Salve, sono una ragazza di 22 anni e sono una studentessa a -2 esami dalla laurea. Inizio dicendo ch

21 risposte
Salve, sono una ragazza di 22 anni e sono una studentessa a -2 esami dalla laurea. Inizio dicendo che questo periodo di covid ha distrutto tutti i miei piani (la laurea a Marzo 2021, lavorare con il mio hobby, allargare il mio giro di amicizie ecc.), ma soprattutto ha distrutto la mia autostima e la mia voglia di fare, infatti non riesco più a sostenere mentalmente la pressione degli esami senza star male. Sono sempre stata un soggetto abbastanza "ansioso" riportando, in occasioni stressanti, sintomi come: nausea, paura/brividi, crampi, insonnia, il mordersi continuamente le labbra ecc., ma dall'estate del 2020 ho cominciato a soffrire anche di forti attacchi di panico (almeno 3 a settimana e sempre di sera), completi blackout (una sorta di depersonalizzazione), calo dell'attenzione, dolori continui ai muscoli (in particolare alle gambe che non stanno mai ferme), crisi di pianto e una tristezza che mi sta addosso dal risveglio fino alla notte come un pesantissimo macigno.
Mi sento ogni giorno una persona inutile che non ha combinato niente di rilevante in nessun ambito (in special modo università e mio hobby primario ovvero il disegno), al contrario delle persone che mi circondano che riescono in tutto.
Non ho un partner, ma ho alcuni amici che mi vogliono bene, ma, essendo anche loro pieni di problemi, non riescono mai a capirmi fino in fondo e questa cosa mi aliena completamente. Non so con chi parlare e ora causa covid sono sola in balia dei miei genitori, che, nonostante mi vedano sempre triste e nonostante io verbalizzi questo malessere costante, non fanno altro che ignorare i miei problemi. Mi deridono e mi sgridano per qualsiasi cosa, dicendo di continuo che non mi sono ancora laureata, che sono una fallita e che non ho nessun problema se non essere capricciosa e immatura.
Letteralmente loro si disinteressano di tutto ciò che provo, entrano nella mia vita in modo invasivo, in particolare dal punto di vista universitario, dove bloccano qualsiasi mia possibilità di scelta e mi pressano ogni volta volendo sapere ogni dettaglio (appelli, voti, voti altrui ecc) e nel caso decidessi di spostare un esame, mi trattano malissimo e mi fanno vivere come se l'Università fosse l'unica cosa per cui sono nata e l'unica cosa importante nella mia vita.
Tutto ciò mi fa davvero male e non so come risolvere. Ogni giorno cerco di convincerli a cambiare idea, ma mi sembra di parlare con un muro.
Vorrei consigli su come muovermi in una situazione del genere e soprattutto come calmare quello che provo in relazione agli esami/Università, perchè non so davvero come reagire e ho paura di arrivare a fare qualcosa di avventato.

Grazie mille in anticipo.
Salve, mi spiace per la situazione ed il disagio espresso. Comprendo quanto possa essere complesso per lei convivere con tale situazione e portare a termine i suoi esami che ogni volta sembrano scogli insuperabili oppure occasioni nei quali l'unico possibile esito sia la vita o la morte. Ritengo, inoltre, fondamentale che le intraprenda un percorso psicologico per elaborare i pensieri e vissuti emotivi connessi a tale situazione ed indagare cause, origini e fattori di mantenimento dei sintomi che riporta, onde evitare che la situazione possa irrigidirsi. Importante, altresì, trovare strategie utili per fronteggiare l'ansia e le sue componenti.
Cordialmente, dott. FDL

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Buongiorno,
descrive una situazione effettivamente complessa e difficile. Sono presenti diverse variabili in atto che stanno influendo negativamente sul suo benessere.
In tutta sincerità le consiglio di rivolgersi a uno specialista per valutare e trattare la situazione che descrive in maniera adeguata.
Un caro saluto
Dott. Santo La Monica
Cara utente,
mi dispiace molto per come vive questo delicato momento.
Per quanto riguarda la questione universitaria penso che sia assolutamente normale reagire in modo ansioso quando c’è una pressione così forte e pressante da parte del suo contesto familiare. Ha l’età giusta per prendere decisioni autonomamente, rispetto al suo percorso di studi.
Penso che l’unica cosa possibile da fare per stare meglio sia chiedere aiuto. Vada nella sua Asl di riferimento, presso un consultorio o privatamente. Ma ha assolutamente bisogno di elaborare i suoi vissuti in contesto a lei dedicato.

