Salve gentili dottori, Sono un ragazzo e vi scrivo perché riconosco di avere problemi di depression

23 risposte
Salve gentili dottori,
Sono un ragazzo e vi scrivo perché riconosco di avere problemi di depressione.
Fino ad 1 anni da pesavo 110kg, adesso ne peso 60 ed ho perso ben 40kg.
Credevo che il perdere peso sarebbe stato l'inizio di una nuova vita per me.
Piena di sicurezza e self confidence ma... qualcosa è andato storto.
Gran parte della mia dieta è stata drastica e fatta male, ho assunto troppe poche calorie e 0 attività fisica.
Il risultato di questo regime alimentare pessimo è stata una evidente quantità di pelle flaccida.
Questo ha scaturito in me un meccanismo in cui subito ho inteso che i miei sforzi erano stati vani e soprattutto ho cominciato a sentirmi inferiore agli altri.
Anche più di quando pesavo 110kg.
È difficile per me da ammettere ma mi sento inferiore fisicamente agli altri maschi della mia età.
Vedo i loro corpi così perfetti come fosse scontato ma io devo invece vedermi in questo stato.
Questo fatto in me ha scaturito una chiusura verso il mondo ed ormai sono 2 anni e mezzo che non esco una sola sera con gli amici... amici che capendo il mio stato in cui non volevo mettere piedi fuori casa mi hanno abbandonato.
Adesso il problema della mia pelle in eccesso ce l'ho più sottomano e mi conforta molto il fatto che fra 2 anni potrò fare l'operazione di addominoplastica.
Il fatto che adesso mi fa stare male è la solitudine.
Non ho alcuna amicizia ormai.
Invidio profondamente i miei coetanei pieni di amici, con i cellulari pieni di notifiche con inviti ad andare ovunque a destra e manca.
Io non ho niente di tutto questo.
Mi sento profondamente ed enormemente solo e vorrei cominciare a fare delle nuove amicizie perché ne ho bisogno.
Ho messo da parte la mia vita sociale per delle offese che ricevevo ma adesso è arrivato il momento di far capire a tutti che io ho voglia di farmi vedere in giro.
Questa solitudine mi sta divorando ed ho l'impressione che per qualche strano motivo la gente tenda a non cercarmi mai per uscire insieme.
Parlando con loro io sono il ragazzo sempre con la battuta pronta molto divertente ma niente di più.
Sembra quasi che per loro io non sia tagliato per uscire il Sabato sera.
So che può sembrare una tristezza adolescenziale ma vedere i miei coetanei felici ed insieme mentre io sono a casa con la testa sul cuscino fa male.
Soprattutto se questo dura da 2 anni e mezzo. Potreste darmi un vostro parere o un consiglio?
Grazie dell'ascolto
Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi dispiace molto per la situazione ed il disagio che descrive perchè comprendo quanta sofferenza si possa essere generata. Perdere peso può essere utile, in determinate circostanze, per sentirsi maggiormente sereni con se stessi ma non è, talvolta, la risoluzione di tutti i mali poichè se c’è alla base un costrutto di autostima debole associata ad un’autovaluzione negativa e scarsa percezione di auto efficacia, queste rimangono anche con i chili in meno. Sarebbe utile a mio avviso approfondire i vari aspetti che hanno portato a sperimentare questo disagio e questa profonda solitudine, su quali difficoltà sia di natura emotiva che pratica incontra nello sperimentare nuove amicizie ed elaborare pensieri disfunzionali che possano contribuire a generare degli stati emotivi negativi che la portano, irrimediabilmente, a mettere in atto comportamenti di chiusura e ritiro.
Dunque, ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico al fine di indagare le cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Non ultimo, andrebbe esplorato il rapporto che lei ha con il cibo per correggere eventuali modalità disfunzionali (ad es., uso del cibo per gestire/sopprimere stati emotivi negativi).
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Dott. Valeriano Fiori
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Roma
Salve, il consiglio che mi sento di darle è quello di elaborare il suo vissuto emotivo con un professionista. Eviterei di aspettare altro tempo.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Dott.ssa Francesca Moscetta
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Salve, mi dispiace per il disagio espresso. L'inizio di un percorso psicologico potrebbe costituire per lei la possibilità di ritagliarsi un suo spazio di ascolto in cui indagare e approfondire la situazione che riferisce ed costruire una maggiore consapevolezza dei suoi vissuti emotivi.
Cordialmente,
Dott.ssa FM
Dott.ssa Federica Carbone
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, il nostro corpo è il primo tramite con cui entriamo in relazione, conseguentemente perdere peso ha delle ripercussioni sulla propria identità e sul modo di percepirsi in relazione agli altri. E' importante che lei elabori questo cambiamento ed entri nei significati sottostanti in modo che possa superare lo stato di profondo disagio che sta provando.
Dott.ssa Anna Paolantonio
Psicologo, Psicoterapeuta, Posturologo
Roma
