Salve dottori, ho 23 anni e temo di avere l'anedonia. Da qualche mese fatico ad avere emozioni p

18 risposte
Salve dottori, ho 23 anni e temo di avere l'anedonia.

Da qualche mese fatico ad avere emozioni positive come mangiare, bere e varie cose che prima mi eccitavano e mi sento bloccato mentalmente.
Tuttavia, riesco a provare un profondo senso di tristezza ed ho voglia di fare le cose.
Vorrei sapere se secondo voi si tratta di anedonia o di "semplice" depressione e disturbo ossessivo compulsivo.

Il mio psichiatra ha detto che l'anedonia riguarda tutte le emozioni, quindi non è il mio caso.

Grazie per l'attenzione
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto psicologico possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, mi spiace per la sua situazione. Sarebbe consigliabile approfondire con una visita specialistica. Cerchi uno psicologo qui sul portale.
dott Tealdi
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Salve, si confronti in primis con il suo medico di fiducia per avere più informazioni possibili che le permettono di comprendere meglio la situazione.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno,
considerando i sintomi, se è seguito da uno psichiatra va benissimo. Mi pare di capire che ha ancora dubbi riguardo le cause del disagio e questo certamente non aiuta nella gestione. Suggerirei una batteria di test specifici per affinare la conoscenza e una psicoterapia mirata.
Saluti
Dott.ssa S.Zito
Salve
In considerazione del fatto che è seguito già da uno psichiatra potrebbe confrontarsi con quest'ultimo in modo approfondito per le sue perplessità. Non scarterei la possibilità di affidarsi ad uno psicologo.
Lavoro anche online
dott. Tiziana Vecchiarini
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Le consiglio di confrontarsi con il suo psichiatra circa ciò che sta vivendo e le domande che le suscita, valutando anche l'inizio di un percorso psicoterapeutico che la possa aiutare ad esplorare i suoi vissuti e a trovarne senso e significato.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni.
Cordiali saluti,

Dott.ssa Annalisa Bonaiti
Buonasera, per poterle rispondere è necessario incontrarla e fare adeguata valutazione del caso. Contatti un professionista, rimango a disposizione. Un saluto
Buonsera , mi dispiace per la situazione che sta vivendo ma forse è importante indagare le cause di questo suo malessere valutando insieme al suo psichiatra un percorso psicoterapeutico. Resto a disposizione.
cordiali saluti
dott.ssa Marina Pisetzky
Buongiorno, mi spiace dover contraddire il suo psichiatra ma l'anedonia è un sintomo che determina l'incapacità di provare piacere per le cose che, precedentemente, davano soddisfazione. Tale sintomo è frequentemente conseguente a uno stato depressivo.
L'incapacità di provare l'intero range delle emozoni è l'alessitimia.
Le consiglerei di intraprendere un percorso psicoterapeutico poiché vale la pena acquisire consapevolezza suoi motivi che l'hanno portata a vivere questo momento difficile.
Un caro saluto
Gentile utente, per poterle rispondere adeguatamente sarebbe necessario un colloquio mirato. Le consiglio, pertanto, di farsi consigliare un terapeuta dallo psichiatra che la sta seguendo, in modo da approfondire la questione! Saluti
Salve. Partirei dalla tristezza e dalla voglia di fare le cose. Indagare sulla causa della tristezza, per individuare dove sta il blocco. La tristezza non va confusa con la depressione, è un'emozione importante per attivare il bisogno e la possibilità di cambiamento che non si ha il coraggio di fare. Un percorso psicoterapeutico che possa aiutarla a stimolare la fiducia in sé, senza sentire il bisogno di una diagnosi che la inquadri, partendo proprio dalla tristezza e dandole spazio, è consigliabile. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti.
Salve, è importante che lei si fidi e si consulti con il suo psichiatra al fine di avere un quadro più chiaro della sua situazione, attenzione però a non mettersi addosso delle etichette: siamo persone e tutte attraversiamo dei momenti difficili che un sostegno psicologico può aiutare ad affrontare meglio. Resto a disposizione dott.ssa Claudia Rea
Salve,
è importante che lei si fidi e continui a confrontarsi con il professionista che la segue, l'autodiagnosi e le etichette che talvolta ci attribuiamo, sono spesso controproducenti-
Nel caso, se non lo segue già, può prendere in considerazione di affiancare un percorso di psicoterapia alla terapia psichiatrica.
Cordialmente, EP
Salve, comprendo i suoi dubbi ma tuttavia è difficile a mio parere poterle dare una risposta sulla base di così pochi elementi. Le consiglio pertanto di rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa aiutarla a dare un senso alle sue domande. Un caro saluto
La sua lettera conferma un mio vecchio sospetto, e cioè che le persone oggi sono abili nel trovare i termini a cui appendere ciò che vivono ma nulla sanno della propria anima e della propria interiorità. La parola che lei cerca non le serve a nulla, è solo un suono che serve a rassicurarla e a darle l'idea di aver capito. Lei dovrebbe interessarsi invece al quel mondo sotterraneo che produce il suo stato attuale, dovrebbe impegnarsi a decifrare, indagare e lasciarsi affascinare da quel mondo. Percorra una strada diversa, una strada "altra".
Gentile paziente, l'anedonia non è una patologia di per sè, ma è un sintomo. Mi spiego meglio alcune patologie come la depressione, alcuni disturbi di personalità sono caratterizzati da diversi sintomi, tra cui l'anedonia. Ma più che focalizzarsi sul nome di ciò che potrebbe avere, può esserle d'aiuto comprendere le cause. Da quanto tempo ne soffre? E' iniziato in correlazione a qualche altro evento della sua vita? Le consiglio di iniziare un percorso psicoterapeutico per comprendere e risolvere le cause che la fanno reagire così.
Resto a disposizione
Dott.ssa Debora Mirarchi
Buongiorno, io mi soffermerei sul fatto che si "senta bloccato". Il corpo le sta inviando dei segnali e lo spinge ad intraprendere il suo cammino verso l'autenticità. Lei deve essere aiutato a esprimere le sue emozioni negative represse e capire quali eventi della sua vita hanno innescato questa "paralisi emotiva" Io rimango a sua disposizione se vuole intraprendere un percorso.
Gentile utente, l'anedonia è un termine che indica l'incapacità di provare piacere o interesse per le attività che solitamente risultano piacevoli o gratificanti. È un sintomo che può presentarsi in diversi situazioni di sofferenza psichica, comprendere l'insorgenza/cause è sicuramente di aiuto per il dottore al fine di impostare al meglio una psicoterapia.

Cordialmente

Dottor Mauro Vargiu

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