Salve sono Gianluca ho avuto una relazione di 8 mesi...che dire momenti no momenti si la situazione

23 risposte
Salve sono Gianluca ho avuto una relazione di 8 mesi...che dire momenti no momenti si la situazione era un po' complessa ma forse è confusionaria da me'.. ho provato a mettermi in gioco tutto in tutto e farmi andar bene anche episodi non carini ok...ma alla fine ho deciso di troncare i rapporti ora sento una mancanza notevole non nego che sono gelosetto, ma ho io non ero pronto ho non c'era trasparenza ho provato parlane ma capivo che non era molto da agliuto forse esagero io ma cmq gli episodi che si affacciavano non era carini io provai ancora alla fine capì che non c'era vita né per me' e ne soprattutto per la persona che mi stava al mio fianco allora mi sono chiesto fino a quando una vita potrebbe andare in questo modo e ho deciso di troncare... adesso sento la mancanza perché ci tengo e ci credevo fino in fondo anche sé ho avuto paura di proseguire....non riesco ad fare un passo avanti e giustamente lei non vuole più vedermi....cosa dovrei fare arrivato fin qui? Grazie
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve Gianluca mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Tenga conto che questa situazione potrebbe rappresentare il sintomo di un disagio interiore che evidentemente lei si porta dentro e che richiede sicuramente di essere attenzionato.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Caro Gianluca, decidere di mettere fine ad una relazione non è mai semplice, richiede coraggio rendersi conto che le cose che accadono nella nostra relazione non ci rendono pienamente felici ed appagati. Credi sia normale in una fase iniziale, a seguito della rottura, farsi delle domande. Le chiedo però: a cosa le servirebbe fare un passo avanti adesso? quale sarebbe il senso e la funzione per lei? Mi è sembrato che lei avesse le idee chiare sulle ragioni che l'hanno spinta a prendere una decisione, come mai ora vorrebbe fare qualcosa di diverso? Non sta a me dirle cosa sarebbe giusto o meno fare. Poichè la scelta è solo sua ed altamente personale. Potrebbe essere però utile riflettere su cosa le sta accadendo in questo momento. Potrebbe farsi aiutare da uno psicologo. rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità
Cordiali saluti Dott.ssa Alessia D'Angelo
Dott.ssa Clarissa Russo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile utente, sicuramente in questa situazione si è ritrovato a dover prendere una decisione difficile ma sicuramente ha fatto ciò che pensava fosse la scelta migliore.
E' normale sentirsi tristi dopo aver chiuso una relazione in cui si è investito tanto.
Se sente il bisogno può cercare supporto in un professionista che, oltre a sostenerla, potrebbe aiutarla a gestire le forti emozioni che in questo periodo la stanno sopraffacendo.
Adesso provi a concentrarsi su se stesso e sul suo benessere emotivo.
Un caro saluto.
Dott.ssa Clarissa Russo.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Gentile utente, mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso non solo alla fine di un rapporto per lei importante, ma anche legato ai dubbi sulla sua scelta.
Ora lei chiede agli psicologi della piattaforma come dovrebbe comportarsi, ma come professionisti siamo formati per offrire comprensione, conforto, punti di vista differenti, ma non consigli: questo non perchè non vogliamo aiutare chi ci sta davanti, ma perchè lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.
Quello che mi sento di suggerirle è di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, per mettere ordine tra i pensieri e ricercare, insieme a una figura professionale che la supporti, le risposte che cerca.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Dott.ssa Gioia Picchianti
Psicologo, Psicologo clinico
Orbetello Scalo
Ciao gianluca, grazie per aver condiviso qua i tuoi pensieri, sarebbe utile capire nello specifico le motivazioni e gli episodi che hanno portato alla chiusura definitiva da parte tua... la mancanza è molto probabile vista la separazione da una storia durata comunque abbastanza per far si che si possano provare veri sentimenti...cosa ti fa pensare che tornando indietro avrai quello che desideri dalla relazione? non pensi sia necessario prima una modifica o un cambiamento laddove possibile? se ti va di approfondire la questione puoi rivolgerti ad un professionista,
Resto a disposizione anche online, Dott.ssa Gioia Picchianti
Dott.ssa Roberta Sarlo
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile Gianluca, non è mai semplice affrontare la fine di una relazione, anche quando siamo noi stessi a terminarla. E' comprensibile dunque che lei si senta un po' smarrito senza la persona di cui parla ma da quello che ha scritto mi sembra che abbia preso tale decisione in modo molto consapevole pertanto mi chiedo se questa necessità di "fare un passo avanti" non sia dovuta a qualcosa che la fa stare male o la spaventa. Per evitare ulteriore sofferenza potrebbe esserle d'aiuto rivolgersi ad un professionista che la accompagni verso una maggiore consapevolezza dei suoi vissuti e dei suoi bisogni. Resto a sua disposizione e le auguro di ritrovare presto la sua serenità. Un saluto!
