Salve, mio figlio ha quasi 5 anni e non so più cosa fare, farà un altro anno d asilo dopo di che ini
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Salve, mio figlio ha quasi 5 anni e non so più cosa fare, farà un altro anno d asilo dopo di che inizierà la scuola e ha problemi di linguaggio. Da quando ha 3 anni che fa psicomotricità e logopedia, il bambino capisce benissimo tutto non ha difficoltà a nulla se non a pronunciare le consonanti. Quando parla si capisce insomma ma non benissimo tante volte quasi per niente quando parla veloce. Stavamo facendo la visita all udito dalla quale ci hanno rimandato e chiesto di tornare fra due mesi, una volta finita la cura perché era pieno di catarro nelle orecchie, cosa che negli anni passati non aveva visto che abbiamo effettuato un altra visita alla ottorino lo scorso luglio.. Ha solo problemi di attenzione ma non gravissimi e migliorato tanto con gli anni. Non riusciamo a capire dove possa essere il problema è vorrei sapere cosa posso fare per aiutarlo che terapie o visite possa fare.. Secondo noi usa in modo sbagliato lingua e bocca, tante volte per soffiare o magari dare un bacio la bocca spesso la metteva male lo abbiamo dovuto correggere per tanto tempo. Per il resto non ha assolutamente problemi di apprendimento, anzi inizialmente parlava per niente, poi malissimo e ora diciamo ha fatto tanti progressi ma purtroppo lo riusciamo a capire solo noi che lo conosciamo e tante volte purtroppo neanche ci riusciamo.. Vorrei sapere oltre alla visita all udito cosa valutare.
Salve, lei ha ragione , parlare è un atto complesso e la valutazione logopedica deve tenere conto di questo. Le consiglio vivamente di non arrendersi e di fare questo tipo di valutazione , un caro saluto Daniela Barberini
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Salve, sicuramente è importante che il bambino continui il percorso logopedico in atto per migliorare il suo linguaggio espressivo. Le consiglio di eseguire anche una valutazione da un Foniatra o da un Neuropsichiatra Infantile se non è stata già eseguita. Inoltre dalla descrizione del bambino da lei riportata potrebbe essere utile un approccio oro motorio e capire se la difficoltà riguarda il singolo suono o è presente solo in co-articolazione. Spero di esserle stata utile,
- Dott.ssa Alessandra Soldaini
- Dott.ssa Alessandra Soldaini
Salve, le consiglio di proseguire il percorso logopedico con fiducia e, se non ancora eseguito, effettuare un esame audiometrico. Il logopedista che sta seguendo suo figlio saprà darle maggiori informazioni riguardo le difficoltà linguistiche del bimbo, le "cause" alla base di tali difficoltà, gli obiettivi del percorso intrapreso e il piano terapeutico generale. Questo vi permetterà di avere una maggiore consapevolezza di quanto aspettarvi riguardo lo sviluppo linguistico di vostro figlio e del percorso che dovrete seguire. Saluti, Cavazzuti Martina
Buonasera, le terapie devono necessariamente continuare. Fate effettuare la visita audiometrica non appena possibile e valutate eventualmente (se non è stata già fatta) di rivolgervi a un Neuropsichiatra infantile. Cordialmente Francesca Nasuti
Buongiorno signora,dovrebbe essere la logopedista a fare una valutazione oltre che linguistica in ricezione e produzione anche delle cosiddette prassie orali,cioè tutti quei movimenti che consapevolmente e volontariamente si fanno con la bocca la lingua le guance..un controllo ortodontico potrà poi fare una eventuale diagnosi di deglutizione disfunzionale e/o palato ogivale o malocclusione
Buongiorno Signora, la terapia logopedica in questi casi deve prevedere un intervento di diagnosi sullo stato di funzionalità della deglutizione, appoggio della lingua, forma del palato. Anche considerare e lavorare sulle eventuali ipotonicità dei muscoli facciali.Consiglio esercizi miofunzionali linguali e facciali.
La visita dell’udito è fondamentale poi potrebbe valutare il frenulo linguale e una visita NPI
Buonasera,
Ecco cosa può essere utile approfondire nel caso del suo bambino
1. Valutazione audiologica definitiva: è fondamentale completare la visita audiologica dopo la cura, perché anche un’ipoacusia anche lieve o transitoria (come quella da catarro) può interferire con la percezione dei suoni e, di conseguenza, con la loro produzione.
2. Valutazione logopedica aggiornata e specifica: anche se ha già seguito logopedia, è importante fare una nuova valutazione mirata a indagare: l’articolazione dei fonemi (quali sono acquisiti, quali distorti, assenti o sostituiti) ed eventuali alterazioni legate al controllo oro-motorio dello speech (pianificazione e programmazione), la motricità oro-facciale (uso di lingua, labbra, guance, respirazione, masticazione, respirazione), l’intelligibilità globale del linguaggio (quanto è comprensibile per chi lo ascolta),
3. Valutazione funzionale da parte del neuropsichiatra infantile (se non già fatta)
Non perché ci sia per forza un disturbo, ma per avere una visione globale dello sviluppo, anche in relazione all’attenzione e alla pianificazione motoria. Può essere utile per escludere o confermare difficoltà di tipo più ampio (es. disprassia verbale, difficoltà di coordinazione, ecc.).
4. Prosecuzione del trattamento logopedico mirato: è importante che il percorso logopedico sia centrato sulla stimolazione articolatoria precisa, sull’intelligibilità e – se necessario – sull’educazione all’uso corretto della bocca e della respirazione. Se c’è una disprassia o una difficoltà motoria, serve un approccio specifico.
