"Salve, siccome sono risultata positiva alla circa glicemica sto facendo una dieta e controllo ogni

12 risposte
"Salve, siccome sono risultata positiva alla circa glicemica sto facendo una dieta e controllo ogni giorno la glicemia. Per una settimana tutto bene, ora capita ogni tanto che la glicemia al controllo, soprattutto dopo pranzo e dopo cena, abbia un valore sui 150. Come mai visto che quello che mangio è sempre quello che mi ha suggerito il nutrizionista? E 150 è un valore alto? Grazie a tutti voi"

Aggiornamento 25 ottobre 2025.
La glicemia a digiuno è sempre tra i 70 e massimo 90. Grazie a tutti
Dott. Luca Agostini
Nutrizionista
Piove di Sacco
Una glicemia post-prandiale di 150 mg/dl può capitare occasionalmente anche seguendo la dieta correttamente, specie dopo pasti più ricchi in carboidrati o se il controllo viene fatto troppo presto (meno di 2 ore dopo il pasto).
I valori a digiuno che riporta (70–90 mg/dl) sono ottimi. Continui a seguire il piano alimentare e, se i picchi si ripetono, ne parli con il suo nutrizionista per eventuali aggiustamenti dei pasti principali.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini

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i valori che descrive sono tutto sommato buoni: una glicemia a digiuno compresa tra 70 e 90 mg/dl è del tutto nella norma.
Dopo i pasti, è fisiologico che la glicemia aumenti, e un valore occasionale di 150 mg/dl non rappresenta necessariamente un problema, soprattutto se entro 2 ore dal pasto tende a ridiscendere sotto i 140 mg/dl.

Tenga presente che la risposta glicemica può variare anche in base a diversi fattori non alimentari, come:

la quantità di sonno e il livello di stress,

la composizione esatta del pasto (ad esempio combinazioni di carboidrati e grassi o tempi di masticazione),

eventuali variazioni ormonali o ridotta attività fisica nei giorni precedenti.

Continui a monitorare la glicemia e a mantenere uno stile di vita equilibrato. Se i valori post-prandiali superiori a 150 mg/dl dovessero diventare frequenti o stabili, sarà utile rivalutare insieme al nutrizionista la distribuzione dei carboidrati nei pasti o il carico glicemico complessivo.