Resto a disposizione.

Dott.ssa Francesca Tardio
La sua sembra essere una situazione emotiva davvero pesante da sopportare, che meriterebbe di essere condivisa per alleviane il dolore, è immersa in in un contesto problematico in cui sicuramente si sente sola, incompresa, oppressa e delusa (anche da se stessa); questi vissuti così importanti e delicati meriterebbero di essere approfonditi in un contesto sicuro e caldo.
Certamente un percorso psicologico la aiuterebbe sopportare questo momento così difficile per lei.
La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online di questo portale) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla.
Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto.
Un gentile saluto
Cara ragazza,
mi dispiace per questo tuo malessere. Il periodo attuale mette alla prova molte persone, di cui tanti universitari come te. La pressione da parte dei tuoi genitori sicuramente non aiuta e anzi, trova un terreno fertile nell'ansia che già provi di tuo. Ti mancano gli ultimi due esami, sei stata brava ad arrivare fino a qui, un ultimo sforzo e avrai concluso questo percorso.
Per quanto riguarda i sintomi dell'ansia che descrivi, potrebbe esserti utile, come aiuto immediato, imparare a fare qualche esercizio di rilassamento. Contemporaneamente sarebbe da lavorare sul tuo vissuto, ragionare sui tuoi pensieri che ti portano a provare l'ansia e a credere meno in te stessa. Oltre a questo, credo ti aiuterebbe imparare a gestire i tuoi spazi personali. È comprensibile che i genitori si interessino di come va all'università, ma non sei più una ragazzina e sei perfettamente in grado di gestirti appelli, esami, voti e tutto il resto. Sai, qualche volta le altre persone si intromettono nella nostra vita fin dove glielo permettiamo e soprattutto fin dove noi non siamo convinti che quello spazio è solo nostro.
L'università è ovviamente molto importante, ma lo sono altrettanto gli amici e la tua passione per il disegno e non hai bisogno di dimostrare niente a nessuno, nemmeno a te stessa, goditi queste cose nel momento in cui le fai, senza giudicare la loro "utilità".
Se senti che tutte queste cose ti potrebbero aiutare, ma sei in difficoltà e non sai dove e come iniziare, valuta l'aiuto di un professionista. Credo che ti sarebbe utile. In bocca al lupo e un caro saluto.
Dott.ssa Katarina Faggionato
Buongiorno, è vero per le persone è difficile capire cosa è l ansia e come ci paralizza.Parlare con amici aiuta,ma non è risolutivo.L ansia è un piccolo segnale di allarme ,va compreso ed ascoltando :ci sta comunicando qualcosa..Cosa è compito di un bravo terapeuta ,ne vale la pena È necessario capire il significato del sintomo nelle sue radici più profonde permettendole di fare un percorso interessante di conoscenza di sé .Sono disponibile se vuole , comunque non lasci cadere questo segnale, importante un caro saluto dottssa Luciana Harari
Ciao, la situazione che descrivi sembra piuttosto sfaccettata e potrebbe essere vista da diverse prospettive. Da un lato hai portato tutta la tematica legata all'ansia, che se non ho capito male era già presente, ma si è acuita molto con il periodo del COVID-19. Dall'altro lato hai espresso le difficoltà derivate dal rapporto con i tuoi genitori, che ti portano anch'esse ad una sofferenza soggettiva. Le due cose in realtà non sono per forza scollegate, ma anzi potrebbero esserci tematiche che accomunano le due situazioni. Nel tuo caso, si potrebbe rivelare utile un percorso di psicoterapia per comprendere meglio le dinamiche che muovono la sofferenza che hai espresso. Un caro saluto, dott.ssa Irene Pretoriani
Buonasera Gentile Utente, mi dispiace per la situazione. Da quello che ha scritto percepisco una grande sofferenza legata a diverse tematiche. Purtroppo è irrealistico pensare che basti qualche consiglio per sistemare la situazione; non conoscendo la situazione nel dettaglio poi rischierei di darle dei consigli sbagliati. L'unica cosa che mi sento di dirle è che un percorso di psicoterapia potrebbe giovarle molto, sia rispetto alla questione legata all'ansia da esame, sia per ciò che riguarda le sue relazioni interpersonali. Provi a prendere in considerazione l'idea di intraprendere un percorso psicologico. Se non può permettersene uno privatamente, può sempre contattare un consultorio della sua zona per un breve percorso di sostegno. Cordialmente, dott. Simeoni
Credo davvero che abbia bisogno di iniziare in percorso di sostegno psicologico che per prima cosa le faccia sperimentare un vero ascolto empatico. Dovrebbe prendersi uno spazio suo che le permetterà di esprimere senza timore del giudizio ciò che prova e quelli che sono i suoi veri desideri e il suo dolore.
Buongiorno,
mi dispiace tanto per questa situazione che sta vivendo, arriva dalle sue parole il dolore che prova.
Credo sia stato molto importante e coraggioso cercare aiuto e aprirsi qui: è un primo passo per cercare di stare meglio e ritrovare la sua serenità.
Penso che potrebbe esserle di aiuto contattare una psicologa, per poter parlare dei suoi stati d'animo e della situazione che c'è in famiglia. In questo modo potrebbe scoprire e riscoprire le sue risorse, per poter affrontare con maggiore autostima le difficoltà. Allo stesso tempo potrebbe essere utile cercare un sostegno allo studio: in questo momento così delicato, a pochi passi dalla laurea, è normale che l'ansia possa aumentare. In molte occasioni mi è capitato di seguire degli studenti proprio per gli ultimi esami e per la tesi, momenti spesso più difficili. Un affiancamento potrebbe aiutarla a ritrovare entusiasmo e forza nello studio perduti, in abbinamento ad un percorso terapeutico in cui lavorare più in profondità.
Se vuole, sono disponibile.
Intanto, un saluto affettuoso.
Dott.ssa Alice Carbone
Buongiorno,
lo stress della pandemia pesa molto su tutti noi, e agisce sulle fragilità di ciascuno evidenziandole. Nel suo caso, sembra che lei soffra molto il confronto con i risultati altrui, e le critiche che per questo le arrivano dai suoi familiari - come se garantire un certo livello di performance, ossia di risultati, desse significato a chi è lei e quello che fa. Quando per qualsiasi motivo avverte di essere in difficoltà (come ad esempio per lo stress di questa pandemia), sembra sentire un calo diretto e profondo del suo valore personale.
Un percorso di consulenza psicologica potrebbe davvero cambiare la sua prospettiva sulla sua vita, permettendole di recuperare altre fonti da cui trarre il suo valore personale, ossia la sua autostima.

