Salve ,io dopo 5 mesi di terapia ho chiesto esplicitamente alla mia Psicoterapeuta di non voler cont
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Salve ,io dopo 5 mesi di terapia ho chiesto esplicitamente alla mia Psicoterapeuta di non voler continuare questo percorso, per un problema mio ,penso che non sono pronta ad affrontare il mio passato abbastanza pesante e doloroso,di cui li avevo anticipato qualcosina.Pero lei non vuole lasciarmi mollare ,che da un lato mi fa piacere, da l'altro lato io vorrei chiudere.Adesso io non so cosa fare ??*come faccio a fargli capire che non sono pronta ,che ogni volta che parliamo di quel maledetto passato io sto troppo male ,e che non voglio più continuare. NON VOGLIO FARLA STARE MALE .MA NON SONO SICURA DI VOLER CONTINUARE.GRAZIE. IN PIU HO FATTO LA VISITA DALLO PSICHIATRA CHE MI HA DATO ANTIDEPRESSIVI CHE IO NON RIESCO A PRENDERE,LA MIA TESTA NON ACCETTA...E HO PAURA DI AVERLA DELUSA ...
Ciao! Prima di tutto, voglio dirti che è completamente valido sentirsi in questo modo. Affrontare un passato doloroso è estremamente difficile, e non c’è una "scadenza" per essere pronti a farlo. È normale voler fare un passo indietro quando ti senti sopraffatta.
Se la tua psicoterapeuta insiste nel continuare, è probabilmente perché crede che il percorso sia importante per te e che interromperlo potrebbe non essere la soluzione migliore. Tuttavia, la tua volontà è fondamentale. Se in questo momento senti di non riuscire ad andare avanti, devi essere ascoltata.
Se la tua psicoterapeuta insiste nel continuare, è probabilmente perché crede che il percorso sia importante per te e che interromperlo potrebbe non essere la soluzione migliore. Tuttavia, la tua volontà è fondamentale. Se in questo momento senti di non riuscire ad andare avanti, devi essere ascoltata.
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Buona sera, capisco la difficoltà ma le assicuro che il modo migliore e più utile è provare a dirlo alla collega. Ha provato a scrivere un messaggio proprio come sta facendo qui? potrebbe essere un primo passo per poi parlarne in presenza.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Chiara Pavia
Cordiali saluti,
Dott.ssa Chiara Pavia
Cara utente la relazione che ha instaurato con la sua terapeuta può esserle molto utile per conoscersi meglio. Le suggerirei di portare in seduta la paura che le sue scelte possano arrecare dolore proprio alla terapeuta; che sente inoltre di non doverla deludere. Ci sono modi diversi di affrontare il passato. Anche partendo dalle considerazioni che le dicevo è uno di questi. Le auguro di "autorizzarsi" allo spazio di cura come merita.
Saluti, dott.ssa Giuditta Di Meo
Saluti, dott.ssa Giuditta Di Meo
Buonasera, mi dispiace molto che si senta così e soprattutto che pensi di aver deluso la sua terapeuta. Io non credo che lei l'abbia delusa; ha fatto molto bene a dirle che non si sente pronta ad affrontare il suo passato perchè troppo doloroso, forse la sua terapeuta insiste perchè ha solo l'intenzione di aiutarla per farla stare meglio. Detto questo credo che lei possa tranquillamente ribadirle che in questo momento non se la sente di continuare, che ha bisogno del suo tempo.
La invito però a non sottovalutare la prescrizione che le è stata fatta dallo psichiatra. Se il dottore ha ritenuto utile prescriverle antidepressivi è importante che, sotto il suo stretto controllo medico, lei inizi a prenderli. Forse poi si sentirà pronta anche a riprendere la terapia.
Le faccio molti auguri
Dott.ssa Elena Saporiti
La invito però a non sottovalutare la prescrizione che le è stata fatta dallo psichiatra. Se il dottore ha ritenuto utile prescriverle antidepressivi è importante che, sotto il suo stretto controllo medico, lei inizi a prenderli. Forse poi si sentirà pronta anche a riprendere la terapia.