Un cordiale saluto
Salve, per rispondere in maniera puntuale al suo quesito servirebbero più informazioni. Ha una diagnosi di diabete, prende farmaci per il diabete, quanti hanni ha ecc... Le consiglio di fare queste domande ai professionisti dai quali è seguita, che conoscono bene la sua storia clinica.
Generalmente 150 post-prandiale, 2h dopo il pasto, è un valore leggermente altino, ma se fossimo in presenza di un diabete accertato il valore sarebbe tollerato, pertanto non è possibile darle una risposta valida.
Cordialmente
Dott.Luca Ulto
Dott.ssa Laura Caputo
Nutrizionista
Cernusco sul Naviglio
Mi sembra del tutto normale una glicemia 150 dopo il pasto, anche quella a digiuno direi che è perfettamente nei limiti. Se e quando nutrizionista e diabetologo lo riterranno utile faranno fare ulteriori esami
Dott. Andrea Citarella
Dietista, Nutrizionista
Palermo
Salve, valori di glicemia post-prandiale intorno ai 150 mg/dL possono talvolta comparire anche seguendo un’alimentazione corretta.
Le variazioni possono dipendere da diversi fattori: tempi di misurazione dopo il pasto, tipo e combinazione degli alimenti, quantità e qualità dei carboidrati assunti, ma anche dal livello di attività fisica o dallo stress.
Il fatto che la glicemia a digiuno resti tra 70 e 90 mg/dL è un buon segnale; tuttavia, l’andamento complessivo andrebbe valutato dal professionista che la sta seguendo, per capire se i valori post-prandiali rientrano nella norma o se tendono a mantenersi elevati per più tempo, in base al suo caso specifico.
Gentile utente, una glicemia postprandiale intorno ai 150 mg/dl può rientrare nei limiti accettabili, purché si normalizzi entro due ore dal pasto. Tuttavia, se il valore persiste o si presenta frequentemente, potrebbe indicare una risposta glicemica elevata a determinati alimenti o porzioni, anche se conformi alla dieta. La glicemia a digiuno tra 70 e 90 mg/dl è ottimale. Si consiglia di annotare i valori, confrontarli con gli orari e i pasti, e discuterli con il nutrizionista o il medico per eventuali aggiustamenti.
Dott.ssa Laura Musco
Nutrizionista
Roma
Salve,
allora partiamo col dire che i valori a digiuno compresi tra 70-90 mg/dL sono buoni.
Per quanto riguarda il valore a 150 mg/dL ci sono da fare diverse considerazioni e quindi vediamo cosa significa questo valore preso dopo pranzo o dopo cena anche seguendo un regime dietetico.
Partiamo dai valori di riferimento post- prandiali.
Per una persona normale i livelli di glicemia 2 ore dopo un pasto sono spesso < 140 mg/dL.
Per una persona che ha una condizione di alterata tolleranza glucidica, le linee-guida suggeriscono un intervallo fra i 140 mg/dL e i 200 mg/dL 2 ore dopo il pasto.
Per la condizione di diabete i valori sono oltre i 200 mg/dL dopo 2 ore dal pasto.
Quindi un valore di circa 150 mg/dL dopo pranzo o cena è superiore al “normale” per una persona senza alterazioni, ma non necessariamente allarmante se il tuo medico lo considera accettabile per la tua situazione.
C'è da dire anche che, anche seguendo una dieta impostata dal tuo medico o Nutrizionista, ci sono diversi fattori che possono portare a un "valore alterato".
Vediamo quali sono:
- Quantità / tipo di carboidrati: Anche se segui la dieta, magari il tipo di carboidrato (indice glicemico alto come patate o riso bianco, pasta al dente vs al limite, cereali non integrali vs cereali integrali) o la quantità può influenzare la risposta glicemica.
- Composizione dei pasti / velocità del pasto: Mangiare i carboidrati insieme a proteine e/o verdure e grassi, o mangiare lentamente, aiuta a moderare il picco glicemico post-prandiale. Fonti indicano che fibre, grassi e proteine ritardano l’aumento glicemico.
Ad esempio un buon piatto di pasta cotta al dente di massimo 80g condito con del broccolo romano ripassato con aglio, olio e peperoncino e una moderata quantità di speck può essere un esempio ottimale.
- Attività fisica: Se dopo i pasti non c’è movimento, o se sei più sedentaria, la glicemia può restare più alta. Con il movimento migliora la risposta insulinica dei tessuti ed inoltre l’attività fisica favorisce l’assorbimento del glucosio da parte del muscolo anche per vie indipendenti dall’insulina.
- Stress / sonno / ormoni: Questi possono influire sulla glicemia post-pasto.
- Timing della misurazione: Verifica a che minuto dopo il pasto misuri; il picco può variare e magari misurando più tardi o più presto il numero potrebbe differire.
- Effetto “tolleranza ridotta”: Se hai già avuto una curva glicemica alterata, il tuo organismo può impiegare più tempo o avere più difficoltà a “smaltire” il glucosio.
- Picchi occasionali: Un solo valore “alto” non sempre è indicativo di qualcosa gravissimo, è la tendenza che conta.

Quello che puoi fare è continuare a monitorare la glicemia post-prandiale misurandola sempre allo stesso tempo e segnalando al medico e Nutrizionista i valori che salgono a 150mg/dL e chiedendo al medico quale è il tempo migliore per te per misurarla.
Inoltre, puoi parlare con il Nutrizionista per modulare meglio i pasti in cui hai misurato una glicemia più alterata.
Puoi considerare un'attività leggera dopo i pasti (ad esempio camminata di 10-15 minuti) per aiutare la glicemia.
Osserva se ci sono pasti “critici” ovvero pasti in cui c'è una corrispondenza con maggiore stress e/o sonno alterato.
Discuti col medico se l’obiettivo glicemico post-pasto per te deve essere più basso (ad esempio < 140 mg/dL) o se per la tua condizione si considera accettabile fino a ~150-180 mg/dL.

