Salve, sono una ragazza di 22 anni, vorrei chiedere un consiglio su cosa sarebbe meglio fare nella m

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Salve, sono una ragazza di 22 anni, vorrei chiedere un consiglio su cosa sarebbe meglio fare nella mia situazione attuale. Premetto che io sono una persona di altri tempi, nel senso che sono stata cresciuta con dei valori e con una mentalità molto diversa da quella che i giovani di oggi hanno. Io non amo la musica rap, trap o cose simili, non amo i social ne tantomeno esibirmi postando foto o video (lo ritengo uno sciocco esibizionismo senza senso) inoltre mi vesto sempre in modo semplice senza trucco. Non mi piacciano i dialoghi che fanno i ragazzi della mia età che ritengo superflui, maleducati e privi di sostanza. Parlano sempre di sciocchezze e ridono di cose stupide. Questo mi ha portato a non avere nessun amico a scuola e alle superiori si sentiva sempre di più i divario tra me e gli altri con i quali non avevo più nessuna affinità.. al terzo anno ho dovuto cambiare scuola per via di un trasloco e nella nuova classe mi sono trovata un pò meglio (niente scherzi, ne derisioni ecc) ma non ho allacciato nulla di significativo con nessuno...hanno capito solo che ero diversa e che era meglio lasciarmi per conto mio. L'unica persona che per la prima volta vedevo diversa (non dico simile a me ma il meno peggio di tutti quelli che ho conosciuto) era un ragazzo che era stato bocciato due volte... di intelligenza non spiccava ma mi sembrava buono, gentile e anche educato. Ammetto di essermi presa una cotta per lui. Ho cercato di parlargli ma molte volte la mia timidezza mi bloccava comunque sono riuscita ad avere un rapporto amichevole anche se non profondo; nell'ultimo anno di scuola causa covid non ho potuto frequentarlo molto dato che le lezioni si tenevano online, ma a fine anno abbiamo fatto una cena di classe e ci siamo ritrovati tutti quanti .Lui e il suo gruppetto di amici (altri compagni della mia classe) mi hanno detto che avrebbero mantenuto i contatti con me per rivederci fuori scuola. Dopo 3 mesi non sentendo più nessuno scrivo ad una mia compagna di classe (quella più amichevole del gruppo) chiedendole se voleva fare un giro con me in centro città...trova fuori una serie di scuse dicendomi che non ha tempo e che faremo più avanti..gli riscrivo io più avanti giusto il giorno in cui volevano fare una festa a sorpresa per il compleanno di questo ragazzo. Chiedo di potervi essere partecipe andando a casa sua ma lei mi dice che sarebbero stati lì solo per 10 minuti e che poi partivano in macchina per andare da un' altra parte sulla quale non c'èra posto per me.. quel giorno scrissi anche direttamente a quel ragazzo per chiedergli se gli andava bene che venissi anche io e lui mi disse che sarebbe venuto anche a prendermi.. essendo però che la ragazza mi aveva scritto prima che non potevo venire torno a scrivere a lei dicendo che non importa e che faremo un altra volta..al ragazzo non scrissi più tranne per fargli gli auguri su whatsapp.. Non sento più nessuno fino a dicembre quando lui mi manda un sms con gli auguri di buon natale..io gli rispondo arrabbiatissima dicendogli che è stato solo un falso e un opportunista e che non era vero che mi era stato amico perchè non mi aveva mai più scritto e che non mi scrivesse mai più.. mi è dispiaciuto molto perchè faceva parte di un gruppo di motociclisti che mi sembravano una buona compagnia da frequentare ..ora sono passati 3 anni ed essendo che non ho mai più conosciuto nessuno ne avendo la possibilità di farmi amici nel paese dove abito, io avrei voluto chiarirmi fin dall'inizio con lui anche perchè sono sicura che questa ragazza sia in buona parte responsabile di quanto accaduto dato che secondo me era lei che non voleva che io entrassi nel loro gruppo e mi ha allontanato..purtroppo lui non l'ho più rivisto, invece questa ragazza so che frequenta una palestra tutti i giorni..l'unico modo per rintracciare lui sarebbe trovare lei, parlargli e chiarirmi sperando che abbia ancora il suo contatto e che tramite lei posso rivedere lui..non so se è la cosa giusta da fare o se è meglio che vada avanti per la mia strada.. ma io ci terrei molto a chiarirmi con questo ragazzo. cosa pensate sia giusto che faccia? Grazie mille.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gent.ma utente buongiorno.
Vorrei prendere spunto da una sua frase per aiutarla a riflettere su questa situazione che sta vivendo. Lei scrive a un certo punto: "ora sono passati 3 anni ed essendo che non ho mai più conosciuto nessuno".
Probabilmente tutti questi pensieri su questo ragazzo, sul perché non l'ha cercata, sui fatti andati, su compagni delle superiori, eccetera, nascono proprio da uno stato inerte della sua vita sociale.
Non so quanto valga la pena struggersi per questa persona dopo tanto tempo. Non credo nemmeno che ricercarla ora avrebbe un risultato diverso, se non quello di appagare un suo cruccio interiore, di sistemare le cose passate.
La esorto, piuttosto, a cominciare a pensare di più al suo benessere personale, a rendere la sua vita soddisfacente e felice, ricca di relazioni sociali positive, veramente significative per lei, magari in contesti in cui svolgere attività molto coinvolgenti e divertenti.
All'inizio ha descritto se stessa come una persona "all'antica", perché crede in certi valori, perché è anticonformista e rifugge dalle insidie della "vita da social", beh mi permetta di dirlo, ma lei è modernissima, e non all'antica.
E se si guarda introno con occhio attento e curioso scoprirà che ci sono molte persone come lei, che hanno voglia di legarsi sul base dell'intelligenza e della cultura, dell'arte, dell'amore per la natura. Deve solo mettere lo sguardo un po' più in là di certi pensieri logoranti su un passato che non tornerà mai più.

