuel Cordoba
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Il sentimento d'amore che provi per il tuo psicoterapeuta potrebbe essere una manifestazione di trasferimento, un fenomeno comune in terapia in cui il paziente proietta sui professionisti emozioni che provengono da relazioni passate o non risolte. Questo non significa necessariamente che sia un sentimento vero, ma è importante esplorarlo con il terapeuta per comprendere meglio le dinamiche in gioco e come possano influenzare la terapia.
Parlarne apertamente con il tuo terapeuta potrebbe aiutare a gestire meglio questi sentimenti e ad evitare che interferiscano con il processo terapeutico. Il terapeuta avrà familiarità con queste dinamiche e sarà in grado di affrontare la situazione in modo professionale e delicato. Non dovresti avere paura di dirglielo, in quanto fa parte del lavoro terapeutico esplorare questi sentimenti e lavorarci insieme.
Se ritieni che i sentimenti che provi possano ostacolare la terapia o rovinare il vostro rapporto, potresti decidere di cambiare terapeuta. Tuttavia, potrebbe essere utile esplorare questa situazione con il terapeuta attuale prima di prendere una decisione definitiva.
In generale, è importante essere onesti e aperti con il terapeuta riguardo ai propri sentimenti e preoccupazioni, in modo da garantire che la terapia si svolga nel modo più efficace possibile. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Dott. Marco Squarcini
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, vorrei tranquillizzarla sul fatto che la situazione che descrive non è assolutamente infrequente. Capita con l'avanzare della terapia che si sperimentino dei sentimenti di molti tipi nei confronti del proprio terapeuta (odio, invidia, attrazione, amore), fa parte della relazione terapeutica. Molto spesso si tratta di momenti terapeutici molto delicati ma potenzialmente molto importanti da affrontare. Le consiglio, se si sta, come mi sembra di capire, trovando bene con il suo terapeuta di provare ad affrontare insieme questi sentimenti, senza timore di esser giudicata o abbandonata.
Spero di esserle stato d'aiuto, un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
Dott.ssa Silvia Masi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Treviglio
Gentile Utente,
comprendo profondamente il disagio e i dubbi circa questa situazione, ma è stata molto coraggiosa a provare a comprenderla meglio.
Può capitare più di quanto si creda che la relazione terapeutica eliciti sentimenti di affetto/"amore", essendo una relazione intima e di cura. Parlarne con il suo terapeuta, nonostante la fatica che comprendo, certamente costituirebbe un momento veramente importante che potrebbe aprire porte di significati nuovi, non solo in merito a questo tema specifico, ma anche rispetto a come lei funziona nelle relazioni al di fuori di quella terapeutica. Sono certa che il suo terapeuta riuscirà ad accogliere questo suo vissuto e a collocarlo, insieme a lei, in una cornice di significato che possa esserle utile nel suo percorso di terapia.
Dott.ssa Ilenia Colasuonno
Psicologo, Psicologo clinico
Cerveteri
Capisco bene la tua preoccupazione e le emozioni che stai vivendo. È piuttosto comune, durante il percorso terapeutico, sviluppare un legame emotivo forte con il proprio psicoterapeuta, a volte confondendo questo legame con un sentimento d'amore. Questo può accadere per diversi motivi: durante la terapia, si crea un ambiente di supporto e comprensione reciproca, e il terapeuta è spesso una figura di riferimento importante che aiuta a elaborare emozioni e esperienze difficili. Il legame che si sviluppa è spesso intenso, ma è importante distinguere tra una forma di "transfert" (un fenomeno psicologico che può accadere in terapia, dove il paziente proietta sentimenti che ha vissuto in altre relazioni sulla figura del terapeuta) e un sentimento romantico genuino.

Il fatto che tu stia riflettendo su questo sentimento e sulla possibilità che interferisca con la tua terapia è un segno di consapevolezza molto importante. È altrettanto comprensibile che tu abbia paura che questo possa "rovinare" il rapporto terapeutico. Tuttavia, è proprio in momenti come questo che il dialogo con il terapeuta può essere molto utile.

Ti consiglio di parlarne con lui in modo aperto e onesto. Un buon terapeuta sa gestire le dinamiche del transfert e può aiutarti a esplorare questi sentimenti in modo sicuro e produttivo. La terapia è un luogo in cui puoi esplorare anche le emozioni complesse e difficili, e il terapeuta non giudicherà o interromperà la relazione terapeutica per questo motivo. Al contrario, questa potrebbe essere un'opportunità per approfondire ulteriormente la tua crescita personale e comprendere meglio le dinamiche emozionali che stai vivendo.

Non è necessario cambiare terapeuta per un sentimento che potrebbe essere legato al processo di terapia. Piuttosto, affrontarlo con lui ti permetterà di comprendere meglio te stessa e il tuo percorso di cura. Potrebbe sembrare difficile, ma essere aperti a questa conversazione potrebbe davvero essere un passo importante nel tuo cammino verso il benessere.

Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti o vuoi discutere altre preoccupazioni, sono qui per aiutarti!
Dott.ssa Benedetta Marra
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Ciao, l'esperienza che riporti è molto frequente: in termini psicologici la relazione terapeutica rappresenta una reiterazione del rapporto genitore/figli* e proprio per questo spesso c'è attrazione.
Non è una colpa per la persona che va in terapia provare questo sentimento, inoltre affrontare questo tema con il/la terapeuta può portare a degli interessanti sviluppi nella relazione terapeutica. Per quanto immagino che tu possa provare imbarazzo all'idea, ti consiglio davvero di parlargliene...potresti fare delle grandi scoperte su te stessa!
Salve, grazie per aver condiviso qualcosa di cosi intimo e personale. Nella relazione terapeutica può succedere di sviluppare un forte legame affettivo o anche sentimenti amorosi. In psicologia questo fenomeno si chiama transfert: significa che nel rapporto con il terapeuta possono riattivarsi bisogni, emozioni o desideri profondi legati a esperienze passate (come il bisogno di essere visti, accolti o capiti). Tutto questo può interferire con la riuscita della terapia, a livello etico e professionale. Resto a sua disposizione.

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