Salve mio foglio Ha fatto la rm Nella conclusione viene scritto Anomalie Parenchima cerebrale Ac

23 risposte
Salve mio foglio Ha fatto la rm
Nella conclusione viene scritto
Anomalie Parenchima cerebrale Accertate
Vorrei capire cosa vuol dire grazie mille
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione. Ritengo che sia più opportuno rivolgere la domanda al medico, sicuramente persona più competente in materia.
Cordialmente, dott. FDL

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Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, rivolga questa domanda prima di tutto al suo medico di base.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Alice Carbone
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, mi dispiace per questa situazione. Per qualsiasi questione medica, le consiglio di chiedere al pediatra di suo figlio e al suo medico di base, che potranno poi indirizzarla per una visita specialistica.
Un caro saluto,
Dott.ssa Alice Carbone
Dott.ssa Maria Lucia Dimaglie
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Gallarate
E' importante rivolgere questa domanda al suo medico di base o al medico che ha prescritto l' RM.
Saluti
Dott.ssa Maria Lucia Dimaglie
Dott.ssa Maria Elisa delle Fave
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Zanè
Salve, le consiglio di portare il referto al medico/pediatra curante oppure chiedere al medico radiologo che le ha fatto la Risonanza di cosa si tratta e soprattutto se le possono consigliare un intervento di riabilitazione cognitiva. Le conclusioni riportate sono molto generali è necessario indagare attraverso una valutazione cognitiva se vi sono delle problematiche a livello cognitivo/comportamentale. Lei ha riscontrato delle anomalie a livello comportamentale, emotivo e rispetto agli apprendimenti? La Risonanza è stata effettuata a seguito di un trauma o per una visita per indagine specifica? A disposizione per dei chiarimenti, Dott.ssa Maria Elisa delle Fave
Dott. Lorenzo Cruciani
Psicologo, Psicoterapeuta
Fermo
Gent.mo utente, lo specialista di riferimento è il neuropsichiatria infantile o il neurologo, nel caso suo figlio sia adulto. Cordialmente.
Dott.ssa Paola Giovani
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, è opportuno che per la diagnosi si rivolga al medico che ha in cura suo figlio perché è l'unico che può valutare l'importanza delle alterazioni riscontrate. Cordiali saluti.PG
Dott.ssa Silvia Liberati
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Gentile Signora, il medico che le ha consigliato questa indagine per suo figlio, è da contattare per ogni chiarimento e per altre indicazioni.
Dott.ssa Paola Tucci
Psicologo
Roma
Buongiorno,
Le consiglio di portare il referto dal suo medico di fiducia.
Un saluto
Paola Tucci
Dott. Alessandro D'Agostini
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Buongiorno, deve chiedere alla persona che le ha dato il referto dell RM. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Dott. Diego Corti
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Como
Buongiorno, la domanda non ha diretta pertinenza con l'ambito psicologico, le suggerisco di chiedere chiarimenti allo specialista che ha compilato il referto o al suo medico di base. Un caro saluto. DC
Dott.ssa Elisa Taverniti
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, la questione riportata è di carattere prettamente medico pertanto è consigliabile rivolgersi alla figura professionale che ha prescritto tale esame per avere tutti i chiarimenti che desidera.
Cordialmente
Dottoressa Elisa Taverniti
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buongiorno, sono d'accordo con i colleghi. Rivolga queste domande al medico di base personale.

Saluti

MT
Dott.ssa Sabrina Germi
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Castegnero
Salve, come consigliato dai colleghi deve rivolgersi al medico che ha prescritto tale esame. Buona giornata.
Saluti, dr. Germi
Dott.ssa Rebecca Silvia Rossi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Usmate Velate
Gentile utente, dovrebbe rivolgere la domanda a chi ha prescritto gli accertamenti RM a suo figlio. Un caro saluto
Dott.ssa Susanna Fontani
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Borgo San Lorenzo
Le consiglio di rivolgersi direttamente al suo medico curante
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio Dottore,
le suggerisco di rivolgere la sua domanda al suo medico curante.
Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Dott.ssa Federica Turrà
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, le consiglierei di rivolgersi al medico o allo specialista di riferimento per informazioni o approfondimenti.
Buona serata, Dott.ssa Federica Turrà
Dott.ssa Irene Onnis
Psicologo, Psicoterapeuta
Sesto San Giovanni
Buongiorno,
si può rivolgere a un medico specializzato, un neurologo, per esempio, o anche al suo medico di base.
Queste tematiche sono di competenza dei medici, non degli psicologi.