Se mi consente un consiglio, valuti la possibilità di un percorso psicologico seguendo l'approccio della Psicologia Positiva e delle tecniche di Mindfulness. Scoprirà cosa davvero le serve per essere felice e soddisfatta, troverà le sue potenzialità, imparerà a gestire le emozioni e a trasmetterle con una comunicazione efficace, saprà come tenere a bada brutti pensieri e assumere un atteggiamento sempre positivo verso la vita.
Se lo desidera sono qui per darle ulteriori informazioni su questo tipo di intervento psicologico, anche tramite consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Gentile utente, comprendo le sue difficoltà e credo che in questo momento un sostegno psicologico sia la strada giusta per comprendere meglio alcune dinamiche ma soprattutto per iniziare a riprendere in mano la sua vita ed eventuali nuove relazioni con consapevolezza delle sue risorse e strumenti.
Resto a disposizioni anche in modalità online.
Un caro saluto
Dott.ssa Elisabetta Paviglianiti
Dott.ssa Anna Maria Demontis
Psicologo clinico, Psicoterapeuta, Psicologo
Roma
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che espone, le consiglierei un sostegno psicologico per approfondire alcune dinamiche che emergono e creare nuove risorse che la aiutino a entrare in relazione con gli altri e costruire rapporti nutrienti. Resto in attesa di eventuali approfondimenti, un caro saluto
Dott. Antonino Genova
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buonasera, comprendo la sua situazione e mi dispiace per la situazione di disagio che sta vivendo.
Quello che mi sento di suggerirle, indipendentemente dalla scelta di ricercare il ragazzo o meno, è cercare di prendersi maggior cura di se e della sua vita sociale. Comprendo benissimo la difficolta di trovare gente a noi affine vivendo in piccoli paesi ma questo non le impedisce di fare conoscenze nuove nella ricerca di qualcuno che può essere sulla sua lunghezza d'onda. Ci sarebbero tanti piccoli modi e strategie per conoscere persone nuove, basta solo scalfire lentamente il muro della timidezza e della paura di non essere accettati. Mal che vada si può sempre riprovare.
Per quanto riguarda la domanda specifica che pone, non credo sia tanto chiedere qui cosa può essere giusto fare, piuttosto "cosa lei crede sia giusto fare?" se ritiene importante un chiarimento a distanza di anni non v'è motivo per non farlo.

spero di esserle stato utile e le auguro una buona serata,
restando a sua disposizione qualora ne avesse bisogno.