Salve. Mi colpiscono 2 cose della sua storia: la scarsa autostima che l'ha portata a voler migliorare l'immagine in modo frettoloso, con conseguenze diverse da ciò che si sarebbe aspettato e la capacità di avere la battuta facile che i suoi amici le riconoscono. È una caratteristica delle persone capaci di osservare e vivere ad ampio raggio, capaci di umorismo, tipico delle persone che hanno fiducia in se stessi.
Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico per poter riconoscere e rinforzare la fiducia in sé che l'aiuterà ad avere anche maggiore autostima, indipendentemente dall'immagine fisica. Distinti saluti
Dott.ssa Tania Farris
Psicologo, Psicoterapeuta
Milano
Le consiglio di condividere la sua storia in terapia, aprendosi così come ha fatto con questo scritto, vedrà che qualcosa di buono accadrà
Dott.ssa Ilaria Rasi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Bologna
Buonasera, è prima di tutto un passo positivo quello di riconoscere la difficoltà in cui si trova (per quanto questa possa essere motivo di sofferenza, la vede e la focalizzata). Mi sembra molto chiaro il desiderio di curare la socialità e nel fare questo potrebbe assolutamente essere prezioso ed utile il percorso psicologico. Rimango a disposizione, un saluto
Dott.ssa Francesca Pisa
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Salve, prima di tutto voglio ringraziarla per aver condiviso quello che prova. Nelle sue parole leggo tanto coraggio, autenticità e forza. Tutte queste caratteristiche è importante che se le riconosca poichè non è da tutti esporsi e raccontare le proprie verità. Credo profondamente che lavorando sulla sua autostima e sulla nuova immagine che ha di se stesso potrà avere grossi benefici anche nelle relazioni interpersonali.
L'adolescenza, di per sè, è un periodo molto delicato, di trasformazioni fisiche e psichiche importanti, per cui le posso consigliare vivamente un percorso psicoterapeutico per esplorare le sue risorse e ritrovare il suo benessere.
Resto a sua disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Francesca Pisa
Dott.ssa Valentina Maccioni
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Cagliari
Buongiorno, capisco la difficoltà della situazione che, da 2 anni e mezzo, sta attraversando. Attraverso il corpo comunichiamo, e lei riporta di averlo voluto modificare in modo frettoloso, e questo non ha rispecchiato l'aspettativa che l'ha guidata a fare questo cambiamento. Ritengo sia molto importante questa consapevolezza che porta nelle sue parole, perchè e il primo passo verso il cambiamento. Tale cambiamento si può fare con l'aiuto di uno psicologo, in uno spazio suo in cui poter condividere la sua sofferenza e il suo vissuto. Cordialmente, Dott.ssa Valentina Maccioni
Dott. Stefano Scaccia
Psicologo, Psicoterapeuta
Roma
Lei dimagrendo ha fatto un passo molto importante. Ma il dimagrimento ha svelato ciò che la sua massa teneva frenato, bloccato, nella sua psiche. Il dimagrimento è sempre associato all'emergere di alcuni sintomi. E' del tutto normale. Perché l'obesità non era il problema ma il prodotto del problema. Per cui non si preoccupi. Inizi una psicoterapia per comprendere ciò che sta accadendo dentro di lei. Lei ha davanti a sé una straordinaria avventura. Non se la lasci sfuggire. Arrivederci.
Dott.ssa Viola Barucci
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Firenze
Buongiorno, ha già fatto tantissimo a dimagrire e a cominciare a prendersi cura di se. Quindi la strada è quella giusta! Tuttavia quei chili in accesso sicuramente nascondevano qualche altro nodo problematico e ora sono venuti allo scoperto. Perché non inizia a parlarne con qualche esperto? Sicuramente la accompagnerà a una scoperta di se stesso e sono sicura che ne troverà giovamento.
In bocca al lupo
Dott. V. Barucci
Dott.ssa Camilla Ballerini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Buonasera, si dia la possibilità di affrontarsi emotivamente, ne ha bisogno e ne va della sua vita futura, ogni giorno perso è un passato vuoto ed un futuro senza direzione.
Si è concentrato moltissimo sulla dieta pensando che questo modificasse il suo accesso al mondo e gli altri ma purtroppo non è stato cosi perché probabilmente lo stesso motivo del discontrollo sul cibo sta alla base delle difficoltà odierne con i suoi coetanei, solo che adesso si manifesta attraverso una incapacità a socializzare.
Rimango a disposizione per qualsiasi approfondimento.
Dott.ssa Camilla Ballerini
Dott.ssa Alessia D'Angelo
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Milano
Prima di tutto vorrei ringraziarla per aver condiviso con noi la sua grande fatica. Avere la consapevolezza di non stare bene, sentire l'urgenza di cambiare è un elemento imprescindibile per iniziare concretamente a cambiare e migliorare la propria vita. L'adolescenza è una fase della vita molto difficile, piena di cambiamenti e spesso dolorosa. Il corpo è un elemento a cui si presta maggiormente attenzione supratutto alla sua età (se ciò è giusto o sbagliato non sta a noi deciderlo).
Ma sarebbe importante per lei comprendere meglio come vivere un rapporto più sano con la sua immagine corporea e lavorare sulla sua autostima e valore personale.
