Salve, io è da parecchi anni che prendo zarelis a rilascio prolungato, sono ingrassata è sto

24 risposte
Salve, io è da parecchi anni che prendo zarelis a rilascio prolungato, sono ingrassata è sto male vedendomi in questo stato vorrei sapere se ci sono farmaci che non fanno ingrassare è che facciano effetto ugualmente la ringrazio per la sua risposta.
Dott.ssa Veronica Savio
Psicologo, Psicologo clinico
Medolla
Gentile utente,
capisco bene il disagio che descrive rispetto agli effetti collaterali della terapia farmacologica. La valutazione di eventuali alternative, così come l’eventuale sostituzione o modifica del farmaco, non rientra però nelle competenze dello psicologo, ma richiede necessariamente un consulto psichiatrico. Le consiglio quindi di rivolgersi al medico psichiatra che la segue o, se necessario, di richiederne uno nuovo: potrà valutare insieme a lei le opzioni terapeutiche più adatte, tenendo conto sia dell’efficacia clinica che degli effetti collaterali.
Rimango a disposizione per qualunque chiarimento.
Dott.ssa Veronica Savio

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Dott.ssa Martina Orzi
Psicologo, Psicologo clinico
Collegno
Buongiorno. Quello che posso suggerirle è di confrontarsi con il suo psichiatra di riferimento. È importante confrontarsi con i curanti anche sulla terapia farmacologica e su ciò che la sua assunzione disturba. Se non altro è un’opportunità di confronto.
Alcuni farmaci possono causare variazioni di peso, importante essere costanti nel mantenere uno stile di vita quanto più sano possibile. Ossia prendersi cura di se e del proprio benessere psicologico.
Se può esserle utile uno spazio di supporto in questo momento di vita particolarmente difficile nell’affrontare cambiamenti nell’immagine corporea legati alla terapia antidepressiva che sta assumendo da tempo, sono a sua disposizione.
Un caro saluto.
Dottoressa Martina orzi
Dott.ssa Sandra Petralli
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pontedera
Salve, capisco il suo disagio e le difficoltà che sta vivendo. La questione degli effetti collaterali legati ai farmaci, come l’aumento di peso, è importante e merita attenzione specifica. Le consiglio di parlarne direttamente con il suo psichiatra, che potrà valutare insieme a lei eventuali alternative farmacologiche più adatte al suo quadro clinico. Non sospenda o modifichi la terapia senza un confronto medico. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Salve, comprendo bene la sua difficoltà e il peso che questa situazione sta avendo su di lei. Quando ci si trova a convivere da tempo con una cura farmacologica, può accadere che gli effetti collaterali diventino una fonte di disagio, a volte persino maggiore del beneficio che si percepisce. L’aumento di peso in particolare può avere un impatto molto significativo sull’autostima, sull’immagine corporea e sul rapporto con se stessi, arrivando a influenzare non solo il benessere fisico ma anche quello emotivo e relazionale. È del tutto naturale quindi provare frustrazione e sentirsi demotivati nel vedersi diversi da come si desidererebbe. Dal punto di vista cognitivo-comportamentale, può essere utile considerare che oltre agli effetti farmacologici esistono dei fattori comportamentali e cognitivi che possono modulare il modo in cui viviamo i cambiamenti fisici. A volte il solo pensiero di non avere controllo sulla situazione può portare a vissuti di impotenza e scoraggiamento, che a loro volta possono aumentare la tendenza a comportamenti che rinforzano il problema, come ridurre l’attività fisica o lasciarsi andare a momenti di alimentazione poco regolata per consolarsi. Lavorare su questi aspetti, invece, permette di recuperare un senso di padronanza. Un percorso psicologico in questa direzione può aiutarla a distinguere ciò che è realmente determinato dai farmaci da ciò che invece può essere influenzato dalle abitudini quotidiane. Si può ad esempio intervenire sulle credenze disfunzionali rispetto al proprio corpo, favorire una maggiore consapevolezza alimentare, allenare strategie di autoregolazione emotiva che evitino di usare il cibo come compensazione. Inoltre, anche la pianificazione di piccole attività fisiche regolari, scelte in base alle sue possibilità, può fare una grande differenza non solo a livello metabolico ma anche come sostegno all’umore. Un aspetto molto importante riguarda anche il dialogo con il medico che la segue. Esporre apertamente come si sente, senza il timore di sembrare superficiale perché parla di peso o di immagine corporea, è un passo fondamentale. Ciò che lei vive non è affatto secondario, perché il benessere psicologico è parte integrante del trattamento complessivo. Il confronto con lo specialista le permetterà di valutare se esistono alternative o aggiustamenti che tengano conto del suo disagio. Intanto, sul piano psicologico, può essere utile lavorare sul modo in cui si guarda allo specchio e sulle parole che rivolge a se stessa. Spesso la mente si concentra solo sugli aspetti negativi e ignora i progressi o le risorse personali. Imparare a bilanciare il giudizio critico con uno sguardo più compassionevole e realistico può ridurre notevolmente il senso di sofferenza. So che non è semplice e che la fatica accumulata nel tempo può portare a pensare che nulla cambierà. Tuttavia, affrontare la questione da più angolazioni, unendo la parte medica con quella psicologica e comportamentale, le consentirà di ritrovare gradualmente un senso di benessere e di fiducia nelle sue possibilità. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Mara Di Clemente
Psicologo, Psicologo clinico
Guidonia Montecelio