AG
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Buongiorno, guardi probabilmente ha sopravvalutato questo ragazzo di cui parla, che, di fatto, ha avuto tutto il tempo di ricercarla. Probabilmente ha bisogno di cercare persone più simili a lei e può farlo solamente coltivando i suoi interessi e non cercando di rincorrere le altre persone. Potrebbe giovarle un percorso di psicoterapia per esercitare la sua capacità introspettiva e ragionare sull'aspetto relazionale e sociale.
Dott.ssa Elena Pischedda
Psicologo
Gonnesa
Gentile utente, leggendo le sue parole mi arrivano dispiacere e sofferenza per la situazione che si è creata 3 anni fa e per la sua attuale vita sociale. Le consiglierei di intraprendere un percorso di sostegno psicologico per esplorare meglio le dinamiche relazionali passate e attuali e per acquisire maggiore consapevolezza su ciò di cui ha bisogno in questa fase della sua vita, partendo dalla domanda che ha rivolto a noi. Resto a disposizione anche per una consulenza online. Un caro saluto, dottoressa Elena Pischedda
Dott. Giorgio Manieri
Psicologo, Psicologo clinico
Marotta
Buonasera, immagino che sia stata davvero un'esperienza faticosa e che lo sia tuttora. Chiarire con quel ragazzo o lasciar perdere? Potrebbero andare bene entrambe le cose, e per scegliere l'alternativa migliore le suggerirei di esplorare tutto quello che le é accaduto insieme ad uno psicologo o ad una psicologa. Potrebbe essere interessante osservare che cosa non è andato bene in quelle relazioni, che cosa l'ha fatta soffrire, quali fossero i suoi desideri e magari osservare il tutto da un altro punto di vista. Buona fortuna
Cordiali Saluti
Giorgio Manieri
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, mi pare che il contatto con lui passi sempre tramite un'altra ragazza. Se ha il numero di lui perché non scrivergli direttamente? Come mai non ha accettato di essere presa a casa? Magari anche lui era timido e chissà per quali motivi non si è fatto più vivo. Se il suo desiderio è quello di un chiarimento, lo faccia. I desideri vanno assecondati anche perché spesso sono un modo di chiudere dei pensieri che non hanno trovato risposta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Arianna Broglia
Psicologo, Psicoterapeuta
Parma
Buongiorno gentile ragazza, mi dispiace per la situazione che stai vivendo, mi sembra possa costarti molta fatica. Mi sento di suggerirti di intraprendere un percorso psicologico che possa sostenerti nell'esplorare le tue emozioni e le tue dinamiche relazionali, partendo eventualmente dalla situazione che hai esposto a noi, così da poter acquisire una maggiore consapevolezza per costruire relazioni arricchenti. Se lo desideri io sono disponibile, anche online. Un caro saluto, dott.ssa Arianna Broglia
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Gentile ragazza, leggendo le sue parole mi arriva una gran fatica e anche la percezione di una profonda solitudine; mi chiedo se è così che effettivamente si sente. Rispetto alla sua domanda, credo che non ci sia una cosa giusta o sbagliata da fare...l'unica cosa "giusta" è fare ciò che si sente, tuttavia potrebbe essere utile comprendere il perché ci comportiamo come ci comportiamo e, in tal caso, i motivi che la spingono a contattare questo ragazzo. Mi chiedo se, a suo tempo, abbia trovato nel rapporto con lui un'accoglienza nuova, da una parte piacevole dall'altra forse anche un po' spaventosa perché sconosciuta; mi chiedo se c'erano delle parti di se stessa che le piacevano particolarmente quando si relazionava con questo ragazzo. Potrebbe essere utile capire quali siano stati i pensieri e le emozioni che ha vissuto a quei tempi nel relazionarsi con lui e con gli altri compagni, e quali siano adesso nel momento in cui ci ripensa; un punto di partenza per comprendersi meglio e per costruire relazioni che possano arricchirla e di cui mi sembra che senta molto la mancanza in questo momento. Resto a disposizione. Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Loddo
Dr. Massimo Montanaro
Psicologo clinico, Psicologo
Crema