Facendo anche un persero su come instaurare nuove amizie (se questo è un suo obbiettivo).
Un professionista potrebbe darle una mano a riflettere su tante cose e mettere ordine.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi necessità.
Dott.ssa Alessia D’Angelo
Dott.ssa Giulia Marini
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Monza
Buongiorno, ci sono numerosi elementi che richiedono un’attenta valutazione da un professionista: scarsa autostima, difficile rapporto con il corpo e scarso senso di autoefficacia, tutto questo potrebbe portarla a avere le difficoltà relazionali che descrive. È difficile che venga accettato dagli altri se prima lei non accetta se stesso. Provi a pensare di intraprendere un percorso psicologico.
Saluti, dott.ssa Marini
Dott.ssa Teresa Greco
Psicologo, Psicologo clinico, Psicoterapeuta
Salerno
Salve, da quello che scrive mi sembra di capire che ha vissuto una serie di cambiamenti che lo hanno condotto a vivere la sua vita in modo diverso. Credo sia importante affrontare i suoi vissuti emotivi per rielaborarli. Le consiglio di chiedere il supporto di uno Psicologo che l'aiuti a cambiare prospettiva e a vedere la sua vita in un modo nuovo.
Saluti,
Dott.ssa Teresa Greco
Dott.ssa Silvia Di Chio
Psicoterapeuta, Psicologo, Terapeuta
Roma
Caro, non so il suo nome, leggo tra le tue parole tanta sofferenza. Il perdere peso è stato sicuramente molto duro, ma ce l'ha fatta, anche se poi questo è stato l'inizio di un periodo di depressione ancora più grande, in cui ha cominciato a non sentirsi all'altezza degli altri, di non poter vivere una vita "normale".
Quello che posso dirle è che se vuole riprendere in mano la sua vita, sarebbe molto d'aiuto poter cominciare un percorso di psicoterapia per cercare di ascoltare e riflettere sui suoi stati emotivi e i suoi pensieri, cercando insieme al terapeuta i significati più profondi di questo suo malessere. Le auguro di cogliere questa possibilità. Dott.ssa Silvia Di Chio
Dott.ssa Luisa Anibaldi
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Senigallia
Buongiorno, avrei bisogno di più informazioni per esprimere un parere e fornirle un consiglio.
Ritengo tuttavia utile un percorso di psicoterapia familiare per cercare di capire e scoprire cosa ci sia dietro i suoi disturbi.
Buona giornata
Dott.sa Luisa Anibaldi
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.ssa Aurora Furma
Psicologo, Psicologo clinico
Palermo
Salve gentile ragazzo, certamente la situazione descritta è angosciante. Paragonare la nostra vita a quella degli altri è utile,ma questo confronto deve essere utile a farci capire cosa cambiare di ció che ci intrappola e che provoca questo forte dolore. Lei stesso ha scritto di essersi isolato, ma che adesso vuole rimettersi in gioco. Ci sarebbero tanti aspetti da indagare, per cui, resto a disposizione, anche online.
Gentili Saluti
Dottoressa Aurora Furma
Dott.ssa Carlotta Massai
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Gentile utente, grazie molte per aver trovato il coraggio di lasciare queste righe che descrivono la sua situazione personale. I temi che lei tratta sono molto intimi e vanno trattati con rispetto e delicatezza. Le domande che si pone hanno il diritto di trovare delle risposte che la indirizzino verso una vita di benessere e soddisfazioni. Come lei ha giustamente detto, certi risultati che otteniamo a volte non portano con sé un senso di pienezza e di contentezza. E' stato bravo a raggiungere l'obiettivo di perdere peso e può riconoscerselo. E' probabile che il senso di solitudine di cui parla scaturisca da un essersi concentrato molto sul perdere peso che ha implicato tralasciare qualcosa che per lei è molto importante, come le amicizie. Un tempo di 2 anni e mezzo in cui vivere a contatto con sentimenti e pensieri spiacevoli su di sè è tanto, e mi sembra altrettanto lungo aspettare altri due anni (per l'addominoplastica e... per essere felice, mi viene da dire). Ciò che mi sento di dirle in merito alla vita sociale è di provare a essere lei il primo a chiamare gli amici per uscire, anziché attendere di essere invitato. Vedrà che scoprirà di avere delle ottime qualità per essere un buon amico, come quella di avere sempre la battuta pronta e di essere divertente. In generale, la invito a essere lei l'artefice della sua vita e dei suoi momenti di felicità. Altrimenti la vita scorre ed è un peccato lasciarsela sfuggire. Resto a disposizione se volesse contattarmi. Con affetto, Carlotta Massai
Dott.ssa Stella Gelli
Psicologo, Psicologo clinico, Sessuologo
Milano
Salve, grazie per essersi aperto e aver condiviso il suo vissuto. Posso comprendere la frustrazione e la solitudine che sta vivendo, soprattutto dopo aver fatto un grande cambiamento fisico che, invece di portarle il benessere e la sicurezza che si aspettava, sembra aver messo in evidenza altre difficoltà emotive.
La perdita di peso, purtroppo, non sempre porta con sé solo effetti positivi, soprattutto se il percorso che l’ha accompagnata è stato molto drastico e privo di un adeguato supporto.

