Salve sono una ragazza di 35 anni e vorrei parlarvi di un ricordo della mia infanzia che mi sta crea

26 risposte
Salve sono una ragazza di 35 anni e vorrei parlarvi di un ricordo della mia infanzia che mi sta creando problemi. Ricordo che quando avevo circa 8 anni mio fratello di 9 anni emulò un rapporto sessuale, diciamo che si strusciò dietro di me, però non proprio si struscio ma fece finta senza però provare piacere. Non so se mi sono spiegata bene. La domanda che mi terrorizza è se questo siccome si tratta di 2 fratelli può essere definito incesto. Mi sembra di impazzire non c'è la faccio più. Grazie per le risposte.
Dott. Giorgio De Giorgi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
Salve,

Comprendo quanto questo ricordo possa essere confuso e fonte di angoscia. Premesso che, dal quel che emerge, non mi sentirei di definirlo così.
Avrei varie domande, innanzitutto le chiederei come mai se lo sta chiedendo proprio adesso?
A volte, i ricordi legati all’infanzia possono acquisire significati diversi con il passare degli anni, ma ciò che è importante è come lo percepisce oggi e come questo influenza il suo benessere. Potrebbe essere interessante esplorare cosa ha significato per lei e come potrebbe attribuire nuovi significati a questo episodio, in un contesto che sia rispettoso dei suoi sentimenti e della sua esperienza.
Per cui mi tengo disponibile su consulenza, anche online.

Un caro saluto,

Dr. Giorgio De Giorgi

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Dott. Simone Festa
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Buongiorno. Sarebbe più indicato porsi queste domande prima di giungere a delle conclusioni: Questo ricordo le sta creando problemi ora o anche in passato? Se ora, come mai proprio adesso? Ci sono stati altri tipi di avvicinamenti simili tra lei e suo fratello o è stato un evento isolato? Che tipo di problemi le sta creando questo ricordo? (Ad esempio nella relazione con suo fratello o nel modo in cui percepisce sé stessa). Aggiungo poi, l'età in cui è avvenuto questo comportamento non può da sola essere indicativa di un vero e proprio atto erotico. La rassereno, l'incesto presuppone che vi sia un atto sessuale. Un atto erotico è ben diverso da un atto sessuale, che può sì portare piacere, ma senza il coinvolgimento di organi sessuali. E' pertanto sterile e non certo incestuoso. Rispetto ai risvolti psicologici la questione meriterebbe comunque di essere approfondita in un contesto clinico. Resto a disposizione per le sue necessità.

Dott. Simone Festa
Dott.ssa Silvia Parisi
Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo
Torino
Salve,

Capisco quanto questo ricordo possa essere fonte di angoscia e confusione per lei. È importante sottolineare che, nell’infanzia, i bambini possono esplorare il proprio corpo e quello altrui senza necessariamente attribuire a questi comportamenti un significato adulto o sessualizzato. Il concetto di incesto riguarda dinamiche diverse, che presuppongono consapevolezza e intenzionalità, elementi che nei bambini piccoli solitamente non sono presenti.

Ciò che conta è il suo vissuto attuale rispetto a questo ricordo: se sta provando un disagio significativo, potrebbe essere utile esplorarlo in un contesto sicuro e supportivo. Sarebbe utile e consigliato per approfondire rivolgersi ad uno specialista, che potrà aiutarla a dare il giusto significato a queste esperienze e ad alleviare la sofferenza che sta vivendo.

