Sono sposato da molti anni ed ho sempre avuto un problema sessuale con mia moglie, un problema che c
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Sono sposato da molti anni ed ho sempre avuto un problema sessuale con mia moglie, un problema che con il tempo è diventato per me sempre più grande, al punto d ridurre la mia libido e da portarmi di fatto a problemi erettili sempre più forti. Il problema è questo. A me piacerebbe moltissimo avere rapporti da dietro (non anali) ma lei non lo sopporta e si arrabbia moltissimo se anche solo accenno a parlarne. Mi dice che sono un porco, un anormale, un pornografo e questo mi deprime sempre di più. Vorrei riuscire a capire l’origine di questa avversione da parte di mia moglie e avere un consiglio su come uscire da questa situazione. Grazie
Alla base di qualsiasi rapporto sessuale c'è il consenso dei partner. Più che sull'avversione di sua moglie, credo sia opportuno capire come mai per lei sia così importante questa modalità al punto tale da sabotare ogni altro tentativo di rapporto sessuale in altre posizioni. Ne esistono molteplici che potrebbero essere soddisfacenti per entrambi e non generare limiti, problemi o resistenze. Oltre al sesso agito poi, c'è il sesso fantasticato: nelle nostre fantasie sessuali è tutto lecito e non ci sono limiti. Mi domando se per lei possa essere una buona strada, quella della fantasia sessuale, per recuperare libido ed erezione.
Penso che possa esserle utile parlarne con un/a sessuologo/a.
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Buon giorno.
Quella di sua moglie è azzardato definirla un'avversione. In base al modo di vedere della sua compagna, la preferenza da dietro che lei propone, non è condivisibile, anzi è concepita cone anomala e perversa.
Se non c'è complicità e condivisione di posizioni, non si può forzare l'atto. Tantomeno quando si attribuiscono significati differenti ad esso.
Cordialmente, dott.ssa Forlano Teresita
Quella di sua moglie è azzardato definirla un'avversione. In base al modo di vedere della sua compagna, la preferenza da dietro che lei propone, non è condivisibile, anzi è concepita cone anomala e perversa.
Se non c'è complicità e condivisione di posizioni, non si può forzare l'atto. Tantomeno quando si attribuiscono significati differenti ad esso.
Cordialmente, dott.ssa Forlano Teresita
Buongiorno, credo, diversamente dalle colleghe che mi hanno preceduto, che l'avversione al rapporto "da dietro" da parte di sua moglie derivi da un forte pregiudizio, tanto grave da farlo sentire un pervertito, con conseguente perdita di libido. In realtà non c'è nulla di perverso in quello che desidera lei. Le consiglio di "portare" sia moglie da un sessuologo (meglio se donna) scevro da pregiudizi, magari con il pretesto di affrontare il suo problema di "scarsa libido". In quella sede sua moglie potrà essere educata a una sessualità matura, liberandola da pregiudizi culturali sessuofobici.
Cordiali saluti.
Dott. Francesco Romano
Cordiali saluti.
Dott. Francesco Romano
Buongiorno, trovo che non vi sia nessuna "perversione" da parte sua e se è questa etichetta che le fa perdere l erezione credo che debba parlarne con la sua compagna chiedendo più complicità comunicativa in tal senso. Per quanto concerne l atto di per sé, purtroppo, se la sua partner non è d' accordo possiamo fare ben poco, poiché in un atto sessuale serve il consenso di entrambi per poter procedere. Ad ogni modo si potrebbe però provare, attraverso un educazione sessuale con un professionista del settore, a rifersi a questo atto come uno dei tanti possibili che non ha nulla a che vedere con modalità atipiche di vivere la sessualità. Rimango a disposizione qualora aveste necessità e saluto cordialmente.
Gentile utente, le consiglio di intraprendere un percorso di sessoanalisi di coppia, un approccio psicoterapeutico che si propone di esplorare e comprendere la dimensione sessuale conscia e inconscia della persona, intesa non solo come espressione fisica, ma come parte integrante della sua identità, delle relazioni e della sua esperienza di vita. Questo metodo considera la sessualità come un linguaggio complesso, in cui corpo, emozioni, pensieri e contesto socioculturale si intrecciano. Attraverso la sessoanalisi, il professionista aiuta il paziente o la coppia a riflettere su eventuali difficoltà, desideri o aspetti inesplorati della propria sessualità, sempre nel rispetto della sua unicità e dei suoi valori personali. Tra gli obiettivi primari si cerca di favorire una maggiore consapevolezza e accettazione di sé, accompagnando la persona verso una sessualità vissuta in modo autentico e gratificante. Questo percorso si svolge in un ambiente di ascolto attento, privo di giudizio, e centrato sul benessere globale del paziente. La sessoanalisi può essere utile sia per chi vive specifici disagi legati alla sessualità sia per chi desidera approfondire la conoscenza di sé in questa sfera fondamentale della vita.
Cordiali saluti
Dottor Mauro Vargiu
Cordiali saluti
Dottor Mauro Vargiu
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