Salve, per questo è necessario che lei consulti lo psichiatra che le ha prescritto il farmaco così che lei possa illustrare la sua problematica per vagliare insieme l'opzione di una sostituzione con un farmaco con stessa azione di intervento. Mi raccomando di non assumere altri farmaci senza il consulto medico.
Le auguro buona giornata.
Saluti
Dott. Diego Ferrara
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Quarto
Buongiorno,
sarebbe opportuno chiedere questo genere di informazioni al medico prescrivente, figura più idonea ad accogliere ed orientare le sue specifiche richieste.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Dott.ssa Elena Sonsino
Psicologo clinico, Psicologo
Milano
Caro utente, essendo la sua una domanda a carattere prettamente medico le consiglio di parlarne direttamente con il suo medico di riferimento. Un cordiale saluto
Dott.ssa Valeria Randisi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Casalecchio di Reno
Buongiorno, intanto le suggerisco di affiancare alla cura farmacia un percorso di psicoterapia. Sui farmaci uno psicoterapeuta non può pronunciarsi, deve rivolgere la domanda al dottore che le ha prescritto i farmaci.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Virginia Banfi
Psicologo, Psicologo clinico
Saronno
Buongiorno,
per domande riguardanti i farmaci bisogna rivolgersi al proprio medico curante: psicologi e psicoterapeuti non sono esperti di farmacoterapie.
Dott.ssa Jessica Furlan
Psicologo, Psicologo clinico
Fiumicino aeroporto
Buon pomeriggio per questo tipo di domanda la invito a consultare il medico che l'ha in cura e che le ha prescritto tale farmaco.
Saluti
Dott. Luca Rochdi
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gentile utente le consiglio di chiedere al medico che le ha prescritto il farmaco. Le ricordo che, i medicinali, agiscono solo sul sintomo sarebbe utile intraprendere anche un percorso di supporto psicologico (se non lo avesse già fatto).
Nel caso, sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Gentilissima, per quanto concerne l'eventuale cambio di farmaci le consigliamo di sentire direttamente il suo medico prescrivente o curante. Per quanto riguarda invece il rapporto con il suo farmaco e gli effetti rispetto l'assunzione di questo, credo che intraprendere dei colloqui di terapia con uno specialista possa aiutarla ad affrontare quello che sta vivendo.
Resto a disposizione!
Cordiali saluti
AV
Dott.ssa Federica Varisco
Psicologo, Psicologo clinico, Terapeuta
Bagheria
Buongiorno.
Capisco bene il tuo disagio: non è facile convivere con un farmaco che aiuta sul piano psicologico ma che al tempo stesso provoca effetti collaterali che pesano sulla tua autostima e sul benessere quotidiano.
È importante però sottolineare che la scelta o la modifica di una terapia farmacologica spetta sempre al medico specialista (psichiatra), perché solo lui può valutare quale molecola sia più adatta alla tua situazione clinica e al tuo percorso.
Quello che puoi fare è condividere apertamente con lo psichiatra il tuo malessere rispetto all’aumento di peso: spesso esistono alternative farmacologiche con un diverso profilo di effetti collaterali, oppure strategie di supporto (psicologiche, nutrizionali, di attività fisica) per gestire meglio questo aspetto.
Parallelamente, la psicoterapia può essere un valido alleato: lavorare sull’immagine corporea, sull’autostima e sulle emozioni legate ai cambiamenti fisici può aiutarti a sentirti meno “ostaggio” del farmaco e più attiva nel prenderti cura di te stessa.
Il messaggio importante è che non sei costretta a subire passivamente: parlando con il tuo specialista e lavorando su più fronti, puoi trovare un equilibrio tra la cura della mente e quella del corpo.
Dott.ssa Rubina Affronte
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Torino
Salve, lo Zarelis è un antidepressivo con caratteristiche adatte anche al trattamento degli stati ansiosi; sono farmaci che se assunti da lungo tempo rischiano di non essere molto efficaci o comportare effetti collaterali, ad esempio l’aumento di peso. Potrebbe essere utile una rivalutazione del suo stato di malessere per optare su una nuova farmacoterapia o nel caso non sia stato ancora provato un percorso di psicoterapia prevedere il cambio del farmaco in contemporanea alla terapia per essere monitorata e acquisire nuovi strumenti per la riduzione dei sintomi e dello stato di sofferenza generale. Spero di averla aiutata. Saluti dott.ssa Rubina Affronte
Dott.ssa Rossella Carrara
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno, le consiglio di rivolgersi al medico che le ha prescritto il farmaco, ai fini di una rivalutazione. Cordiali saluti.
Dott.ssa Camilla Centanni
Psicologo, Psicologo clinico
Maccarese
Salve gentile utente, questa è una domanda di pertinenza psichiatrica che esula dal campo di competenza dello psicologo. Le suggerisco di consultare uno psichiatra o il medico che le ha prescritto il farmaco in prima battuta, facendo presenti gli effetti collaterali e le sue necessità. Cordialmente, dott.ssa Camilla Centanni
Dott.ssa Arianna Amatruda
Psicologo, Psicologo clinico
Nocera Inferiore
Per qualsiasi informazione relativa alla farmaco terapia é rivolgersi ad un medico
Dott.ssa Maria Betteghella
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Salerno
salve, lei prende zarelis autonomamente? non è seguita da un professionista?
Dott.ssa Isabella Mazzocchi
Psicologo, Psicologo clinico
Urbino
Buongiorno,
capisco il disagio che può provocare l’aumento di peso legato ad alcuni farmaci. Zarelis (venlafaxina a rilascio prolungato) può, in alcuni casi, contribuire a variazioni del peso corporeo, anche se la risposta è molto individuale.