Credo anche che una riflessione importante possa partire proprio dal concetto di accettazione di sé. L'amore per noi stessi non dipende da quanto corrispondiamo a determinati standard, ma da quanto siamo in grado di accettarci nella nostra interezza, al di là di aspetti esterni. Quando impariamo ad abbracciare ciò che siamo, compreso il nostro corpo, anche con le sue imperfezioni, iniziamo a vivere con maggiore serenità, e questo ci permette di relazionarci in modo più autentico con gli altri. È un lavoro lungo, ma che parte proprio dal riconoscere la nostra sofferenza e dal desiderio di prendercene cura. È molto importante coltivare noi stessi per fiorire, partendo anche dal contatto con le nostre vulnerabilità, e quando siamo più in contatto con noi stessi, è più facile entrare in contatto con gli altri.

Capisco quanto sia doloroso sentirsi soli e sentire di non riuscire a trovare il proprio posto nel mondo, ma credo che lei stia già facendo un passo importante riconoscendo il bisogno di prendersi cura di questa situazione. Se desidera, potrei aiutarla ad esplorare insieme le radici di queste sensazioni, per costruire una maggiore consapevolezza di sé e dei suoi bisogni.

Sono a disposizione per accompagnarla in questo percorso, se lo desidera.

Un caro saluto,
Dott.ssa Stella Gelli
Dott. Andrea Boggero
Psicologo, Psicologo clinico
Genova
Buongiorno, posso immaginare il dolore e la frustrazione che sta provando. Ha affrontato una trasformazione importante, sia fisicamente che mentalmente, e il fatto che si senta ancora bloccato, invece di ottenere la sicurezza che sperava, è qualcosa di comprensibilmente difficile da accettare. La perdita di peso è stata un obiettivo significativo per lei, ma sembra che il cambiamento esteriore non abbia portato con sé quel senso di valore e appartenenza che desiderava. Il modo in cui si percepiamo gioca un ruolo enorme nel nostro benessere emotivo e nella qualità delle nostre relazioni. La pelle in eccesso è diventata, per lei, una sorta di simbolo della sua lotta, qualcosa che sembra ricordarle continuamente che non si sente ancora come vorrebbe. È naturale provare frustrazione e invidia vedendo i coetanei vivere la vita con leggerezza, circondati da amici, mentre lei si sente isolato. Ma voglio aiutarla a vedere questa situazione con un'angolazione diversa. La solitudine che prova non è una condanna definitiva, ma una condizione modificabile. In parte, sembra che sia rimasto bloccato in un circolo vizioso: si è allontanato perché si sentiva inadeguato, gli altri si sono abituati alla sua assenza e, senza rendersene conto, hanno smesso di cercarlo. Ora, il suo desiderio di ricominciare a costruire legami è un ottimo segnale, ma può essere che le persone attorno a lei non abbiano ancora colto questo cambiamento. Il primo passo è rompere questa dinamica. Se aspetta che siano gli altri a cercarla, rischia di restare fermo nella stessa situazione. La paura del rifiuto è comprensibile, ma spesso è amplificata dalla nostra mente: il pensiero che "nessuno voglia davvero uscire con me" può essere più una proiezione della sua insicurezza che una realtà oggettiva. Ha già dimostrato di avere una grande capacità di cambiamento affrontando la perdita di peso, e questa stessa forza può aiutarla ora. Le consiglio di partire con piccoli passi. Non serve tornare improvvisamente a una vita sociale intensa: basterebbe riallacciare i rapporti con qualche conoscente, magari con chi, in passato, ha mostrato vicinanza. Un messaggio semplice, senza il peso dell’ansia del giudizio: "Ehi, è da tanto che non ci sentiamo. Ti andrebbe di prendere un caffè un giorno di questi?" Non serve fare grandi gesti o cercare di impressionare gli altri: le connessioni autentiche nascono dalla