Salve, io soffro da sempre di mancanza di concentrazione e mancanza di memoria. Ultimamente sento il

23 risposte
Salve, io soffro da sempre di mancanza di concentrazione e mancanza di memoria. Ultimamente sento il mio cervello che va completamente per conto suo, non riesco ad organizzare pensieri ed intenzioni coerenti, logici e chiari. Mi sento di impazzire perché mi sento totalmente impotente, e a questo da qualche mese si aggiunge un'appiattimento emotivo che per fortuna non riguarda le emozioni della tristezza.

Io da sempre faccio fatica a realizzare emotivamente le cose e mi sento emotivamente piatto nei confronti delle persone e delle cose (anche se assolutamente non come negli ultimi mesi).

Questo stordimento e appiattimento è molto peggiorato, se non proprio causato, dalla masturbazione.

Fino a qualche anno fa non riuscivo proprio a pensare fluidamente e ad organizzare un discorso ordinato e coerente. Facevo mille inserimenti e digressioni, dimenticavo il filo del discorso ecc. Per fortuna mi sono sbloccato da qualche anno sotto questo aspetto.

Secondo il mio psichiatra, i miei problemi cognitivi, di concentrazione e vari dipendono dal Disturbo ossessivo compulsivo (di cui soffro sicuramente da sempre e non in maniera leggera), dalla depressione e non mi esclude anche il deficit dell'attenzione.

Mi ha escluso io possa avere psicosi perché on ho allucinazioni o convinzioni assurde. Io, tra i tanti, però ho due grandi dubbi: che le mie difficoltà cognitive siano frutto di disturbi di forma del pensiero e mi chiedo se questi siano per forza associabili a disturbi psicotici o se possano essere un disturbo a sé.
Avere disturbi di forma del pensiero, insomma, vuol dire avere per forza problemi psicotici?

Sono consapevole del dover intraprendere una psicoterapia per chiarirmi le idee, ma in questo momento sono in un labirinto di sofferenza da cui non riesco ad uscire proprio perché le mie facoltà mentali non mi vengono proprio in soccorso e vanno per conto loro. Sono talmente confuso, depresso e angosciato che non riesco neanche ad alzarmi dal letto e andare a fare appunto psicoterapia.

Scusate la lunghezza del messaggio e e grazie a chi risponderà.
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi, identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto al fine di trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Ha fatto bene ha confrontarsi con il suo medico di fiducia così può comprendere meglio il disagio che descrive. Credo che a questo punto sia meglio per lei intraprendere una terapia, se ha alcune difficolta valuti eventualmente l'opzione online.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, leggo e percepisco molta confusione rispetto a quello che sente e pensa di sé. Ha considerato la possibilità di iniziare un percorso psicologico che possa meglio esplorare quanto descrive?
Dott.ssa Violeta Raileanu
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Torino
Gentile utente del Mio Dottore, la condizione di cui racconta sopra influisce sul suo funzionamento, per esempio a livello relazionale, sociale. L'intervento del suo medico psichiatra e l'impostazione di un trattamento farmacologico può essere non solo molto utile per alleviare il grado di sofferenza, ma anche per ristabilire le condizioni necessarie e sufficienti per un lavoro di natura psicologica.
In un'ottica di integrazione mente e corpo, meglio ancora se psichiatra e psicoterapeuta lavorano in stretta collaborazione, occupandosi l'uno di ristabilire l'equilibrio fisiologico, l'altro di ristabilire l'equilibrio psicologico, rintracciando i significati profondi della sofferenza attuale.
Cordialmente, D.ssa Violeta Raileanu
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Buongiorno, la prima cosa da fare è descrivere esattamente cosa sta vivendo al suo medico di fiducia, come ha fatto qua con noi. Sicuramente lui, che la conosce, saprà darle le giuste indicazioni.
Inoltre, se in questo momento la sofferenza è troppo forte che non le permette di uscire di casa per andare in terapia, potrebbe valutare un terapeuta che la possa prendere in carico inizialmente Online così da non doversi spostare dalla sua abitazione.
Cordiali Saluti Dott.ssa Alessia D'Anegelo
Dott. Matteo Mossini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Parma
Un disturbo del pensiero può fare parte di un quadro psicotico ma può anche essere a sè stante o inserirsi in un altro disturbo come ad esempio il DOC. Qui non è tanto importante la diagnosi quanto cercare di stare meglio. Una terapia di tipo cognitivo potrebbe esserle dì aiuto.
Dott. Emiliano Perulli
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Lecce
Buongiorno,
è positivo che lei continui a confrontarsi con il suo psichiatra. Continui a farlo.
Parallelamente, le consiglierei di intraprendere un percorso di psicoterapia quando si sentirà sufficientemente pronto ad iniziarlo.
Cordialmente, EP
Prof. Antonio Popolizio
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, continui il percorso col suo psichiatra e vedrà che col tempo le cose miglioreranno. Auguri. Professor Antonio Popolizio
Dott.ssa Rossella Sorce
Psicologo
Palermo
Buongiorno,
Ritengo che seguire il suo psichiatra sia fondamentale. Ma mi chiedevo perchè inizialmente non richiede una consulenza in remoto per arginare questo momento di difficoltà e appena si sente di uscire da casa continua di presenza? Ci pensi!!
Ovviamente la consulenza in remoto sarebbe opportuno iniziarla con un terapeuta della sua città.
Un caro saluto.
Dott.ssa Rossella Sorce
Dott. Stefano Ventura
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Gentile Amico,