Dr. Gabriele Cocco
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve Gianluca,
dalle sue parole mi arriva il pentimento per aver chiuso la relazione con la sua compagna. Allo stesso tempo, da quello che descrive sembra che fosse deciso ad uscirne. Provi a chiedersi cos'è per lei davvero importante, tra il riallacciare i rapporti con la sua compagna o l'andare avanti per la sua strada. L'unica cosa che posso dirle è di scegliere sempre se stesso, non l'altro (anche quando sceglie l'altro).

Cordialmente,
Dott. Gabriele Cocco
Dott. Fabio Falcone
Psicologo
Milano
Buongiorno Gianluca, i contrasti sono inevitabili, così come l’ambivalenza ed il dubbio. Lei ha effettuato una scelta, può avere ripensamenti, dubbi, rimorsi e dover incontrare la mancanza. Non posso fornirle alcun consiglio perché non sarebbe un suo agire nè frutto del suo unico e particolarissimo modo di stare al mondo. I rapporti con gli altri possono essere fonte di gioie immense ma anche di profondo dolore, si conceda di vivere entrambe queste polarità. Se dovesse valutarlo opportuno, si riservi di fruire di un sostegno professionale (che non sarà fonte di consigli sulle sue, proprie, scelte) qualora la questione che porta lo rendesse indicato. Un saluto cordiale
Dott.ssa Anastasia Giangrande
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Caro Gianluca mi spiace per il momento che sta passando. Quello che mi è arriva è tanta confusione, in particolare tra passato e presente, tra quello che ha deciso di fare in seguito ad episodi non carini e quello che sente oggi, con un fare che si manifesta in una mancanza. Non è facile stare in una relazione, non è facile neanche ricominciare ad essere al di fuori di una relazione. Ora ha del tempo per riflettere e lavorare su di se, anche con un sostegno professionale. Saluti
Dott.ssa Diane Zanella
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile Gianluca, la chiusura di una relazione sulla quale si è investito molto può essere complicata, come si può dedurre dalle sue parole.
Spesso c'è bisogno di tempo per rielaborare vissuti ed emozioni sia positivi che negativi (tristezza, malinconia, magari anche un po' di gelosia), ma è proprio in questo tempo che abbiamo l'opportunità di trovare delle risposte: mi riferisco ad esempio alla possibilità di riflettere su di sé, sulla relazione con il/la partner, sulle motivazioni che ci hanno condotti fino al punto di chiudere (motivazioni che mi sembra siano molto chiare, per lei).
Per quanto possa risultare difficile, provi a vedere questo tempo come un'opportunità per prendersi cura dei suoi vissuti e stati d'animo.
Un caro saluto.
Dott.ssa Sara Pascoli
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Trieste
Buona sera Gianluca, mi spiace per la situazione che sta vivendo.
