Salve, sono una signora separata molto malamente da ca. 30 anni e divorziata, con 2 figlie adulte 40

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Salve, sono una signora separata molto malamente da ca. 30 anni e divorziata, con 2 figlie adulte 40enni, le quali, a causa delle bugie e calunnie narrate dal mio ex-marito in Tribunale a MI, gli sono state affidate e che lui ha messo contro di me per anni, ma con le quali da qualche tempo ho ripreso ad avere dei rapporti normali. Per fortuna - essendo io laureata in Lingue Moderne - da 27 anni ho lavorato alle dipendenze di molte ditte esportatrici, poi ho fatto l'Interprete/Traduttrice nelle Fiere internazionali di settore ed infine, per integrare la mia magra pensione dovuta alla mia assenza del lavoro per 16 anni a causa della mia ex-famiglia, dal 2017 svolgo 2 lavoretti abbastanza malpagati con Ritenuta d'Acconto: il 1° è l'Interprete Sociale Telefonica trilingue IN BOUND ed il 2° è la venditrice telefonica di biglietti teatrali a scopo benefico in un CALL-CENTER (anche se non avevo MAI svolto questo lavoro prima, mi sono dovuta adattare a farlo per avere una minima tranquillità economica ed ho scoperto che nella vita la parola magica è "ADATTAMENTO", senza rinunciare alla propria vera personalità e qualifiche professionali). DOPO il mio ex-marito ho avuto una lunga e bella relazione d'amore profonda per 20 anni con un uomo serio CELIBE (con cui progettavamo di formarci una famiglia stabile e duratura), che però forse cercava altro (non abbiamo mai convissuto) e che dopo 19 anni ha conosciuto un'altra donna separata ucraina, ha convissuto con lei per un po' e poi L'HA SPOSATA IN COMUNE senza avere neanche il coraggio di dirmelo (SPEZZANDOMI IL CUORE quando l'ho saputo); da allora, ovviamente, ci vado piuttosto cauta con le nuove conoscenze ed amicizie! MA ORA VI SCRIVO PER UN ALTRO MOTIVO: avendo io una sorella gemella, probabilmente uniovulare in quanto non siamo proprio identiche e siamo anche un po' diverse per carattere e mentalità, MI HA COLPITO LEGGERE QUEL MSG scrittoVi da quella signorina, emigrata qui al Nord da anni e che convive con un compagno che ora vuole sposare, la quale si è staccata anni fa' dalla propria sorella gemella, rimasta infantile, protetta dai genitori ed incapace di una sua autonomia psicologica e finanziaria, e colpevolizzata dai genitori per avere invece una vita sua. Anche mia sorella si è staccata da me [ne ho risentito più io di lei] quando è andata a convivere 25 anni con un dirigente molto più grande di lei (che poi le è morto tra le braccia), e che ora convive da 15 anni con un preside in pensione, sono molto affiatati ma NON SI SPOSANO (io invece ho sbagliato persona da sposare, perchè il mio ex-marito non era molto adatto a me, c'era un divario culturale e di mentalità notevole), ma con lei L'UNICO PROBLEMA che ho è che, da quando è morta ns madre a 98 anni 5 anni fà per la quale ci riunivamo tutti a pranzo a Pasqua e a Natale, MIA SORELLA NON MI INVITA QUASI PIU' A CASA SUA COL SUO COMPAGNO, ci vediamo molto raramente solo con lei e solo fuori a pranzo, quasi che lei temesse infantilmente che io possa portarle via il compagno (che non mi piace e non mi interessa)!! Ciò ha molto acuito la mia solitudine, tristezza ed un po' di depressione affettiva, ma, a proposito di REAGIRE e di cercare la propria strada nella vita, mi sono iscritta ad una palestra e a dei corsi di ballo liscio e sudamericano per cercare di conoscere qualcuno, anche solo un'amica, e di non chiudermi a me stessa... ma nello stesso tempo HO UNA GRAN PAURA, nel conoscere uomini nuovi, che non siano dei narcisisti, egoisti o nevrotici, e mi ricordo troppo chiaramente i litigi furiosi, a causa dei soldi, tra mia madre e mio padre, che si erano sposati principalmente per sistemarsi psicologicamente e non per amore, nè per profonde affinità, ed il cui matrimonio era dunque naufragato molto presto. Anche se ho 72 anni (ma molto giovanile), SONO PRONTA AL CAMBIAMENTO e ad una trasformazione ed evoluzione della mia personalità e a sviluppare me stessa, i miei rapporti sociali con gli altri e a ritrovare fiducia negli affetti, NONOSTANTE i miei traumi adolescenziali e giovanili dovuti ad un'eccessiva sensibilità, ma sento ed esperimento che DA SOLA non posso farcela a superare questo scoglio, di superare finalmente il passato dentro di me UNA VOLTA PER TUTTE: mi consigliate anche voi una breve ed efficace PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE come strumento fattivo che possa aiutarmi in questa mia evoluzione attuale, sia personale che professionale? Grazie della Vs risposta, e cordiali saluti.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
anche ciò che ha sperimentato in passato non deve essere stato facile.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL

