Salve, sono fidanzata da circa 10 anni, il mio fidanzato è partito per 1 anno per lavoro e mi sono r

15 risposte
Salve, sono fidanzata da circa 10 anni, il mio fidanzato è partito per 1 anno per lavoro e mi sono ritrovata da sola.
Eravamo abituati a fare tutto insieme, io ero molto innamorata di lui e cercavo di aiutarlo sempre in tutto nei suoi problemi (personali, lavorativi, familiari).
In questo anno che sono rimasta sola ho però riscoperto me stessa, imparato a valorizzare me stessa, pensato unicamente a me, mentre generalmente mi dedicavo completamente all’altro. E questo stare da sola mi è piaciuto molto, mi sono sentita viva, felice, protagonista della mia vita.
Inoltre mi sono infatuata di un’altra persona, che inizialmente cercavo di rifiutare a me stessa, ma con il passare del tempo non riuscivo più ad ignorare. Questa persona è molto più simile a me mentalmente e mi sono accorta che ha tutte quelle caratteristiche per me fondamentale e importanti in una relazione che prima mi mancavano.
Ora mi ritrovo piena di dubbi e tristezza. Al pensiero di lasciare il mio fidanzato mi vengono dei dubbi: sto sbagliando? Se poi me ne pento? Se è solo una sensazione di svago in un momento di noia quella che percepisco? Come può un sentimento che reputavo forte, svanire nel giro di pochi mesi? Cosa devo fare? Riuscirò mai ad essere felice? Ho sbagliato a lasciarmi trasportare dare dalle mie emozioni?
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno,
il suo racconto mette bene in luce le continue difficoltà legate alle separazioni che noi esseri umani dobbiamo affrontare nel corso della nostra esistenza; tal volta sono separazioni che subiamo, altre volte che ricerchiamo per poter crescere, ma in entrambi i casi sono situazioni che ci addolorano.
Credo però che la più difficile separazione a cui dobbiamo far caso e quella che dobbiamo compiere dalla tendenza a ripetere le stesse modalità relazionali che ci legano inconsciamente all'altro. La separazione più importante che auspico lei abbia potuto già iniziare ad intraprendere è legata al non pensarsi nelle relazione solo per occuparsi della vita dell'altro, ma per realizzare la propria.
In questo momento è confusa e forse spaventata perchè le sembra di non saper scegliere.
se lo ritiene possiamo fare un colloquio on line
un caro saluto
Cristina Villa
Gentile Utente, come la immagina questa felicità? Quale è la strada percorribile per andare nella direzione di questa immagine che si è data? E soprattutto, nel suo (metaforico) zainetto, quali sono le risorse a disposizione?
Nella speranza che questi feedback possano aiutarla nella sua riflessione. Le auguro una buona serata.
Luisa
Cara utente, la decisione di lasciare qualcuno causa sofferenza, non solo per chi lasciamo ma anche per ciò che di noi stessi lasciamo dentro l'altro. La paura di perdere dei pezzetti di noi suscita il dubbio, apre a delle questioni complesse che difficilmente si esauriscono in una risposta netta: si o no.
Nel periodo che hai passato da sola hai riscoperto quali sono i tuoi bisogni e ti sei ascoltata di più. Di cosa hai bisogno adesso? Potrebbe esserti utile uno spazio in cui poter parlare di questa relazione per riflettere insieme a qualcuno e giungere a una decisione?
Un saluto, Silvia Abbà
Cara utente, le domande che si sta ponendo sono più che lecite, considerando che si è trattato di una relazione durata per ben 10 anni. Da ciò che scrive sembra però che nel corso di quel periodo lei abbia avuto poca possibilità di capire chi fosse veramente, dedicando tutta se stessa al suo partner. Questo ad esempio è piuttosto frequente nelle relazioni di lunga durata iniziate in giovane età. Quando lui se n’è andato, ha rimesso se stessa al centro e si è forse scoperta diversa da come pensava di essere, con nuovi bisogni anche da un punto di vista sentimentale. Starà a lei, cara utente, scoprire se questi cambiamenti sono autentici, e quindi stabili, o frutto di venti passeggeri. Le auguro di comprenderlo presto e fare la scelta che le permetterà di sentirsi maggiormente realizzata. Un saluto, Dott.ssa Sara Tezza
Buon pomeriggio gentile utente,
il rapporto che stava vivendo prima è stato un legame simbiotico in cui lei si mescolava con il suo patner, perdendo la sua individualità.
Un'altra variabile importante riguarda il tempo cioè eravate davvero più piccoli .