Carissima, credo che la cosa più opportuna sia comprendere meglio come lei funziona nelle relazioni con gli altri e quali siano le cause di queste sofferenze (alcune sono senza dubbio legate alle reazioni degli persone che lei frequenta, altre potrebbero avere a che fare con lei). Per questo motivo le suggerisco di rivolgersi ad un professionista ed avviare una consulenza psicologica. Sono ovviamente a sua disposizione anche da remoto qualora lo desiderasse. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Dott.ssa Elisa Folliero
Psicologo, Psicoterapeuta
Spino d'Adda
Buongiorno,
Ho l'impressione che, a volte, tenda a mettere in atto una distanza relazionale, adducendo l'aspetto di diversità che sente rispetto ai suoi coetanei, distanza che potrebbe aver rappresentato per lei, durante questi anni, una difesa.
La necessità umana di relazionarsi con altre persone e il normale sentimento di risentimento per aver lasciato andare una persona potenzialmente per lei importante l'hanno portata, adesso, ad aggrapparsi all'unica possibilità per recuperare forse quel rapporto del passato.
Ritengo che un percorso di psicoterapia breve integrato le possa essere d'aiuto sia per trovare le giuste strategie e competenze relazionali (potenzialmente utili anche per riallacciare i rapporti con il ragazzo), sia per analizzare quali convinzioni disfunzionali non le permettono, nell'oggi, di vivere più serenamente i rapporti con gli altri.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Psicologo, Psicologo clinico
Voghera
Gentile utente,
Comprendo le difficoltà che riscontra nel non trovare una compagnia di persone in linea con il suo modo di essere e il dispiacere che nutre per aver perso i rapporti con questi amici e in particolar modo con questo ragazzo. Penso che sia giusto che lei faccia quello che si sente maggiormente di fare, senza assumermi la responsabilità di darle un consiglio netto, in quanto non la conosco a sufficienza né tanto meno posso conoscere queste persone e come potrebbero reagire. Se è dispiaciuta e desidererebbe provare a fare un contatto con questo ragazzo, può farlo, ma credo che il suo vissuto di solitudine e incomprensione meriti di essere più approfondito, esplorato e compreso, così che possa avere in futuro amicizie e frequentazioni più stabili e solide. Per questo fine, le suggerisco di provare a fare un colloquio con uno/a psicologo.
Se vuole parlarne, sono disponibile.
Cordialmente, Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Dott.ssa Ramona Borla
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Orbassano
Gentile Utente, dalle sue parole emerge una buona consapevolezza sulle sue difficoltà ad entrare in relazione con i suoi coetanei e su come ciò porta a un isolamento sociale che le provoca sofferenza. Le consiglio di intraprendere un percorso terapeutico che la possa aiutare a superare il suo malessere.
Un caro saluto, Dott.ssa Ramona Borla
Dott.ssa Giorgia Sapienza
Psicologo, Psicologo clinico
Ivrea
Buongiorno,
dal suo messaggio si evince il forte disagio che ha provato nel cercare sintonia con gli altri e il forte senso di esclusione dai suoi coetanei.
Quando invece ha trovato delle persone più affini a lei si è sentita esclusa.
Non credo che a distanza di tre anni contattarli per chiarire possa avere l'effetto che desidera. La invito invece a indagare le dinamiche relazionali che caratterizzano i suoi rapporti e scoprire quali sono invece le sue potenzialità che può impiegare per costruire nuovi rapporti duraturi e profondi.
rimango a disposizione
cordialmente Dott.ssa Giorgia Sapienza
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Ciao, capisco che desideri chiarirti con questo ragazzo, ma potrebbe essere più utile concentrarti sulle tue emozioni e sul trovare modi per costruire nuove amicizie piuttosto che cercare di riaprire vecchi capitoli. Invece di cercare di rintracciare lui tramite questa ragazza, potresti considerare altre opportunità sociali come partecipare a gruppi o attività che ti interessano. Concentrati su te stessa, sii aperta alle nuove esperienze e lascia che le amicizie si sviluppino in modo naturale.
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
credo sia giusto che lei possa seguire il suo cuore; se ritiene che possa farla sentir meglio rivedere questo ragazzo allora deve fare di tutto affinché questo possa avvenire. Spero realmente che possiate ritrovarvi.

