Salve, ho un problema legato alla mia relazione sentimentale con un ragazzo, ci siamo conosciuti qu

17 risposte
Salve, ho un problema legato alla mia relazione sentimentale con un ragazzo,
ci siamo conosciuti quest'estate, ma effettivamente ci frequentiamo da 5 mesi, all'inizio della nostra frequentazione andava tutto bene, la nostra è una relazione a distanza ma almeno un paio di volte al mese ci siamo promessi di vederci per più giorni consecutivi...
La cosa che mi dispiace quando siamo insieme è che lui spesso usa il cellulare e si isola, anche quando ci sono i suoi amici ad esempio si isola e guarda video su youtube mentre noi invece parliamo nella vita reale, ho provato a parlargliene ma lui non si rende conto della situazione, dice solo che sta poco tempo al cellulare ma effettivamente non è così. considerando questo fattore, spesso quando sono con lui mi annoio perchè è come se fossi da sola visto che sta al cellulare inoltre spesso mi sento sprecata e sento di sprecare tempo perchè potrei impiegare quel tempo per fare qualcosa di più produttivo. Non so cosa fare infatti mi sono ripromessa nelle prossime uscite di portarmi un libro da leggere...dovremmo passare una settimana insieme a pasqua perchè abbiamo già organizzato il viaggio però non ho molta voglia e l'idea di passare le vacanze con lui un po' mi rattrista, mi rattrista anche il fatto di non avere più l'entusiasmo che avevo all'inizio però purtroppo non posso farci nulla, è anche merito suo se non sono soddisfatta..., credo il mio errore sia stato quello di avere delle aspettative nei confronti di questo ragazzo, aspettative che puntualmente ha deluso, adesso non ho più nessuna aspettativa e mi sento più in pace.. ma la cosa che più mi preoccupa di lui è che ha degli atteggiamenti violenti, più volte mi ha spinta e lo scorso weekend mi ha stretto il viso con le mani, non mi ha mai fatto male fisicamente, però ci sono rimasta molto male, e anche se voglio perdonarlo, faccio finta di non pensarci per qualche giorno ma poi ci ripenso e mi assale un senso di tristezza.
I suoi scatti di rabbia a mio avviso sono ingiustificati, una volta stavamo dormendo e io a volte quando dormo mi muovo o mi giro dall'altra parte, lui mi ha spinta dicendomi che non riusciva a dormire, io stavo dormendo e ho fatto questo movimento involontariamente ma nel momento in cui mi ha spinta e mi ha sgridata mi sono svegliata. Dopo però l'ultimo episodio in cui mi ha stretto il viso ho un po' di paura a trovarmi da sola con lui e non so come comportarmi... ne abbiamo anche parlato e lui riconosciuto di avere avuto atteggiamenti violenti anche nei confronti della sua ex, mi ha promesso però che non lo farà più e che non succederà più e io gli credo, però non riesco a smettere di pensare a quel gesto, vorrei un aiuto per poter riuscire a perdonare questo gesto e andare avanti, è da una settimana che ci provo ma il ricordo riaffiora sempre, cosa dovrei fare?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata. Mi sembra più che normale la paura che prova in queste circostanze, valuti lei il da farsi e non neghi le sue emozioni bensì le ascolti.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
'cordialmente, dott FDL