Deduco che la sua chiusura sia più derivata da alcuni comportamenti della sua compagna piuttosto che da un suo disinnamoramento, come se la sua parte razionale avesse preso la decisione ma quella emotiva fosse ancora coinvolta. In questa fase c'è tutto il lutto da rielaborare. Cerchi di concentrarsi su se stesso e se desidera può farsi aiutare da un professionista anche per fare chiarezza e 'capire' cosa fare. Un caro augurio e saluto. Rimango a disposizione. Dott.ssa Sara Pascoli
Ciao Gianluca,
quello che descrivi è un momento evidentemente complesso e difficile che comporta emozioni forti e pensieri difficili da comprendere e gestire. La fine di una relazione può essere un momento in cui la confusione, l'insicurezza e l'incertezza possono portare dubbi. Come ogni fine, è una fase di transizione che richiede un tempo specifico e soggettivo. È difficile individuare in queste situazioni strategie o direzioni da seguire. È importante ascoltarsi, provare a concedersi il tempo sufficiente per conoscere quello che si prova e riuscire a vederlo da nuove prospettive. È importante che ti dia del tempo per cercare di esercitare un ascolto genuino senza giudizi verso te stesso, i tuoi pensieri e le tue emozioni. A volte oltre al tempo può essere opportuno un sostegno di altri, come persone si fiducia e per cui nutri stima e senti che potrebbero accoglierti. Talvolta, se lo si ritiene un supporto psicologico specializzato può favorire i processi di conoscenza e elaborazione.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Maria Ciaramella
Dott.ssa Noemi Tribbia
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Buongiorno Gianluca,
La rottura di una relazione può portare ad affrontare delle emozioni importanti, come la mancanza dell'altra persona, soprattutto se era presente un grande investimento su questo legame. Porsi delle domande e dei dubbi è, dunque, più che legittimo. Quello che si può cercare di chiarire è l'origine di questi pensieri per mettere un po' di ordine tra le varie motivazioni che al momento ti portano a provare insicurezza.
Un saluto, Dott.ssa Noemi Tribbia
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Ciao Gianluca, capisco che stai vivendo un periodo difficile dopo aver troncato la relazione. È normale sentirsi la mancanza di qualcuno a cui tenevi, ma è anche importante rispettare la sua decisione di non volerti vedere. Focalizzati su te stesso, prenditi del tempo per guarire, riflettere e crescere. Cerca di concentrarti su attività che ti piacciono, mantieni una buona rete di sostegno sociale e, se necessario, considera di parlare con uno psicologo per elaborare le tue emozioni e affrontare il processo di guarigione. Ricorda che hai fatto la scelta migliore per te stesso e che, col tempo, potrai trovare la felicità in altre relazioni.
Rimango a disposizione,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Giorgia Sapienza
Psicologo, Psicologo clinico
Ivrea
Comprendo appieno il tuo dubbio e la difficoltà che stai attraversando in seguito alla recente rottura. Le separazioni sono momenti estremamente complessi, ricchi di emozioni contrastanti e incertezze. È del tutto normale avere dubbi e preoccupazioni in un momento come questo.
In queste situazioni, è importante riflettere sulle ragioni che ti hanno portato a prendere questa decisione. Questo processo di auto-riflessione può aiutarti a comprendere meglio le tue motivazioni.
Un passo fondamentale per affrontare questa fase difficile potrebbe essere cercare il supporto di uno psicolog* o di un terapeuta. Parlare con uno specialista può aiutarti ad elaborare la separazione, a esplorare i tuoi sentimenti e a identificare cosa cerchi in una futura relazione. Questa è una risorsa preziosa che può offrirti strumenti e supporto per affrontare le tue emozioni in modo sano e costruttivo.
Rimango a disposizione
Con affetto, Dott.ssa Giorgia Sapienza
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Arese
Caro Utente, mi dispiace molto per quello che sta passando e la ringrazio per la sua condivisione. Nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Il termine di una relazione porta sempre inevitabilmente ad una sofferenza. Il mio consiglio è quello di ampliare i suoi contesti di vita aldilà di questa relazione. In ogni caso potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Rimango a disposizione, anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Dott.ssa Martina Panerai
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Roma
Gentile Gianluca, lei riferisce di aver "troncato" i rapporti, descrivendo una separazione netta, brusca e guidata più dalle emozioni che dai pensieri, come succede quasi sempre. E' pertanto comprensibile che tutto il necessario e importante processo di riflessione sul vostro legame sia stato fatto solo successivamente, consentendole di esperire tutte quelle emozioni naturalmente connesse alla fine di un rapporto che, oggi, la portano a rivedere la sua decisione. Il fatto che stia vivendo una difficoltà nel fare un passo verso di lei può dipendere da vari fattori, come ad esempio il timore di un rifiuto che lei vede come molto probabile, il bisogno di mantenere una coerenza con le proprie scelte, il dubbio relativo al futuro etc. Intanto, per fare chiarezza, potrebbe essere utile darsi del tempo e appoggiarsi alla sua rete di affetti primaria che potrebbe aiutarla a comprendere meglio il suo vissuto così da giungere a una più consapevole scelta sul da farsi. Inoltre, una consulenza psicologica potrebbe offrirle lo spazio e il tempo necessario per meglio esplorare quanto sta affrontando. Un caro saluto
Dott.ssa Federica Fecarotta
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Buonasera Gianluca,

nonostante la mancanza della sua compagna, che a mio avviso è normale non appena si chiude una storia, si potrebbe ragionare insieme su cosa non è andato in questi 8 mesi e sulla sua decisione, nonostante l'affetto, di chiudere questa relazione. Cosa non andava?
