Salve, sono un ragazzo di 20 anni che è stato con un uomo di 31 anni (poco maturo ma vabbè) fino ad

18 risposte
Salve, sono un ragazzo di 20 anni che è stato con un uomo di 31 anni (poco maturo ma vabbè) fino ad agosto 2022. Fatto sta che mi ha lasciato nonostante fossi stato sempre li per lui ed i suoi ritorni mettendo da parte la mia dignità . E dopo esserci lasciati io ho cercato di non pensarci ma è il contrario. È da tre settimane che penso di soffrire di disforia di genere e ho tanta ansia riguardo a sta cosa e all’essere donna nonostante da piccolino io sia cresciuto sempre con amiche femmine. Nel senso durante questi anni ho sperimentato amicizie maschili e quindi non ho mai avuto problemi col mio corpo, anzi ero anche attratto da ragazze. Lui è stata la mia prima esperienza omosessuale ed è stata traumatica in quanto non abbiamo mai fatto nulla in 6 mesi di frequentazione. Dopo questa esperienza ne sto risentendo molto mentalmente parlando in quanto mi esce sta versione femminile di me che mi tormenta e non riesco a combatterla. Premetto che sono cresciuto in una famiglia omofoba e quindi ho sempre cercato di nascondere questa mia tendenza e la mia prima esperienza è stata traumatica e ora non riesco più a rimettermi in piedi come uomo.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso poiché comprendo il disagio sperimentale. Ritengo utile che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici, onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono la sofferenza in atto impedendole il benessere desiderato. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso con la genesi della sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Caro utente, a sua fatica e sofferenza e palpabile anche da queste poche righe. La fase della sua vita che sta affrontando, le domande su di sè, su chi è, su ciò che desidera sono molto importanti e sicuramente hanno un peso importante sul suo benessere psichico. Non è possibile dare una risposta a le domande che si sta ponendo; tuttavia potrebbe essere molto utile affrontare tutti questi vissuti emotivi - presenti e passati- insieme ad uno specialista, in un percorso che la possa aiutare a mettere ordine dentro di lei.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, senza dubbio la rottura é ancora fresca, così come sicuramente una famiglia omofoba non fornisce supporto in questa situazione di prima esperienza omosessuale.
Magari provi a vedere se c’è un centro specializzato nella disforia di genere raggiungibile da lei in modo da poter affrontare i suoi legittimi dubbi che le stanno venendo in questo periodo.
In assenza di un centro vero e proprio potrebbe comunque cercare un sessuologo specializzato in disforia.
A prescindere da ciò credo che la sofferenza di questa rottura abbia un valore e una forza tutta sua che potrebbe avere senso affrontare in un percorso psicologico breve come il counseling.
Spero di essere stato utile, in caso non esiti a contattarmi via chat e possiamo approfondire i dubbi.
Dottor Mauro Simonetti

Buonasera, è appena uscito da un'esperienza traumatica che però non descrive. La invito a chiedere una consulenza con un terapeuta per elaborare il suo trauma e comprendere come esso adesso le genera confusione. Cordiali saluti dottoressa Adriana Casile
Buonasera, comprendo il suo turbamento e confusione. Non è possibile dare una risposta che abbia un senso per lei su un argomento così delicato e senza conoscerla. Le suggerisco di rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla a fare chiarezza dentro di sé. Un caro saluto
Buonasera, la sua esperienza l’ha sicuramente turbata. Proviene da una famiglia che definisce omofoba e questo l’ha messa in una condizione di dover nascondere i suoi veri bisogni mettendola in una situazione di dubbio che non riesce a comprendere a pieno. Forse un percorso con uno specialista potrebbe proprio aiutarla a comprendere i suoi stessi bisogni e a trovare delle risposte sincere dentro di lei, utili a godersi la sua sessualità.
Ciao,
per prima cosa fissa bene in mente questo concetto: se tu combatti te stesso non potrai vincere mai nessuna cosa positiva nella tua vita.
L'ambito del tema del genere, dell'orientamento sessuale e affini è molto complesso, ma cerchiamo di farla facile.
Che la tua famiglia non sia a suo agio con la diversità, non può essere un freno alla tua espressione. Per combattere questi squilibri ci sono sedute di famiglia.