Non esiste un antidepressivo totalmente neutro sul peso per tutti, ma alcune molecole tendono a essere considerate più metabolicamente stabili rispetto ad altre. La scelta, però, dipende da diversi fattori: il motivo per cui sta assumendo il farmaco, l’efficacia ottenuta, eventuali altre condizioni di salute e possibili interazioni con altre terapie.

Per valutare alternative più adatte al suo caso — compresi farmaci che hanno un impatto minore sul peso — è fondamentale parlarne con lo psichiatra che la segue, che potrà rivedere la terapia, eventualmente proporre aggiustamenti di dosaggio, sostituzioni o strategie di supporto (anche sul piano nutrizionale e dell’attività fisica).
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Psicologo, Psicologo clinico
Lainate
Buongiorno,
ci sono farmaci che effettivamente causano un inferiore senso di gonfiore ed appetito. Ne parli con il suo medico di riferimento per trovare insieme un'alternativa valida.
Un abbraccio,
Dr.ssa Giorgia Ferrucci
Dr. Leopoldo Tacchini
Psicologo, Psicologo clinico
Figline Valdarno
Gentile..il fatto che sia ingrassata presuppone un rallentamento del metabolismo. Curare il metabolismo stimolando la tiroide ha un ottimo effetto antidepressivo, a patto di tenere sotto controllo l'ansia che aumenta. Occorre un medico esperto di terapie naturali. Cordialmente
Dott.ssa Francesca Casolari
Psicologo, Psicologo clinico
Modena
grazie , quasi tutti gli psicofarmaci fanno ingrassare ma non tutti qui dovrebbe chiedere al suo psichiatra quale giusto per lei grazie
Dott.ssa Giulia Piccinini
Psicologo, Psicologo clinico
Padova
Buongiorno, capisco il disagio per l'effetto collaterale dell'aumento ponderale, provi a parlarne con il suo psichiatra in primis e non dimentichi l'importanza di una dieta bilanciata e dell'attività fisica in aggiunta alle sue attività quotidiane, un saluto.
Dott. Luca Mazzoleni
Psicologo, Psicologo clinico
Bergamo
Buongiorno,
grazie per aver condiviso la sua situazione. Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico per capire meglio la sua sintomatologia e cercare di migliorare la sua posizione.
Le auguro il meglio.
Luca Mazzoleni

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.