Salve,sono una ragazza di 29 anni. Ho sempre avuto problemi di ansia,attacchi di panico. Ma ultimame

24 risposte
Salve,sono una ragazza di 29 anni. Ho sempre avuto problemi di ansia,attacchi di panico. Ma ultimamente,dopo un episodio dove ho avvertito vertigini forti scendendo dalla macchina(credo a causa della mia cervicale)non riesco più a stare in mezzo alla gente o all’aria aperta. Esco di casa e il mio unico pensiero è “Voglio tornare a casa”. Ho paura di sentirmi male mentre sono in giro. Ho paura di sentirmi male anche a casa,ma la paura è minore rispetto a quando sono fuori. Cosa mi consigliate?
Dott. Giacomo Caiani
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Nova Milanese
Buonasera, mi dispiace che si trovi in questa situazione difficile, tuttavia è complicato in questa sede darle dei consigli che abbiano senso, all'infuori del suggerirle di affidarsi ad un professionista con cui discutere delle sue difficoltà.

Cordialmente
Dott. Giacomo Caiani

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Dott. Tommaso Mangiò
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Brescia
Gentilissima,
sembra che la condizione che sta vivendo, da ormai molto tempo a quanto scrive, le sta portando un forte disagio e ha un impatto negativo sulla qualità della sua, limitandola grandemente. Forse questo ultimo episodio, con le sue conseguenze, può essere da lei preso come un suggerimento di occuparsi di questa sua ansia e di "che cosa vuole dirle". Le consiglio di rivolgersi a un professionista che possa aiutarla in questo.
Dott.ssa Maria Carla del Vaglio
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Napoli
Salve,

Capisco quanto possa essere difficile vivere con ansia e attacchi di panico, specialmente quando si tratta di affrontare il mondo esterno. L'episodio che hai vissuto, con le vertigini forti, può aver intensificato la tua paura, rendendo ancora più difficile uscire di casa e stare in mezzo alla gente. Voglio offrirti alcuni consigli che potrebbero aiutarti a gestire meglio questa situazione.

Affrontare l'Ansia
Respirazione Profonda:

Quando ti senti sopraffatta dall'ansia, prova a concentrarti sulla tua respirazione. Una tecnica utile è la respirazione diaframmatica: inspira lentamente dal naso contando fino a quattro, trattieni il respiro per un paio di secondi, e poi espira lentamente dalla bocca contando fino a sei. Ripetere questo ciclo può aiutarti a calmarti e a ritrovare un po' di tranquillità.
Mindfulness e Meditazione:

La mindfulness e la meditazione sono strumenti potenti per restare ancorata al presente e ridurre l'ansia. Dedica qualche minuto ogni giorno a praticare la mindfulness, focalizzandoti sul respiro o sulle sensazioni del corpo. Ci sono molte app e risorse online che possono guidarti attraverso questi esercizi.
Esposizione Graduale:

Affrontare le tue paure gradualmente può essere molto utile. Inizia con brevi uscite, magari solo fino al giardino o al parco vicino. Gradualmente, allunga il tempo che trascorri fuori casa e aumenta la distanza. Questo approccio graduale ti permetterà di abituarti lentamente a stare fuori senza sentirti troppo sopraffatta.
Tecniche di Distrazione:

Porta con te qualcosa che possa distrarti mentre sei fuori, come un libro, della musica o un podcast. Questi possono aiutarti a distogliere la mente dai pensieri ansiosi e a rendere l'esperienza più piacevole.
Rilassamento Muscolare:

Pratica il rilassamento muscolare progressivo. Questo consiste nel contrarre e poi rilasciare ogni gruppo muscolare del corpo, partendo dai piedi fino alla testa. È un ottimo modo per rilasciare la tensione fisica e calmare la mente.
Supporto Sociale:

Non sottovalutare il potere del supporto sociale. Parla con amici o familiari delle tue preoccupazioni. Spesso, condividere i tuoi sentimenti può ridurre l'ansia e farti sentire meno sola.
Considerare il Supporto Professionale
A volte, l'ansia può essere così intensa da richiedere l'aiuto di un professionista, considera l'idea di iniziare una psicoterapia.
Ricorda che non sei sola in questa situazione. Molte persone affrontano l'ansia e trovano modi efficaci per gestirla e vivere una vita piena. Prendere piccoli passi, chiedere aiuto e utilizzare le strategie che funzionano meglio per te può fare una grande differenza.