Cordiali saluti,
DOTTORESSA SILVIA PARISI
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA SESSUOLOGA
Dott.ssa Giulia Lo Muto
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, mi dispiace per il vissuto spiacevole. Se questo ricordo le causa malessere ne parli pure con una psicoterapeuta, troverete insieme la strada giusta per far si che non impatti ancora cosi tanto nella sua vita. Un saluto
Dott.ssa Jane Bonanni
Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buondì Paziente Anonima,
direi che è normale, anzi, perfino sano, giocare per scoprire il proprio corpo. Fa parte della normale curiosità dei bambini e del normale processo di crescita che è frequente si manifesti o tra fratelli e sorelle o con amici cari. Con le persone con cui ci si sente a proprio agio, insomma. L'ingenuità e la mancanza di malizia e di vera conoscenza dei bambini normalmente protegge dal sentirsi a disagio, in quel momento o da più grandi. Quello che le è accaduto, insomma, mi sembra qualcosa di frequente e abbastanza naturale. E' credibile che faccia parte di una complicità che avevate tra fratelli. Ciò che, invece, mi chiedo è come mai, ormai adulta, ripensi con intensità a quel momento, provandone vergogna e angoscia? Cosa attiva dentro di lei? Sono domande a cui forse è il caso di prestare attenzione.
Dott.ssa Chiara Arapi
Psicologo, Psicologo clinico
Teramo
Salve,
la ringrazio per aver condiviso questo ricordo così delicato. È comprensibile che lei possa provare ansia e confusione nel rielaborarlo ora, da adulta. Da quello che descrive, sembra trattarsi di un’esplorazione infantile, qualcosa che può accadere tra bambini senza una reale consapevolezza della sessualità adulta. La definizione di incesto riguarda situazioni molto diverse, legate a intenzionalità e consapevolezza, elementi che nei bambini piccoli solitamente non sono presenti.
Se questo pensiero le sta causando molta sofferenza, potrebbe essere utile parlarne con un professionista che possa aiutarla a dare un senso a queste emozioni e a trovare sollievo.
Si prenda cura di sé.
Dott.ssa Paola Schizzarotto
Psicologo, Psicologo clinico
Limena
Gentile utente
il fingere di emulare un rapporto sessuale in bambini di 8/10 anni è una modalità ludica di esplorare un campo di non conoscenza del bambino, un campo che molto probabilmente lo imbarazza e proprio per questo si ricerca una figura familiare e sicura.
Dando naturalmente per scontato la giovane età, il rispetto di limiti del proprio corpo e l'assenza di molestie.

Cordialmente
Gentilissima,
credo si sia spiegata con sufficiente chiarezza e mi colpisce ciò che scrive, soprattutto quando condivide di sentirsi terrorizzata e che le sembra di impazzire quando si riconnette a quel ricordo legato a due bambini, in cui uno dei due sembra aver accennato a sperimentare dei rudimenti di sessualità. Il mio consiglio è di ricercare attivamente il supporto di un professionista al fine di scavare maggiormente in profondità in quello che emerge e comprendere quale valore ha attualmente per lei. Resto a disposizione. Dott.ssa Michelle Borrelli
Dott.ssa Giulia Virginia La Monica
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Trento
Buon pomeriggio,
spiacente questo ricordo Le dia disagio.
I bambini possono avere comportamenti-giochi esplorativi tra sé e sé o con i pari, che però si differenziano dai rapporti sessuali (ad es. per azioni, età, intenzionalità).
Se la Sua sensibilità è tale Le consiglio di confrontarsi con un professionista al fine di approfondire il Suo vissuto e valutare come poter intervenire.
Saluti
Dott.ssa Maria Grazia Antinori
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Per incesto si intende pratiche sessuali tra consanguinei, dove è un adulto che si approfitta della dipendenza del piccolo e del suo ruolo genitoriale, per ricavarne il suo piacere sessuale.
Tra fratelli, vicini di età, sono molto comuni avvicinamenti fisici che con il senno del dopo, possono avere una componente erotica.
Si tratta di giochi assolutamente comuni, dove la tenerezza si intreccia al contatto fisico, non si tratta quindi di incesto, neanche lontanamente.
Cordialmente
Maria Grazia Antinori, Roma
 Gabriele Lungarella
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Grazie per aver trovato il coraggio di condividere un ricordo così delicato. È comprensibile che un episodio del genere, vissuto nell’infanzia, possa riemergere anche molti anni dopo e provocare confusione, disagio, paura o senso di colpa. Quello che stai facendo ora, cercare un confronto e una comprensione di ciò che è accaduto, è un passo importante.

Nel periodo dell’infanzia è possibile che tra fratelli si verifichino comportamenti di esplorazione o di emulazione, questo non significa necessariamente che si sia trattato di un abuso o di qualcosa di intenzionalmente dannoso da parte di uno dei due bambini. È comunque un evento che può lasciare una traccia emotiva significativa, soprattutto se non è stato compreso o elaborato nel tempo.