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Buongiorno Signora, ci ha raccontato le sue vicissitudini, facendo trasparire una grande voglia di andare avanti e uno spirito di adattamento che è un'ottima risorsa che lei si riconosce. Penso che, come lei ha già considerato, una breve psicoterapia possa costituire un'ulteriore risorsa in questo momento. Una psicoterapia cognitivo-comportamentale può essere adatta, tenendo in considerazione che noi psicoterapeuti siamo in continuo aggiornamento e adottiamo spesso diversi approcci, a seconda delle necessità. Un saluto.
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Salve, la ringrazio per aver utilizzato questo servizio per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, le difficoltà relazionali o i sintomi sono sempre collegati e nascono all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Quello che le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade, cosa che appare già molto forte dalle sue parole. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
L'approccio teorico di per sé non determina l'esito della terapia, è la relazione con il terapeuta ad essere più influente.
Se vuole possiamo approfondire il tipo di approccio che utilizzo, non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buonasera, mi colpisce molto la sua vivacità e il desiderio di capirsi e cambiare.
Io ho un approccio psicodinamico quindi non mi sbilancio sulla sua specifica richiesta di terapia cognitivo comportamentale, ma le consiglio, vista la sua spinta, di chiedere il sostegno di una psicoterapia.
PS visto che si è aperta relativamente alle sue difficoltà economiche ,le consiglio, se non l' ha già fatto richieda il bonus psicologo sul sito dell'Inps .
Un caro saluto
Dott.ssa Villa
Le consiglio di trovare un terapeuta bravo con molta esperienza,indipendentemente da tipo di orientamento.Quello che conta è che sia una buona relazione terapeutica caratterizzata da stima e alleanza reciproca ,un caro saluto dottssa Luciana Harari
Gent.ma, le suggerisco (e auguro) di trovare un terapeuta affidabile col quale senta di poter narrare la sua storia personale. SG
Concordo con la collega Dott.ssa Bondeni: l’approccio cognitivo-comportamentale può essere efficace, tenuto conto che, qualora il terapeuta sia sufficiente aggiornato, può attingere anche ad altri approcci teorici e terapeutici, garantendo una durata della psicoterapia relativamente breve: molto dipende dalla sua capacità di stabilire una solida alleanza terapeutica e di utilizzare gli strumenti che le verranno forniti durante il percorso personale. Cerchi un professionista in cui potere riporre la sua fiducia (più volte tradita) e che la aiuti ad avere relazioni “sane” con il prossimo.
Cordialmente.
MC
Buongiorno,

