Si può diventare dipendenti dalle benzodiazepine? Ho iniziato da un paio di mesi una psicoterapia p

17 risposte
Si può diventare dipendenti dalle benzodiazepine?
Ho iniziato da un paio di mesi una psicoterapia per la mia ansia sociale, mi è stato riferito dalla psicoterapeuta che il mio è un disturbo evitante della personalità. Sempre la psicoterapeuta mi ha consigliato di intraprendere anche una cura farmacologica e io così ho fatto. Mi sono stati prescritti il Dropaxin e l'Alprazig.
In passato sempre per lo stesso problema avevo fatto una cura con Serenase e Cipralex che poi ho scalato con l'aiuto dello psichiatra.

Mi chiedevo se divento dipendente da questi farmaci poi come faccio ad uscirne?
Salve, per quanto riguarda l’utilizzo dei farmaci si confronti sempre con il suo medico di fiducia. Comunque si, le benzodiazepine possono anche creare dipendenza.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Salve gentile utente. Penso che il mediocre le ha prescritto i farmaci potrà rispondere alle sue domande e arginare la sua preoccupazione. Anche a me capita, come ha fatto la sua psicoterapeuta, di chiedere ai miei pazienti di affiancare al percorso psicologico un supporto farmacologico per arginare il sintomi e poter lavorare con maggiore campo di azione grazie all'effetto di contenimento.
Cordiali Saluti Dott.ssa Tiziana Vecchiarini
Salve. Si confronti con chi gli ha prescritto i farmaci e con la psicoterapeuta che glieli ha consigliati. Come ha già verificato in passato si possono scalare in modo da evitare dipendenza. Distinti saluti
Buonasera, l'uso dei farmaci somministrati in modo competente e professionale non devono portare assolutamente dipendenza. Se la collega ha avvertito che aveva bisogno di un supporto farmacologico oltre che psicologico stia serena e si faccia guidare dalla fiducia che ha nei medici che la stanno seguendo. Saluti
Gentile utente, l'utilizzo dei farmaci è spesso associato durante il corso di una psicoterapia. L'obiettivo non è di renderla dipendente ma di aiutarla a collaborare con il percorso e velocizzare il lavoro intrapreso. Le consiglio comunque di esporre tutti i dubbi in merito, al medico che glieli ha prescritti in modo da tranquillizzarsi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente di mio dottore,

l'utilizzo dei farmaci in molti casi accompagna i percorsi di psicoterapia. La farmacoterapia rappresenta una vera e propria rete di protezione per il paziente che lavora su sè stesso in terapia. L'obiettivo della farmacaterapia non è di renderla dipendente. Sarebbe comunque importante esporre tutti i dubbi in merito alla posologia farmacologia al medico prescrivente

