Salve, ho 30 anni soffro d'ansia sociale, e perché sono alle porte di un esame mi sento molto agitat

21 risposte
Salve, ho 30 anni soffro d'ansia sociale, e perché sono alle porte di un esame mi sento molto agitata, il mio medico mi ha dato xanax 0,25 3 volte al giorno non vedo nessun meglioramento, poi mi ha dato escitalopram ho iniziato direttamente da 10 mg al giorno e ancora non vedo nessuno effetto. Cosa mi consigliate? Grazie.
Buonasera, le consiglio di continuare con la cura farmacologica e di valutare di avvalersi di una psicoterapia.
La collaborazione tra specialisti (psichiatra-psicoterapeuta, medico curante-psicoterapeuta...), quando è presente e bene concertata, permette di meglio definire la direzione della cura.
SM

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Gentilissima, concordo con il collega: soprattutto negli stati di ansia sarebbe prezioso e proficuo abbinare un percorso psicologico. Il farmaco ha la possibilità di intervenire su una parte del suo vissuto ovvero quella "superficiale" e sintomatologica. Non agisce in profondità a livello di cause che scatenano l'ansia. Rimango a disposizione nel caso, un saluto
Co sultiun terapeuta auguri
Salve, le consiglio di rivolgere questa domanda al suo medico di fiducia.
Buona serata.
Dott. Fiori
Gentile utente, dovrebbe contattare il medico che glieli ha prescritti e comunque consideri che per alcuni farmaci occorrono alcuni giorni di somministrazione prima di vedere qualche effetto. Vorrei anche farle notare che i medicinali tamponano i sintomi ma non esauriscono le cause sottostanti, per le quali è necessario intraprendere un percorso di psicoterapia. Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito. Saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno. Senta il parere del medico che le ha prescritto I farmaci. Detto questo prenda in considerazione una terapia psicologica.