Come stava lei in questa relazione, cosa l'ha portata a dire basta?
Un percorso di sostegno psicologico potrebbe essere l'ideale per comprenderlo e scavare e prendere atto delle cose che non sono andate per farne risorsa in una possibile altra relazione.
Dott.ssa FF
Dr. Seby Torrisi
Psicologo, Psicologo clinico
Catania
Ciao Gianluca,
Capisco profondamente la tua difficoltà. La fine di una relazione può essere davvero dolorosa, soprattutto quando c’erano aspettative e speranze che sembravano importanti. È chiaro che ci tenevi molto a questa persona e che hai investito profondamente nel tentativo di far funzionare le cose. Quando una relazione finisce, è naturale provare un mix di emozioni: dalla tristezza alla confusione, e persino a un certo senso di fallimento. Hai preso una decisione difficile, ma che sembra essere stata motivata dalla consapevolezza che la relazione non stava funzionando bene per entrambi. Questa consapevolezza è un passo importante e maturo, perché a volte è necessario riconoscere quando una situazione non è più sostenibile per il proprio benessere. È comprensibile che tu senta una grande mancanza ora che la relazione è finita. La gelosia e la nostalgia sono emozioni comuni in questi casi. Il fatto che tu senta di non essere pronto e che tu abbia avuto paura di proseguire indica che c’erano molte incertezze e difficoltà che probabilmente non sono state completamente risolte. È importante riconoscere questi sentimenti senza giudicarti troppo severamente.
Il tuo desiderio di avere un rapporto più chiaro e sereno è comprensibile, e il fatto che tu abbia provato a parlarne e a risolvere i problemi dimostra il tuo impegno. A volte, però, nonostante tutti gli sforzi, le relazioni non riescono a soddisfare le nostre aspettative e i nostri bisogni. Accettare questa realtà può essere un passo difficile ma necessario. Ora, è importante concentrarsi su di te e su come puoi trovare un equilibrio e un senso di pace. Questo potrebbe significare esplorare i tuoi sentimenti con maggiore profondità, riflettere su cosa hai imparato da questa esperienza e cercare di capire quali sono i tuoi veri bisogni e desideri.
Cordialmente, Dott. Seby Torrisi.
Dott.ssa Carla Fortuna Borrelli
Psicologo clinico, Psicologo
Avezzano
Buongiorno, accettare tale situazione non è facile. E importante prendere il proprio tempo e stare in queste sensazioni difficili di tristezza e di rabbia. Per digerire queste sensazioni spiacevoli , il tempo rappresenta un prezioso alleato per il cambiamento. Le consiglio di sperimentare nuove attività creative, soprattutto l'attività fisica che stimola la produzione di endorfine, gli ormoni del buonumore
Dott.ssa Francesca Casolari
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
Perché in lei c'erano dei bisogni che non sono stati esauditi ed e' per questo che si sente cosi
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Psicologo, Psicologo clinico
Massa
Ciao Gianluca, la tua situazione è molto umana e comprensibile. Da quello che scrivi, hai fatto una scelta consapevole perché hai capito che la relazione non era sana né per te né per lei. Tuttavia, adesso senti la mancanza e fai fatica ad andare avanti. È normale: quando ci si allontana da qualcuno a cui si è legati, la nostalgia può confondere i pensieri e far sembrare il passato migliore di quello che era davvero.
Hai scelto di troncare perché hai visto che la relazione non funzionava. Quando hai dubbi o nostalgia, ricordati i motivi che ti hanno portato a questa scelta. Se tornassi indietro, cosa cambierebbe davvero?
Accetta la mancanza, ma senza idealizzare. È normale provare nostalgia, ma prova a distinguere tra la mancanza della persona e la mancanza della compagnia, dell’abitudine. A volte sentiamo la mancanza di qualcuno più per la paura del vuoto che lascia che per il reale benessere che ci dava.