Tanti cari saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno e grazie per aver condiviso con noi la sua storia e le sue preoccupazioni. Capisco la sua situazione e comprendo i suoi dubbi; concordo con lei che dovrebbe sentire il ragazzo e chiarirsi con lui, Se ha bisogno di un aiuto per trovare la forza e le parole adatte io sono a disposizione anche online.
Dott.sa Elena Bonini
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Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, grazie per aver condiviso una parte così importante della sua vita e delle sue esperienze. Quello che mi colpisce nel suo racconto è la profondità del suo desiderio di autenticità e connessione, e anche il dolore che può nascere quando questi desideri sembrano difficili da realizzare. È evidente che lei attribuisce grande valore ai rapporti sinceri, e questo è un aspetto molto prezioso della sua personalità. Da quello che racconta, sembra che questo episodio con il ragazzo e il gruppo di persone che frequentava abbia lasciato in lei un senso di incompiutezza, forse una ferita legata all’idea di essere stata esclusa o fraintesa. È naturale voler chiarire ciò che è rimasto sospeso, soprattutto quando sente che l’allontanamento non è stato interamente dovuto a lei, ma anche a influenze esterne. Questo desiderio di risolvere è una dimostrazione della sua maturità e del suo impegno verso relazioni vere. Tuttavia, è importante riflettere su ciò che desidera davvero ottenere da questo chiarimento. Si tratta di una reale necessità di comunicare qualcosa a lui, o sente il bisogno di risolvere il dolore che questa esperienza le ha lasciato? Non c’è una risposta giusta o sbagliata, ma è utile chiedersi se il risultato che spera di ottenere possa davvero portarle la serenità che cerca. Cercare di rintracciare questa ragazza per poi arrivare a lui potrebbe essere una strada percorribile, ma è importante farlo con la consapevolezza che non sempre le altre persone reagiscono o rispondono come speriamo. Il rischio di un nuovo rifiuto o di un'ulteriore incomprensione esiste, e potrebbe farla sentire nuovamente ferita. È altrettanto possibile, però, che un dialogo franco possa portare una nuova comprensione o persino riaprire un rapporto. Le suggerirei di prendere un momento per ascoltare i suoi sentimenti con empatia verso sé stessa. Forse, prima di agire, potrebbe essere utile esplorare il significato di questa esperienza per lei. Cosa le ha insegnato? Che cosa desidera davvero, al di là del chiarimento con questo ragazzo? Spesso, quando riusciamo a trovare una maggiore chiarezza dentro di noi, le azioni successive diventano più naturali e sentite. Se decide di provare a chiarirsi, le consiglio di farlo con un approccio che sia sincero, ma anche leggero. Potrebbe semplicemente spiegare come si è sentita, senza accusare nessuno, ma parlando dal cuore. Ad esempio, potrebbe dire che le farebbe piacere avere un dialogo per chiarire un episodio che le è rimasto a cuore, senza aspettarsi nulla in cambio. Così, qualsiasi risposta riceverà, saprà di aver agito in linea con i suoi valori e con il rispetto per sé stessa. In ogni caso, il fatto che lei stia riflettendo su questa situazione con così tanta profondità dimostra che tiene molto alla qualità delle relazioni nella sua vita. Questo è un dono raro e prezioso, che può guidarla nel costruire legami autentici anche in futuro, indipendentemente da come questa storia specifica si concluderà. Cari saluti. Dott. Andrea Boggero
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. È comprensibile il suo desiderio di chiarire, ma si chieda: questo confronto la aiuterebbe davvero o rischierebbe di riaprire una ferita che ormai il tempo ha in parte rimarginato? Il passato non si può cambiare, e forse ciò che la addolora di più non è tanto la perdita di quel legame, ma il sentirsi esclusa e sola. Se lui avesse voluto cercarla in questi tre anni, avrebbe potuto farlo. Forse la strada migliore non è rincorrere persone che non hanno dimostrato interesse, ma piuttosto aprirsi a nuove esperienze e opportunità. Coltivare passioni, iscriversi a gruppi con cui condivide valori e interessi potrebbe aiutarla a trovare persone più affini a lei, senza dover cercare conferme nel passato.
Dott.ssa Giulia Casole
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile Utente, comprendo la sua riflessione sul suo modo di essere e sul suo sentirsi distante dalle dinamiche e dagli interessi che percepisce come prevalenti tra i giovani della sua età. La sua adesione a valori e a una mentalità che definisce "di altri tempi" è una parte importante della sua identità e la distingue, come lei stessa nota, da molti suoi coetanei.
Il suo disinteresse per certi generi musicali, per l'esposizione sui social media e per conversazioni che giudica superficiali e prive di sostanza è una sua legittima scelta e riflette i suoi valori e le sue priorità. È naturale che questa distanza possa averla portata a sentirsi meno affine ai suoi compagni di scuola, culminando nella difficoltà di stringere amicizie significative.
Il suo trasferimento in una nuova scuola sembra averle offerto un ambiente meno ostile, ma non ha risolto il suo senso di separatezza. Il fatto che i suoi nuovi compagni abbiano percepito la sua diversità e abbiano preferito lasciarla per conto suo sottolinea quanto possa essere difficile trovare una vera connessione quando le differenze di interessi e di valori sono marcate.
La sua attenzione verso questo ragazzo bocciato, che le è apparso diverso per la sua gentilezza ed educazione, è comprensibile. In un contesto in cui si sente circondata da modi di fare che non condivide, è naturale che una persona che mostra qualità umane positive possa attirare la sua attenzione e far nascere un sentimento. La timidezza che l'ha spesso bloccata è un'emozione comune, soprattutto quando si desidera avvicinarsi a qualcuno che ci interessa.
L'esperienza della cena di classe e la promessa di mantenere i contatti dopo la fine della scuola rappresentano un momento di speranza di poter coltivare delle relazioni al di fuori del contesto scolastico. Tuttavia, la sua successiva iniziativa di invitare la sua compagna di classe e le scuse ricevute, seguite dal silenzio, possono aver generato in lei un senso di delusione e forse una conferma della sua difficoltà a integrarsi e a costruire legami.
In questo momento, sarebbe importante che lei riflettesse su cosa significhi per lei "essere una persona di altri tempi" e su come questo si traduce nelle sue aspettative e nei suoi desideri relazionali. Non c'è nulla di sbagliato nell'avere valori e interessi diversi dalla maggioranza, ma è utile considerare come questi influenzano le sue interazioni sociali e la sua ricerca di connessioni significative.
Potrebbe essere utile esplorare ulteriormente quali sono per lei gli elementi fondamentali in un'amicizia o in una relazione. Cosa cerca negli altri? Quali sono i valori che per lei sono imprescindibili? Comprendere meglio i suoi bisogni relazionali potrebbe aiutarla a orientare la sua ricerca di legami più autentici e soddisfacenti.
Inoltre, potrebbe essere utile riflettere su come la sua "diversità" viene percepita dagli altri. A volte, la timidezza e la riservatezza possono essere interpretate come distacco o disinteresse, anche quando non è questa la sua intenzione. Trovare modi per comunicare i suoi valori e i suoi interessi, anche senza snaturare se stessa, potrebbe aiutarla a creare dei ponti con persone che, pur non condividendo ogni suo aspetto, potrebbero apprezzare la sua autenticità e la sua profondità.
Infine, la incoraggio a non scoraggiarsi di fronte alle prime difficoltà. Costruire relazioni significative richiede tempo, pazienza e anche la disponibilità a mettersi in gioco. Cercare contesti in cui è più probabile incontrare persone con interessi simili ai suoi, come associazioni culturali, gruppi di volontariato o corsi specifici, potrebbe offrirle nuove opportunità di conoscere persone con cui potrebbe sentirsi più affine. La sua unicità è una ricchezza, e ci sono sicuramente persone che sapranno apprezzarla per quello che è.
Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Capisco bene il peso che porti dentro e la voglia di chiarire una situazione rimasta sospesa. Non si tratta solo di quel ragazzo, ma di ciò che rappresentava per te: un punto di riferimento, una persona che ti sembrava diversa, una possibilità di sentirti accolta in un gruppo. Per questo la sua assenza e quella del gruppo sono diventate un dolore che ancora oggi ti accompagna.