Le faccio molti auguri
Dott.ssa Elena Saporiti
È comprensibile che affrontare il proprio passato possa essere estremamente doloroso e che tu possa sentire di non essere pronta in questo momento. Il percorso terapeutico è un processo delicato e personale, e il tuo benessere viene prima di tutto.
Se da un lato la tua terapeuta insiste nel proseguire, probabilmente è perché ritiene che interrompere ora potrebbe non essere la scelta migliore per te. Tuttavia, è importante che tu possa esprimere i tuoi sentimenti in modo chiaro e sincero. potresti parlarle apertamente, spiegandole quanto sia difficile per te affrontare certi temi e che senti il bisogno di fermarti, almeno temporaneamente.
Non devi sentirti in colpa o temere di deludere qualcuno: il percorso è tuo, e il terapeuta è lì per aiutarti, non per giudicarti. Anche riguardo agli antidepressivi prescritti, è comprensibile avere dubbi o difficoltà nell'assumerli. Se senti di non riuscire a prenderli, puoi parlarne con lo psichiatra per valutare insieme altre opzioni o comprendere meglio i tuoi timori.
Affrontare questi momenti con il supporto di un professionista può essere di grande aiuto. Sarebbe utile e consigliato approfondire la questione con uno specialista per trovare la strada più adatta a te.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Se da un lato la tua terapeuta insiste nel proseguire, probabilmente è perché ritiene che interrompere ora potrebbe non essere la scelta migliore per te. Tuttavia, è importante che tu possa esprimere i tuoi sentimenti in modo chiaro e sincero. potresti parlarle apertamente, spiegandole quanto sia difficile per te affrontare certi temi e che senti il bisogno di fermarti, almeno temporaneamente.
Non devi sentirti in colpa o temere di deludere qualcuno: il percorso è tuo, e il terapeuta è lì per aiutarti, non per giudicarti. Anche riguardo agli antidepressivi prescritti, è comprensibile avere dubbi o difficoltà nell'assumerli. Se senti di non riuscire a prenderli, puoi parlarne con lo psichiatra per valutare insieme altre opzioni o comprendere meglio i tuoi timori.
Affrontare questi momenti con il supporto di un professionista può essere di grande aiuto. Sarebbe utile e consigliato approfondire la questione con uno specialista per trovare la strada più adatta a te.
Dottoressa Silvia Parisi
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
Buongiorno,
È evidente, dalla sua descrizione, come il suo stato attuale non sia semplice, né tantomeno di facile presa in carico. Riterrei utile e sano rispettare la sua attuale decisione di non elaborare, temporaneamente, materiale del passato, quanto introdurre un percorso terapeutico funzionale ad aiutarla a considerare che tipo di aiuti possa pensare di accettare, a salvaguardia del suo stato clinico attuale.
Sperando di esserle stata d’aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
È evidente, dalla sua descrizione, come il suo stato attuale non sia semplice, né tantomeno di facile presa in carico. Riterrei utile e sano rispettare la sua attuale decisione di non elaborare, temporaneamente, materiale del passato, quanto introdurre un percorso terapeutico funzionale ad aiutarla a considerare che tipo di aiuti possa pensare di accettare, a salvaguardia del suo stato clinico attuale.
Sperando di esserle stata d’aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Gentile utente, credo che le sue ragioni siano legittime e comprensibili. Se sente di non voler continuare ha tutto il diritto di non proseguire il percorso. Non prenda un nuovo appuntamento, ribadendo la sua volontà a prendere una pausa. La collega di fatto non l'ha può obbligare a continuare. Dove sta la sua fatica a fare ciò? Teme di far stare male la terapeuta si preoccupa per lei e non per sé stessa. Cordialmente dott.ssa Alessia D'Angelo
Questa narrazione denota una estrema attenzione all'altro, ma anche il forte timore di non essere amabile, gradevole. Una sorta di proiezione nella mente della terapeuta di quello che pensa lei di sé. Occorre invece ascoltarsi e concedersi di essere attenti ai propri bisogni. La terapeuta non sarà ferita e lei si sarà data da sola quella cura di sé che sta imparando dalla terapia. Saluti.