Cordiali Saluti
Dottor. Diego Ferrara
Gentile Signora, l'utilizzo dei farmaci in molti casi accompagna i percorsi di psicoterapia. Le Benzodiazepine danno dipendenza, ecco perché il suo medico curante, ogni tanto, le cambierà la terapia. Si affidi a lui. Ma consideri che i farmaci tolgono il sintomo ma non risolvono le radici del problema. Ecco perché c'è da intraprendere la psicoterapia. Sarebbe comunque importante esporre tutti i dubbi in merito alla posologia farmacologia al medico prescrivente. Cordiali Saluti. Dottor. Enrico Piccinini.
Buonasera, sì i psicofarmaci possono dare dipendenza se presi a lungo e non vengono scalati in modo adeguato. Lei si deve affidare allo specialista che glieli ha prescritti, lui saprà come e quando scalarle i farmaci. Inoltre xchè prendere a lungo i medicinali senza avere la consapevolezza del xchè dei suoi disturbi, man mano che scalerà i farmaci, faccia una terapia psicologica per elaborare il xchè dei suoi sintomi, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buona sera. Se l'assunzione dei farmaci è regolata da uno psichiatra il rischio è minimo. Ovviamente parli di questa sua preoccupazione con il medico che la segue.
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Torretta
Certo che si può diventare dipendenti dalle benzodiazepine ... molti tossicodipendenti le usano al posto di altre sostanze anche perché più facilmente reperibili e a buon mercato ma il punto fondamentale è che per uscirne dovrebbe indagare in un percorso terapeutico le cause sottostanti al suo disturbo evitante di personalità affinché possa tornare ad affrontare i legami più armoniosamente e così possa poi lasciar andare man mano la stampella del farmaco ... in alternativa quelle cause nei momenti di crisi riacutizzeranno il sintomo dell'evitamento. Il punto però mi sembra che sia legato al fatto che delegando il farmaco e non la relazione terapeutica per la risoluzione del problema perché sul momento le dà una risposta immediata per affrontare le difficoltà relazionali che incontra, il rischio è che il suo timore che si tramuti in dipendenza in realtà si sia già avverato. Non so se possa aver vissuto la proposta della sua terapeuta di ricorrere al farmaco come una delega o un abbandono per altro tipo di soluzioni ma quando si introducono i farmaci nella psicoterapia (fosse anche per renderla più agevole fintanto che non si sviluppino altri modi frutto di elaborazioni personali per affrontare i problemi) sarebbe un aspetto importante da capire e valutare insieme nella vostra relazione affinché possa continuare proficuamente. Con affetto
David Capuzzi
La risposta è Si. Le benzodiazepine creano dipendenza in tempi piuttosto brevi. Tuttavia questa non è una buona ragione per non usarle in certe fasi della psicoterapia. Il problema della dipendenza si affronta attraverso un lento scalare monitorato da chi la segue. La invito intanto ad ascoltare gratuitamente il Podcast LE STANZE DELLA PAURA su spotify o sulla pagina Facebook Le stanze della paura-podcast. Troverà molte informazioni sul disturbo di cui soffre. Buona serata. Dr. Bruno Ramondetti
Gentile utente, si confronti con il medico che le ha prescritto i farmaci e comunque la farmacologia ha il compito , associata alla psicoterapia, di contenere i sintomi e lavorare meglio
Saluti
Salve,
se lei è seguito da un punto di vista psicoterapeutico e da un medico psichiatra per l'aspetto farmacologico, le consiglio di portare questa sua paura all'interno del rapporto terapeutico con i medici che la seguono.
Cordiali saluti
Credo anch'io come qualche altro/a collega le ha scritto che gli psicofarmaci possano dare dipendenza, è anche vero però che in alcune situazioni aiutano la stessa psicoterapia a decollare. Se, come dice, le sono stati somministrati da un medico/psicoterapeuta esponga direttamente a lui/lei la sua preoccupazione...il fatto stesso di affrontare il problema è un modo consapevole per prendere gli psicofarmaci ed evitare una dipendenza passiva.
Gentile utente,i miei colleghi sono stati più che esaustivi sulla sua domanda rispetto alla possibilità di essere dipendenti dalle benzodiazepine; quello che posso aggiungere è una possibile riflessione, ovvero visto la sua problematica di relazione che le rende difficile affidarsi e avvicinarsi a qualcuno, sicuramente anche prendere un farmaco potrebbe essere un problema, perchè il conflitto si sposta lì (ma è una cosa buona? o è una cosa cattiva?Mi farà bene, mi farà male? dipenderò, potrò liberarmene?). Ecco che anche l'assunzione di qualsiasi farmaco deve essere mediata da un professionista, medico di base o psichiatra, che tenga conto non solo delle componenti farmacocinetiche ma anche di quelle simboliche legate all'assunzione. Un caro saluto
Gentile utente, dato che è seguit* sia dal punto di vista psicoterapeutico che farmacologico, la invito a fare queste domande ai professionisti cui si è affidat*. Un caro saluto
Cara utente, se lei assume questi farmaci sotto il controllo dello psichiatra il rischio è minimo. Però è importante che su questo si confronti con lo psichiatra e ne parli in terapia. Magari questa sua paura è utile ad inquadrare l'evitamento di cui parla.
Dott.ssa Antonella Abate

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