Dici che lei non vuole più vederti, e anche questo va rispettato. Insistere rischia solo di far male a entrambi. Se un giorno ci sarà spazio per un dialogo, verrà da sé.
Concentrati su te stesso. Lavora sulle tue insicurezze (gelosia, paura di proseguire) per capire cosa ti ha impedito di vivere la relazione in modo più sereno.
Dedicati a nuove esperienze, amicizie e passioni. Il vuoto che senti ora non lo colmi tornando indietro, ma costruendo qualcosa di nuovo per te stesso.
Datti tempo. Le ferite sentimentali hanno bisogno di tempo per rimarginarsi. Non cercare una soluzione immediata, ma prova a vivere un giorno alla volta, accogliendo le emozioni senza farti travolgere. Quando sarai pronto, l’amore tornerà nella tua vita, magari in una forma più sana e consapevole. Coraggio, ce la farai!
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve Gianluca, la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza, perché da come scrive si percepisce che sta vivendo un momento emotivamente complesso, in cui convivono diversi sentimenti tra loro contrastanti. Da un lato la decisione di interrompere una relazione che, come dice, presentava momenti difficili e situazioni che non le davano serenità, dall’altro la sensazione di vuoto e mancanza che oggi sente con forza. È del tutto naturale provare questa ambivalenza: interrompere un legame, soprattutto quando ci si è investiti tanto, porta quasi sempre con sé dolore e nostalgia, anche quando si è convinti che quella fosse la scelta più giusta. Quello che lei descrive, ovvero la fatica ad andare avanti e i pensieri che continuano a tornare, è spesso legato a un meccanismo cognitivo che porta la mente a concentrarsi su ciò che si è perso piuttosto che su ciò che si è guadagnato. Questo non significa che i suoi dubbi non siano reali, ma che in questa fase è naturale che prevalga la sensazione di mancanza e che il suo cervello, come spesso accade, idealizzi alcuni momenti positivi della relazione, lasciando sullo sfondo le difficoltà che invece l’avevano spinta a troncare. Un aspetto importante su cui può riflettere è che lei, pur con sofferenza, ha preso una decisione perché ha riconosciuto che quella relazione non le garantiva una prospettiva di serenità. Questa capacità di fermarsi e proteggersi va riconosciuta, perché non è semplice né scontata. Allo stesso tempo è normale che la sua parte più affettiva, legata al desiderio di vicinanza e di sicurezza, oggi faccia fatica ad accettare la distanza. Non c’è nulla di sbagliato in questo, anzi è la dimostrazione che lei si è davvero messo in gioco, e proprio per questo sente forte la mancanza. Dal punto di vista cognitivo comportamentale, ciò che può esserle utile ora è imparare a distinguere i pensieri che la spingono a rimuginare e a colpevolizzarsi, da quelli che invece possono aiutarla a costruire un nuovo equilibrio. Quando nota di essere catturato dall’idea che “avrei potuto fare di più” o “forse sono io ad aver sbagliato”, provi a ricordarsi che già in passato ha tentato più volte di salvare il rapporto, senza ottenere il cambiamento desiderato. Non si tratta quindi di colpa, ma di riconoscere che non sempre la volontà è sufficiente quando due persone non riescono a trovare una sintonia profonda e duratura. In questo momento può esserle di aiuto lavorare su se stesso, sulle sue emozioni e sui suoi bisogni. La gelosia che lei menziona, ad esempio, può diventare un segnale da esplorare, non tanto per giudicarsi ma per comprendere meglio da dove nasce e come poterla gestire in futuro, in modo che non condizioni troppo le relazioni. Allo stesso modo, accettare che la sofferenza dopo una separazione faccia parte del processo di elaborazione la aiuterà a non viverla come un fallimento, ma come un passaggio necessario per crescere e rafforzarsi. Non esistono tempi precisi per superare la fine di una relazione, ma il fatto che lei stia cercando di dare un senso a quello che prova è già un passo avanti. Con il tempo e con un lavoro su di sé sarà più facile guardare a questa esperienza come a una fase che, pur dolorosa, le ha insegnato qualcosa su di sé e su ciò che desidera davvero in una relazione. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero

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