con i migliori auguri
dr. Ventura
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Gentile Signora forse è arrivato il momento di contattare un esperto per stabilire quali siano le eventuali possibilità di lavoro su questa situazione che le porta disagio. Di solito le situazioni come quella che lei descrive di modificano con questo tipo di approccio ma questo dipende da molte variabili ed in ogni caso prima di tutto è necessario un consulto che consenta ad un esperto di valutare e capire in modo approfondito gli elementi che lei indica. Ora che ha fatto il primo passo raccontando di se valuti se continuare contattando uno specialista. Sicuramente su questo portale può trovarne uno. Un cordiale saluto
Salve, è riuscita nel suo messaggio a descrivere con chiarezza la sua condizione. Quello che descrive è uno stato di ansia per così dire e di confusione che può essere dovuto alla fase che sta attraversando, con il passaggio alla costruzione di una sua vita adulta dopo l'università con la laurea, dove, tra l'altro, sta incontrando non poche difficoltà che la costringono a cambiare i suoi piani, come lei stessa dice. In più c'è qualcosa di suo, del suo affrontare le cose, che lei già conosce. E infine, cosa comunque importante, questa presenza dei suoi genitori che percepisce come invasiva, come eccessiva. Insomma...c'è qualcosa del "troppo", di una dimensione che in questo momento le impedisce o quanto meno le rende difficile costruirsi un proprio percorso, ascoltando se stessa e le proprie esigenze e il proprio desiderio. Credo che questo sia il punto più importante. Ecco perché i sintomi che la riguardano possono essere un occasione forse per interrogarsi su quello che sta accadendo e su come ritagliare un suo posto in queste eccessive sollecitazioni di questo periodo. Qualora dovesse sentire la necessità di un supporto in questo processo non esiti a chiedere aiuto. Un saluto, Marina Montuori
Cara ragazza, sono molti i temi che apri con questa tua richiesta: la bassa autostima, gli attacchi di panico, l'umore depresso, il bisogno di indipendenza e identificazione rispetto alla figure genitoriali. Mi colpisce la parola distruzione che tu usi più di una volta. La pandemia che ci ha colto tutti impreparati, modificando il nostro modo di rapportarci all'ambiente (persone e cose). Ci ha spinti in una condizione di crisi, difficile da processare. Tuttavia i momenti di crisi possono anche essere visti come importanti occasioni per portare dei cambiamenti nelle nostre vite. Ti invito quindi a provare a cercare in questo difficile momento di crisi di essere curiosa verso quanto ti sta accadendo, pensando che è un momento della tua vita e che non durerà per sempre. Ti consiglio inoltre di intraprendere un percorso di sostegno psicologico, anche on-line, per fare chiarezza nei tuoi vissuti e aiutarti a sviluppare risorse per affrontare la crisi e trovare una nuova consapevolezza e un nuovo equilibrio. Rimango disponibile online per qualsiasi dubbio. Un caro saluto, dott.ssa Marinella Balocco
Cara ragazza,