Ad ogni modo, Sì — un valore post-pasto di ~150 mg/dL può essere considerato più alto del “normale ideale”, soprattutto se regolare, ma non necessariamente allarmante se rientra nei limiti che il medico ha fissato per te. Ciò che conta di più è la tendenza nel tempo e il contesto completo (dieta, peso, attività, altri esami).
Dato che hai già una buona glicemia a digiuno (70-90 mg/dL) questo è un buon punto di partenza.

Dott.ssa Laura Musco
Biologo Nutrizionista
Salve, la glicemia esprime di fatto la concentrazione di zuccheri nel sangue; pertanto dopo il pasto è normale che il suo valore non sia quello desiderato (tra i 70-90/100), ma un pochino più alta, causa appunto del pasto che si è consumato (la componente glucidica del pasto durante la digestione viene scomposta in zuccheri semplici che passano al sangue per essere dirottati alle varie cellule).
Quindi se il suo valore a digiuno è 70-90, va bene
Buonasera, i livelli di glucosio nel sangue sono influenzati da tantissimi fattori, sia nel breve che nel lungo termine. Nel breve periodo ad esempio, in quei pasti in cui ha rilevato una glicemia intorno ai 150 mg/dL, potrebbe aver consumato meno fibre (riducendo ad esempio la quantità di verdure); fatto dei pasti non proprio completi di tutti i macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine); oppure banalmente mangiato della frutta -tipica di questa stagione- più zuccherina rispetto a quella della settimana scorsa (es. cachi, melagrana, uva..). Un'altra ipotesi è che non abbia fatto le misurazioni sempre alla stessa distanza di tempo dall'inizio del pasto, fattore che potrebbe aver influenzato il risultato. Nel lungo periodo ovviamente lo stile di vita nel suo complesso ha l'impatto maggiore. Detto questo, si considerano valori normali di glicemia post prandiale sotto i 140 mg/dL. Valori di 150mg/dL (se protratti nel tempo) potrebbero indicare un'alterata risposta insulinica/ridotta tolleranza al glucosio. Andrebbe fatta attenzione alla prevenzione del diabete di tipo 2, attraverso un'alimentazione equilibrata e soprattutto da non sottovalutare l'attività fisica!
salve Una glicemia post-pasto di circa 150 mg/dl non è preoccupante: dopo i pasti è normale che aumenti un po’. I valori ideali post-prandiali stanno sotto 140 mg/dl, ma fino a 160 mg/dl può essere accettabile, soprattutto se a digiuno resti tra 70 e 90 mg/dl (ottimo segno).
Le variazioni possono dipendere da:
quantità o tipo di carboidrati,
stress o stanchezza,
tempi diversi di misurazione (va fatta 2 ore dopo il pasto).
resto a disposizione per un piano alimentare personalizzato
dott.ssa antelmi antonella
se i pasti sono ben calibrati dal punto di vista del carico glicemico è normale la glicemia si alzi fino ad un certo punto, ma non oltre; interessante è capire poi se questo comporta uno squilibrio insulinemico ed ipoglicemia di rimbalzo
Dott.ssa Patrizia Desogus
Nutrizionista
Guidonia Montecelio
Cara signora ne parli al suo medico , in quanto valori di 150 dopo i pasti sono definiti come prediabete in genere intesa come ridotta tolleranza al glucosio .
Valuti dopo quanto misura la glicemia , le consiglio di farlo dopo due ore dal pasto e ne registri il valore.
Organizzazione mondiale della sanità stabilisce che i valori ideali siano, una glicemia a digiuno inferiore a 100 mg/dl
Alterata tra 100 e 125 mg/dl a Digiuno
Diabete valori superiori a 126 mg/dl da confermare dopo due ore .
Consideri che dopo aver mangiato, la glicemia misurata a due ore dal pasto dovrebbe essere inferiore a 140 mg/dl.
Quindi ne parli al suo medico e anche al collega nutrizionista che la segue con il piano alimentare .
Si metta al sicuro sul fronte medico specialistico e curi in modo adeguato e personalizzato la dieta che sicuramente dovrà essere personalizzata e attenzionata passo passo .
Un cordiale saluto , Dott.ssa Patrizia Desogus .

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