Cordiali saluti,
dott.ssa Irene Onnis
Dott.ssa Mariachiara Lombardelli
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Piacenza
Buongiorno,
credo sia fondamentale che rivolga la domanda al pediatra o allo specialista che le ha consigliato di effettuare RM.
Un caro saluto
Dott.ssa Mariachiara Lombardelli
Dott.ssa Francesca Casolari
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
salve, meglio andare dal neurologo grazie
Dott. Michele Basigli
Psicologo, Psicologo clinico
Perugia
Salve! Sono lieto di poterLe fornire una spiegazione dettagliata riguardo alla sua domanda sulla conclusione della risonanza magnetica (RM) cerebrale, in particolare sull’espressione "Anomalie Parenchima cerebrale Accertate".
Cercherò di spiegarle passo passo cosa significa questa frase, cosa rappresenta il parenchima cerebrale, quali potrebbero essere le anomalie riscontrate e quale potrebbe essere la loro rilevanza clinica.
La risonanza magnetica cerebrale è un esame di imaging molto dettagliato che utilizza campi magnetici e onde radio per creare immagini del cervello e delle strutture circostanti. È uno strumento diagnostico molto preciso e sicuro, utilizzato per individuare molte condizioni neurologiche, come tumori, infiammazioni, ischemie, malformazioni, danni traumatici, patologie demielinizzanti come la sclerosi multipla, e molte altre.
Cos’è il parenchima cerebrale?
Il termine "parenchima" si riferisce al tessuto funzionale di un organo, in questo caso del cervello. Pertanto, il parenchima cerebrale è la parte di tessuto cerebrale costituita principalmente da neuroni, astrociti, oligodendrociti e altre cellule nervose, oltre alle fibre e ai vasi sanguigni che lo attraversano. È la componente che svolge le funzioni fondamentali del cervello, come il pensiero, il movimento, la percezione, la memoria e molte altre.
Cosa si intende con "anomalia" del parenchima cerebrale?
Il termine "anomalia" indica una deviazione dalla norma, ovvero una alterazione o un'alterazione che si discosta dalla normale anatomia o fisiologia del tessuto cerebrale. Questa può essere di diversa natura, come:

- Lesioni ischemiche o infartuali: zone di tessuto cerebrale danneggiato a causa di mancanza di sangue.
- Lesioni traumatiche: danni causati da traumi o urti.
- Lesioni tumorali: presenza di masse o neoformazioni.
- Infiammazioni o infezioni: come encefaliti o ascessi.
- Malformazioni congenite: alterazioni presenti dalla nascita.
- Alterazioni demielinizzanti: come nella sclerosi multipla.
- Aree di iperintensità o ipointensità: che indicano variazioni dei tessuti, ad esempio zone di edema, ischemia o sclerosi.

Cosa significa "Anomalie Parenchima cerebrale Accertate"?
Quando il referto dice "Anomalie Parenchima cerebrale Accertate", significa che durante l’esame di RM sono state individuate delle alterazioni che sono state confermate e riconosciute come tali dai radiologi e spesso anche dai clinici. In altre parole, il risultato non è normale; ci sono delle modificazioni o lesioni che meritano attenzione e, a seconda della loro natura, possono avere implicazioni cliniche diverse.

5. Interpretazione dettagliata della frase
-Anomalie": indica che sono state trovate delle alterazioni rispetto alla normale struttura o segnale del tessuto cerebrale.
-Parenchima cerebrale": si riferisce alla componente funzionale e strutturale del cervello.
-Accertate": suggerisce che le anomalie sono state confermate attraverso la valutazione delle immagini e non sono solo sospette o ipotizzate, ma definite in modo più sicuro.

6. Possibili tipi di anomalie riscontrate:
Le anomalie del parenchima cerebrale possono variare molto e dipendono da molte condizioni cliniche. Di seguito alcuni esempi di anomalie che potrebbero essere state riscontrate:
a) Lesioni ischemiche o infartuali: zone di iperintensità in sequenze T2 o FLAIR che indicano aree di ischemia o infarto cerebrale. Queste possono essere di vecchia o recente insorgenza, e spesso si associano a sintomi come debolezza, perdita di sensibilità, problemi di linguaggio o di coordinazione.

b) Malformazioni cerebrali:
Aree di alterata sviluppo, come porencefalia, agenesie, ventricoli dilatati o altre anomalie congenite. Queste possono essere associate a deficit neurologici o epilessia.

c) Lesioni tumorali:
Masse con caratteristiche di diversa intensità e contrasto. Possono essere benigni o maligni, e richiedere ulteriori approfondimenti come la biopsia.

d) Demielinizzazione
- Lesioni multiple di diversa forma e dimensione, tipiche di patologie come la sclerosi multipla. Queste aree sono spesso ipointense nelle sequenze T1 e iperintense nelle sequenze T2.

e) Infiammazioni o infezioni
- Aree di alterazione del segnale che indicano processi infiammatori, ascessi o encefaliti.
- Possono essere accompagnate da altri segni clinici.

f) Danni traumatici
- Lesioni da trauma, come aree di edema, ematomi o fratture associate.

g) Alterazioni vascolari
- Aree di iperintensità che indicano angiomi, aneurismi o malformazioni vascolari.