Un caro saluto
Dott.ssa Silvia Bellintani
Psicologo, Psicologo clinico
Lainate
Gentile utente, immagino che la situazione in cui si trova le generi disagio. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno specialista della salute mentale in modo da poter analizzare nel dettaglio il sintomo che lei riporta, ponendo uno sguardo sia alla sua manifestazione attuale ma anche al suo decorso nella sua storia di vita, cercando di individuare poi delle strategie efficaci per poterlo gestire. Resto a disposizione e le mando un saluto.
Dott.ssa Bellintani Silvia
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Gentile utente,
la descrizione che lei porta fa intuire un disturbo emergente che andrebbe tempestivamente trattato.
Non avendo altre indicazioni sui cambiamenti eventualmente intercorsi nella sua vita posso solo invitarla ad agire rapidamente al fine di migliorare la sua condizione di benessere .
Sandra Petrall
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Dott.ssa Valeria Maccarini
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Salve, il mio consiglio forte e chiaro è di iniziare un percorso psicologico. A sostegno di questo ci sono vari elementi che lei ha scritto come "ho SEMPRE avuto problemi.." e "ho paura di sentirmi ANCHE a casa..", sono due frasi che mi accendono subito una lampadina e mi aprono questa domanda: perché arrivare a 29 anni con ancora problemi di ansia e soprattutto attacchi di panico? Approcci come la terapia breve strategica sono in grado di migliorare e, in base alla persona, anche di risolvere del tutto situazioni come la sua. Credo sia davvero un peccato passare anni nel malessere quando la soluzione esiste, ci pensi.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL
Dott.ssa Valeria Riggi
Psicologo, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno,
le consiglio un percorso psicologico per far fronte alle problematiche da lei riscontrate.

Cordialmente
Dott.ssa Riggi
Dott. Alvise Arlotto
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, da quello che riferisce, dopo l'ultimo attacco di panico, ha iniziato ad evitare luoghi. In realtà questo accade molto spesso correlato agli attacchi di panico e alla sensazione di svenimento o vertigini. Le consiglierei di intraprendere un percorso di psicoterapia per comprendere le basi dell'attacco di panico e soprattutto
a gestirli per poter tornare ad uscire di casa. Le auguro il meglio,

Dott. Alvise Arlotto
Dott.ssa Sara Moi
Psicologo, Psicologo clinico
Cagliari
Buongiorno,
i sintomi hanno sempre un compito e un significato, per cui in sé contengono anche la cura! E' interessante che il suo la riporti costantemente al pensiero "voglio tornare a casa": sarebbe utile indagare che succede dentro casa e che cosa la richiama con così tanta fretta da farle provare un forte stato di ansia! Il mio consiglio è quello di valutare un percorso di terapia nel quale poter avere lo spazio e il tempo di accogliere ciò che il suo corpo ha dirle, non dimenticando che siamo sistemi connessi ad altri sistemi, per cui funzioniamo nella constante relazione che tra essi c'è!
Un caro saluto
Dott.ssa Valentina Biddau
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno la invito a intraprendere un percorso di psicoterapia per comprendere il significato delle sue paure ed imparare a gestirle per poter riprendere a vivere la sua vita. Resto a disposizione se desidera un saluto Dott.ssa Valentina Biddau
Dott.ssa Giulia Ciaudano
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Cara utente, mi dispiace per la descrizione di sofferenza e timore che sta attraversando. Sarebbe utile comprendere meglio il periodo che sta vivendo e ciò che ha vissuto in passato al fine di scoprire cosa sta cercando di comunicare la sua ansia, da cosa è scaturita, cosa rappresenta per lei e che significato può avere, così che si possa rileggere in modo nuovo la propria storia e trovare strategie nuove di gestione delle difficoltà. Il primo passo nella richiesta di un supporto lo ha già fatto qui, poi potrebbe affidarsi ad un professionista per trovare un supporto e maggiore consapevolezza di sè.
Resto a disposizione, un caro saluto
Dott.ssa Ciaudano
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Gentile utente, dalle sue poche righe sembra chiara una sintomatologia ansiosa. Ma andrebbe ulteriormente approfondita per comprendere con chiarezza di cosa si tratta, e da dove si origina tale malessere. Ciò che mi sento di suggerirle e di appoggiarsi ad uno psicologo che la possa supportare in questo percorso. Rimango a disposizione Cordiali saluti Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Samanta Carrubba
Psicologo, Psicologo clinico
Caltanissetta
Buonasera e grazie per aver condiviso il suo vissuto. La sua situazione va esaminata al fine di comprendere l'origine del suo disagio e sciogliere il nodo che la lega a tale tipo di esistenza. Chiaramente, risulta difficile e poco funzionale confrontarsi per iscritto. Il mio suggerimento è quello di intraprendere un percorso di sostegno psicologico.
La saluto e spero che possa ritrovare subito la sua serenità.
Dr Samanta Carrubba - Psicologa Caltanissetta
Dott.ssa Alessia Pisani
Psicologo, Psicologo clinico
Provaglio d'Iseo
Salve gentile utente,
Grazie per la condivisione di quanto sta vivendo, comprendo che la sua condizione ad oggi le sta invalidando anche lo svolgimento di attività quotidiane.
Ha scritto che ha da sempre avuto problemi di ansia e attacchi di panico, le chiedo da quanto tempo? Si ricorda il primo attacco? In che circostanza? Potrebbe essere che l’episodio delle vertigini ha intensificato la sua paura alimentando la sua agitazione.
Le posso suggerire di rivolgersi a un professionista per :
- Trovare strategie per affrontarla
- Individuare insieme le cause, a volte anche latenti, che hanno dato il via all’ansia e attacchi di panico.
- Come mai proprio a casa avverte più paura rispetto che lo stare fuori, cosa la preoccupa.