È importante distinguere tra un'esperienza traumatica (cioè vissuta con disagio e rimasta senza supporto o spiegazione) e una definizione rigida come “incesto”, che nella maggior parte dei contesti fa riferimento a rapporti sessuali consapevoli tra adulti consanguinei, con connotazioni giuridiche e morali. Quello che descrivi riguarda un episodio tra due bambini molto piccoli che non avevano piena consapevolezza.

Il fatto che tu oggi stia soffrendo per questo ricordo e ti stia facendo domande così intense è un segnale che dentro di te c’è il bisogno di dare un senso a quanto vissuto, di alleggerirti dal peso del dubbio e forse di liberarti da un senso di colpa che non ti appartiene. Ti invito, se puoi, a parlarne in uno spazio protetto con un professionista: non per “etichettare” ciò che è accaduto ma per poterlo elaborare con delicatezza, senza giudizio, e soprattutto con il rispetto e la cura che meriti. Il tuo dolore è reale e merita ascolto. Un caro saluto
Dott. Sasha Mattia Criscuolo
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno, ha fatto bene a scrivere, quando si sente tutta questa pressione a comunicare a qualcuno un nostro dolore è molto importante non ignorarla e non accantonarla.
Credo che abbia valore il significato che darà lei al ricordo molto più di come lo possono definire o etichettare altre persone. Quindi le consiglio vivamente di contattare un professionista della salute mentale per un colloquio, perchè il sollievo a riguardo arriverà velocemente.
Buona giornata
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Mi dispiace molto sentire che stai vivendo questo momento difficile, e ti ringrazio per aver scelto di condividere questa esperienza. La tua preoccupazione è comprensibile e il fatto che tu stia cercando di comprendere meglio il significato e l'impatto di questo ricordo è un passo importante.
Quando si tratta di esperienze infantili come quella che hai descritto, è essenziale fare una distinzione tra ciò che può essere stato un comportamento di emulazione o curiosità tipico dell'età, e la consapevolezza e il consenso che caratterizzano le esperienze sessuali adulte. I bambini esplorano il proprio corpo e quello degli altri in modi che possono sembrare inusuali o difficili da interpretare, ma questo non implica sempre una volontà sessuale. Tuttavia, la tua reazione e la sensazione di disagio che provi ora sono validissime e meritano attenzione.
Il termine "incesto" è molto carico di significati legali, morali e psicologici, e può creare molta confusione. In questo caso, l'emulazione che descrivi potrebbe essere frutto di un comportamento immaturo e non consapevole. È importante ricordare che i bambini non hanno la stessa comprensione della sessualità degli adulti, e la loro esperienza potrebbe non avere lo stesso significato che avrebbe in un contesto adulto.
Quello che è fondamentale è come questa esperienza ti stia influenzando ora e il modo in cui la stai vivendo emotivamente. Se questo ricordo continua a causarti ansia, confusione o dolore, potrebbe essere utile lavorare su questo tema in un percorso terapeutico. In terapia, potresti esplorare il significato che attribuisci a questo ricordo, come ti sta influenzando nella tua vita presente, e come costruire una comprensione più sana e integrata di te stessa e del passato.
Non c'è niente di sbagliato nel cercare aiuto per capire meglio questa situazione e per affrontare il malessere che ne deriva. Parlare con un professionista ti permetterà di esplorare questi temi in modo sicuro e di affrontare le emozioni che stai vivendo.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentilissima andrebbe indagata la natura di questo ricordo, perché ultimamente ci pensa, le sensazioni provate adesso e a quel tempo e tutta una serie di fattori correlati. Le consiglio almeno un paio di colloqui ( anche online ) con uno psicologo per approfondire la questione. Se se la sente può guardare al mio profilo o scrivermi in privato per cercare una soluzione su misura per lei
Gentilissima,