Cordialità

MT
Buonasera,
gli stati ansiosi anche se curati con dei farmaci, e anche nel caso ottenessero l'effetto desiderato, non rettificano ciò che inconsciamente li determina. E quindi si possono ripresentare, o come nel suo caso non procurano alcun effetto positivo, perché c'è qualcosa che crea un blocco psichico. E' solo, a volte, abbinando o meno i farmaci con l'inizio di una psicoterapia (indirizzo psicanalitico) che a poco a poco i sintomi possono trasformarsi in energia psichica da utilizzare (sempre inconsciamente) per vivere nel modo più adeguato e meno doloroso, rispetto al proprio desiderio, nella quotidianità.
Il farmaco tampona il problema ma non agisce sulle cause che lo determinano. Le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapeutico che utilizzi tecniche collaudate e la sensibilizzi sull'origine delle difficoltà che esperisce. Cordiali saluti
Buongiorno. Non specifica da quanto tempo ha iniziato la cura farmacologica. Solitamente gli effetti iniziano a vedersi dopo 3 settimane. In caso di dubbio può chiedere al medico prescrivente. Come suggerito un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a gestire gli stati ansiosi. Valuti la possibilità di contattare uno specialista. Cari saluti
Buongiorno, le consiglio di riportare la sua esperienza al suo Medico in modo da valutare insieme una eventuale modifica del piano farmacologico. Mentre la farmacologia ha il vantaggio di contenere la sintomatologia nell'immediato, un percorso di psicologi o psicoterapia potrebbe avere effetti nel lungo termine. In questi casi è auspicabile un lavoro condiviso tra psicologo e medico.
dott. De Rosa Saccone
Buongiorno, i farmaci aiutano ma hanno bisogno di tempo per farlo, parli con medico che le ha prescritto i farmaci e avrà tutte le risposte. Le consiglio peròdi aiutare l'idea di associare un percorso psicoterapeutico, solo così potrà risolvere le sue difficoltà in modo definitivo. Cari saluti,
Dott.ssa Federica Leonardi
Carissima o carissimo,
per quanto riguarda la terapia farmacologica le suggerisco di rivolgersi al medico che la ha prescritta, evidenziando i suoi dubbi e formulando, senza timore, tutte le sue domande, anche rispetto ai tempi necessari affinchè il farmaco faccia effetto oppure al tipo di effetto che lei si attende ed a quello che invece riesce ad ottenere. Questo potrà aiutarla ad impostare la terapia in modo più efficace ed a rispondere ai suoi interrogativi in merito.
Inoltre, ciò che può valutare è di affiancare alla terapia farmacologica un supporto di tipo psicologico, così da agire su più fronti per ritrovare il suo benessere, anche intervenendo alla radice dei suoi sintomi.
In bocca al lupo!
Gentile giovane utente, è importante che qualsiasi modifica farmacologica sia concordata con il medico di base. Detto ciò, se non trova beneficio in una terapia del genere, è perché non sempre il farmaco è la risposta corretta. Affiancare un supporto psicologico nel suo caso potrebbe essere importante. Dott.ssa Giulia Bernardinello
Salve,
in questo caso non posso che consigliarle un percorso con un professionista di sua fiducia volto a esplorare il significato di questa paura.
Detto questo, consulti il medico per ciò che concerne l'aspetto farmacologico.
Un saluto,
MMM
Buongiorno, le consiglio di affiancare una terapia psicologica a quella farmacologica. Qualora volesse, mi contatti. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Gentile utente, probabilmente la terapia farmacologica nel suo caso non è sufficiente, le consiglio di contattare un professionista ed affiancare all'attuale cura un percorso di psicoterapia.
In bocca al lupo.
Dr. Marenco Simone
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Gentile, l'ansia sociale da chi le è stata diagnosticata? Psichiatra o la prescrizione dei farmaci è avvenuta tramite medico di base che le ha dato la diagnosi ?Attenzione a darsi tali etichette poiché spesso è più invalidante il credere di avere un problema che il sentire di averlo. Detto questo, se già sta prendendo farmaci la strada migliore è accoppiare alla cura farmacologica un trattamento psicoterapico. In questo modo i miglioramenti saranno più veloci e durevoli. Saluti.
Buongiorno
comprendo il suo stato di agitazione soprattutto in vista dell'esame. Rispetto alla diagnosi che riferisce è ragionevole pensare che lei possa mettere in atto, in modo non consapevole, delle distorsioni della realtà anche significative e che il relativo vissuto ansioso sia condizionato da queste.
Rispetto alla cura, il trattamento ottimale è rappresentato dall’associazione di farmaci e psicoterapia e ho notato come ci possa essere un netto miglioramento delle strategie sociali aderendo a percorsi di sostegno come i gruppi di auto aiuto.
Se desidera maggiori informazioni mi contatti pure.
a presto!
Gent.ma,
le consiglio di associare alla cura farmacologia un percorso psicoterapico, che dovrebbe aiutarla a risalire alle cause dei suoi sintomi ansiosi e ridurne quanto meno l'intensità.
Gentile utente le consiglio di abbinare alla cura farmacologica una psicoterapia o un percorso psicologico, è solo grazie a quest'ultimo che potrà pian piano fare a meno dei farmaci e comprendere cosa nel profondo le procura questi vissuti ansiosi. Conoscenza e consapevolezza di sè potranno aiutarla a stare meglio. Contatti uno specialista. Le auguro una buona serata. Dott.ssa Sara Lolli
Buongiorno, occorrerebbe capire da quanto tempo assume i farmaci da lei elencati, comunque consideri che gli psicofarmaci hanno spesso un'azione neuroprottettiva. Le suggerirei di intraprendere un percorso di diagnosi psicologica e di eventuale supporto; l'ansia è spesso l'esito di modalità di funzionamento consolidate e necessita di processi di elaborazione emotiva e non può che avvenire all'interno di una relazione di supporto psicologico. Cordialmente. Dott. Andrea Saccon

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