Resto a disposizione
Cordialmente
Dott.ssa Pisani Alessia
Dott.ssa Elisa Rizzotti
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Pordenone
Gentile ragazza,
vorrei ringraziarla per aver condiviso con me la sua situazione. Capisco che stia attraversando un periodo molto difficile e che l'ansia e i sintomi fisici che sta sperimentando le stiano causando molta sofferenza.
L'unico consiglio che mi sento di darle al momento è quella di affidarsi ad un professionista che possa aiutarti a comprendere meglio quello che stai attraversando e a trovare delle strategie efficaci per affrontarlo.
Mi rendo disponibile ad accompagnarti in questo processo. Ti invito a prendere contatto con me o con un altro professionista di tua fiducia, in modo da poter iniziare un percorso personalizzato sulle tue esigenze.
Dott.ssa Elisa Rizzotti
Dott.ssa Valeria Oliveri
Psicologo, Psicologo clinico
Montespertoli
Gentile utente, le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico in modo tale da poter acquisire le strategie più efficaci per fronteggiare i sintomi d'ansia che riferisce. Intervenire sul sintomo le consentirà di arginarlo ed evitare che finisca per condizionare ulteriormente la sua quotidianità. Resto a disposizione per un colloquio - anche online. Saluti Dr.ssa Oliveri.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Ti consiglio di intraprendere immediatamente un percorso psicologico di matrice breve strategica per affrontare in tempi brevi questo problema, agendo su di esso in modo pratico.
Rimango a disposizione. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott. Gianluca Zazzi
Psicologo, Psicologo clinico, Neuropsicologo
Sarzana
Buongiorno, sembra che tu stia vivendo una situazione difficile a causa dell’ansia e delle vertigini. Le vertigini da ansia possono essere intense e disabilitanti, anche se non hanno una spiegazione biologica evidente. Quando le vertigini sono causate dagli attacchi di panico legati all’ansia, la sensazione di vertigine non è la classica e non ha una causa biologica specifica. Queste vertigini si verificano quando ti esponi o immagini di doverti esporre a situazioni che generano paura o ansia. Le emozioni intense attivano risposte neurovegetative, tra cui le vertigini. Quello che ti consiglio è di consultare uno Psicologo per esplorare le cause dell’ansia e delle vertigini. Potrebbe essere utile lavorare su tecniche di gestione dell’ansia, come la respirazione profonda le tecniche di rilassamento attraverso Mindfulness e realtà virtuale aumentata. La CBT ovvero la terapia cognitivo comportamentale è anch'essa molto utilizzata oggi per i disturbi d'ansia. Considera, infine, la possibilità di un trattamento fisioterapico per la tua cervicale, poiché i problemi cervicali possono influenzare le vertigini.
Cordialità, Dotto Gianluca Zazzi
Dott.ssa Adele Pace
Psicologo, Psicologo clinico
Pompei
Salve, quello che lei descrive è "il circolo dell'ansia" le consiglio di iniziare un percorso psicoterapeutico ... Mi spiace, immagino che non dev'essere facile vivere con quest'ansia che la opprime
Dott.ssa Elena Batzu
Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Ciao,