semplicità. Potrebbe anche valutare di inserirsi in nuovi contesti dove le interazioni siano più naturali e meno legate al passato. Un corso, un'attività, uno sport (anche non agonistico), qualsiasi ambiente che le permetta di interagire con nuove persone senza la pressione di "dover piacere". Infine, mi permetto di dirle che il valore che attribuisce al suo aspetto fisico e alla percezione che gli altri hanno di lei è comprensibile, ma rischia di diventare una gabbia mentale. La sicurezza che cerca non verrà dall'operazione tra due anni, ma dal modo in cui inizierà a trattare se stesso oggi. Può iniziare già adesso a costruire la vita che desidera, senza aspettare di sentirsi "pronto" o "abbastanza". Il mondo non sta chiudendo le porte, ma forse lei si è chiuso fuori per troppo tempo. È il momento di fare quel primo passo, anche se piccolo. Le auguro il meglio, Dott. Andrea Boggero
Dott.ssa Lavinia Stefanini
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno, purtroppo è frequente la convinzione che cambiando il proprio aspetto esteriore si cambi automaticamente anche il proprio vissuto interno, le emozioni, l'autostima, i pensieri... Per avere una trasformazione interna è invece necessario un lavoro diverso, serve prendersi cura di sé e di ciò che non soddisfa della propria vita.
Racconta di un vissuto di tristezza, solitudine e inferiorità, che penso potrebbe essere affrontato e superato all'interno di un percorso psicologico. Credo che farsi sostenere da uno psicologo potrebbe aiutarla in questo momento della sua vita, proprio per lavorare per raggiungere uno stato di maggiore benessere, soddisfazione e stima di sé.
Resto a disposizione, cordiali saluti
Dott.ssa Sara Petroni
Psicologo clinico, Psicologo
Tarquinia
Ciao,
grazie per aver scritto con tanta sincerità: si sente che dietro le tue parole c’è molta sofferenza, ma anche una grande consapevolezza e voglia di cambiare. Quello che hai vissuto — una trasformazione fisica così importante e un lungo periodo di isolamento — ha messo a dura prova il tuo equilibrio emotivo, ed è comprensibile che ora tu ti senta svuotato, solo e in cerca di un nuovo punto da cui ripartire.

Il modo in cui descrivi il tuo rapporto con il corpo è molto comune tra chi ha affrontato un dimagrimento importante: per mesi o anni si concentra tutto sull’obiettivo del peso, ma quando si arriva a raggiungerlo, restano il corpo da accettare e l’identità da ricostruire. In questo senso non hai “sbagliato”: stai semplicemente attraversando la fase successiva del cambiamento, quella in cui si passa dal controllo alla cura, dal “togliere” al “costruire”.

Un percorso psicologico in questa fase ti sarebbe davvero utile, non solo per elaborare la depressione e la solitudine, ma anche per riconciliare il tuo corpo con la tua mente. L’obiettivo non è “accettarsi a forza”, ma imparare a sentirti di nuovo intero, degno di essere visto e di avere relazioni autentiche.

Nel frattempo, prova a darti obiettivi piccoli e concreti:

anche solo ricominciare a frequentare un luogo dove ci siano persone della tua età, come una palestra, un corso o un gruppo di interesse, senza l’idea di “dover fare amicizia”, ma per abituarti di nuovo a stare in mezzo agli altri;

coltiva le conversazioni online solo se ti fanno sentire più connesso, non se ti spingono al confronto o al paragone;

e ricordati che il valore che gli altri vedono in te non dipende dal tuo corpo, ma da come riesci, poco a poco, a tornare presente nel mondo.

Hai già fatto qualcosa di enorme, perdendo peso e riconoscendo il bisogno di cambiare: adesso si tratta solo di imparare a vivere questa nuova versione di te con più gentilezza e fiducia.

Dott.ssa Sara Petroni

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