comprendo la sua angoscia riguardo a questo ricordo d'infanzia e la sua preoccupazione che possa essere definito incesto. È importante affrontare queste emozioni con delicatezza e cercare di fare chiarezza.
Partiamo, dunque, da una definizione di incesto: è definito come un rapporto sessuale tra persone legate da stretti vincoli di parentela.
Nel suo caso specifico, il ricordo descrive un'azione che, seppur a sfondo sessuale, sembra mancare degli elementi chiave che definiscono l'incesto: la consumazione di un atto sessuale e, data la tenera età, la consapevolezza e il consenso.
Tuttavia, è comprensibile che le crei disagio e confusione.
I ricordi d'infanzia, soprattutto quelli a sfondo sessuale, possono essere disturbanti e generare un mix di vissuto emotivo.
È importante esplorare le emozioni che questo ricordo suscita in lei: paura, vergogna, senso di colpa, ecc..
Pertanto, può esser utile parlare con un terapeuta in modo che possa anche essere ridimensionato il senso di colpa e di responsabilità che sente per sè e/o suo fratello. Difatti, eravate entrambi bambini e magari suo fratello stava imitando un comportamento a cui non sapeva attribuire un significato. Un percorso di psicoterapia può aiutarla a elaborare questo ricordo, a comprendere le emozioni che lo accompagnano.
Spero di esserle stata di aiuto e rimango a disposizione per ulteriori necessità.
Un caro saluto, Dott.ssa Silvia Suppa
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso con noi un ricordo di un'esperienza così personale. Si parla di incesto quando viene consumato un rapporto sessuale tra persone consanguinee, quindi la semplice simulazione non va considerata incesto, non si preoccupi. Se desidera comunque parlarne, io sono a disposizione anche online
Dott.sa Elena Bonini
Dott.ssa Valeria Carolina Paradiso
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Bollate
Buongiorno,
Mi dispiace che si senta così agitata ed in ansia.
Quello che lei descrive come ricordo di un approccio sessuale (probabilmente una burla) con suo fratello non rappresenta ciò che normalmente viene considerato incesto.
L'incesto per definizione prevede un vero e proprio rapporto sessuale tra persone con vincoli di parentela. Nel suo caso questo non è successo ma lei ha comunque percepito questo comportamento di suo fratello come qualcosa di inappropriato giustamente che l'ha colpita profondamente visto che ancora lo ricorda. A 9 anni si è bambini ancora ma le prime pulsioni sessuali sicuramente iniziano a fare capolino soprattutto nei maschietti che sperimentano nuove sensazioni e a volte anche per imitazione tendono a fare dei gesti o dire frasi e parole che non appartengono fino in fondo alla loro persona ma sono solo il frutto di immaturità.
Sarebbe da analizzare come mai le è tornato in mente un ricordo di oltre 30 anni fa e come mai la sta facendo così soffrire.
Le consiglierei un percorso di supporto psicologico per andare a scavare più a fondo su quanto raccontato.
Spero di averla in qualche modo tranquillizzata almeno circa il suo timore legato all'incesto tout cour.
Un caro saluto
Dott.ssa Valeria C.Paradiso
Dott.ssa Giada Casumaro
Psicologo, Terapeuta, Professional counselor
Rovereto sulla Secchia
Salve, mi dispiace per questo ricordo che la sta invadendo non deve essere facile.
Ma sono serena nel dirle che non è incesto, può essere anche un gesto che ha fatto per curiosità, senza conoscere la malizia che vediamo noi da grandi.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Casumaro Giada
Dott. Luca Vocino
Psicologo clinico, Psicologo
Trezzano Rosa
Buongiorno gentile Utente, capisco quanto questo ricordo possa turbarla e quanto possa essere difficile affrontare certe emozioni legate al passato. Quello che descrive sembra essere un episodio legato alla naturale curiosità infantile, un comportamento che può verificarsi tra bambini vicini di età, senza che vi sia consapevolezza o intenzione sessuale nel senso adulto del termine. Nell’infanzia, è comune che i bambini esplorino il proprio corpo e quello altrui, spesso senza comprenderne pienamente il significato o le implicazioni.