Salve, mi colpisce la sua sofferenza e anche la situazione conflittuale che sta sperimentando. È certo vero che, nel corso di una psicoterapia si affrontano temi dolorosi. Tuttavia, affrontarli ed elaborarli, è anche l'unico modo per far sì che ci facciano meno male. Se lei non si sente pronta, certo nessuno può obbligarla. Gli antidepressivi potrebbero essere un aiuto anche per sostenere la psicoterapia, ma lei scrive di non riuscire a prenderli. Infine, teme di aver deluso la sua terapeuta. Da un lato penso che lei si senta davvero molto angosciata e che abbia un'enorme paura di guardarsi dentro. Dall'altro mi sorgono alcune domande che lei potrebbe rivolgere a se stessa. A volte, vorremmo star meglio senza cambiare. In sé, non è che sia sbagliato. Semplicemente, non è possibile. Ma credo che, da qualche parte, lo sappia anche lei, visto che ripete più volte di non sentirsi pronta. Si domandi perché. Tra l'altro scrive che un po' le fa piacere il fatto che la sua terapeuta non voglia lasciarla andare. Si chieda anche se questi conflitti e dinamiche non si ripetano in qualche modo anche nelle relazioni della sua storia o della sua vita privata. Se ce la fa, ne parli con la sua terapeuta. Le auguro di cuore un buon cammino.
Gent.le "anonimo", lei è sicuramente libera di decidere se proseguire o interrompere il suo percorso, ma mi sembra di capire che la sua difficoltà nel portare avanti la sua decisione sia legata alla preoccupazione di "far star male la sua terapeuta". La invito a considerare che la sua terapeuta ha sicuramente gli strumenti per affrontare un'eventuale delusione derivante dalla sua scelta di terminare la terapia e dovrebbe semmai riflettere sulle sue motivazioni, interrogandosi sul proprio contributo alla difficoltà che descrive all'inizio: la terapia è una relazione a due, non può essere letta come una responsabilità soltanto del paziente o del terapeuta, è importante considerare il ruolo di entrambi all'andamento del percorso. Consideri piuttosto la possibilità di scegliere un'altro professionista che tenga conto della sua difficoltà ad affrontare certi temi del passato.
Salve. Partiamo dall'idea che il desiderio e la volontà del/della paziente di fare un percorso di psicoterapia è il requisito di base necessario, indispensabile. La sua terapeuta sicuramente lo sa e stia certa che "non starà male" né resterà delusa se lei decide di interrompere la terapia; probabilmente la sua terapeuta vede che lei ha bisogno di un supporto e vuole incoraggiarla ad affrontare il suo malessere, soprattutto se lei rifiuta anche l'aiuto degli antidepressivi.
A volte i pazienti vogliono interrompere la psicoterapia proprio quando si arriva al nucleo del problema, non vogliono soffrire di più, ma se si continua ad evitare quel punto, la sofferenza continua a rovinare la vita.
Se lei non si sente abbastanza decisa nell' affermare la sua volontà di interrompere, credo che possiate trovare un accordo stabilendo insieme gli argomenti e un tempo limite, raggiunto il quale interrompera la terapia se ancora lei lo desidera. Ad esempio concordare di continuare per uno, due o tre mesi, trattando specifici problemi scelti da lei, e poi rivedere se ancora ha la stessa intenzione.
Ci vuole coraggio a restare in terapia, quando si intravede il fondo del vulcano acceso, ma ricordi che è un lavoro di squadra.
Tanti auguri.
A volte i pazienti vogliono interrompere la psicoterapia proprio quando si arriva al nucleo del problema, non vogliono soffrire di più, ma se si continua ad evitare quel punto, la sofferenza continua a rovinare la vita.
Se lei non si sente abbastanza decisa nell' affermare la sua volontà di interrompere, credo che possiate trovare un accordo stabilendo insieme gli argomenti e un tempo limite, raggiunto il quale interrompera la terapia se ancora lei lo desidera. Ad esempio concordare di continuare per uno, due o tre mesi, trattando specifici problemi scelti da lei, e poi rivedere se ancora ha la stessa intenzione.