Oggi con questa infatuazione lei è sicuramente più matura ed in grado di capire nuove cose.
Sicuramente consiglio anche solo una consulenza con un terapeuta per capire meglio alcune cose.
Saluti
Dott.ssa Alessia Supino
Gentile Utente, sembra abbia già preso una posizione riuscendo ad ammattere con sé stessa che la sua attuale relazione forse è finita. Magari non in senso assoluto, ma in quest'ultimo anno ha contattato vissuti ed emozioni che la portano dolorosamente lontano dal suo attuale fidanzato. Interromperebbe una relazione di lungo corso, ed è normale che non possa bastare un colpo di spugna, ma sembra non si stia concedendo di riflettere serenamente e prendere atto di cosa abbia portato il suo sentimento a spegnersi. E' più concentrata ad "ammonirsi" prevedendo un futuro nel quale si pentirà delle sue scelte. Magari ha ragione, o magari no, ma questi interrogativi a vuoto (perché una risposta non c'è) stanno contribuendo a paralizzarla e la allontanano da una soluzione. Si ritagli uno spazio personale nel quale mettere in ordine il tutto, in primis l'aver riscoperto di avere una dimensione di vita individuale anche al di fuori della coppia alla quale ha sempre votato la sua cura ed attenzione. Un caro saluto
Salve, innanzitutto la ringrazio per aver utilizzato questo portale per porre la sua questione.
Il disagio che sta vivendo merita di approfondimento. Non è possibile dare risposte generiche, le difficoltà relazionali o i sintomi sono sempre collegati e nascono all’interno di una storia di vita del tutto personale e unica. Una cosa per va precisata sulla sua conclusione, non è possibile sbagliare sulle emozioni, esse sono la guida, non si possono ne devono mai ignorare, non nascono nel pensiero ma nell'esperienza concreta di vita, da quella non si può scappare mai.
Quello che invece le posso suggerire è di fare una scelta su di sé, cioè prendersi cura di ciò che le accade. La direzione l'ha già intravista, ovvero quello di farsi accompagnare in questo momento difficile da uno psicologo/a.
Un buon percorso di psicoterapia in genere migliora la condizione di disagio che ci ha descritto e permette di valutare come proseguire per rimettere in moto la propria esistenza in una direzione più soddisfacente.
Se ha necessità di approfondimento non esiti a contattarmi o scrivermi.
Qualora decidesse di fare un percorso psicologico le sedute possono avvenire anche online.
Un saluto
Dott.ssa Camilla Ballerini
Salve,
grazie per la condivisione!
Mi sembra che stia vivendo un momento di intensa vitalità ma che al tempo stesso non può condividere con il suo fidanzato. Credo importante chiedersi come mai questa vitalità sia emersa solo quando lui si è allontanato e quali siano le ragioni per la quale non la può condividere con lui. Il fatto che lei si sente attratta da un altro uomo non è la risposta, perché anche prima non si permetteva di sentirsi così vitale ed è quindi qualcosa relativo al suo rapporto con il suo fidanzato. A volte le crisi di coppia e le eventuali separazioni ci aiutano a conoscere meglio noi stessi e gli altri: la invito a provare a considerare in questo modo la sua situazione.
Gentile utente, vorrei partire dalla sua ultima domanda: "Ho sbagliato a lasciarmi trasportare dalle mie emozioni"? Provo a darle una risposta: le emozioni sono una guida per capire cosa è rilevante per noi in uno specifico momento. Nessuna emozione è mai "sbagliata". Cosa vuol dire per lei "sbagliato"? Vorrei suggerirle di alleggerire il carico che sta portando sulle spalle ora: lei non ha colpa per le sue emozioni. Imparare a capire cosa ci rende felici richiede tempo, allenamento, profonda conoscenza di sè. Mi pare di intuire che è solo da poco che si è concessa di esplorarsi e di occuparsi di lei, di ciò che vuole. I momenti di confusione hanno un alto potenziale trasformativo e di crescita... anche il suo! Non è possibile rispondere ai suoi ulteriori interrogativi se non all'interno di un percorso di riflessione, che può essere individuale o condiviso con uno psicologo. Se sta valutando la possibilità di conoscere meglio se stessa e ciò che desidera davvero attraverso un aiuto sono a sua disposizione. Un caro saluto
Salve, le emozioni guidano il nostro comportamento e non è tutto sbagliato se le sevuiamo. Il punto è che se le emozioni sono troppo intense e non trovano giusto riscontro nella razionalità creano confusione e altre emozioni secondarie come la colpa, la paura di sbagliare. Considerando di rivedere in un contesto di psicoterapia il suo disagio per evitare scelte sulle quali ci tornerà un domani con le stesse emozioni. Resto disponibile per ulteriori informazioni
Saluti Dott.ssa Silvana Zito
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Buonasera. Immagino non sia semplice prendere una decisione nel momento in cui sente emozioni e sentimenti contrastanti tra loro, legati da una parte alla riscoperta del proprio valore e spazio personale ed all'incontro con una persona per la quale sta provando una particolare attrazione ed interesse, dall'altra ai sentimenti, ai vissuti ed ai dubbi relativi alla relazione con il suo fidanzato.