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Gentilissima, per quanto il suo partner mostri di essere dispiaciuto dei suoi gesti aggressivi, quello che conta è il suo vissuto. Non deve provare a negarlo e dimenticare quello che è successo, ha tutti i diritti di provare quello che prova, non si devono mai accettare comportamenti di questo tipo. Le consiglio di domandarsi se questa relazione le stia dando più malessere che benessere e che se fosse così, capire il perché stia decidendo di proseguire nella relazione. Quello che le posso consigliare è di iniziare un percorso di psicoterapia per supportarla in questo momento e aiutarla nello scoprire come stare bene con se stessa e come volersi più bene. Mi rendo disponibile per un consulto, Cordiali Saluti.
Gentile Utente,
Racconta una relazione complessa, dove gli aspetti di divergenza sono maggiori di quelli di incontro. Ai fatti, ciò che emerge è che questo ragazzo viva la coppia in una modalità molto distante da quella che lei sente di meritare, e di questo lei sembra molto consapevole. Tuttavia, quando si tratta di dare corrente alle sue riflessioni sembra spegnersi, e chiedersi un passo indietro, in termini di comprensione, sia per l’assenza che lui le offre, che per gli atteggiamenti violenti. Alla luce di ciò viene da chiedersi cosa le faccia sentire necessario restare in un rapporto così avaro di benessere. Non come provocazione, ma per chiarire davvero a noi stessi cosa ci porti a scegliere di restare e persino di dimenticare i momenti di dolore. Sacrificandoci. Un caro augurio di buona fortuna
Buonasera,mi dispiace ,ma questa relazione non è " sana " per lei.Legittimi i suoi timori e legittima la sua mancanza di aspettative.Gli atteggiamenti violenti purtroppo non si modificano...Chieda una consulenza psicologica che l aiuti in questa fase è le permetta di capire sè stessa ed il suo permanere in una relazione frustrante Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Buongiorno ragazza,
purtroppo non basta proporsi di non essere violenti per cambiare questo comportamento. Ci vuole guadagnare un po' di consapevolezza su quello che muove l'aggressività, ed è un comportamento che veramente si può modificare profondamente con un po' di aiuto da un professionista. Suo compagno le ha dato un'informazione importante che è bene prendere in considerazione quando le ha detto che era già violento nella relazione precedente.
Spero di essere stata di aiuto nella sua riflessione sul futuro di questa relazione.
Salve può essere una buona soluzione per lei valutare l'opportunità di un consulto per analizzare, con un professionista, gli elementi di questa sua relazione e le sue ragioni interne che la spingono a viverla in questo modo. La questione si potrebbe spostare dal che cosa fare in questo contesto specifico al perché lei si ritrova in una coppia con dei vissuti come quelli che descrive che sicuramente la spingono a chiedere un aiuto. Di fatto dal cambiare prospettiva ovvero dal passato-presente ovvero come mai mi ritrovo in questa situazione e consa devo fare al futuro ovvero quali sono gli elementi che uso per scegliere. Un cordiale saluto
Buongiorno,

lei è portatrice di una istanza di coppia, per tanto è in un setting terapeutico di coppia che potreste affrontare le problematiche qui esposte. In questi casi lo specialista per eccellenza è uno psicoterapeuta sistemico relazionale, vi potrebbe aiutare nel trovare un nuovo equilibrio e una nuova formula per poter stare insieme in totale serenità. Aggiungo inoltre che la psicoterapia di coppia è un luogo protetto nel quale potreste trovare la possibilità di poter esprimere i bisogni reciproci e di attribuire un significato per quanto vi sta accadendo. Potrebbe aiutare entrambe a star meglio insieme!!
Ne parli con il suo partner, si dia la possibilità di intraprendere la strada indicata al fine di poter meglio vivere la relazione di coppia. La vostra è una relazione a distanza per tanto potrebbero esserci delle difficoltà nel poter fare una terapia in presenza, mi vi sono diversi specialisti che forniscono la possibilità di percorsi di coppia on-line.