innanzitutto posso immaginare quanto possa essere difficile affrontare questa situazione. Un percorso di psicoterapia potrebbe esserti utile per gestire la paura di uscire di casa, una reazione comune nelle persone che soffrono di ansia e attacchi di panico. Spesso si crea un circolo vizioso: per cercare di proteggerti, eviti situazioni che percepisci come pericolose, ma questo finisce per rafforzare la paura. È possibile lavorare insieme per aiutarti a recuperare il senso di controllo sul tuo corpo. Spero che queste parole ti siano utili
Dott.ssa Ambra Assunta Caruso
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Salve, mi dispiace molto per le difficoltà che sta affrontando, comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa sintomatologia. Sarebbe utile un percorso psicologico volto a migliorare il sintomo per permetterle di vivere più serenamente la quotidianità e di affrontare le situazioni da lei temute.
Dott.ssa Anna Lapolla
Psicologo, Psicologo clinico
Calitri
Buon pomeriggio, consiglio un percorso psicologico per poter vivere la tua vita in maniera più serena.
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, capisco molto bene quanto questa situazione la stia mettendo alla prova. Quando si ha una storia di ansia e attacchi di panico, basta un singolo episodio particolarmente intenso per far perdere quella sensazione minima di sicurezza che permette di muoversi nel mondo con tranquillità. Le vertigini che ha sperimentato scendendo dalla macchina, anche se forse legate a un semplice episodio fisico, possono essere state vissute dal suo corpo come un campanello d’allarme. Da lì è facile che la mente inizi a collegare quello che ha provato al contesto in cui è successo e a generalizzare la paura anche a tutte le situazioni simili. Quello che descrive accade spesso quando l’ansia raggiunge un livello molto alto: non è tanto la paura del malessere in sé, ma la paura di non riuscire a gestirlo se dovesse ripetersi fuori casa, lontano dai suoi punti di riferimento. Per questo uscire diventa così faticoso e nasce il pensiero costante di voler tornare immediatamente in un luogo che le dà almeno un minimo di controllo. La casa non elimina l’ansia, ma la rende più sopportabile, perché lì non deve temere lo sguardo degli altri, la possibilità di non riuscire a chiedere aiuto o di non avere vie di fuga. È una forma di protezione comprensibile, anche se finisce per farla sentire sempre più limitata. La cosa importante, però, è che ciò che sta vivendo non dice nulla sul fatto che lei sia debole o incapace. Sta semplicemente reagendo a un’esperienza che l’ha spaventata e che il suo corpo ha interpretato come pericolosa. Il fatto che oggi il pensiero dominante quando esce sia il desiderio di tornare a casa è un segnale di quanto viva tutto questo con fatica, non di quanto valga come persona. Le sarebbe utile cominciare a distinguere la paura reale da quella che la mente sta costruendo per proteggerla. Non sta per succederle qualcosa di grave ogni volta che mette un piede fuori. È la sua ansia che, nel tentativo di tenerla al sicuro, la porta a immaginare scenari peggiori di quelli che realmente accadrebbero. E più evita, più la paura cresce, perché non ha modo di sperimentare che in molte situazioni potrebbe stare tranquilla. In questo momento ciò che le serve è recuperare fiducia nella sua capacità di gestire le sensazioni fisiche che l’ansia le porta. Non deve forzarsi né mettersi alla prova in modo drastico. Ha bisogno di un accompagnamento graduale, di uno spazio in cui poter parlare di ciò che sente e in cui iniziare a dare un significato diverso alle reazioni del suo corpo. Con il tempo potrà tornare a uscire senza quella costante sensazione di minaccia e ritrovare la libertà che ora sente di avere perso. Non è sola in questo. La sofferenza che descrive è molto più comune di quanto pensi e, con il giusto sostegno, è assolutamente possibile tornare a sentirsi stabile, autonoma e capace di vivere le sue giornate senza questa paura che le toglie fiato e movimento. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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