Ci vuole coraggio a restare in terapia, quando si intravede il fondo del vulcano acceso, ma ricordi che è un lavoro di squadra.
Tanti auguri.
Salve,
Pensare che un percorso di cura sia una passeggiata non aiuta, è un percorso a volte e soprattutto agli inizi ad ostacoli. Vanno affrontati momenti in cui mettersi in discussione è importante, solo la fiducia con la sua terapeuta potrà aiutarla. Quindi tratti con lei il rapporto di fiducia che ha instaurato e quanto riesce a fidarsi.
Pensare che un percorso di cura sia una passeggiata non aiuta, è un percorso a volte e soprattutto agli inizi ad ostacoli. Vanno affrontati momenti in cui mettersi in discussione è importante, solo la fiducia con la sua terapeuta potrà aiutarla. Quindi tratti con lei il rapporto di fiducia che ha instaurato e quanto riesce a fidarsi.
Salve, credo sia importante che lei si senta libera di poter esprimere la sua difficoltà e le sue emozioni nel momento in cui si vadano a toccare specifiche tematiche in terapia e anche del suo dubbio circa il prosieguo della terapia. mi chiedo però cosa intende quando scrive "NON VOGLIO FARLA STARE MALE"?
Per quanto riguarda la sua difficoltà nel riuscire a prendere gli antidepressivi prescritti dallo psichiatra penso sia utile parlare direttamente con lui.
Saluti
Per quanto riguarda la sua difficoltà nel riuscire a prendere gli antidepressivi prescritti dallo psichiatra penso sia utile parlare direttamente con lui.
Saluti
Gentile utente la ringrazio per la condivisione del suo malessere credo dobbiate parlare apertamente e lei deve esprimere chiaramente il suo malessere e capire il perché del suo blocco forse semplicemente non è pronta ad affrontarlo e ci sta benissimo non esserlo condivida con la sua terapeuta le sue difficoltà vedrà che troverete una soluzione. Un caro saluto Dott.ssa Valeria sicari
Buongiorno, è possibile pensare di non essere pronti ad affrontare qualcosa e contemporaneamente sapere che solo affrontandolo staremo meglio.
È una questione di tempo forse, ognuno ha il suo per sentirsi pronto.
Nessun terapeuta ha il diritto di spingere un paziente, ne parli apertamente con la sua dottoressa senza preoccuparsi per lei.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
È una questione di tempo forse, ognuno ha il suo per sentirsi pronto.
Nessun terapeuta ha il diritto di spingere un paziente, ne parli apertamente con la sua dottoressa senza preoccuparsi per lei.
Cordiali saluti,
Giada Bruni
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Caro utente. Mi sembra evidente che sia necessario che lei si confronti con la sua terapeuta rispetto a quanto vive nei suoi confronti e verso la terapia in questo momento. Questo può essere un momento di svolta e di crescita. Lei ha tutti i diritti di interrompere se è questo che desidera, ma credo che possa essere utile che i motivi e i sentimenti che gravitano intorno a questo vengano affrontati nella vostra relazione terapeutica. Anche la fine del percorso terapeutico può essere un momento clinico prezioso e di cura.
Un caro saluto.
Un caro saluto.
Buongiorno, se non se la sente di continuare lo faccia presente alla sua dottoressa.
Meglio essere trasparenti, altrimenti farebbe resistenza a se stessa oltre che alla terapia .
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Meglio essere trasparenti, altrimenti farebbe resistenza a se stessa oltre che alla terapia .
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno, deve essere difficile affrontare questa situazione. Sicuramente ripercorrere un passato doloroso o traumatico scatena emozioni intense e spesso difficili da gestire. D'altra parte è spesso un passaggio fondamentale per poter comprendere e trattare adeguatamente il disagio attuale. Per affrontare questo passo così difficile ma altresì prezioso può essere utile fare un lavoro preliminare di stabilizzazione r rafforzamento delle risorse, così da poter affrontare in modo più "attrezzato" i ricordi e le emozioni ad essi legate.