il suo psichiatra dice il vero, quando le ricorda che la depressione (e in parte il DOC) possono provocare difficoltà di concentrazione. Da quello che scrive sembra proprio che ora la sua depressione sia davvero molto forte - ci dice infatti di non riuscire a uscire di casa e di voler rimanere confinato a letto.
Sta assumendo farmaci per la depressione? Gli antidepressivi sono efficaci tanto per la depressione, alleviandola, che per il DOC.
Mi permetto di consigliarle di rivolgersi al suo psichiatra per verificare quali farmaci antidepressivi assumere. Quando questi inizieranno a dare i primi effetti, sarà il caso di intraprendere una psicoterapia - magari a distanza all'inizio e poi in presenza.

Con i migliori auguri,
dr. Ventura
Dott. Alessandro Conforti Di Lorenzo
Psicologo, Psicologo clinico
Curtarolo
Salve, dalla lunghezza del suo messaggio molte cose sono chiare e limpide come l’acqua. Tuttavia qualcosa resta oscuro e avrei bisogno di avere dei dettagli per darle un suggerimento via chat qui.Ma le lascio solo una domanda: Se continuasse a restare chiuso in casa a scrivere, farsi domande sui si problemi e rituali per gestire l’ansia, la sua situazione migliorerebbe o peggiorerebbe? Tutto questo l’aiuto a s sprofondare negli abissi della sofferenza o a fare delle scelte che la aiutano a salire sulla cima della montagna per conquistare la sua serenità?
Dott.ssa Luciana Harari
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Milano
Buonasera comprendo la profondità della sua sofferenza.Si fidi del suo psichiatra ,il suo non è un pensiero psicotico ,ma è un pensiero coatto che la sta bloccando .Un percorso psicologico sicuramente può essere un aiuto importante in un affiancamento con il lavoro dello psichiatra.Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Il disturbo ossessivo compulsivo di grado severo, può effettivamente compromettere il funzionamento cognitivo, sicuramente la memora e la concentrazione. E' fondamentale che richieda un consulto psico diagnostico, finalizzato a focalizzare con precisione le cause dei suoi sintomi. Nel caso in cui venga confermato il Doc è sulle ossessioni e compulsioni che bisogna concentrarsi per alleviarle in modo che il disturbo non diventi invalidante. Al livello severo è necessario intervenire sia con la terapia farmacologica che con la psico terapia. Le suggerisco di ascoltaare il Podcast Le Stanze della Paura , disponibile gratuitamente su Google, Spotify, Pocket Cast, Breaker e seguire la pagina Facebook Le Stanze Della Paura Podcast. Troverà molte informazioni sui disturbi d'ansia, un episodio specifico sul disturbo ossessivo compulsivo, e strumenti di aiuto aiuto che potrà utilizzare per attraversa i momenti più difficili. Deve in ogni caso chiedere aiuto farmacologico e psico terapeutico. Buona serata. Bruno Ramondetti
Dott. Felice Schettini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera. Mi spiace per la sofferenza che descrive e che sta vivendo. E' difficile rispondere alla sua domanda in modo chiaro attraverso questo spazio. Ritengo opportuno continuare a confrontarsi ed a lavorare con il suo psichiatra, fidandosi della sue valutazioni relative al suo quadro clinico generale, e come da lei stesso sottolineato, consultare uno/a psicoterapeuta per valutare l'inizio di un percorso specifico che, integrato con il lavoro che sta svolgendo con il suo psichiatra, possa aiutarla a comprendere maggiormente le sue difficoltà ed a ripristinare gradualmente il suo benessere e la sua salute. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Gentile utente di mio dottore,

