Salve, perché non trovo una femmina ne per starci ne per fare sesso? Mi sento sconfitto nella vita e

23 risposte
Salve, perché non trovo una femmina ne per starci ne per fare sesso? Mi sento sconfitto nella vita e sto facendo psicoterapia ma diciamo che devo aspettare ancora... Le cose si fanno piano piano ma potete dirmi qualche cosa che devo dire allo psicologo? Grazie
Dott. Alberto Galia
Psicologo, Sessuologo
Milano
Gentile utente, è molto complesso offrirle una risposta senza una più dettagliata descrizione della sua storia di vita, delle sue attitudini e dei tentativi da lei messi in atto finora per ottenere una vita sessuale più soddisfacente. Si senta libero di approfondire la questione e saremo lieti di orientarla con maggiore precisione. Per rispondere al suo quesito, infine, non esistono delle tematiche specifiche - o stabilite a priori - che è tenuto ad affrontare con lo psicologo che l'ha presa in carico: tutto ciò che ritiene rilevante per la sua vita sessuale e affettiva rappresenta indubbiamente valido materiale di discussione.

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Dott.ssa Claudia Sposini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Lodi
Buongiorno, che tipo di terapia sta seguendo? Questo è un punto importante per sapere su cosa state lavorando. Come ha detto Lei, i tempi di una Psicoterapia, in alcuni casi, potrebbero essere lunghi; Le consiglio, inoltre, di rivolgere i suoi timori al/la suo/sua terapeuta che già conosce la sua storia. Un caro saluto Dr.ssa Claudia Sposini
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, ciò che deve dire allo psicologo che la segue è esclusivamente quello che si sente di dire. Non esiste un "giusto" o "sbagliato".
Dott.ssa Rossella Ianniello
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Settimo Milanese
Buon giorno,
Ne parli con il suo terapeuta, esponga i suoi dubbi. I tempi non sono sempre corrispondenti a ciò che vorremmo, ma anche l'attesa ha il suo valore terapeutico.
Cordialmente
Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, parli liberamente al suo psicologo di questa cosa, non esistono cose giuste o sbagliate.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Rebecca Silvia Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Usmate Velate
Buongiorno, al suo psicologo deve dire tutto quello che si sente di dire: nessuna persona al di fuori di lei può rispondere alla sua domanda. Si esprima liberamente, senza pensare che esistano argomenti giusti o sbagliati! E cerchi di affidarsi e fidarsi il più possibile. Ci vuole tempo e pazienza affinché la psicoterapia sortisca i suoi effetti, ma vedrà che tra poco sarà in grado di intraprendere relazioni soddisfacenti! Saluti
Dr. Leonardo Antonio Ricci
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Foggia
Salve. Io le consiglio di affrontare con il suo terapeuta ogni singola parola della domanda che ha posto qui e vedrà che ne verrà fuori un percorso interessante ma ricordi di rispettare i suoi tempi naturali.
Dott. Simone Tealdi
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Torino
Buongiorno,
la seduzione è una abilità che va sviluppata ed allenata. Ci sono training particolari da seguire.
Ne parli con il suo psicologo per capire se è in grado di aiutarla in tal senso.
dott Tealdi
Dott. Niccolò Lavelli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buongiorno,
la difficoltà di restare nell'attesa per potersi conoscere meglio è uno dei tratti fondamentali di ogni terapia. Condivida questa sua fatica con il suo terapeuta, potrebbe aiutarla a far luce su alcuni aspetti della sua persona.
Dott. Lorenzo Cruciani
Psicologo, Psicoterapeuta
Fermo
Salve, non ci sono degli argomenti o delle modalità specifiche da utilizzare in terapia. La psicoterapia potrebbe essere un percorso utile per riconoscere aspetti personali che a volte creano difficoltà anche nell'ambito relazionale e che possono essere esplorati in una relaziona protetta ovvero quella terapeutica. Tutto ciò richiede tempo, forse il primo passo è proprio quello di darsi il tempo per riuscire a capire cosa sarebbe utile portare in seduta. Cordialmente.
Dott.ssa Maura Falocco
Psicologo, Professional counselor
Grottaferrata
Buonasera,
può riferire al suo psicologo la sua difficoltà ad aspettare che, capisco, crea frustrazione ma è importante per capire a fondo.
Un grande in bocca al lupo
Dott. Raffaele Cuomo
Psicologo, Psicologo clinico
Latina
Buongiorno. Le informazioni che ha fornito sono troppo poche per poterle dare un risposta esaustiva, ma le consiglio di affrontare i suoi dubbi con lo Psicologo che la sta seguendo. Non essendoci domande giuste o sbagliate, in terapia, dica quello che sente, i suoi stati d'animo, le su frustrazioni. Si metta in gioco e soprattutto sia il più sincero possibile con sé stesso. Lo spazio che si è ritagliato con il suo Psicologo deve essere il luogo nel quale affrontare le parti di sé che meno le piacciono, ma anche il luogo dove strutturare una maggiore consapevolezza di come è e funziona. Uno spazio di scoperta ed evoluzione. I tempi non sono calcolabili a priori, ma il lavoro nella stanza con il terapeuta diventa proficuo quanto più decidiamo di metterci in gioco e partecipare attivamente. Cordialmente, dott. RC
Dr. Manuel Marco Mancini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve,
nessuno può suggerirle cosa dire allo psicologo.
Semplicementi continui la terapia,
un saluto,
MMM
Dott.ssa Maria Francesca Russo
Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Cosa dire alla psicologo?
Tutto ciò che si sente di dire, liberamente.
Sarà il percorso terapeutico che la guiderà nel passaggio di cambiamento, i tempi e i modi dipendono solo da lei e dal suo percorso.