5. Supporto continuo a casa senza pressioni, offrendo un modello positivo rallentando il ritmo del parlato quando parlate con lui; giocando con suoni e parole in modo divertente (es. giochi con i versi, imitazioni, suoni onomatopeici); rafforzando sempre positivamente ogni tentativo di comunicazione
Vi consiglio di non aspettare troppo, ma proseguire già ora con una valutazione logopedica aggiornata, anche in attesa della visita ORL.
Resto volentieri a disposizione
Ecco cosa può essere utile approfondire nel caso del suo bambino
1. Valutazione audiologica definitiva: è fondamentale completare la visita audiologica dopo la cura, perché anche un’ipoacusia anche lieve o transitoria (come quella da catarro) può interferire con la percezione dei suoni e, di conseguenza, con la loro produzione.
2. Valutazione logopedica aggiornata e specifica: anche se ha già seguito logopedia, è importante fare una nuova valutazione mirata a indagare: l’articolazione dei fonemi (quali sono acquisiti, quali distorti, assenti o sostituiti) ed eventuali alterazioni legate al controllo oro-motorio dello speech (pianificazione e programmazione), la motricità oro-facciale (uso di lingua, labbra, guance, respirazione, masticazione, respirazione), l’intelligibilità globale del linguaggio (quanto è comprensibile per chi lo ascolta),
3. Valutazione funzionale da parte del neuropsichiatra infantile (se non già fatta)
Non perché ci sia per forza un disturbo, ma per avere una visione globale dello sviluppo, anche in relazione all’attenzione e alla pianificazione motoria. Può essere utile per escludere o confermare difficoltà di tipo più ampio (es. disprassia verbale, difficoltà di coordinazione, ecc.).
4. Prosecuzione del trattamento logopedico mirato: è importante che il percorso logopedico sia centrato sulla stimolazione articolatoria precisa, sull’intelligibilità e – se necessario – sull’educazione all’uso corretto della bocca e della respirazione. Se c’è una disprassia o una difficoltà motoria, serve un approccio specifico.
5. Supporto continuo a casa senza pressioni, offrendo un modello positivo rallentando il ritmo del parlato quando parlate con lui; giocando con suoni e parole in modo divertente (es. giochi con i versi, imitazioni, suoni onomatopeici); rafforzando sempre positivamente ogni tentativo di comunicazione
Vi consiglio di non aspettare troppo, ma proseguire già ora con una valutazione logopedica aggiornata, anche in attesa della visita ORL.
Resto volentieri a disposizione
buongiorno, generalmente si procede con una visita neuropsichiatria o neuropsicologica, possibilmente prima ancora della visita logopedica. se ha visto dei miglioramenti con la terapia logopedica, continuate il lavoro che state svolgendo. se non vedete miglioramenti provate con qualche altro approccio logopedico. ovviamente non conoscendo ne' il bambino ne' la gravità, ne' il lavoro del collega, che sarà sicuramente valido, non c'è molto altro che io possa consigliare. per di esserle stata utile. buona serata
Salve,
ha già fatto molto per supportare suo figlio, e i progressi ottenuti lo dimostrano. Per continuare ad aiutarlo, può essere utile:
Completare la visita audiologica, come già previsto.;
Valutazione miofunzionale orofacciale, per osservare come utilizza lingua e bocca nei suoni e nei movimenti;
Controllo foniatrico o otorinolaringoiatrico pediatrico, per un inquadramento completo;
Aggiornamento della valutazione logopedica, per definire gli obiettivi attuali.
Nel frattempo, prosegua con stimoli naturali: giochi di suoni, canzoni, letture e attività che coinvolgano la bocca in modo divertente. Saluti
ha già fatto molto per supportare suo figlio, e i progressi ottenuti lo dimostrano. Per continuare ad aiutarlo, può essere utile:
Completare la visita audiologica, come già previsto.;
Valutazione miofunzionale orofacciale, per osservare come utilizza lingua e bocca nei suoni e nei movimenti;
Controllo foniatrico o otorinolaringoiatrico pediatrico, per un inquadramento completo;
Aggiornamento della valutazione logopedica, per definire gli obiettivi attuali.
Nel frattempo, prosegua con stimoli naturali: giochi di suoni, canzoni, letture e attività che coinvolgano la bocca in modo divertente. Saluti
Salve,
il mio consiglio è innanzitutto quello di chiedere ai professionisti da cui siete seguiti (logopedista e psicomotricista) un parere, se ancora non lo avete fatto. Loro conoscendo il vostro bambino da tanto tempo potrebbero avere delle ipotesi e indicarvi quali approfondimenti potrebbero essere i più opportuni.
In ogni caso oltre alla visita all'udito io vi consiglierei di svolgere una visita da un neuropsichiatra infantile che possa mettendosi in contatto con gli altri professionisti che seguono il bambino cercare di chiarire un po' il quadro ed eventualmente darvi delle indicazioni per l'inizio della scuola primaria.
Un saluto
Dott.ssa Logopedista Irene Catellani
il mio consiglio è innanzitutto quello di chiedere ai professionisti da cui siete seguiti (logopedista e psicomotricista) un parere, se ancora non lo avete fatto. Loro conoscendo il vostro bambino da tanto tempo potrebbero avere delle ipotesi e indicarvi quali approfondimenti potrebbero essere i più opportuni.
In ogni caso oltre alla visita all'udito io vi consiglierei di svolgere una visita da un neuropsichiatra infantile che possa mettendosi in contatto con gli altri professionisti che seguono il bambino cercare di chiarire un po' il quadro ed eventualmente darvi delle indicazioni per l'inizio della scuola primaria.
Un saluto
Dott.ssa Logopedista Irene Catellani
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