7. La valutazione clinica e il follow-up
Il referto di anomalie accertate rappresenta un importante passo diagnostico, ma per comprenderne appieno il significato clinico, è fondamentale contestualizzare i risultati con la storia clinica del paziente, i sintomi presenti, l’esame neurologico e altri eventuali esami di approfondimento.

Ad esempio:
Se le anomalie sono di vecchia data e il paziente non presenta sintomi, potrebbe trattarsi di sequela di un passato episodio ischemico o di una malformazione congenita.
Se invece ci sono sintomi recenti o in peggioramento, potrebbe essere necessario un approfondimento urgente. Alcune anomalie richiedono solo monitoraggio, altre possono necessitare di trattamenti specifici o ulteriori indagini come la risonanza con contrasto, angiografie o biopsie.

8. Implicazioni pratiche di questa diagnosi:
L’indicazione di "anomalie accertate" suggerisce che il medico radiologo ha identificato delle alterazioni che devono essere interpretate in modo serio. La loro rilevanza dipende dalla loro natura, dimensione, localizzazione e dal quadro clinico generale.

Per esempio:
- Piccole alterazioni asintomatiche potrebbero non richiedere alcun trattamento.
- Anomalie indicative di patologie attive o progressive potrebbero richiedere cure specifiche, come terapia farmacologica, intervento chirurgico o altri approcci terapeutici.
- La presenza di lesioni tumorali o di malformazioni potrebbe portare a ulteriori accertamenti diagnostici e a un follow-up regolare.

9. Cosa fare ora:
Alla luce di questa conclusione, il passo più importante è parlare con il medico che ha richiesto l’esame o con uno specialista neurologo/neurochirurgo:
- Discussione del referto:** Il medico potrà spiegare nel dettaglio cosa si è riscontrato, quale potrebbe essere la causa delle anomalie e quali sono le implicazioni.
- Ulteriori indagini: Potrebbero essere necessari altri esami, come TAC, angiografia, esami del sangue o altri test di laboratorio.
- Monitoraggio: In alcuni casi, si può decidere di monitorare le anomalie nel tempo con controlli periodici.
- Trattamento: Se le anomalie sono associate a condizioni patologiche, si potranno prevedere interventi terapeutici specifici.

Conclusione
Riassumendo, la frase "Anomalie Parenchima cerebrale Accertate" indica che nell’esame RM cerebrale sono state identificate e confermate delle alterazioni nel tessuto cerebrale normale. Queste anomalie rappresentano un risultato che richiede un’interpretazione clinica approfondita e, spesso, un approfondimento diagnostico e terapeutico.
È importante mantenere un dialogo aperto con il proprio medico, che potrà fornire spiegazioni più specifiche sulla natura delle anomalie riscontrate, sulla loro possibile origine e sulle eventuali implicazioni per la salute.
Se desidera, può chiedere al suo medico di fornirle una relazione più dettagliata e specifica del suo caso, magari con immagini o documenti aggiuntivi, per meglio comprendere la natura delle lesioni e i passi successivi.
Spero che questa spiegazione Le sia stata utile e che possa affrontare con maggiore serenità il risultato della sua risonanza magnetica. Non dubiti a chiedere ulteriori chiarimenti al suo medico specialista, che potrà interpretare i risultati nel contesto della sua storia clinica.
Un caloroso saluto. Dott. Michele Basigli
Dott.ssa Cecilia Scipioni
Psicologo, Neuropsicologo
Casalgrande
Salve, comprendo il suo timore e la confusione che possono nascere leggendo referti medici, soprattutto quando contengono termini come “anomalie parenchima cerebrale”. In termini generali, il parenchima cerebrale è la parte funzionale del cervello, costituita dai neuroni e dai tessuti che permettono le normali attività cognitive e motorie. Quando in un referto si parla di “anomalie”, significa che il radiologo ha osservato delle aree che differiscono dall’aspetto considerato tipico, ma questo non indica automaticamente una malattia grave né chiarisce da solo quale sia la natura di tali cambiamenti.
Spesso queste osservazioni vanno interpretate nel contesto clinico completo, considerando la storia medica, i sintomi presenti e altri esami diagnostici. È quindi molto importante confrontarsi direttamente con il medico che ha richiesto la risonanza o con un neurologo, che potrà spiegare il significato specifico di quelle anomalie, se richiedono ulteriori accertamenti o se sono variazioni senza rilevanza clinica significativa.
Se desidera, possiamo anche affrontare insieme l’ansia e il timore che può nascere dalla lettura di un referto, lavorando su come comprendere meglio le informazioni mediche e gestire l’ansia legata all’incertezza, creando un supporto emotivo concreto durante l’attesa dei chiarimenti medici.

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