Dr. Leonardo Gottardo
Psicologo, Sessuologo, Psicoterapeuta
Padova
Buongiorno,
ne parli con il suo psicologo.
Riferisca queste domande, saranno importanti per creare fiducia e comprendere sempre più a fondo le sue difficoltà.
Cordiali saluti.
Dott. Leonardo Gottardo.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, esponga allo psicologo il disagio, le emozioni ed i pensieri connessi a questa situazione e collabori con lui per cercare le radici su cui affonda questa problematica.
Cordialmente, dott. FDL
Dott.ssa Giulia Bernardinello
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Bologna
Gentile utente, ponga allo psicologo i suoi personali dubbi senza vergogna, la vostra collaborazione è un luogo sicuro. Dott.ssa GB
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buonasera, deve dire allo psicologo che la segue, esclusivamente quello che si sente di dire, senza paura di sbagliare. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve, le consiglio di chiedere al suo terapeuta di trovare con lei delle strategie concrete per superare questa difficoltà relazionale. Allo stesso tempo può chiedere di capire insieme i motivi che l'hanno portata in questa situazione, può essere utile per trovare delle soluzioni! le auguro una buona giornata
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio Dottore,
continui il suo percorso e non si faccia prendere dall’ansia.
La capacità di relazionarsi all’altro sesso attiene al lavoro stesso che sta facendo.
Non ci sono cose che “deve dire al terapeuta”...continui a seguire l’onda del suo lavoro.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve,
Capisco il senso di frustrazione e di sconforto che sta provando. Il desiderio di trovare una relazione o anche solo un’esperienza di intimità è naturale, e quando questo bisogno rimane insoddisfatto per lungo tempo, è comprensibile sentirsi abbattuti, perfino sconfitti. Voglio dirle, prima di tutto, che la sua difficoltà non definisce il suo valore come persona. Il fatto che in questo momento non abbia ancora trovato una partner non significa che sia destinato a rimanere solo o che ci sia qualcosa di sbagliato in lei. Sta già facendo un passo importante: è in terapia, sta cercando di capire meglio se stesso, e questo è un segnale di forza e di volontà di cambiamento. È vero, la terapia richiede tempo, e questo può essere frustrante, soprattutto quando si sente il bisogno di risultati immediati. Ma ogni piccolo passo in questa direzione conta, anche se ora non sembra. Potrebbe essere utile portare questa sua sofferenza all’attenzione del suo terapeuta, parlando apertamente delle sue emozioni e delle difficoltà che sta incontrando. Non solo del fatto di non riuscire a trovare una partner, ma anche di come questo incida sulla sua autostima, sulle sue convinzioni su di sé e sul mondo. Spesso, quando ci sentiamo bloccati in un aspetto della nostra vita, entrano in gioco pensieri automatici negativi che ci fanno sentire impotenti, inadeguati o rifiutati. Sarebbe utile lavorare con il suo terapeuta su questi pensieri, cercando di individuare quelli che le creano più sofferenza e verificando quanto siano realmente fondati. Ad esempio, se dentro di sé ha la convinzione “Non piaccio a nessuna” o “Non troverò mai nessuno”, potrebbe essere utile esplorare insieme al terapeuta se questi pensieri sono davvero realistici o se, invece, sono il risultato di esperienze passate negative che hanno condizionato il modo in cui vede se stesso e le sue possibilità. Un altro aspetto su cui potrebbe lavorare è il modo in cui si relaziona con le donne. A volte, senza accorgercene, possiamo assumere atteggiamenti o schemi di comportamento che ci mettono in difficoltà nelle interazioni. Potrebbe essere utile esplorare con il suo terapeuta come si sente quando prova a interagire con una donna che le piace: si sente a suo agio o prova ansia? Ha paura di essere rifiutato? Si blocca? Oppure sente di non sapere come comportarsi? Questi aspetti possono essere affrontati attraverso strategie pratiche, come esercizi di esposizione graduale per acquisire maggiore sicurezza nelle interazioni. Inoltre, sarebbe utile lavorare su un aspetto fondamentale: il valore che attribuisce a se stesso al di là delle relazioni. Il rischio, quando si soffre per la mancanza di una partner, è quello di basare tutta la propria autostima su questo singolo aspetto della vita. Ma il suo valore come persona non dipende dal fatto di essere in coppia o meno. Costruire una maggiore fiducia in se stesso, imparare a riconoscere e valorizzare i suoi punti di forza, dedicarsi a passioni e interessi che lo fanno sentire bene, sono tutte cose che, oltre a migliorare il suo benessere, lo renderanno anche più attraente agli occhi degli altri. La invito a portare queste riflessioni al suo terapeuta, senza paura di essere giudicato. È normale avere dubbi, sentirsi frustrati e voler accelerare il processo di cambiamento, ma la terapia è un percorso che può aiutarla a costruire una base solida su cui migliorare il suo benessere e, di conseguenza, anche le sue relazioni. Non è sconfitto. Sta cercando risposte, sta lavorando su se stesso, e questo significa che ha già iniziato a muoversi nella giusta direzione.
Cari saluti
Dott. Andrea Boggero
Prima di tutto, voglio dirti che non sei solo. La frustrazione che provi è comprensibile, soprattutto in un’epoca in cui le relazioni sembrano spesso complicate, superficiali o difficili da creare. Sentirsi “sconfitti” perché non si riesce ad avere una relazione affettiva o sessuale è un dolore autentico, e non deve essere banalizzato.