ha fatto bene a richiedere consulto psichiatrico. Ritengo che la consulenza abbia dato seguito ad un piano terapeutico farmacologico che sarà monitorato nel tempo dallo stesso psichiatra. Affianchi a tale trattamento la psicoterapia, al fine di poter meglio comprendere le funzioni relazionali dei suoi sintomi e con l'obiettivo di poter guardare ad un benessere più a lungo termine. Contatti quanto prima uno specialista e inizi un percorso, vedrà con il tempo riuscire a ridimensionare la morsa dei suoi sintomi.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Dott.ssa Fabiola Ribechini
Psicologo
Castelfiorentino
Mi dispiace molto per la sua sofferenza. Comprendo quanto possa essere difficile in una situazione del genere riuscire anche solo ad alzarsi dal letto. Lei sta già seguendo un percorso con uno psichiatra e questo è sicuramente un ottimo inizio, ma come lei giustamente dice avrebbe bisogno anche di una psicoterapia. So che sembra impossibile adesso riuscire a muoversi da questa sua condizione, ma l'unico modo è forzarsi di intraprendere un percorso e vedrà che questa montagna che sembra impossibile da scalare, improvvisamente sembrerà meno ripida e pericolosa e i suoi pensieri prenderanno un' altra via e riusciranno meglio ad organizzarsi nella sua testa.
La invito a contattare uno specialista quanto prima perché questa sua condizione di adesso non la sta portando da nessuna parte, se non a rimanere vittima dei suoi pensieri.
Spero di essere stata d'aiuto.
Dott.ssa Fabiola Ribechini
Dott.ssa Claudia Castellani
Psicologo, Psicoterapeuta
Forte dei Marmi
Buonasera
Le consiglio di iniziare un percorso di psicoterapia psicoanalitica anche per fare chiarezza sulla diagnosi.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Dott.ssa Francesca Gigliarelli
Psicologo clinico, Psicoterapeuta
San Benedetto del Tronto
Salve, mi spiace molto per la sua situazione, come lei stesso ha scritto, oltre allo psichiatra è importante intraprendere un percorso di psicoterapia che la possa aiutare ad affrontare questa confusione e turbamento. Cordiali saluti
Dott. Massimiliano Trossello
Psicologo, Terapeuta, Psicologo clinico
Leinì
Buongiorno, la confusione, che evidenzia la collega precedente, ha ragione nel considerare un percorso, il migliore strumento per poterla dipanare.

Buona giornata

MT
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buonasera, avete disturbi come da lei descritti non significa necessariamente avere forme psicotiche. Se non riesce al momento a iniziare una psicoterapia, cerchi almeno di vedere con maggiore frequenza il suo psichiatra.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott. Giacomo Cresta
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Grazie per aver condiviso la sua esperienza. I sintomi che descrive, come difficoltà di concentrazione e appiattimento emotivo, non indicano necessariamente psicosi, ma possono derivare da disturbi come il DOC o la depressione. La confusione e la difficoltà di alzarsi per affrontare la terapia sono comprensibili, ma il supporto psicoterapeutico può aiutarla a gestire i pensieri disorganizzati e migliorare il suo benessere emotivo. È importante continuare a lavorare con il suo psichiatra, che può aggiustare il trattamento in base ai suoi progressi.
Buonasera,
dalle righe che ha scritto si comprende la sua sofferenza ma noto che ha anche chiara la necessità di intraprendere un percorso psicologico. Sicuramente già iniziare il percorso è per lei una sfida, considerando le difficoltà che riferisce del suo momento attuale, ma potrebbe essere di enorme giovamento. Se considera che per lei è troppo difficoltoso intraprendere un percorso in presenza, molti professionisti ricevono anche tramite modalità online!
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Gentile utente,

dal modo lucido e articolato in cui descrive ciò che sta vivendo, si comprende quanto stia attraversando un momento di profonda fatica mentale ed emotiva, e al tempo stesso quanto sia consapevole di ciò che accade dentro di sé. Questo è un elemento molto importante, perché dimostra che, nonostante la confusione e lo stordimento, la sua capacità di osservazione e di giudizio è intatta.

Per rispondere al suo dubbio centrale: i disturbi di forma del pensiero (come il pensiero disorganizzato, la perdita del filo logico o l’incapacità di mantenere una coerenza interna) possono manifestarsi in diversi contesti clinici, non necessariamente in quelli di tipo psicotico. Quando la persona conserva consapevolezza, come nel suo caso, è molto più probabile che tali difficoltà siano legate a fattori cognitivi ed emotivi associati a ansia, ossessioni, depressione o stress cronico.

L’intensità dei sintomi che riporta — difficoltà di concentrazione, fatica a pensare con ordine, appiattimento emotivo, senso di confusione — può effettivamente derivare da un sovraccarico mentale prolungato o da un periodo depressivo, che interferisce con le funzioni cognitive e la vitalità affettiva. Anche la masturbazione, quando diventa compulsiva o accompagnata da senso di colpa, può accentuare il senso di stordimento e svuotamento, ma non ne è la causa primaria: è piuttosto una forma di scarico di tensione che momentaneamente si trasforma in ulteriore malessere.

In questo momento il primo passo utile non è forzarsi a “capire tutto”, ma ridurre il carico che la mente sta sopportando, anche con un piccolo gesto concreto:

Se il contatto con la psicoterapia in presenza le sembra troppo, provi a chiedere al suo psichiatra un primo colloquio online o telefonico, anche breve.

Può iniziare con tecniche di stabilizzazione semplici, come scrivere ciò che sente (non per analizzarlo, ma per alleggerirlo), o concentrarsi su un’unica attività alla volta, anche minima, per riabituare la mente alla linearità.

Si dia il permesso di non pretendere chiarezza immediata: la confusione è un effetto del sovraccarico, non la prova di una perdita di controllo.

Non è in un “labirinto senza uscita”, anche se ora può sembrarlo. È in un momento in cui le risorse cognitive sono stanche e chiedono spazio e cura. Con il sostegno adeguato — farmacologico e psicoterapeutico — potrà ritrovare maggiore lucidità e una stabilità emotiva più costante.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Petroni

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