una psicoterapia, indipendentemente dal approccio che utilizzerebbe, potrebbe aiutarla ad integrare e dare un senso alla sua storia qui brevemente raccontata al fine di poter guardare al futuro con maggior serenità e fiducia. Il portale mio dottore potrà supportarla nella scelta del professionista migliore.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno Signora, ritengo che la sua vita sia costellata di ferite che meritano uno spazio adeguato di ascolto. Concordo con lei sulla scelta di investire in tal senso. Più che un indirizzo, le suggerisco di trovare uno psicoterapeuta con il quale si sente a suo agio e di cui riesca a fidarsi. Nei casi come il suo, in cui il fulcro sono soprattutto le relazioni, è necessario ricostruire e nutrire certe parti e in tal senso la relazione è l'aspetto più curativo che possa esserci. Scelga da questo portale, corredato da foto e informazioni varie, uno o una professionista con la quale fare un primo colloquio conoscitivo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, lei ha già fatto enormi passi in avanti e di questo deve esserne fiera. Putroppo le relazioni affettive hanno sviluppi che esulano dal nostro controllo e dobbiamo accettarle cercando di cogliere ciò che di bello ci hanno dato anche se a volte può risultarci poco. Le consiglio di cercare uno psicologo con cui iniziare un sostegno reale e solido che le consenta di avere gli strumenti necessari per costruire con forza e lucidità la nuova vita che desidera e di lasciar stare termini tecnici e specializzazioni varie che dovranno essere valutate dal collega che la ascolterà. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Gentilissima utente grazie per la condivisione di una parte della sua storia.
Da quello che racconta e dallo spazio che si concede nel farlo sembrerebbe che molti avvenimenti della sua vita richiedano la possibilità di una ulteriore elaborazione.
E' molto importante dire che si percepisce la presenza di uno slancio vitale nonostante i dolori e le delusioni passate, prerequisito che potrebbe essere usato per vivere il presente e il futuro più a pieno, sgomberandolo dagli aloni del passato.
Concordo con lei sulla necessità di intraprendere un percorso terapeutico al fine anche di poter vivere la peculiarità di questo momento del suo ciclo di vita, momento, in cui, tutto sommato, è libera da alcune incombenze tipiche dell'età adulta e si è scoperta capace di "adattamento".
Rispetto all'orientamento teorico sarei curiosa di capire perchè propende per un certo tipo di orientamento, forse nella risposta sono riposti alcuni dei suoi obiettivi, che è bene tenere a mente. Tuttavia la terapia è una esperienza relazionale che va ben oltre la metodologia e la cornice teorica del terapeuta, scelga un professionista con cui sente di "risuonare" e sentirsi a suo agio.
Le faccio i miei migliori auguri.
Buongiorno, i contenuti emersi sono molteplici e arriva il bisogno di supporto e di ripartenza ma forse c'è un passato che la condiziona oggi nelle sue scelte di vita e nella sua autorealizzazione personale. L'approccio cognitivo comportamentale potrebbe essere utile per affrontare il suo disagio ed imparare ad accogliere il suo presente.
Resto a disposizione per dubbi o approfondimenti. Cordiali saluti. Dott.ssa Daniela Chieppa
Buongiorno,
credo che sarebbe interessante dare uno sguardo al passato in questa complicata situazione.
Sono a sua disposizione se vuole contattarmi!
dr.ssa Boggio
Salve grazie per la sua condivisione di tanti aspetti e vicissitudine avvenute nella sua vita. Si evince una grande forza e vitalità nel voler apportare cambiamenti nella sua vita. Le potrebbe essere utile approntare tali temi in un percorso di psicoterapia. Resto a sua disposizione. Un una caro saluto
Dott.ssa Lina Robertiello
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Gentilissima giovane signora matura, complimenti per la sua vitalità. Le sue vicissitudini sono complesse, con difficoltà di vario tipo, ma lei mi sembra che ha affrontato e affronta con grande energia le cose e soprattutto con la più grande capacità per la sopravvivenza: l'adattamento. Che non vuol dire piegarsi alle circostanze, ma al contrario sapersi modulare in modo da resistere alle avversità ma anche trovare nuovi modi per andare avanti. Nel mio approccio chiamiamo questo processo "adattamento creativo", perchè ogni persona è diversa dall'altra e trova le sue soluzioni personali, attivando le sue risorse. Venendo alla sua domanda: è molto positivo che intraprenda una terapia. Non esistono limiti di età e glielo posso assicurare io che lavoro anche con persone molto più grandi di lei.Può rivolgersi ad uno/una psicoterapeuta. Non si focalizzi sull' orientamento, ma sulla persona. Non è tanto l'orientamento che conta, quanto la persona che sceglie. Il nostro lavoro è fondato sulla relazione, è quindi fondamentale che al di là di tecniche e metodi, lei abbia di fronte una persona che l'ascolta con empatia, le ispiri fiducia e sappia sostenerla. Io le consiglio di individuare 2/3 psicoterapeuti di orientamento diverso, (non di più per non confondersi), fare un colloquio di conoscenza con ognuno e optare per quello con cui si è sentita meglio, accolta e non giudicata. Spero di esserle stata utile, sono a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni

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Buongiorno, per quanto descrive che si sente impaurita delle relazioni e delle varie difficoltà che ha incontrato nella sua vita mi preme sottolineare che ha sempre cercato di trasformare le situazioni critiche e di trasformarle a suo favore. O meglio da una situazione che le creava dispiacere non si è lasciata soccombere. Come lei stessa riconosce ci sono elementi della sua storia familiare che hanno effetto su di lei e molto probabilmente hanno inciso, seppur in modo inconscio, nella costruzione delle sue relazioni. Considerando la sua voglia di cambiamento ma il desiderio si sentire una vita anche sentimentale appagante io le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia dove affrontare gli strascichi delle sofferenze vissute e approfondire le dinamiche, mosse dai suoi bisogni, che mette in atto nella scelta di un partner. Credo che piu' che la scelta della terapia debba essere indirizzata sulla relazione di fiducia che instaura con il terapeuta proprio per creare il clima in cui lavorare in profondità.
Gentile utente,

Intraprendere un percorso di psicoterapia rappresenta un atto di profonda cura verso se stessi. È uno spazio sicuro e riservato dove poter esplorare pensieri, emozioni e comportamenti in modo autentico, senza timore di giudizio. La psicoterapia non è soltanto uno strumento per affrontare difficoltà o disagi, ma anche un'opportunità per conoscersi meglio, sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e costruire strategie efficaci per affrontare le sfide della vita quotidiana.

Un percorso terapeutico è personalizzato: si adatta ai suoi bisogni e alle sue esperienze, permettendole di lavorare su ciò che ritiene importante, con il supporto di un professionista che la accompagna nel suo cammino di crescita personale. Il primo passo è spesso quello più difficile, ma può essere anche il più significativo.

Cordiali saluti
Dottor Mauro Vargiu

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