È vero che la tua compagna di classe potrebbe aver influito nel tenerti un po’ ai margini, ma non puoi avere la certezza che tutto dipendesse da lei. Spesso, nelle dinamiche di gruppo, entrano in gioco tanti fattori e non sempre chi viene escluso ha una reale colpa. Tu ci hai provato ad avvicinarti e questo dimostra coraggio, ma il risultato non è stato quello che speravi.

Dopo tre anni la domanda da porti è se sia davvero utile riaprire quella storia. Andare a cercare lei per arrivare a lui rischia di rimetterti in una posizione di dipendenza dagli altri, come se fosse lei a decidere ancora una volta il tuo posto. Potrebbe darti un chiarimento, ma potrebbe anche riattivare delusioni e farti sentire di nuovo respinta.

Quello che è certo è che tu meriti rapporti in cui sentirti cercata e accolta senza dover lottare per entrare in un gruppo o chiedere conferme. È comprensibile che quel ragazzo ti sia rimasto nel cuore, ma quello che desideri davvero non è lui in particolare, è la possibilità di avere delle relazioni autentiche, in cui non sentirti esclusa.

Puoi quindi chiederti: il chiarimento con lui mi aiuterebbe davvero a stare meglio, o rischierebbe solo di farmi riaprire una ferita? Se senti che per te è indispensabile parlargli, puoi farlo in modo diretto, senza passare da altre persone, ma tieni presente che il tempo passato forse ha già dato la sua risposta. Se invece decidi di andare avanti, il lavoro sarà concentrarti su come costruire nuove occasioni di incontro, non tanto per “adattarti” agli altri, ma per trovare contesti più vicini ai tuoi valori e al tuo modo di essere.

Non è facile, ma quello che conta non è tornare indietro a quel gruppo, è trovare oggi uno spazio dove sentirti davvero vista.

Dott.ssa De Pretto

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