In secondo luogo: sei giovane e sei alla tua prima esperienza. Ti sei imbattuto in un uomo con piu esperienza di te e , tu stesso hai detto che '' hai messo da parte la tua dignità''.
Questo forse è quello che ti fa stare peggio.
Se vuoi ne parliamo in una consulenza on line che ti offro gratuitamente, perche tratto questi temi e perche sei giovanissimo e so quanto puo essere difficile parlare con qualcuno.
Gentile utente di mio dottore,

per la sofferenza che sta vivendo potrebbe aiutarla ricevere sostegno psicologico da un professionista. Tale esperienza potrebbe farle approfondire maggiormente quanto qui espresso e le consentirebbe di dare un senso a ciò che le provoca sofferenza. Resto disponibile anche on-line.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, comeprendo dalle sue parole quanta sofferenza lei stia sentendo a causa di tutti qusti dubbi e pensieri.
Deve essere molto faticoso e stancante dover affrontare tutte queste domande; per tale ragione le consiglio di consultare un professionista che possa percorrere un percorso con lei, di comprensione e di accoglienza, affinchè lei non si senta solo, travolto da tutte queste perplessità. Affidarsi all'altro è una grande opportunità, la colga!
Buongiorno, comprendo quanto possa essere difficile e doloroso trovare sé stessi. Soprattutto quando la propria unicità non è accettata da ciò che ci circonda. La solitudine, in questi casi, pesa e fa male. Le riflessioni che pone però sono molto importanti e non devono essere lasciate in sospeso o messe da parte poiché sono il terreno da cui prenderà forma ciò che è; indipendentemente da quello che gli altri pensano o vogliano che lei sia. Lo so, non è facile, ma mettere da parte ciò che intimamente sente è altrettanto doloroso che il cercare di farlo tacere.
Penso quindi che la sofferenza che sta sentendo, in questo delicato momento della sua vita, vada ascoltata e accolta perché ha un significato e un valore tutto suo che non deve essere tralasciato. Le consiglio di trovare uno spazio in cui si possa sentire al sicuro, non giudicato e ascoltato, così da poter elaborare ciò che sta provando. In questo senso, rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psicoterapeuta, è un valido sostegno. Dott. Iacopo Curzi
Data la complessità della situazione e il rischio di sviluppare disturbi nella sfera psicologica, le suggerisco intanto una valutazione psicodiagnostica approfondita, premessa ad un accompagnamento psicologico.
Intanto può ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line. E' un Podcast rivolto ai pazienti che soffrono di disturbi d'ansia, troverà approfondimenti (anche uno specifico episodio sulla omofobia ) e strumenti di auto aiuto che potrà utilizzare nei momenti di particolare disagio psico somatico.
Segua la pagina Fb. Le stanze della Paura.
Le auguro di trovare serenità , equilibrio, sana affettività.
Bruno Ramondetti
Buonasera, le suggerisco di richiedere un consulto con uno psicoterapeuta per fare chiarezza su ciò che sente.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, certo se descrive la sua famiglia come omofobia, non deve essere facile accettare una parte di lei che va contro le aspettative dei suoi familiari, ma ora è una persona adulta, può decidere cosa vuole essere e per farlo può chiedere un sostegno per gestire la difficile situazione. Ci sono anche gruppi di supporto con le stesse caratteristiche che descrive.
Le auguro serenità, M.C.
Mi dispiace sentire che stia affrontando una situazione così complessa e stressante. Capisco che si senta confuso riguardo alla sua identità di genere e che l'esperienza passata con il suo ex ragazzo abbia avuto un impatto negativo su di lei. Vorrei offrirle alcune considerazioni:

È importante ricordare che l'identità di genere è un aspetto molto personale e complesso. È normale che possano emergere domande e dubbi riguardo alla propria identità di genere, specialmente in seguito a esperienze traumatiche o a cambiamenti significativi nella vita. È un processo che richiede tempo per essere esplorato e compreso.

Se si sente di soffrire di disforia di genere, potrebbe essere utile cercare supporto da parte di professionisti esperti in questioni di genere, come psicologi o terapeuti specializzati. Possono aiutarla ad affrontare i suoi sentimenti, a esplorare la sua identità di genere e a trovare strumenti per gestire l'ansia che ne deriva.