Il mio suggerimento è di provare ad ascoltarsi profondamente ed a fare chiarezza tra i suoi vissuti e pensieri, al fine di definirsi all'interno delle relazioni di cui parla e poter scegliere ciò che sente sia il meglio per sé stessa. Se lo ritenesse opportuno potrebbe certamente rivolgersi ad un/a professionista per avere un proprio spazio di ascolto, di supporto e di aiuto nell'esplorazione ed elaborazione di ciò che sta vivendo. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile utente di mio dottore,

ritengo che il distacco tra lei ed il suo compagno può aver creato molti più problemi di quanto probabilmente all'inizio abbiate preventivato. Aggiungo inoltre, che l'allontanarsi da parte del suo lui potrebbe qualche modo aver generato rabbia in lei, e questo potrebbe in un primo momento non averlo riconosciuto. Ritengo che lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è attraverso un percorso di coppia che potreste affrontare le problematiche qui esposte. Proponga al suo compagno una psicoterapia di coppia, con lo scopo di fronteggiare le difficoltà qui descritte. Sarebbe una opportunità di crescita per entrambe, e potrebbe aiutarvi nel trovare un nuovo equilibrio relazionale.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Salve, dal suo racconto si evince la confusione che sta vivendo.
Durante il periodo di lontananza dal suo fidanzato ha potuto sperimentare se stessa, le sue risorse e le sue capacità, inizialmente costretta dalle circostanze, in seguito ci ha provato gusto sperimentando un senso di libertà e di centralità nella sua vita. Ha vissuto emozioni forti che da tempo sembravano sopite...
Io le consiglio di ripartire proprio da li, dal senso di centralità che ha provato, se stessa al centro della sua vita, all'interno di un percorso terapeutico in cui elaborare le sue emozioni, e forse dopo sarà più semplice prendere le decisioni che oggi la spaventano.
Un caro saluto, Dott.ssa Marina Colangelo
La tua situazione è complessa e piena di sfumature emotive. È normale che ti senta confusa e preoccupata di fronte a questa serie di cambiamenti e sentimenti contrastanti.
Prima di prendere una decisione importante come quella di lasciare il tuo fidanzato, è essenziale che rifletti profondamente sui tuoi sentimenti e sulle tue necessità. È positivo che tu abbia avuto l'opportunità di trascorrere del tempo da sola e di riscoprire te stessa. Questo processo di riscoperta di se stessi può essere estremamente prezioso e può portare a importanti cambiamenti nella tua vita e nelle tue relazioni.
È anche comprensibile che tu ti senta attratta da questa nuova persona che sembra essere più in linea con te a livello mentale.Tuttavia, è importante essere onesti con se stessi riguardo ai sentimenti e alle implicazioni che comportano (qualsiasi scelta tu faccia).
Prima di prendere una decisione definitiva, potresti considerare di parlare apertamente con il tuo fidanzato riguardo ai tuoi dubbi e alle tue sensazioni. La comunicazione aperta e onesta è fondamentale in qualsiasi relazione e potrebbe aiutarti a capire meglio i tuoi sentimenti e a prendere una decisione consapevole (condivisione emotiva).
Quali aspettative hai relativamente ad una relazione? Chiediti se sei disposta a lavorare sul tuo rapporto attuale per cercare di risolvere eventuali problemi o se credi che sia meglio per entrambi seguire strade diverse.
Infine, cerca il supporto di amici fidati, familiari o un professionista della salute mentale durante questo periodo difficile. Parlarne con qualcuno che ti conosce bene o con un professionista può aiutarti a ottenere una prospettiva più chiara e a prendere decisioni più consapevoli e valide per te.
Ricorda che è normale sentirsi confusi e incerti di fronte a una situazione così complessa, ma prenditi il tempo di riflettere e di ascoltare il tuo cuore e la tua mente prima di agire.

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