Cordiali Saluti
Dottor Diego Ferrara
Run! (scappa). Tutti questi dubbi dopo soli 5 mesi, sembra che debba farselo piacere per forza per rispettare le sue aspettative. Le promesse di cambiamento valgono come il due di briscola se non sono sincere e accompagnate da un percorso serio, non basta dirlo o chiederlo. Ma anche togliendo tutto questo e concentrandosi sulla parte iniziale, traduco, dice: "non sto bene quando sono con lui". Penso sappia già cosa fare.
Buongiorno, perchè dovrebbe essere aiutata ad accettare questa situazione? Mi sembra molto importante che lei si fidi delle sue sensazioni verso questa relazione, che già dopo 5 mesi descrive problematica. Le consiglio di cercare uno/a psicoterapeuta che l'aiuti ad allontanarsi da lui e dai suoi sensi di colpa. Non fa cenno a come sono state le sue relazioni precedenti, ma credo che un percorso psicoterapeutico, la renderebbe consapevole di alcune sue dinamiche che probabilmente ripropone nella coppia. Le auguro un buon percorso e la saluto cordialmente .
Non so… Sento un pericolo per lei! Magari mi sbaglio ma mi pare che lei voglia accettare un comportamento che nel suo intimo trova inaccettabile… Una parte di lei spinge per il perdono, una parte di lei spinge invece alla sua autoconservazione! Il tempo magari farà un mix fra i due propositi contrastanti! Parlarne con qualcuno accelera il mixing! Lo tenga in considerazione…
Pienamente d'accordo con il collega Dott. Mossini: qui non ci vogliono le forbici, ma le cesoie...: "Non lo farò mai più. Scusami. Ti prometto che cambierò": mi perdoni la schiettezza, ma sono parole al vento e lei non è al sicuro. Chieda un sostegno psicoterapeutico per potere acquisire una piena consapevolezza e per prendere le distanze da un partner che è riuscito a coinvolgerla con grande sofferenza in questa relazione invischiata e francamente "tossica".
Buongiorno, mi dispiace che lei si trovi in questa situazione difficile in quanto sembra sentirsi continuamente nel dover
prendere la
decisione di perdonare o no il suo ragazzo. Considerando che i primi mesi del fidanzamento sono quelli in cui di solito le aspettative reciproche vengono soddisfatte e l’attenzione è tutta focalizzata a far star bene il partner cercando di coglierne i bisogni anche per apparire ai suoi occhi il piú desiderabile possibile, ritengo che, da quanto ha descritto, lei stia vivendo una relazione poco sofdisfacente giá in questi primi mesi. il punto quindi non mi sembra tanto quello di avere un aiuto per poterlo perdonare, quanto un aiuto per poter prendere una decisione consapevole se questa sia la persona giusta per lei!!
Dal suo racconto emerge una relazione di dipendenza in cui lei cerca di aiutare questa persona con l’idea che forse con lei potrá cambiare, e ogni volta che l’altro la ferisce finisce con il perdonarlo. Ma questa sua “missione” è rischiosa soprattutto se l’altro non ammette di avere dei comportamenti inadeguati e non intraprende lui stesso un percorso trasformativo per affrontarli e superarli.
Di solito nel tempo le
relazioni di coppia si complicano piuttosto che alleggerirsi, e tutto il lavoro non puó essere fatto da una persona sola.
Con questa breve risposta spero di averle dato un supporto. Sono comunque disponibile ad un approfondimento qualora volesse contattarmi.
Cordiali saluti
Buonasera, le relazioni a distanza spesso sono "farcite" di aspettative, di idealizzazioni che inevitabilmente si scontrano quando ci si vive nel quotidiano, anche di pochi giorni. Ritengo che il vissuto che ha provato e gli atti di violenza del suo ragazzo non siano sa dimenticare ma da tenere ben presenti. Le promesse di non farlo più e sapere che forse è il suo modo di rapportarsi frequente ( è già successo con la ex) fanno pensare a scatti di rabbia non controllata e non gestita. Dovrebbe chiedersi perché continua a rimanere in una relazione che la fa sentire spaventata e delusa. Ci pensi....
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Salve, non esiste un rapporto relazionale soddisfacente se si provano paura e senso di pericolo. Il mio suggerimento è di riflettere bene su ciò che sente. Si sente "sprecata", ciò significa che oltre alla sofferenza dovuto al distacco perenne quando vede il suo compagno e alla noia, sente di volere altro. Dia retta al suo istinto. Gli agiti violenti sono sempre mossi da condizioni emotive difficili da far passare con una promessa.
Se ha bisogno di supporto non esiti a contattare uno specialista.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Buongiorno,
leggendo la sua domanda mi sembrano chiari ed evidente i sentimenti e le sensazioni che prova in questo momento e mi sembra che lei poco a poco si stia avvicinando alla consapevolezza di ciò che questa persona la porta a vivere. Credo in tal caso che si tratti di una difficoltà nella separazione, che da tanti viene vissuta, seppur ci si conosca da poco tempo. Si crea un legame che ci tieni uniti a qualcuno, nonostante gli elementi emersi ci consiglino di allontanarci. Le consiglierei innanzitutto di prendersi il suo tempo, con calma, per arrivare a una decisione sicura, certa, in cui è consapevole che rimanere con lui o allontanarsi è stata la cosa giusta. Inoltre credo sia importante iniziare un percorso di sostegno psicologico, che le permetta di crearsi uno spazio dove analizzare questi vissuti e gli aspetti che l'hanno condotta a determinate scelte.
Un cordiale saluto
Buongiorno,
le aspettative solitamente sono nocive perchè ci portano in territori scivolosi e ci fanno sognare ad occhi aperti con il rischio di evadere dalla realtà per non voler vedere la situazione così com'è. Ci fanno stare nella speranza che un giorno l'altra persona cambi, oppure che possano miracolosamente scomparire alcuni atteggiamenti. Per lui può fare ben poco, penso che la strada sia dentro di sè, ovvero sia importante comprendere cosa la porta ad attirare una persona violenta e a stare lì nonostante le paure. Le suggerisco una sessione per andare a fondo e sciolgiere questa dinamica.
Dhiraj
Salve, le consiglio di interrompere immediatamente questa relazione perché in tutto il suo racconto, per non parlare degli atteggiamente violenti e irosi che ci ha raccontato e che da soli sarebbero motivo più che sufficiente, non c'è traccia di qualcosa che possa ancora tenerla legata in questa relazione. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio

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