La sua reazione attuale, caratterizzata da ansia e pensieri intrusivi su quanto accaduto, suggerisce che questo ricordo è stato riattivato in un modo che la fa sentire in colpa o a disagio, probabilmente perché ora, da adulta, lo sta rileggendo con occhi diversi. È importante distinguere i comportamenti infantili, che avvengono in un contesto di inconsapevolezza e scoperta, dalle dinamiche proprie dell’età adulta, che invece implicano intenzionalità e consapevolezza.

Se questa paura sta diventando opprimente e le provoca un disagio significativo, potrebbe essere utile parlarne con uno psicologo. Un percorso di supporto potrebbe aiutarla a rielaborare questo ricordo in modo più sereno, riducendo il senso di colpa e l’angoscia che sta provando. Ricordi del passato possono avere un impatto emotivo molto forte, ma questo non significa che abbiano un valore oggettivo così negativo come il suo stato d’animo attuale le sta facendo credere.

Dott. Luca Vocino
Dott.ssa Gabriella De Stefano
Psicoterapeuta, Psicologo
Cantù
Gentilissima,

mi sento di escludere certamente che si possa parlare di incesto, anche perchè le assicuro che queste cose sono molto frequenti nei bambini di quella età tra fratelli, cugini, amichetti, ecc.
Piuttosto è interessante il modo in cui si sta focalizzando su questo pensiero e su quello che ne deriva: sembra che sia diventata un'ossessione. Su questo potrebbe aver bisogno di lavorare, per disinnescare questa modalità di pensiero che non è utile e crea solo grandi sofferenze.
Se dovesse servirle, mi contatti pure; ricevo online.
Buona serata,

Gabriella De Stefano
Dott.ssa Miriana Pipia
Psicologo, Psicologo clinico, Professional counselor
Padova
Gentile, paziente, grazie per la condivisione della sua storia, immagino possa essere difficile rivelare questo ricordo. Può essere molto destabilizzante rivivere ricordi d’infanzia con la prospettiva di oggi, ma è importante contestualizzarli. I bambini, soprattutto tra fratelli coetanei, possono esplorare la corporeità senza consapevolezza adulta e senza intenzioni maliziose, ciò che descrive sembra implicare dinamiche diverse da un incesto. Tuttavia, se questo ricordo le causa sofferenza, potrebbe essere utile parlarne con un professionista, che la aiuti a elaborare il disagio che sta provando.
Le auguro il meglio, eventualmente sono disponibile anche online!
Cordiali saluti,
Miriana Pipia
Dott. Amedeo Fonte
Psicologo, Psicologo clinico
Pescara
Ciò che emerge dalle sue parole è una forte inquietudine rispetto al significato di quell’episodio e alla sua possibile definizione, come se il nome da attribuirgli potesse determinarne la gravità e, in qualche modo, definirla anche per lei. Ma forse il punto non è tanto stabilire se possa essere chiamato in un certo modo, quanto piuttosto comprendere perché questo ricordo oggi la stia assillando con tanta intensità, perché proprio ora sta tornando con questo peso e cosa evoca in lei. L’infanzia è un periodo in cui il corpo e la psiche sono attraversati da curiosità, sperimentazioni, gesti che non necessariamente rispondono a una sessualità adulta, ma che appartengono alla dimensione del gioco, della scoperta, della relazione con l’altro. Ciò che racconta sembra inserirsi in una di queste dinamiche infantili, che tuttavia oggi, con lo sguardo dell’adulta che è diventata, assume un significato differente e genera angoscia. Il vero nodo, dunque, sembra risiedere non tanto nell’atto in sé, ma nel modo in cui lei oggi lo vive e lo interpreta. Da dove viene questa paura? Cosa teme che questo ricordo possa dire di lei, di suo fratello, della sua storia? Si tratta di un evento del passato, ma la sua sofferenza è attuale, cosa la rende così insopportabile ora? Forse questo ricordo sta cercando di dirle qualcosa di più profondo su di lei. Non è semplice attraversare queste domande da sola, un percorso con uno specialista potrebbe aiutarla a dare spazio e parola a ciò che la turba, affinché questo ricordo possa trovare una collocazione diversa nella sua storia, non come un'ombra angosciante, ma come un elemento su cui riflettere e da cui poter trarre un significato più personale e soggettivo.