ho letto molto attentamente quanto da lei scritto, e si percepisce una profonda sofferenza per il periodo che sta attraversando. Ha smarrito se stessa e la pandemia non di certo aiuta nel poter riacquisire fiducia in sè, inoltre la convivenza forzata coi propri familiari in un momento così complesso nel tempo può amplificare le conflittualità già esistenti. Vista l'esplosione anche dei sintomi ansiosi, ha parlato di attacchi di panico forti, sarebbe opportuno intraprendesse quanto prima un percorso di psicoterapia al fine di poter ricevere supporto e cura per le problemtiche qui esposte.
Qualora decidesse di iniziare una psicoterapia non esiti a contattarmi in privato.

Un caro saluto
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, il periodo che sta attraversando ha acuito tutto ciò che di incompreso ha in sé stessa e in ciò che la circonda. Lo studio è il primo ambito a risentirne. Penso che in un percorso di psicoterapia possa trovare un luogo in cui sentirsi compresa e costruire quell'identità che la contraddistingue e che va oltre i suoi voti accademici.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, credo che sia importante per lei sfogare questo malessere che sente con un professionista.
Ha mai pensato di intraprendere un percorso di psicoterapia? Potrebbe trovare le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online

Cara ragazza,
la pressione che sente da parte dei suoi genitori è molto probabilmente scatenata da una loro preoccupazione e dalla paura che lei non riesca a portare avanti gli studi e non dal fatto che lei sia incapace o viziata. Purtroppo in questi casi si innesca un circolo vizioso per cui i genitori si preoccupano e allora rimproverano, i figli si sentono svalutati e perdono la motivazione e tutto ciò può provocare stati di ansia. Credo che lei debba recuperare e ripensare ai suoi obiettivi professionali e dovrebbe lavorare affinché la sua ansia non diventi invalidante. In questo caso può essere molto utile parlare con uno psicologo. Un cordiale saluto
Gentile Utente, mi dispiace molto per il disagio che sta vivendo. Già nel leggere le sue parole, ho percepito il peso del macigno di cui ha parlato e ho intuito il suo malessere. Al contempo credo che la sua scelta di condividere la sua sofferenza e di chiedere aiuto per sostenerla sia già espressione di un importante movimento. La invito pertanto a portarlo avanti con il supporto di un* psicolog* dedicat* a lei e ai suoi bisogni, con cui costruire uno spazio in cui possa sentirsi accolta e compresa, con cui esplorare il disagio che ha espresso restando protetta e individuare strategie per fronteggiarlo in maniera efficace. Resto a sua disposizione. Dott.ssa Valentina Cecchi
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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