Abbandonare la terapia forse non è l'unica strada. Ne parli con la sua terapeuta. La vostra "alleanza" è il mezzo terapeutico più forte.
Un caro saluto
Abbandonare la terapia forse non è l'unica strada. Ne parli con la sua terapeuta. La vostra "alleanza" è il mezzo terapeutico più forte.
Un caro saluto
Salve cara utente, credo non sia una delusione per la sua terapeuta perché se lei non vuole o non ce la fa ad affrontare alcune cose del suo passato la sua psicologa lo capirà o quanto meno dovrebbe capirlo; ora pensi piuttosto a lei a cosa vuole fare perché
la terapia seppur faticosa è e deve essere qualcosa con la quale sente che sta migliorando interiormente. La terapia a mio avviso non è per tutti ma per coloro che sentono dI volersi impegnare con se stessi e pagare un prezzo per poter stare meglio dopo, questo solo per dirle di sentire veramente ciò che vuole ora per sé e di agire di conseguenza e con consapevolezza. Consideri anche che ogni percorso di qualunque natura prevede un periodo di difficoltà nel farlo ma se si vuole stare meglio e darsi una possibilità è necessario. In ultimo in questa valutazione che deve fare consideri anche il fatto che se le hanno prescritto degli antidepressivi forse un motivo c'è. ne parli con la sua terapeuta e gli dica quello che sta dicendo a noi senza farsi troppi problemi magari insieme riuscite a trovare una buona soluzione per lei (anche perche non avrebbe molto senso prendere degli antidepressivi senza fare la psicoterapia).Spero di averla aiutata a riflettere un po' sulla situazione che riporta qui . Buona giornata. dr Jasmine Scioscia
la terapia seppur faticosa è e deve essere qualcosa con la quale sente che sta migliorando interiormente. La terapia a mio avviso non è per tutti ma per coloro che sentono dI volersi impegnare con se stessi e pagare un prezzo per poter stare meglio dopo, questo solo per dirle di sentire veramente ciò che vuole ora per sé e di agire di conseguenza e con consapevolezza. Consideri anche che ogni percorso di qualunque natura prevede un periodo di difficoltà nel farlo ma se si vuole stare meglio e darsi una possibilità è necessario. In ultimo in questa valutazione che deve fare consideri anche il fatto che se le hanno prescritto degli antidepressivi forse un motivo c'è. ne parli con la sua terapeuta e gli dica quello che sta dicendo a noi senza farsi troppi problemi magari insieme riuscite a trovare una buona soluzione per lei (anche perche non avrebbe molto senso prendere degli antidepressivi senza fare la psicoterapia).Spero di averla aiutata a riflettere un po' sulla situazione che riporta qui . Buona giornata. dr Jasmine Scioscia
Buongiorno, purtroppo non conosco il tuo nome e già questa per me è una resistenza, ad ogni modo un percorso terapeutico è utile se da parte di chi lo fa, ci sono le condizioni necessarie, come la voglia di riprendersi in mano la vita. Nel tuo caso credo che questo slancio ci fosse stato, probabilmente hai avuto troppa fretta, hai lasciato quando avresti dovuto affidarti di più alla tua terapeuta. Ti suggerisco di iniziare ad assumere il farmaco e di riprendere il tuo percorso, psicoterapeutico, vedrai che funziona. Dr. Maurizio
Gentilissima nessun terapeuta può forzare un paziente a continuare la terapia se in quel momento non se la sente. Magari ha bisogno di uno stacco per riprendere successivamente. Ad ogni modo non deve pensare alla delusioni della terapeuta. Ogni terapeuta lavora per il bene del paziente e non resta deluso. Magari è solo dispiaciuta di non riuscire ad esserle di aiuto in questo momento. Può dirle nuovamente che non ce la fa e magari prendere appuntamento a distanza di un mese per rifare il punto della situazione.
Cordialmente. Dott.ssa Daniela La Porta
Cordialmente. Dott.ssa Daniela La Porta
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