Perché ti senti così?
Le relazioni — sia emotive che sessuali — non sono solo “cose da ottenere”, ma **esperienze che nascono dall’incontro** con l’altro, dall’apertura, dalla stima di sé, dalla fiducia. Se ti senti giù, arrabbiato o scoraggiato, tutto questo può rendere più difficile entrare in sintonia con qualcuno.

La buona notizia è che **stai già facendo una cosa molto importante: sei in psicoterapia.** Questo è il posto giusto per esplorare con profondità quello che provi. Non è solo questione di “aspettare”, ma anche di *parlare apertamente*, e qui ti lascio alcuni spunti utili da portare in seduta.

Cosa puoi dire allo psicologo:
1. **“Sento che non valgo abbastanza se non ho una ragazza o non faccio sesso.”**
Questo è un pensiero comune, ma nasconde spesso ferite più profonde legate all’autostima, al sentirsi desiderabili o accettati.

2. **“Mi sento rifiutato dalla vita, non solo dalle ragazze.”**
Spesso la solitudine in amore si intreccia con un senso più generale di fallimento o vuoto.

3. **“Temo di non essere interessante, bello o abbastanza per qualcuna.”**
Portare in seduta le tue insicurezze può aiutarti a capirle, ridimensionarle e lavorarci su.

4. **“Mi arrabbio per questa situazione, e a volte me la prendo con me stesso o con le donne.”**
Esprimere queste emozioni — anche quelle “scomode” — è fondamentale per iniziare a trasformarle.

Un consiglio personale:
Inizia **spostando l’attenzione da ciò che ti manca** (una ragazza, il sesso) a **ciò che vuoi costruire dentro di te**: fiducia, serenità, relazioni autentiche, capacità di stare bene anche da solo. È spesso da lì che nasce la possibilità di incontrare davvero qualcun’altra, in modo più sano e profondo.

Le relazioni non sono premi da vincere, ma legami da coltivare. E il primo legame che conta è **quello con te stesso**.

Non sei rotto. Sei solo in cammino.
Continua a portare questa verità in terapia: **meriti amore, ma anche pazienza e cura per arrivarci.**
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico
Medolla
Gentile utente,
capisco quanto possa essere frustrante sentirsi soli o in difficoltà nelle relazioni affettive e sessuali. È positivo che stia già affrontando questo disagio con un percorso di psicoterapia: è il contesto più adatto per comprendere cosa la ostacola nel creare un legame con l’altro e per lavorare sulla fiducia in sé e sull’immagine personale.
Nel prossimo incontro, può essere utile parlare apertamente al suo psicologo di:
come vive la solitudine e il desiderio di avere una relazione; le emozioni che prova di fronte ai rifiuti o alle difficoltà (es. rabbia, vergogna, senso di inadeguatezza); cosa significa per lei “sentirsi sconfitto”; eventuali paure legate all’intimità o al mostrarsi vulnerabile; il bisogno di sentirsi desiderato o riconosciuto.
Portare questi temi in terapia non solo la aiuterà a conoscersi meglio, ma potrà facilitare un cambiamento graduale nel modo in cui si relaziona agli altri.
Rimango a disposizione per qualunque chiarimento.
Dott.ssa Veronica Savio

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