Dott. Amedeo Fonte
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, comprendo il grande turbamento che sta provando nel ricordare questo episodio della sua infanzia. Vorrei innanzitutto rassicurarla: quello che descrive rientra nei comportamenti esplorativi che possono emergere tra bambini, soprattutto in età prepuberale, quando la curiosità e l'imitazione di ciò che vedono nel mondo degli adulti li porta a sperimentare in modo inconsapevole. Questo tipo di interazioni, quando avvengono tra bambini della stessa fascia di età e senza una componente coercitiva o consapevolmente sessualizzata, non rientrano nella definizione di incesto o abuso. L'infanzia è un periodo in cui i bambini scoprono il mondo, il proprio corpo e le dinamiche relazionali attraverso il gioco e l'imitazione. Spesso non hanno una comprensione reale di ciò che stanno facendo, e soprattutto non vi è l’intenzione consapevole di compiere un atto con valenza sessuale. Il fatto che questo ricordo oggi le stia causando così tanta ansia potrebbe essere collegato non tanto all'evento in sé, ma al significato che la sua mente gli sta attribuendo ora, da adulta, con una prospettiva completamente diversa rispetto a quella che aveva da bambina. Le emozioni che sta provando – ansia, paura, forse vergogna o senso di colpa – sono comuni quando la nostra mente cerca di dare una spiegazione razionale a un ricordo che, all'epoca, non aveva un peso particolare. È importante distinguere il giudizio adulto da ciò che è stata la realtà infantile. Da bambina, probabilmente, non aveva vissuto quel momento con il senso di turbamento che sente oggi, ma con una semplice inconsapevolezza tipica dell’età. È la sua interpretazione attuale, filtrata attraverso le conoscenze e i valori che ha sviluppato crescendo, a renderlo ora così angosciante. Una strategia utile per affrontare questa paura è provare a osservare il pensiero in modo più distaccato. Se si sente sopraffatta da questa idea, potrebbe essere utile chiedersi: "Se una persona a me cara mi raccontasse un episodio simile, che cosa le direi?". Probabilmente le direbbe che non c'è nulla di moralmente sbagliato in ciò che è accaduto, che i bambini sperimentano per comprendere il mondo e che questo non definisce in alcun modo né lei né il rapporto con suo fratello. La mente umana può essere molto rigida quando si tratta di pensieri intrusivi, ed è possibile che questa preoccupazione sia diventata un pensiero ossessivo, un qualcosa su cui si sofferma in modo ripetitivo, cercando di analizzarlo, di trovare risposte definitive o rassicurazioni. Questo processo, però, rischia solo di alimentare il circolo vizioso dell’ansia. Se sente che questa preoccupazione sta condizionando il suo benessere e la sua quotidianità, potrebbe essere utile parlarne con un professionista, che potrebbe aiutarla a elaborare meglio questi ricordi e a ridurre il carico emotivo che sta portando con sé. Le esperienze dell’infanzia non definiscono chi siamo oggi, e un episodio isolato come quello che ha descritto non ha alcuna implicazione sulla sua identità, sul suo valore o sulla natura del legame con suo fratello. La sua sofferenza attuale merita ascolto e comprensione, ma voglio rassicurarla sul fatto che non sta impazzendo, né ha motivo di sentirsi colpevole o spaventata. Con il giusto supporto, può arrivare a dare a questo ricordo il giusto posto nel suo passato, senza che continui a influenzare il suo presente. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Cindy Sangiovanni
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno,
la situazione che lei descrive sembra aver assunto la forma di un trauma, vale a dire una situazione emotivamente pregna alla quale, in una fase così precoce dello sviluppo, non è riuscita ad attribuire un significato. Spesso accade durante l'infanzia o nel corso dell'adolescenza che si verifichino queste situazioni tra fratelli, e quando diventano un pensiero ricorrente, invadente e fastidioso, è importante approfondire le cause per cui stanno riemergendo in un determinato momento della nostra vita e renderle pensabili. Le consiglio di rivolgersi ad un professionista che possa accompagnarla in questo percorso di rielaborazione e superamento per ritrovare la serenità.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Ilaria Grasso
Psicologo, Sessuologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, sicuramente non definirei incesto quello che è avvenuto. Innanzitutto, non c'è stato un rapporto sessuale, o un'attività sessuale in generale. Da quello che racconti, sembra che tuo fratello abbia voluto imitare o sperimentare un qualche tipo di curiosità/nozione legata alla sessualità, ma in un modo assolutamente innocente, oltre che poco consapevole.
La vera domanda che mi porrei è come mai questo ricordo ti sta creando problemi? Cosa provi a riguardo? Cos'è successo quando è avvenuto? Ti sei spaventata? Incuriosita? Sicuramente parlarne con una/o specialista potrebbe aiutarti a sciogliere questo nodo, e questa reazione che riporti che sembra molto forte rispetto al tuo racconto.

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