È comprensibile che l'esperienza traumatica con il suo ex ragazzo abbia influenzato la sua percezione di sé come uomo. È importante ricordare che quella relazione non definisce la sua intera esperienza e che ciò che conta è come si sente realmente. Potrebbe essere utile lavorare con uno specialista per elaborare le emozioni e le conseguenze di quell'esperienza, così da poter progredire verso una migliore accettazione di sé.

È importante anche affrontare le radici dell'omofobia che ha sperimentato nella sua famiglia. Potrebbe essere utile cercare supporto presso gruppi di sostegno LGBTQ+ o organizzazioni che lavorano per i diritti delle persone queer. Trovare una comunità di persone che comprendono le sue esperienze può essere rassicurante e fornire un ambiente sicuro per esplorare la sua identità di genere.

Infine, è fondamentale che si prenda cura di sé stesso in questo processo. Lavorare sulla sua salute mentale, cercare sostegno da amici fidati o familiari che possano sostenere il suo percorso di scoperta e fornire uno spazio di ascolto può essere molto benefico.

Ricordi che ogni persona è unica e che il suo percorso verso la comprensione della propria identità di genere sarà personale. Dare tempo a se stessa per esplorare e cercare supporto è un passo importante verso una maggiore consapevolezza di sé.
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Salve,

Grazie per aver condiviso la tua esperienza e le tue preoccupazioni. È evidente che stai attraversando un momento molto intenso e confuso nella tua vita, e mi preme sottolineare che è corretto cercare supporto per affrontare questi sentimenti e le sfide che stai vivendo.

In primo luogo, è importante riconoscere il coraggio che dimostri nel condividere queste emozioni e preoccupazioni. L'identità di genere e l'orientamento sessuale sono aspetti profondamente personali e complessi della nostra vita, e il percorso di auto-scoperta può essere impegnativo.

La tua esperienza con un uomo più maturo che è stata traumatica può aver lasciato segni profondi. È comprensibile che questa esperienza abbia generato confusione e disagio riguardo alla tua identità di genere e alla tua autostima. È importante affrontare queste emozioni e queste ferite emotive in modo appropriato.

Quanto alla disforia di genere che stai sperimentando, è un argomento sensibile e complesso. La disforia di genere è la sensazione di disagio o inadeguatezza rispetto al proprio genere assegnato alla nascita, e può essere parte del processo di scoperta dell'identità di genere. Consiglierei vivamente di cercare il supporto di uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato in questioni di identità di genere e orientamento sessuale. Un professionista esperto può aiutarti a esplorare e comprendere meglio i tuoi sentimenti e a gestire l'ansia che stai sperimentando.

È importante sottolineare che il percorso di auto-scoperta e accettazione di sé richiede tempo e supporto. Non sei solo in questa esperienza, e ci sono professionisti pronti ad aiutarti a navigare questo cammino.

Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriori informazioni, non esitare a contattarmi.

Cordiali saluti,
Ilaria
Gentile utente buongiorno, dalle sue parole comprendo quanta sofferenza lei stia sentendo a causa di tutti questi dubbi e pensieri negativi.
Pertanto, le consiglio, di richiedere un consulto con uno psicologo per fare chiarezza su come si sente e cosa sta provando.
Cordiali saluti, Dott.ssa Martina Della Bella.



Cordiali saluti, Dott.ssa Martina Della Bella.
Ciao!! Accolgo il tuo vissuto rispetto a questo momento che condividi.
Sei provato perché hai sperimentato una cosa nuova per te e quindi si sono presentate anche delle domande a cui non sai dare risposta o non riesci a comprendere la risposta che probabilmente hai. la mia indicazione è quella di richiedere una consulenza online così da aiutarti a mettere in ordine il caos in cui ora ti trovi.

Rimango a disposizione
Saluti
Dott.ssa Margherita Motta
Buon pomeriggio gentile utente, mi sembra di capire dalla sua condivisione che stia esplorando la sua dimensione di genere sperimentandone i diversi aspetti. Il maschile e il femminile sono etichette sociali di genere che spesso non esauriscono le infinite variazioni dello stesso (molte volte fluttuanti) di con cui le persone si identificano. Sarebbe importante per lei provare a costruirne un pensiero personale con cui, dopo averlo elaborato, confrontarsi nella società. Potrebbe aiutarla un supporto da parte di uno specialista. Cordialmente, Dott. Claudio Pieroni

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